Le parole della vendemmia in Puglia. E ora diteci le vostre

Le parole della vendemmia in Puglia. E ora diteci le vostre

di Antonio Tomacelli

Anche la vendemmia, come tanti altri lavori, ha i suoi modi di dire, le sue frasi fatte e, spesso, questo strano dizionario va coniugato nei mille dialetti che si parlano nelle nostre campagne. Qui sotto ci sono 40 frasi che i contadini e le contadine si scambiano tra le vigne di Puglia, raccolte da quei fenomeni di Inchiostro di Puglia, appunto, che vi consigliamo di seguire anche su Facebook. E siccome oggi ci sentiamo belli antropologici vi chiediamo: quali sono i modi di dire più divertenti che risuonano nelle vostre regioni? Uscitele nei commenti, dai!

1. Chiacchere e frutto.
2. Mani alle mani. (datevi da fare)
3. Non lucidate l’uva. (non toccate i chicchi ché poi l’uva sembra lavata)
4. Mena da dietro.
5. Tenete il pensiero. (concentratevi)
6. A due mani. A due mani. (raccogliere tutto senza cernita)
7. Al sopra. Al sopra. (idem)
8. Al grosso. Al grosso. (idem)
9. Al fuori. Al fuori.
10. Le mani mbaccj all’uva.
11. Sciamn i femn… (andiamo noi donne)
12. Togliete pure qualche frasca.
13. La Madonna lo sa chi porta gli orecchini. (?)
14. Allegri. Allegri. (fate presto)
15. Mena che la giornata è appena cominciata. (alle 10 del mattino).
16. Occhi sulle mani e mani sull’uva.
17. Scem Nanz. (andiamo avanti)
18. Dobbiamo uscire il filare. (raccogliamo il filare)
19. Che ora sono?
20. Ho trovato un Bonus (o Jolly).
21. All’orario dove arriviamo piantiamo il zippo. (ci fermiamo all’ora stabilita)
22. Quelle vasce sulle casce. (quelle basse sulle casse)
23. Tu. Da domani non venire più. (sei licenziata)
24. Non pulite l’uva che sta pompata. (non raccogliete l’uva irrorata con lo zolfo)
25. Menate le mani che non ne stanno spine. (sbrigatevi ché l’uva non ha spine
26. Triminti l’uva.
27. Oggi sta buttando fuoco. (oggi fa caldo)
28. Finito un filare subbito all’altro.
29. Ste arriv u patrun. (sta arrivando il padrone)
30. Non vi appendete. (non fate i noiosi)
31. Chi si mette a corona?
32. Scià che domani è San Paganino. (dai, che domani è giorno di paga)
33. Aiuta il compagno.
34. Non spezzate i grappoli.
35. U patrù che ti devi stendere al capocanale.
36. Una parola di meno e un acino dippiù.
37. L’anno prossimo niente acinino. Tutto alla cantina sociale.
38. A questo filare non si cammina. (questa fila non raccoglie)
39. Assozzate.
40. Raccogliamo i ferri e scapoliamo. (prendete tutto e andiamo a casa)

Fine giornata: Grazie a GesùCrist.

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Antonio Tomacelli

Designer, gaudente, editore, ma solo una di queste attività gli riesce davvero bene. Fonda nel 2009 con Massimo Bernardi e Stefano Caffarri il blog Dissapore e, un anno dopo, Intravino e Spigoloso. Lascia il gruppo editoriale portandosi dietro Intravino e un manipolo di eroici bevitori. Classico esempio di migrante che, nato a Torino, va a cercar fortuna al sud, in Puglia. E il bello è che la trova.

1 Commento

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Davide Bruni

circa 5 anni fa - Link

In Veneto si dice: "Ghe la ua pegra!" quando è ingarbugliata fra i rami. O ancora: "Ne toca spigolare" quando non è uniformemente matura. Saggezza 'ignorante' docet.

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