L’ultima vendemmia di Severino Garofano
di Antonio TomacelliSe ne è andato in silenzio, come la rivoluzione gentile che ha cambiato la Puglia.
Silenzioso, come un muro a secco che disegna la nostra vita di cafoni, come una vigna distesa sul mare ad acchiappare scirocco.
Come un bicchiere di negroamaro e una preghiera a un dio qualunque.
In silenzio, ché chi parte per la sua ultima vendemmia non ha fiato da sprecare in addii e saluti.
Oggi siamo tutti orfani di un padre silenzioso, che ci ha lasciato l’eredità più bella che si possa lasciare ai propri figli: l’orgoglio di sentirsi pugliesi.
Tranquillo Severino, continuiamo noi.
4 Commenti
Orion
circa 6 anni fa - LinkIn 3 giorni ci hanno lasciato 2 pezzi da 99. Severino seppur meno sotto i riflettori è stato un totem che ha creato capolavori come Patriglione, Gratticciaia e in ultimo le Braci. Autentiche perle dell’enologia pugliese e quindi dell’Italia. Che la terra gli sia lieve e condoglianze alla famiglia!
RispondiVincenzo Busiello
circa 6 anni fa - LinkChe cosa sta succedendo?
RispondiGianni
circa 6 anni fa - LinkRIP, mi spiace tanto, grandi vini
RispondiFRANCESCO GARZON
circa 6 anni fa - Link... un pensiero va a quella cantina appena fuori il paese di Copertino... ...dove ogni tanto passavo cotto da una giornata di mare...
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