Metodo Charmat? Come trasformare “una massa di vino economico in una massa di economico vino spumante”

Metodo Charmat? Come trasformare “una massa di vino economico in una massa di economico vino spumante”

di Antonio Tomacelli

E con questa le abbiamo davvero lette tutte, le bischerate. Al peggio però non c’è mai fine e un pregevole acuto arriva sfogliando “I Signori del Vino”, in libreria a firma Marcello Masi e Rocco Tolfa, autori e conduttori dell’omonima trasmissione su Rai Due. La voce Charmat non lascia spazio a dubbi (pagina 182): “è il metodo per trasformare una massa di vino economico in una massa di economico vino spumante”.

Charmat

Fossimo chiamati a testimoniare, noi propenderemmo per un ghost writer cattivello che da piccolo è stato sculacciato con bottiglie di Metodo Martinotti. A dirla tutta, però, se in zona Valdobbiadene si sono lamentati di Report, a questo punto è chiaro non vedranno l’ora di accogliere I Signori del Vino.

[Credits: Pietro Palma]

avatar

Antonio Tomacelli

Designer, gaudente, editore, ma solo una di queste attività gli riesce davvero bene. Fonda nel 2009 con Massimo Bernardi e Stefano Caffarri il blog Dissapore e, un anno dopo, Intravino e Spigoloso. Lascia il gruppo editoriale portandosi dietro Intravino e un manipolo di eroici bevitori. Classico esempio di migrante che, nato a Torino, va a cercar fortuna al sud, in Puglia. E il bello è che la trova.

20 Commenti

avatar

La presidentessa

circa 7 anni fa - Link

E' un socio onorario della Fisar, chissà cosa ne pensa la Cescon, uhauauhau rido.

Rispondi
avatar

Nelle Nuvole

circa 7 anni fa - Link

"...mentre la roba a buon mercato che bevete ai matrimoni..." finalmente spiegato il calo dei medesimi.

Rispondi
avatar

Vittorio Cavaliere

circa 7 anni fa - Link

Come era bello quando i produttori si lamentavano che di vino si parlava troppo poco.

Rispondi
avatar

Luca

circa 7 anni fa - Link

Che poi questo cosa ne sa cosa bevo io ai matrimoni... Proprio oggi mi è capitato un cliente che al matrimonio di un amico ha bevuto Monterossa Satèn.

Rispondi
avatar

Sergio

circa 7 anni fa - Link

... che è una massa di vino economico trasformata in costoso vino spumante!

Rispondi
avatar

Matteo

circa 7 anni fa - Link

Sì vabbè, hai trovato la mosca bianca: nel 99% dei casi ai matrimoni si beve Prosecco, inutile negarlo.

Rispondi
avatar

Mica

circa 7 anni fa - Link

La libertà di parola a volte rende gli uomini ciechi e senza rispetto. Forse dovremmo imparare ad essere un po più umili, a contare all'infinito prima di parlare, perché si dimentica troppo spesso che le parole possono essere macigni che affondano o infangano il lavoro anche di persone oneste, che con chi si esprime non c'entrano nulla ma si ritrovano malgrado tutto coinvolte. Rispetto... perché quello che non ti piace non è necessariamente una schifezza.

Rispondi
avatar

Maurizio

circa 7 anni fa - Link

Chissà come sarà contento di leggerlo Carlin Petrini dopo aver scritto la prefazione a questi due analfabeti presuntuosi.

Rispondi
avatar

Roberto Rabachino

circa 7 anni fa - Link

Buongiorno, sono Roberto Rabachino l'autore del capitolo "le parole del vino" che trovate all'interno del libro Signori del Vino. Non credo di aver offeso nessuno e non era mia intenzione "disprezzare" con quel passaggio il metodo"Charmat o meglio Martinotti". Indiscutibile è la qualità di quel metodo frutto dell'esperienza e dell'intelligenza italiana, orgoglio del nostro comparto enologico. Per quel che riguarda poi un presunto "copia incolla" a carico dei due autori Marcello Masi e Rocco Tolfa (mio precedente libro "Vocabolario del Vino - 2014"), prego notare che la parte "le parole del vino" inserite nel libro "Signori del Vino" sono a mia firma sia nell'indice, sia all'intero del capitolo. Bastava aprire il libro e leggerlo. Al massimo la mia colpa è di non aver variato nel tempo il mio pensiero, che ripeto non deve intendersi MAI come dispregiativo per il metodo. La responsabilità della citazione, e mi ripeto credo non aver commesso nessun tipo di errore tecnico, letterale e/o intellettuale, è completamente e semplicemente mia. Se è stata interpretato come "un'offesa" al metodo, me ne scuso (anche se non mi sembra, ripeto, di aver offeso nessuno). Il prezzo delle uve poi, e il costo di produzione, portano a quel tipo di considerazione per uno spumante che considero, ripeto, di assoluta qualità. E il "largo consumo di massa di un prodotto di qualità con un prezzo molte volte economico" credo, di questi tempi, sia un valore aggiunto.... . E poi viva il libero pensiero, la critica e la possibilità di pensarla diversamente da me.

Rispondi
avatar

Mammamsterdam

circa 7 anni fa - Link

Grazie per la precisazione, i professionisti si riconoscono anche da questo e non solo dai contenuti, che essendo umani tutti quanti, possono a volte creare lo scivolone. Magari in proposito fatemi citare un giornalista specializzato olandese, Onno Kleyn, che a domanda rispondeva: l'80% dei prosecco DOC venduti in Olanda fa schifo, l'80% delle DOCG è più affidabile. Ovvio che lui si rivolge al pubblico meno specializzato possibile, e quindi a volte le generalizzazioni aiutano. E mi chiedo appunto a che tipo di lettori si è pensato nel creare "I signori del vino". Ogni prodotto ha il suo target e certi libri hanno tutta la dignità del prodotto, quindi magari pensiamo anche al loro target.

Rispondi
avatar

Denis Mazzucato

circa 7 anni fa - Link

Eh no caro Roberto Rabachino!
Vero che il metodo Martinotti produce vini a buon mercato (e nemmeno sempre), ma quando uno scrive che gli spumanti buoni rifermentano in bottiglia mentre (sottolineo mentre) quelli a buon mercato che si bevono ai matrimoni, in serbatoi d'acciaio, poi non si può commentare "indiscutibile è la qualità di quel metodo"! Il prosecco è un vino a buon mercato buono solo per matrimoni da spendere poco? Lo dica chiaramente! E' un'opinione come un'altra, e qui troverà anche più di qualcuno che è d'accordo!
Se invece è uno "spumante che considero, ripeto, di assoluta qualità" allora ci spieghi quel trafiletto, da cui emerge un giudizio decisamente qualitativo, non solo in merito ai costi di produzione!
Sento stridore di unghie sugli specchi fin da qui (Casale Monferrato, a 3 kilometri da Villanova Monferrato).

Rispondi
avatar

Antonio

circa 7 anni fa - Link

E noi si paga il canone che in parte finisce a questi due [bip]? Chissà come saranno contenti i produttori di Cartizze o di Valdobbiadene Rive a sentirsi definire vini e onomici. Al peggio non c'è mai fine, d'altronde la loro trasmissione era veramente indegna , soeriamo non la ripropongano

Per favore Antonio, attenzione ai termini, grazie. [F.]

Rispondi
avatar

Roberto Rabachino

circa 7 anni fa - Link

La definizione del metodo prescindeva, evidentemente, dall'uso che si fa dello stesso nella produzione di importanti DO italiane, dall'Asti al Prosecco ad alcune tipologie di Lambrusco, solo per citare le più conosciute. la cui qualità, il pregio e non ultimo il valore è garantita da rigorosi disciplinari di produzione e da sistemi produttivi che sono diventati vessillo della spumantistica italiana nel mondo. Ripeto, sono dispiaciuto per l'accaduto. In fase di ristampa, se mi sarà concesso, provvederò ad una più chiara ed esaustiva definizione. Una doverosa precisazione. Non è ne un libro di testo ne ha la pretesa di avere una valenza educativa o didattica. L'accostamento con enti istituzionale o associazione è fuori luogo. Io non rappresento nessuno se non me stesso.

Rispondi
avatar

Roberto Rabachino

circa 7 anni fa - Link

Signori del Vino - Libro
In merito alla definizione dello charmat a mia firma, la definizione del metodo prescindeva, evidentemente, dall'uso che si fa dello stesso nella produzione di importanti DO italiane, dall'Asti al Prosecco ad alcune tipologie di Lambrusco, solo per citare le più conosciute. la cui qualità, il pregio e non ultimo il valore è garantita da rigorosi disciplinari di produzione e da sistemi produttivi che sono diventati vessillo della spumantistica italiana nel mondo. Ripeto, sono dispiaciuto per l'accaduto. In fase di ristampa, se mi sarà concesso, provvederò ad una più chiara ed esaustiva definizione. Una doverosa precisazione. Non è ne un libro di testo ne pretende una valenza educativa o didattica. L'accostamento con enti istituzionale o associazione è fuori luogo. Io non rappresento nessuno se non me stesso.

Rispondi
avatar

sergio

circa 7 anni fa - Link

@ Roberto Rabachino.
"E poi viva il libero pensiero, la critica e la possibilità di pensarla diversamente da me"(R, R.). Condivido questo nobile pensiero non tanto scontato nell'epoca contemporanea in cui prevale il conformismo e il...politicamente corretto ...il cui scopo principale è quello di eliminare il dissenso, le voci fuori dal coro. Nel merito, nel tentativo di chiarire, in risposta alle critiche, hai fatto un mezzo casino fino a rimangiarti tutto per compiacere l'auditorio. Pessimo esempio di giornalismo con le palle.

Rispondi
avatar

Massimo

circa 7 anni fa - Link

non capisco tutto sto "polverone" che serve solo a confondere il consumatore Primo punto se si parla di vino secondo me bisogna relegare il prosecco in un altra categoria per esempio "bevanda a base di uva" perché un vino senza acidità non è vino a prescindere dal metodo per ottenerlo. Purtroppo il 98,7 % non sarà d'accordo con me, poco male continuate a bere quella bevanda........

Rispondi
avatar

Sissiepoi?

circa 7 anni fa - Link

Che pressappochisti ... il semplice e delicato non è per forza economico e banale. Spero che i consumatori non ascoltino voi per scegliere ciò che bevono, ma che seguano il loro gusto.
PS: una delle caratteristiche del Prosecco è la presenza di acidità. Sapevatelo!

Rispondi
avatar

Giorgio

circa 7 anni fa - Link

Peraltro credo che dal Presidente Nazionale dell'Associazione Stampa Agroalimentare Italiana si possa pretendere che scriva né con l'accento quando usato come negazione...

Rispondi
avatar

Mario

circa 7 anni fa - Link

Il vero problema dei matrimoni non è il metodo Charmat in sè, ma è quando ti chiedono "spumante secco o dolce?" arrivati alla torta. In quell'istante la giornata è rovinata... cominciamo a risolvere questo e poi pensiamo al resto...

Rispondi
avatar

Elena 02

circa 7 anni fa - Link

Uhm uhm....e come si fa a capire quale vino non è "vittima" di questa trasformazione?!

Rispondi

Commenta

Rispondi a Elena 02 or Cancella Risposta

Sii gentile, che ci piaci così. La tua mail non verrà pubblicata, fidati. Nei campi segnati con l'asterisco, però, qualcosa ce la devi scrivere. Grazie.