Macron e l’elogio della maturità. Compresa quella di sua moglie

Macron e l’elogio della maturità. Compresa quella di sua moglie

di Sara Boriosi

Pochi di noi conoscono il programma politico di Emmanuel Macron, in compenso tutti abbiamo un’opinione sulla sua vita sentimentale: sposato dal 2007 con Brigitte Trogneux, sua ex insegnante di latino, ventiquattro anni più grande di lui.

Le osservazioni spicce che ho letto qua e là sulla faccenda, i commenti faciloni e prevedibili postati nelle lunghe discussioni che hanno occupato gran parte della settimana appena trascorsa, mi annoiano da morire; ho bisogno di tenere tonica l’attenzione, perciò sento urgente necessità di esternare un paio di considerazioni.

Vivo nell’interregno della quarta decade della mia vita, un’età popolata da insoddisfatti, un’età che segna il passo: chi si è sistemato –con i sentimenti o nel lavoro- probabilmente prima o poi scapoccerà per l’istruttore di zumba afrocubano, oppure sottoscriverà un mutuo per aprire il chiringuito a Palma di Marotta di cui fantasticava a vent’anni: è fisiologico. Chi invece è uscito dai binari che aveva scelto, si ritrova nella privilegiata condizione di ricominciare nuovi progetti seguendo il proprio interesse, trasformandosi piano piano nella versione perversa della severa signorina Rottermeyer. Poi c’è il sottobosco popolato da ibridi, la fauna che preferisco e che sento più vicina.

Conosco persone che sono state degorgiate troppo presto e che si aggirano in questo mondo spietato in preda alla confusione, tutto è già stato visto, tutto già provato, nessuno scossone, totale abulia. Ho visto giovani donne attraenti dalle unghie sempre perfettamente laccate, donne che vanno in palestra senza che la piega dei capelli si scomponga, che studiano l’outfit prima di uscire per andare al lavoro e si negano cene e bottiglie per non perdere la forma fisica, e che tornano a casa sempre sole perché tanta studiata perfezione non trova corrispondenza al bancone delle offerte virili: sono le donne che soffrono di riduzione, che devono avere tutto sotto controllo e non riescono a prendere aria facendo qualcosa di sconveniente e inappropriato. Conosco una mia coetanea che da vent’anni è congelata nello spazio-tempo, e ora che di anni ne ha 42 e un lavoro di grande responsabilità, frequenta con assiduità certosina rave party e sciroccati senza un verso, per poi cadere in preda allo sconforto perché ormai si è ossidata e il difetto non lo recupera più, bloccata nell’impasse tra l’età biologica e quella percepita nei secoli dei secoli. Poi c’è la donna che ha preso di spunto perché tutti i sogni matrimoniali, i progetti genitoriali e le ambizioni lavorative che aveva da giovane sono crollati miseramente e non riesce a trovare la serenità con i fuoriprogramma che le sono stati destinati, inasprendosi irreversibilmente.

Io quel Macron un po’ lo capisco. Perché abdicare ad un grande amore considerato sconveniente per vivere (coltello in mezzo ai denti) impantanati in una palude di disagiati sociali, per lo più difettati, giudicanti verso il prossimo e incapaci di fare la tara al proprio vissuto?

Che poi le metafore sulla vecchiezza nel nostro giro si sprecano. Una a caso? Dalla vigna vecchia si ottiene il vino migliore. Va a finire che Macron la sa lunga.

[Immagine – Crediti]

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Sara Boriosi

Vivo come un’estranea nella provincia denuclearizzata, precisamente a Perugia. Bevitrice regressiva, il mio cuore appartiene al Carso. Dotata di una vena grottesca con la quale osservo il mondo, più dei vini mi piace scrivere delle persone che ci finiscono dentro; lo faccio nel mio blog Rosso di Sara ma soprattutto per Intravino. Gestisco con godimento la migliore enoteca della città, ma lo faccio piena di sensi di colpa.

4 Commenti

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vinogodi

circa 7 anni fa - Link

CITO: " ....Dalla vigna vecchia si ottiene il vino migliore ..."

...ero rimasto alla cara vecchia gallina che faceva buon brodo ...osservando e studiando la genesi della coppia Macron - Signora , nulla è perduto neppure per voi affette da "seconda giovinezza" . Ce la potete ancora fare , basta impegnarsi...

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Luca Venturi

circa 7 anni fa - Link

Anche questo articolo è facilone.
Quello che fa la Signora e il Signor Macron non mi importa, spero però stiano bene.
Chi analizza le lenzuola stropicciate altrui lo fa perchè le proprie sono troppo stirate.

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Nelle Nuvole

circa 7 anni fa - Link

Quel che più mi colpisce di tale coppia mediatica è l'aspetto dell'ATTESA per arrivare dove sono arrivati adesso. Se la vogliamo buttare sul vino, saper attendere è importante per arrivare ad un risultato appagante.

I Signori Macron mi sembrano appagati, contenti e divertiti, che sia una mossa di marketing politico spinto non mi sembra così importante, un sacco di coppie "politiche" sono così davanti ai monitor. Mi chiedo solo con blando interesse quante generazioni dovranno passare prima che si consideri normale una differenza di età così esagerata quando ad avere più anni è una Lei (snella, tonica, piena di capelli e di denti) e non un Lui (bolso, gonfio, con il riporto e la boccuccia a culo di gallina).

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amadio ruggeri

circa 7 anni fa - Link

Io invece trovo che l'articolo sia spiritoso e leggero, come lo sono in genere i post di Sara. Aggiungo solo che per fortuna esistono ancora le donne slanciate, verticali, ricche di sfumature, mai pesanti o ridondanti, piene di grazia e lievità. Sara, spero davvero che tu appartenga a questa categoria.

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