La vigna più alta del mondo è in Tibet (Cina) a 3.563,31 metri sul s.l.m.
di Pietro StaraO la vite cresce un po’ dove le pare a patto che si trovi a suo agio, oppure i cambiamenti climatici sono di tale portata che possiamo solo intravedere ciò che capiterà di qui a breve. Oppure le biotecnologie permettono tali e tante mutazioni genetiche che presto potrò recuperare una folta chioma, oppure tutte e tre. Tant’è che, il 27 settembre 2018, il Guinness World Records ha riconosciuto un nuovo record assoluto: a 3.563,31 metri sul livello del mare, il ‘Pure Land & Super-high altitude vineyard’ a Cai Na Xiang, Qushui County of Lhasa, Tibet, è il vigneto più alto del mondo. Con un “leggero” balzo in avanti è stato superato persino l’altissimo vigneto, a circa a 3.111 metri sul livello del mare, situato nella regione Argentina del Salta. (Decanter.com)
A questo vi è da aggiungere che la regione in questione gode di un clima monsonico, tipico degli altopiani semiaridi, con medie annue di 3.000 ore di sole, 150 giorni senza neve e 441,9 millimetri di precipitazioni, comprese le frequenti inondazioni, frane, siccità e tempeste di sabbia. Per il resto non è malaccio.
Nel vigneto tibetano, di 66,7 ettari, sono piantate circa 11 varietà di uve tra cui il vidal, il muscat e una varietà adatta a produrre icewine chiamata bei bing hong, secondo le informazioni fornite dall’azienda responsabile delle coltivazioni: la Rong Shun Biotechnology Development Ltd. Ho cercato una home dell’azienda – ma ho trovato Rong Shen, e non Shun, come riportato ovunque – e ho potuto notare che si occupa della trasformazione di prodotti grezzi di alta qualità ampiamente utilizzati nei cibi, nei prodotti per la cosmetica, per il benessere, nel settore farmaceutico e altro. Questo ci riporta al punto di partenza: la vite in effetti cresce un po’ dove le pare, ma anche le biotecnologie fanno miracoli. Quindi non vedo l’ora di pettinarmi i riccioli.
4 Commenti
Federico
circa 6 anni fa - Link😂 .... eh sì, tutti in spasmodica attesa dei prossimi 3 salti in avanti della scienza umana: rigeneratore tricologicao, disgregatore lipidico e soprattutto scudo protettivo epatico (visto il contesto!).
RispondiAndrea Gori
circa 6 anni fa - Linksullo scudo protettivo stiamo investendo tutti i proventi di Intravino da anni ma ancora nulla!
RispondiFederico
circa 6 anni fa - LinkTeneteci informati! 😂
RispondiFrancesca copia
circa 6 anni fa - LinkVidal e’ la varietà che più mi ispira..! Tireranno fuori un integratore alimentare a base resilienza e le parafarmacie avranno la coda all’ingresso. Coming soon..
Rispondi