L’uva fragola dei miei ricordi
di Angela Mion“L’odore e il sapore delle cose rimangono a lungo depositate, pronte a riemergere” (Marcel Proust)
Di odori e sapori
Di anni passati e impolverati
Ricordi lontani riaffiorano veloci
Inaspettati, rari, risvegliati
Di domenica tutto si ferma
Di domenica il pranzo regna sovrano
Non deve mettere fretta
C’è il piatto forte
Il piatto magro
Di domenica c’è il vino
E un dolce, sempre nel bel finire
Domenica c’era il pollo
Ma il vino non aveva le idee chiare
Io sono troppo giovane
Io troppo maturo
Io troppo costoso per una domenica solo con te
Io troppo cervellotico
Io troppo elegante
Una borgognotta verde senza etichetta, tappo di sughero gabbietta perfetta.
Liquido rosso controluce. Clandestina.
Mi chiama: apro lei. Ho bisogno di un guizzo.
La feci mia da uno scaffale in taverna dai miei genitori.
Perché poi non lo so.
Barbera frizzantina di un amico di mio papà doveva essere secondo calcoli distratti
La DeLorean in Ritorno al futuro portò indietro nel tempo Marty
Apro, avida di infantile curiosità
Spuma biancastra nel bicchiere
Vispa veloce divertente
Fragole fragoline un campo, una distesa.
Selvatico goloso rupestre
Né lungo né elegante
Mitico, da quanto non ti sentivo
Fragolino!
Quanto mi sei mancato
All’improvviso ero Marty: mi ritrovo nella primavera dei miei anni novanta
Un fluttino in mano di fragolino
Domenica pomeriggio, jeans e ombretto azzurro
Quando tutto scorreva leggero veloce fresco
I giorni del diario, walkman, risate e pagelle
Odore dimenticato, chiave di mille momenti
Pergola d’autunno di uva fragola di mia nonna Virginia
Il mosto schiacciato a mano
Che poi ti grattavi fino al collo
Unghie blu
Un’istantanea della mia vita
Un tuffo profondo
Tu sei un vitigno maledetto
Pena capitale assieme a pochi altri
Sei ibrido
Figlio illegittimo, selvatico
Vite americana ci volevi colonizzare
Eri forte e resistente
Isabella, adultera
Con dolo produci metanolo
Ma quanto? Troppo poco dici tu per scomparire
Non sei elegante, sei selvatica e vispa
Raisin de Cassis, in cuor mio sei molto Brutal!
Io ti ci vedo bene tra loro: L’etichetta dei diversi.
Una fuoriclasse.
Chiave di ricordi che credevo perduti.
Non facciamola finire così. Che senso ha in quest’epoca?
Marty si ritrovò di nuovo nei suoi giorni.
“Strawberry fields forever” alla radio.
4 Commenti
Siro
circa 4 anni fa - LinkMi inchino a codesto pezzo sagace, intelligente e divertente! Merce rara..
RispondiNic Marsél
circa 4 anni fa - LinkCe l'hanno tolto di mezzo, il fragolino, con una legge che avrebbe potuto predere almeno un'eccezione alla regola. Non potranno mai rimuoverlo dalla nostra memoria gustolfattiva. Abbiamo tutti nella testa sapori e di profumi in grado di catapultarci in un altro tempo e in un'altra dimensione. In fondo che sia fragolino o altro non importa. A casa dei miei ci sono piante di sessant'anni che producono regolarmente senza aver mai ricevuto un singolo trattamento. La questione dell'alcool metilico è stata smentita scientificamente. Libertà per il fragolino. Libertà per i nostri sogni di bambini :-)
RispondiValeria
circa 4 anni fa - LinkL uva fragola piantata dal mio compagno fa parte dei ricordi teneri che mi ha lasciato. Dopo di lui tutto è abbandonato, gli altri vitigni non curati non hanno dato frutti, solo l uva fragola senza cure questo anno è stata abbondante e profumata.
RispondiNic Marsél
circa 4 anni fa - LinkLo stesso vale per mio nonno e mio papà che ora non ci sono più. Mia mamma, che è completamente astemia, ogni inverno continua imperterrita a potare quelle piante nonostante poi, per paradosso, l'uva americana non la mangi nemmeno perchè , dice lei, "profuma di vino!!!" :-)
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