“La violenza da spritz low-cost” è il titolo più violento che io abbia mai letto

di Antonio Tomacelli

Un articolo di cronaca è cosa troppo seria per lasciarlo scrivere a un giornalista e il fatto che a pubblicare certe mostruosità sia il Corriere della sera non migliora di una virgola la situazione. Facciamo un piccolo esempio: un titolo come “La violenza da spritz low-cost” manca il bersaglio alla grande, nonostante sia grande quanto un elefante. Peggio ancora scendendo al catenaccio: “Campagna contro i picchiatori dello spritz“. Mi chiedo: cosa sta cercando di dirmi l’autore dell’articolo, forse che la violenza di quattro disadattati è colpa dello spritz venduto a un euro e cinquanta anzichè due euro e ottanta? Pare assurdo ma è così, basta leggere nero su bianco la cronaca di quanto capitato a Gabriele Sinopoli, il fratello del direttore d’orchestra, picchiato selvaggiamente da un “branco” e successivamente finito per qualche giorno in coma.

Le cause dell’aggressione sono banali e non vale neanche la pena riportarle. È importante sapere che Sinopoli si sta lentamente riprendendo ma intorno al suo caso è scattata la caccia al mostro: lo spritz low-cost. Pare, infatti, che il pericoloso aperitivo scorra a fiumi nelle notti Mestrine, grazie ai bassi prezzi praticati da commercianti senza scrupoli. Quattro, cinque e qualche volta sei spritz e l’aggressione è servita su di un piatto d’argento. Non voglio fare della sociologia spicciola, ma qualcuno qui pensa davvero che la violenza sia imputabile al troppo alcol o è piuttosto dovuta a qualcosa di più profondo?

Certo, indagare il male oscuro di una società disfatta dalla crisi costa molto più che scrivere una bella ordinanza del sindaco, di quelle che mettono la coscienza a posto e ci illudono di aver fatto qualcosa per la comunità, ma non credo cambierebbe qualcosa nella testa dei mille branchi che si aggirano nella notte.

Voglio, da questo umile blog, avvisarvi, cari amministratori e politici: lo spritz è solo il sintomo e voi non siete la cura. Siete, probabilmente, il male.

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Antonio Tomacelli

Designer, gaudente, editore, ma solo una di queste attività gli riesce davvero bene. Fonda nel 2009 con Massimo Bernardi e Stefano Caffarri il blog Dissapore e, un anno dopo, Intravino e Spigoloso. Lascia il gruppo editoriale portandosi dietro Intravino e un manipolo di eroici bevitori. Classico esempio di migrante che, nato a Torino, va a cercar fortuna al sud, in Puglia. E il bello è che la trova.

11 Commenti

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Il Guardiano del Faro

circa 12 anni fa - Link

Non ho mai picchiato nessuno dopo un paio di spritz in coppa grande, come potrei... ci metto il Campari ultimamente, ho riprovato con gli Aperol, ma non mi hanno dato corda, e allora vada per il Campari con Prosecco Millesimato e senz'acqua. Diluire i pensieri vuol dire alterarli, e poi si che vai a casa e te la prendi con gli orsacchiotti.

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Adriano Aiello

circa 12 anni fa - Link

E io che pensavo fosse colpa di Batman. O dei Motley Crue

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Durthu

circa 12 anni fa - Link

Non dei giochi di ruolo? O dei videogame?

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irene stein

circa 12 anni fa - Link

...non era colpa del Metal ?? Ho letto anche io l'articolo in questione, e da brava veneta, dopo esperienze (parecchio)giovanili di ubriacature moleste da Spritz (si, perchè da noi "non zè roba da fighetti" ma storia), l'unica cosa con cui me la prendevo era la serratura di casa che , no, proprio non voleva stare ferma.... http://www.youtube.com/watch?v=c2YtGsRet3c e fatevi 4 risate...

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Alberto Serena

circa 12 anni fa - Link

Andrea Pasqualetto è il nome dell'autore dell'articolo. E' importante scriverlo perchè è giusto che chi scrive certe m..k.ate si assuma la responsabilità delle proprie azioni. Cosa caspita c'entri il fatto di bere spritz con il pestare selvaggiamente una persona non è dato saperlo. Se non la volontà di creare clamore ad arte in nome del peggior giornalettismo da cui una testata importante come il corriere dovrebbe ben guardarsi. Che il fatto di bere spritz qui in Veneto venga esibito poi a modello culturale con il quale identificarsi è un'altra questione, ma arrivare ad associare le due cose chiamasi nient'altro che prostituzione intellettuale. Perchè chi arriva a compiere atti del genere vive situazioni di degrado molto peggiori di quelle di bere un aperitivo.

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Rossano Ferrazzano

circa 12 anni fa - Link

Sarebbero ben altri i nomi dei giornalisti del Corriere della Sera da segnarsi per articoli che giustificano l'espressione "prostituzione intellettuale"...

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Francesco Fabbretti

circa 12 anni fa - Link

qualsiasi bevanda alcolica reperibile a prezzi così irrisori è segno di due cose: inciviltà enologica, crisi che morde le nuove generazioni, alcool come "paradiso artificiale" a buon mercato socialmente socialmente accettabile molto più di una canna di Maria. Non facciamo i perbenisti di turno dicendo "l'alcool non c'entra niente" perchè sei/sette spritz a testa alterano abbastanza la percezione della realtà circostante (di studi online se ne trovano a bizzeffe), tanto da indurre una persona, altrimenti appena un po' più incazzoso del solito, in un picchiatore rinvigorito dall'effetto del branco contro la preda. L'articolo non sarà il migliore possibile ma chi sa leggere e non fare le pulci tanto per gusto, DEVE ammettere che ci si sta trovando di fronte a un problema che si riscontra in parecchie città: a Roma il fine settimana se a campo dei fiori ci scappano solo 1/2 feriti vuol dire che è andata bene; sommateli a testaccio, mattatoio, trastevere (per tacere delle zone a basso tasso di inculturazione urbanistico-sociale) e forse il problema di sottolineare l'assunzione di alcool diventa rilevante. Personalmente proibirei per legge la vendita di qualsiasi alcolico che costi al pubblico meno di 1 euro per singolo volume alcolometrico (vino a 12 gradi? 12 euro; vodka a 40? 40 euro). Ovviamente i controlli sulla filiera produttiva dovrebbero essere resi ancora più restrittivi. Sono stanco di vedere per la mia città persone con il bibitone e lo sguardo rincoglionito. Ah, ricordiamoci un particolare: se da giovani si abituano a queste porcherie difficilmente svilupperanno una estetica gustativa piena e matura... poi non lamentatevi se berranno a vita il galestro Capsula Viola o il Pinot Grigio Santa Margherita

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alex guzzi

circa 12 anni fa - Link

La demonizzazione è una tentazione cui periodicamente si cede e i giornalisti di cronaca (per definizione "cronisti" non commentatori o sociologi) possono involontariamente incoraggiarla. Lo spritz, low-cost o high-cost non è amfetamina nè cocaina: al massimo, se ne bevi troppo sbronza, ma facilmente fa venire ancor prima mal di stomaco. Troppo facile, stupida e fuorviante l'equazione troppo spritz= violenza. I comportamenti violenti, soprattutto di gruppo hanno ragioni ben più profonde e dinamiche assai diverse dalla semplice esagerazione nel bere. E poi facciamola finita con la ricerca (forzosa e capziosa) di un movente "chimico" verso ogni comportamento deviante, quasi bastasse una società morigerata a rendere il mondo più bello. Quanti sobri padri di famiglia hanno violentato minorenni, quanti ragazzi della buona società hanno rubato, picchiato e brutalizzato per puro divertimento e in perfetta sobrietà.. L'utopia più corrente è che eliminando alcol, droghe e stimolanti si possano migliorare i comportamenti. E' illusorio, prova ne sia che il nostro paese, false propagande a parte, ha sempre avuto un consumo di vino altissimo e una minima incidenza di criminalità e incidenti legati ad esso, rispetto ai paesi d'Europa dalle legislazioni più restrittive. Ora, anche da noi, si cede alla tentazione di non educare più all'autocontrollo bensì a stabilire la più facile (e deresponsabilizzante) "punizione esemplare" per cui con due bicchieri di vino sei considerato alla stregua di un alcolista abituale e indicato come socialmente deviante. E' una deriva pericolosa, come tutte quelle che tendono a tirare una riga grossolana, priva di ragionamento e discrezionalità, tra bene e male, comportamenti giusti e non, in realtà invogliando molti - soprattutto giovanissimi - ad essere "fuorilegge" per scelta o per spavalderia. Pochi bicchieri di prosecco corretto con liquore medio-alcolico e soda si possono vendere cari o a basso prezzo, ma non costituiscono il carburante per pensieri criminosi o atteggiamenti bullisti.. (in merito ricordo, a chi non lo sa o non lo vuole pensare, che tre grappini da correzione costano pochissimo, si bevono in pochi minuti, e incendiano stomaco e cervello solo successivamente, assi peggio di qualsiasi Spriz low-cost!) Cerchiamo di tenere i piedi per terra, diamo lezioni severe a gang e baby gang d'ogni tipo (i vigili urbani servirebbero al controllo sul territorio, non solo a multare l'auto di chi è seduto al ristorante!) e smettiamo di nasconderci dietro un dito, pardòn, un bicchiere di spritz.

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Il chiaro

circa 12 anni fa - Link

Vado controcorrente: alzi la mano chi non si è mai ritrovato alticcio o anche qualcosa di più. Ecco, se lo fai bevendo champagne di qualità, o grandi barolo, o grandi chateauneuf du pape dopo non ti viene voglia di picchiare nessuno, te ne torni a casa in estasi e dormi felice. Il mattino dopo sarà solo un dolce risveglio. Se invece lo fai con spritz (Pirlo dalle mie parti) e quindi con aperol/ campari + prosecco di infima qualità (ma ne esiste un'altra da quelle parti?) a qualsiasi prezzo è normale che diventi violento: certe cagate da bere non possono portarti che li, alla violenza. Quindi vietiamo quella cazzata dello spritz e incentiviamo un bere intelligente. Che di chimica se ne beve gia abbastanza anche senza l'aperitivo veneto. Ps: attenzione: per me la violenza non è mai giustificata!!!!

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Francesco

circa 12 anni fa - Link

Scusate ma qui mi sembra che non si prenda in considerazione un cosa. Ogni sostanza psicotropa non fa che da amplificatore a qunato vi è già di pre esistente, è come la manopola del volume sull'ampli dello stereo. Se sei un bulletto o uno stronzo quando sei su di giri lo sei di più, ma stronzo lo eri già prima. Ho bevuto una vita non sono vergine neppure su altre cose ma non ho mai meso le mani addosso a nessuno in stato di ebrezza (si ho preso anche delle sbornie, ora ditemi che a voi non è mai sucesso) e lo steso vale per tutte i miei amici. Invece ho potuto assistere a risse tra persone alticce/fatte che comunque erano dei coglioni anche da sobri.

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Marco

circa 12 anni fa - Link

Sono veneto e sono sommelier e bevo da qualche lustro con alterna attitudine alla moderazione. L'autore di questo articolo,Tomacelli,ha evidentemente poca dimestichezza con certi ambienti,fortunamente qualcuno mei commenti poco oltre, assennatamente, lo fa notare. Se vai a fare una rapina ed il tuo compare muore in alcuni stati vieni accusato di omicidio,in quanto intraprendendo una azione poco ortodossa ( dico cosi..) ti assumerai anche le conseguenzei della tua scelta. Ergo se creo le condizioni per la scaturigine di in delitto contro il patrimonio o la persona e'evidente che dovrei esser chiamato on correita'. Quindi se dai a dei bambolotti di quelli che circolano dove "che se paga poco" 5/6 bombette del tipo in questione,e' evidente che crei le condizioni perche' succeda un casino,vicino o lontano dal locale,poco importa...e potrebbe toccare a tutti di trovarselo vicino, troppo vicino...

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