Manuale breve di miscelazione domestica per il prossimo aperitivo su Zoom

Manuale breve di miscelazione domestica per il prossimo aperitivo su Zoom

di Redazione

Francesco Morresi su Instagram (@gert.utrecht) non fa altro che cucinare ma a un certo punto gli è venuta una gran sete.

La scorsa settimana, durante la mia quotidiana passeggiata tra camera e cucina, sono stato colpito da un pensiero malinconico e frivolo: da più di un mese non bagnavo le labbra in un drink. Chiaro, è tutto fuorché un bene di prima necessità ma a me andava un Martini, e nella noia dell’ennesimo giorno così simile al precedente questo desiderio è stato un ottimo spunto per evadere.

Così son partito e ho aperto il congelatore: il ghiaccio c’è, ottimo. Però non ho il Gin, non ho un bicchiere adatto, non ho un mixing glass e poi la cosa peggiore di tutte: non ho mai preparato un Martini.

Epicuro diceva: “di tutte le cose che la saggezza procura per ottenere un’esistenza felice, la più grande è l’amicizia”. Meglio ancora se un amico fa il bartender: io ne ho due così e li ho spremuti perbene.

Quelli che seguono sono piccoli consigli per tutti gli assetati che (come me), senza particolari skills o attrezzature in casa, vorrebbero mettere insieme qualcosa di bevibile per il prossimo aperitivo su Zoom con gli amici. La quarantena degli aperitivi è ancora lunga.

Bando alle ciance, prendete carta, penna e spostatevi in cucina: ecco il mio “Manuale breve di miscelazione domestica”.

Parte prima – Tools

Tools

1) Una tazzina da caffè è un jigger perfetto (il jigger è quel misurino stiloso che i bartender tengono tra indice e medio per misurare la quantità di spiriti da mettere in un drink). Considerate che in una tazzina standard da caffè riempita all’orlo entrano circa 6 cl di volume.
2) Un barattolo spesso e con coperchio ermetico. Sarà il vostro shaker di fiducia.
3) Un colino per il tè. Non vorrete mica dei pezzi di ghiaccio nel vostro daiquiri?
4) Un bicchierone, un boccale per la birra o una caraffa andranno bene come mixing glass.
6) Il fondo di una posata, è vero che non serve un bar spoon da pro ma i vostri drink avranno bisogno di essere girati e girare il ghiaccio con un cucchiaio grande non è comodo.
5) Acqua e zucchero. Fare uno sciroppo è semplicissimo e alzerà drasticamente la qualità dei vostri drink: mettete due parti di zucchero e una di acqua tiepida (NON CALDA!) in un baratto e agitatelo forte forte. Es. 20 grammi di zucchero e 10 grammi di acqua.
6) Il ghiaccio. Ne servirà tanto, quindi iniziate a farlo il giorno prima perché si sa: un old fashioned solo non basta a nessuno. N.B. Vista la comunque probabile penuria di ghiaccio è consigliabile tenere bicchieri, shaker e mixing glass in congelatore prima di usarli di modo da avere un recipiente già raffreddato e pronto per il lavoro, quindici minuti saranno più che sufficienti.

Gli strumenti suggeriti dovrebbero trovarsi in qualsiasi casa tuttavia per ogni mancanza si può sempre improvvisare, le scienze esatte sono fatte in altro modo e le uniche cose da tenere sotto controllo in questa condizione sono la sete e l’orologio: non azzardatevi a bere prima delle cinque di pomeriggio; ma chi voglio prendere in giro? Bevete quando vi pare.


Parte seconda – Drink list
Più che una drink list l’idea era quella di proporre degli itinerari di evasione immaginaria da poter scegliere a seconda dello stato d’animo in cui ci si trova: se si vorrà fare un aperitivo amarcord si potrà decidere tra Torino e Parigi; per una botta di energia a fine giornata si scenderà alla fermata di Liverpool Street; con uno spruzzo di lime daremo un tocco cubano a quel raggio di sole che vi entra in casa per due ore al giorno; e per i più nostalgici che vogliono incupirsi davanti a un bel film sarà possibile farlo guardando l’Hudson dalla finestra.

1. Rosso è bello: Milano-Torino.
Difficoltà: bassa.
4 cl del Vermut che preferite (Martini, Cocchi, Carpano…) / 4 cl bitter Campari / una fetta di arancio / tumbler basso, se non ne avete uno andrà benissimo un comune bicchiere per l’acqua.

Prendete un bicchiere ghiacciato e versate bitter e vermut in parti uguali. Riempite di ghiaccio, girate e mettete una bella fetta d’arancia. Imbattibile.

MiTo

2. Un’insolazione all’Havana: Daiquiri.
Difficoltà: media.

6 cl di Rum bianco / 1,5 cl di sciroppo di zucchero / il succo di mezzo lime / coppa da Champagne (sostituibile con un bicchiere con fondo più stretto del top, esatto, quel servizio della nonna in soffitta è perfetto).

Mettete ghiaccio, rum, sciroppo e succo di lime nel vostro shaker (barattolo); chiudete e shakerate con energia. Prendete la vostra coppa ghiacciata e versate il liquido filtrandolo con il colino.

3. 5 P.M.: Espresso Martini.
Difficoltà: media.

5 cl caffè / 5 cl Vodka / 2cl sciroppo di zucchero (n.b. vi piace il caffè amaro? Allora non mettete lo sciroppo) / 3 cl liquore al caffè (Kahlua, Borghetti o quello che avete a casa) / coppa Martini.

Mettete il ghiaccio e le parti liquide nello shaker chiudete e agitate con forza. Il drink sarà pronto quando, aumentando la diluizione, il colore sarà passato dal nero al marrone. Versate nel bicchiere ghiacciato filtrando tutto con il colino. Tanta schiuma e tanta energia.

4. Jamais démodé: Classic Champagne cocktail.
Difficoltà: media.

2-3 cl Cognac / 12 cl Champagne (va benissimo anche qualsiasi vino spumante che avete in casa) / una zolletta di zucchero / due gocce d’angostura / pill d’arancio / coppa da Champagne (sostituibile con un flute).

Mettere due gocce di angostura sulla zolletta e mettere poi la zolletta sul fondo del bicchiere, aggiungere il Cognac (in alternativa al Cognac è ammissibile anche il Brandy) e infine lo Champagne. Buccetta d’arancia e non azzardatevi a girarlo!

5. Old New York.
Old Fashioned.
Difficoltà: media.

6 cl Bourbon (si possono usare anche altri whiskey ma eviterei i torbati) / angostura / una zolletta di zucchero / una fetta di arancio / tumbler basso.

Bagnare la zolletta con due o tre gocce di angostura e metterla nel bicchiere, aggiungere un paio di cucchiaini d’acqua e sciogliere la zolletta pestandola. Riempire il bicchiere di ghiaccio e versare il bourbon, finire con la fetta di arancio e dare una mescolata breve ma decisa! Dite quello che vi pare ma questo resta uno dei miei drink preferiti.

Speriamo che i bar riaprano presto; mi mancano le chiacchiere al bancone, i gomiti che si fanno pesanti; il profumo della menta. Quello che possiamo fare ora è non perdere l’allenamento e chissà che non si inizi finalmente a miscelare anche dentro alle case, ci si improvvisa più cuochi che bartender mi sembra, poi se questo sia un bene od un male non lo so proprio… mah.

Buone bevute!

Francesco Morresi

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