L’enocondominio non è più un sogno. Almeno per i giapponesi
di Antonio TomacelliUn locale interrato, un po’ di frescura e tante bottiglie coricate da risvegliare a piacimento, come la bella addormentata: cosa può desiderare di più un enofilo? Forse un sommelier condominiale e il wine bar ad uso bistrot sotto casa? Massì, chiedete pure: la casa dei vostri sogni è in costruzione ma vi toccherà trasferirvi in Giappone. Qui l’architetto Keiji Ashizawa ha progettato, per conto della Bordeax Wine Bank, un palazzo che ospiterà 18 enostrippati gravi che avranno a disposizione un appartamento di 40 metri quadri con annessa cantina da 10.000 bottiglie.
L’enocondominio non ha il classico portiere ma un sommelier attento ai bisogni dei 18 fortunelli, vi basterà chiamarlo e vi servirà direttamente in casa. Nel servizio sono compresi decanter, calici e degustazioni collettive organizzate dal “portiere”. Lo Shibuya Shinsen Wine Apartment verrà consegnato nel settembre 2013 ma gli appartamenti non sono in vendita. Prezzo non comunicato, ma cosa sono pochi milioni di euro in confronto al sogno di una vita? Finalmente potrete togliere le vostre preziose bottiglie da…già, dove le tenete ora le vostre preziose bottiglie?
1 Commento
Roberto
circa 12 anni fa - LinkSotto il materasso
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