La vendemmia in Val di Susa non è stata una vendemmia come le altre

di Antonio Tomacelli

Riceviamo e molto volentieri pubblichiamo una email che ci arriva dalla Val di Susa, teatro recente di scontri e vendemmie.
(che emusiùn…) vi seguo, ogni tanto partecipo. per esempio quando si è parlato di vigne valsusine  (anzi, di vigne se ne è parlato poco). Vorrei segnalarvi che la vendemmia (molto precoce) dalle parti del post citato si è appena conclusa e vorrei segnalare il triste fatto che per sapere come è andata bisogna scorrere prima alcune curiose informazioni. che sono:

1) i viticoltori sono riusciti a farla (cosa no scontata: non era affatto garantito l’accesso ai terreni da parte dei proprietari)
2) i collaboratori impegnati nella vendemmia sono riusciti a dare una mano (certo, dopo essere stati vagliati, selezionati e quindi autorizzati dalle FF.OO. E durante, sorvegliati anche dagli alpini freschi reduci dall’afghanistan)
3) l’uva, dalle prime analisi, non risulta inquinata dal gas tossico e vietato anche in guerra, ma utilizzato copiosamente dalle FF.OO.

5. e 6. ecc… cioè tutto quello che in una situazione non assurda come questa è la norma comunicare a seguito di una vendemmia.

ecco, lo dissi
grazie, ciau

Aggiornamento: la mail è debitamente firmata dal sig. Fabio Panicco, la foto invece è di Luca Giunti.

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Antonio Tomacelli

Designer, gaudente, editore, ma solo una di queste attività gli riesce davvero bene. Fonda nel 2009 con Massimo Bernardi e Stefano Caffarri il blog Dissapore e, un anno dopo, Intravino e Spigoloso. Lascia il gruppo editoriale portandosi dietro Intravino e un manipolo di eroici bevitori. Classico esempio di migrante che, nato a Torino, va a cercar fortuna al sud, in Puglia. E il bello è che la trova.

65 Commenti

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luigi fracchia

circa 13 anni fa - Link

Sono profondamente amareggiato e offeso nel vedere ogni settimana l'occupazione militare messa in campo dallo Stato non per proteggere i cittadini ma di fatto per osteggiarli combatterli, completamente cieco e sordo alle insistenti richieste di ascolto. Una reazione di forza a delle lecite richieste di continuare a vivere così come ora (e non rivoluzionarie richieste di miglioramento delle proprie condizioni). La Bassa Valle Susa è in guerra ma nessuno lo sà.

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bacillus

circa 13 anni fa - Link

"non risulta inquinata dal gas tossico"... Sfiga. Persa l'occasione per intentare una bella causa di risarcimento danni allo Stato. Che resta sempre la solita bella vacca da mungere...

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Nelle Nuvole

circa 13 anni fa - Link

Bacillus, a differenza di Tomax non ti trovo affatto odioso. Solo pignolo riguardo a certe argomentazioni per partito preso. Personalmente ho una grande ammirazione per gli abitanti della Val di susa, anche se non mi sento di condividere le loro battaglie. ma non vivo lì, quindi per me é facile appoggiare la TAV. Però Tomax, se tu scrivi sul post che - la vendemmia si é svolta - i collaboratori impegnati nella stessa sono riusciti a dare una mano - l'uva non risulta inquinata non possiamo che esserne contenti. e pensare che i mostri non sono poi così mostruosi. Praticamente le stesse notizie di una media vendemmia ovunque nel mondo - la vendemmia si é svolta, nonostante le condizioni climatiche avverse. - i collaboratori impegnati nella stessa sono riusciti a farla, nonostante il dubbio di venire pagati e i controlli dell'Ufficio del lavoro locale relativo ad un'assunzione regolare. - l'uva non risulta inquinata, nonostante certe cantine si ostinino ad utilizzare prodotti di sintesi per evitare che il raccolto vada a puttane. certe notizie mi ricordano i bollettini di alcune agenzie stampa del passato, tipo: la manifestazione si é svolta pacificamente, e nonostante lo spiegamento delle forze dell'ordine brutte, cattive e puzzolenti, non ci sono state vittime. Peccato.

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luigi fracchia

circa 13 anni fa - Link

Carissima Nelle Nuvole, se tu non volessi che venisse aperto un cantiere che durerà 5 o 6 anni minimo con grandi disagi quali polveri fini e asbesto, rumori, intasamenti, espropiazione di terreni di proprietà, radioattività dei materiali di risulta. Dopo di chè avere treni che si ipotizza già adesso mezzo vuoti che sfrecciano e detonano con rumorosità altissime in entrata dei tunnel e l'unica risposta dello Stato è la militarizzazione del territorio con animali in divisa che si aggirano come fossero in Afganistan ecco, se vuoi vivere in questo posto cara la mia Nelle nuvole troverai un abitante della Valle Susa che scambierebbe volentieri casa sua con il tuo eremo toscano. Sono esterefatto che mettiate in dubbio la buona fede degli abitanti di una Valle bellissima che ha già pagato lo scotto di una Autostrada, di due valichi di frontiera intasati da TIR e da inquinamento ambientale, di una rapinosa operazione chiamata Olimpiadi che ha deposto solo merde sui costoni delle montagne. Sono amarerggiato da voi e da uno stato che ci scambia come sui sudditi. Vergognatevi! e se non sapete tacete farete una figura migliore! Provo una immensa pena nell'essere italiano oggi e constatare che se ci fosse stato da sparare sugli Antinori o su Gaia o Sui Pasqua avreste costituito fronte compatto.

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antonio tomacelli

circa 13 anni fa - Link

NN, quello nella foto è un mezzo militare: capita così anche in Toscana?

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Nelle Nuvole

circa 13 anni fa - Link

Caro Luigi Fracchia e Caro Tomacelli (detto Tomax dagli amici comunque), non mi vergogno di aver scritto un commento che riguardava l'impostazione del post, talmente ironica da poter essere travisata. e nemmeno dal considerare Bacillus un commentatore come gli altri che però, chiamandosi come si chiama, se scrive qualcosa di leggermente fuori dalle righe viene considerato odioso. Non mi sembra di aver messo in dubbio alcuna buona fede. Gli abitanti della Val di Susa sono delle vittime di una scelta di governo sbagliata? Bisogna appoggiarli per i loro disagi così come per lo snaturamento del territorio? Probabilmente sì. Mi sono permessa di intervenire, esprimendo un dubbio,visto che la più parte tace, forse perché é un argomento superato o poco interessante da trattare durante un week-end. Lugi Fracchia non sprecare la tua amarezza per me e nemmeno per quelle persone che tu definisci animali, facendo un torto sia a loro che alle bestie.

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luigi fracchia

circa 13 anni fa - Link

Chiedete a chi vedrà la propria casa diventare un involontario casello ferroviario se l'argomento e superato. Il concetto di tema da weekend poi è di uno snob che non posso credere che sia uscito dalla sua tastiera e ne rido, per non piangere.

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Daniele

circa 13 anni fa - Link

In Toscana non ci sono migliaia di giovanotti senza lavoro ne idee che girano con il solo intento di spaccaretutto e sfregiare la gente evidentemente. Non credo che l'autoblindo sia li per la costruzione del cantiere (giusto-sbagliato, bello-brutto..ognuno dice la sua), ma per colpa di quei giovanotti. Concordo con NN Daniele

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luigi fracchia

circa 13 anni fa - Link

Caro Daniele, la Polizia ha messo gli autblindo anche per fermare normali manifestazioni civilmente organizzate e ormai di civile non c'è più nulla, dopo anni che urlano il dissenso e nessuno li ascolta.

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antonio tomacelli

circa 13 anni fa - Link

Cosa deve averti fatto la vita da renderti così inutilmente odioso?

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Mario Crosta

circa 13 anni fa - Link

Io mi ricordo perfettamente di quel post "si e' parlato", che era sempre tuo, Tomax, forse perche' alla Val di Susa hai lasciato un po' il tuo cuore (quello vero, non quello virtuale). Ho amici e compagni fra i no-Tav, ma mi ha fatto riflettere molto il commento di Francesco del 4 luglio 2011 alle 14:46 e qualche altro a seguire. Piu' che parlare e scrivere per partito preso, auspico che si possano leggere delle discussioni interessanti, l'unico modo per sviscerare bene il problema a chi non lo conosce e fargli prendere una posizione per convinzione e non per tifoseria politica. Anche in Polonia dove abito c'e' un'opposizione al disbioscamento parziale di una fra le piu' antiche foreste del mondo per fare una strada che liberi i pesani attuali dall'isolamento. Ai picchetti arrivavano studenti da Varsavia, da Parigi e da Londra, ma di abitanti non se ne vedeva invece traccia. Anche a Torino alla Fiat ci fu negli anni '80 uno sciopero storico, duraturo, a oltranza, che ad un certo punto ai picchetti vedeva pullman di compagni di Milano, Venezia, Genova, Firenze, ma di operai della Fiat non se vedeva piu' in giro uno. La solidarieta' tanto per dargliela a scatola chiusa non serve ne' a loro ne' a noi. Ci occorrono argomenti e restero' ad ascoltarli tutti, di tutte le parti. Grazie di aver pubblicato quella lettera e puoi dire all'autore di non vergognarsi di firmarla. Non esistono "ovvi motivi". Se ha detto il vero, non puo' aver paura lui stesso della verita' "ch'e' sì cara come sa chi per lei vita rifiuta..."

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Min Cul Pop

circa 13 anni fa - Link

Non c'è che una soluzione: organizziamo il trasporto di persone e cose utilizzando spalloni, diligenze, calessi, muli somari, purchè non caghino per strada, così ritorniamo ad uno stile di vita più amish.

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luigi fracchia

circa 13 anni fa - Link

Hai vinto una casetta all'imbocco del tunnel o se vuoi nel centro di una discarica.

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Mario Crosta

circa 13 anni fa - Link

Caro Fracchia, se rispondi sempre così a quei commentatori di Intravino che vanno a scuola da kenray anche alla domenica e nelle feste comandate, mi sa che sulla cima della tua barricata ti troverai sempre piu' solo. Se non te ne sei accorto prima, lasciatelo dire da uno come me che e' talmente ignorante da non capire le ironie in genere, figurati le piu' sottili: questo ambiente e' forse uno dei piu' indicati per seminare argomenti e raccogliere simpatie per una causa. Ovvio che puoi essere tanto incazzato da cazziare anche qualche monello che non scrive serioso, ma a cazziate si guadagnano soltanto spalle voltate. Sei entrato come un elefante in un negozio di cristalli. Un insieme, prima di ascoltare del nuovo, ci mette un po' a capire come disporsi: marcatura a uomo o a squadra? Ti suggerirei di contare fino a dieci prima di reagire alle vespe: potrebbero essere api travestite. Nessuno ha mai dato per scontate verita' che non conosce per esperienza diretta. Se la tua esperienza diretta e' valida, perche' cominci a fare a pugni con chiunque non la pensi immediatamente come te? Sei forse di Novara?

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luigi fracchia

circa 13 anni fa - Link

sono successe cose così brucianti che l'ironia non è più tollerata (almeno da parte mia). La Valle Susa alta e bassa è un territorio negletto e massacrato da infrastrutture incompatibili con la morfologia dell'ambiente, rapinosi comuni e imprenditori che mercificano i terreni e mettono a bilancio i rimborsi per i costi di costruzione cementificando i costoni e le vecchie borgate. Incremento con l'autostrada del frejus dell'inquinamento da metalli pesanti e acustico. Imponenti strutture per le olimpiadi ormai già fatiscenti costruite in mezzo a ex-lariceti secolari. Pochissimi aiuti ad agricoltori, casari, viticoltori che operano in ambienti stupendi ma difficili. Questa è la realtà Valsusina. Io dopo quindici anni di soprusi e quotidiane violenze non ho voglia di scherzarci e non ho voglia che lei Mario Crosta mi faccia la lezioncina su come trattare l'enclave chiuso e sospettoso di Intravino. Siete un enclave, peccato per voi fate branco e ascoltatevi solo fra di voi. Questo grosso difetto di impostazione l'avevo già notato da sempre, ignorate sistematicamente i commentatori occasionali e vi parlate addosso con lunghi sproloqui. Comunque, sbaglierò, ma io che faccio dell'ironia la mia cifra di vita in questa occasione, non ho voglia di ridere.

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Mario Crosta

circa 13 anni fa - Link

Grazie del pistolotto, tipico dei settari. Avanti così, avete gia' perso in partenza. Che questo sia un branco, passi, ma lo e' di lupi. Lei, invece, sembra che faccia parte di un gregge. Si ricordi che chi semina vento raccoglie tempesta e non e' un bello spettacolo nemmeno per Tomax che si trova a far parte di quell'enclave che purtoppo le ha concesso uno spazio che lei usa malissimo e che le si ritorcera' percio' contro. Ho detto tutto quel che c'era da dire su questo post e com'e' ovvio, ubi minor mjor cessat.

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luigi fracchia

circa 13 anni fa - Link

Lo spazio è pubblico e io non ho offeso nessuno nè fatto pistolotti l'unico ennesimo maestrino che è salito in cattedra è lei e si fa bello di essere nel branco e affrontare non da solo le persone ma con il rassicurante aiuto della folta e lupesca schiera alle sue spalle Non tiri in ballo Tomacelli di cui ho stima, cerchi di capire che la situazione è per noi molto bruciante e non riesco a riderne. Buona Domenica a tutti.

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Mario Crosta

circa 13 anni fa - Link

Ubi minor major cessat, gliel'ho gia' scritto. Non le rispondo piu'. Lei sta sputando nel piatto in cui sta mangiando, altro che spazio pubblico! Come se tutto le fosse dovuto soltanto perche' lei e' un incazzato. Lei, come me, qui e' un ospite, ma lei qui sta facendo invece la pipì sul tappeto. Ha iniziato a digrignare i denti con tutti, non soltanto con me, dando del branco e dell'enclave a chi proprio non se lo merita. Si guardi allo specchio. Forse si fara' pure schifo da solo, perche' col suo modo di scrivere lei ha fatto un pessimo servizio alla sua causa. Se siete tutti così, li avete voluti voi i carri armati. Statemi tutti bene, nella vostra indignata, inviperita, solitudine.

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luigi fracchia

circa 13 anni fa - Link

Caro Mario, io no ho mai perso di vista il fatto di essere ospite. E' lei che ha tirato fuori il concetto di "insieme" di branco di lupi non io. E' lei che non ascolta ma pontifica dalla Polonia su cose che succedono a migliaia di chilometri e che non sono vini buoni o cattivi ma questioni che mettono in gioco la vita (o l'idea che uno si era fatto della vita). Non c'è bisogno di persone come lei permalose che si irritano appena le si contraddice, queste piattaforme in teoria dovrebbero servire per crescere e non per irrigidirsi su posizioni preconcette. E poi, magari, perdonare chi ustionato urla e non ironizza.

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Mario Crosta

circa 13 anni fa - Link

Non rigirare le frittate con me, che hai sbagliato di grosso. Sei tu che nel tuo commento del 25 settembre 2011 alle 09:18 hai per la prima volta usato la parola "branco" e insultato i commenttori di Intravino con una spocchia pari a quella di baffino il barcarolo: "non ho voglia che lei Mario Crosta mi faccia la lezioncina su come trattare l’enclave chiuso e sospettoso di Intravino. Siete un enclave, peccato per voi fate branco e ascoltatevi solo fra di voi. Questo grosso difetto di impostazione l’avevo già notato da sempre, ignorate sistematicamente i commentatori occasionali e vi parlate addosso con lunghi sproloqui". Non e' forse sua la firma? Dio perdona, io no.

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luigi fracchia

circa 13 anni fa - Link

Ehi Fenomeno! tu alle 8:13 hai scritto che "un insieme prima di ascoltare del nuovo". Per me un insieme può tradursi come enclave, branco. E me lo hai suggerito tu! Mi hai consigliato di trattarvi come un'entità: i commentatori di Intravino. Rileggi ciò che scrivi e sii più umile. Mettiti in ascolto e non assordarti con le tue verità e il cacofonico rumore delle tue parole.

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Mario Crosta

circa 13 anni fa - Link

Commento moderato dallo staff di Intravino

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luigi fracchia

circa 13 anni fa - Link

Antonio Tomacelli, la invito pubblicamente con gentile fermezza a rimuovere il volgare link pubblicato quì sopra da Mario Crosta che con questo atteggiamento ha compiuto nei miei confronti un atto molto grave di diffamazione a mezzo stampa sancibile dalla legge. Mario Crosta mi aspetto da lei delle pubbliche scuse formali per l'inutile gesto diffamatorio e volgare perpetrato nei miei confronti su una piattaforma di informazione pubblica. Luigi Fracchia

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bacillus

circa 13 anni fa - Link

...ma per favore, Fracchia. Le schermaglie, anche accese, che si verificano su un blog fanno parte del gioco, che diamine. Tutt'al più che Mario è stato affatto pacato nelle sue argomentazioni, mica violento ed incazzoso come spesso lo sono stato (e lo sarò) io. E' un'innocua e simpatica immagine... che male di fa?

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bacillus

circa 13 anni fa - Link

Piuttosto, Fracchia, quella che risulta davvero offensiva e diffamatoria è l'espressione "animali in divisa" da lei rivolta alle nostre Forze Armate, che invece risultano essere una delle poche istituzioni in questo paese meritevoli di rispetto ed ammirazione. Si vergogni.

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luigi fracchia

circa 13 anni fa - Link

come ti ho detto sei un volgare, arrogante fenomeno da baraccone incapace di parlare senza che il referente non sia d'accordo con te. A quella pagina che mi indichi vacci che ti piace!

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Antonio Tomacelli

circa 13 anni fa - Link

Primo e ultimo avviso: cerchiamo di mantenere la discussione entro binari accettabili, altrimenti sarò costretto a chiudere i commenti. Grazie

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bacillus

circa 13 anni fa - Link

Hai censurato davvero Antonio! :-) Ma non essere ridicolo, valà.

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Franco Ziliani

circa 13 anni fa - Link

Anto' chiudi i commenti, questa discussione ha preso davvero una brutta piega e si é incartata su se stessa...

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Mario Crosta

circa 13 anni fa - Link

Grazie, bacillus, di avermelo fatto notare. La redazione censoria non si e' nemmeno degnata di mandarmi una mail, eppure abbiamo gia' avuto qualche corrispondenza, per giunta anche amichevole e di invito a scrivere dei post su Intravino. Bene! Finalmente mi sono guadagnato anch’io un bel „commento moderato dalla redazione”, cioe’ censurato. Non posso che congratularmi con chi ha preso questa decisione. Ritorno dunque in tema “vino”, se non e’ diventato off topic anche questo in un blog che di vino vuole occuparsi. Il vino e’ un potente aggregatore sociale, cioe’ unisce, non divide, da’ buon umore e non provoca litigi. Altrimenti sarebbe soltanto una bevanda come tutte le altre e avrebbero ragione quelli che lo paragonerebbero ad un alcolico qualsiasi e che per giunta e’ da indignati, inviperiti, incazzati. Siamo d’accordo almeno su questo o no? Il sommelier, in particolare il sommelier AIS, questo principio dovrebbe averlo certamente imparato perlomeno al corso, se non ce l’aveva gia’ nel sangue prima. Non serve infatti a niente avere una cultura mastodontica in fatto di vini ed abbinamenti, cultura e poesia, se poi all’atto pratico si va giu’ a gamba tesa, da indignati, inviperiti o incazzati, con chi la pensa diversamente. Non sono stato io, ma uno che si vanta di essere sommelier AIS e di essere “impazzito del vino” a scrivere nel suo commento del 25 settembre 2011 alle 09:18 per la prima volta la parola “branco” riferendosi ad Intravino e ad insultare i commentatori di Intravino con queste altre parole: “non ho voglia che lei Mario Crosta mi faccia la lezioncina su come trattare l’enclave chiuso e sospettoso di Intravino. Siete un enclave, peccato per voi fate branco e ascoltatevi solo fra di voi. Questo grosso difetto di impostazione l’avevo già notato da sempre, ignorate sistematicamente i commentatori occasionali e vi parlate addosso con lunghi sproloqui”. Se fossi stato al posto di uno della redazione che dovrebbe fungere da moderatore, perlomeno avrei risposto, visto che denigrava tutti i frequentatori del blog, nessuno escluso, autori compresi. Invece l cosiddetta redazione ha preferito sbattersene per tutto il giorno e non e’ mai intervenuta, salvo a sera tardi censurare un mio suggerimento a prendere visione di una pagina regolarmente disponibile sul web, non chiusa da nessuna autorita’ di polizi postale, percio’ legittima. Mi spiace, ma l’irresponsabile sembrerebbe in questo caso il moderatore mancato. Inoltre mi sembra ingiusto che il mio riferimento a quella pagina sia stato censurato, mentre continua invece a rimanere, permesso dalla redazione censoria, un commento dell’impareggiabile sommelier AIS che mi da’ del “volgare, arrogante fenomeno da baraccone incapace di parlare senza che il referente non sia d’accordo con te”. Questa sì che e’ sì un’offesa, da querela. Io non querelo. Credo nella liberta’ di stampa e mi difendo a mezzo stampa. E poi sono un gran maleducato, secondo la redazione, percio’ rispondero’ in altre maniere oppure lo fara’ mio fratello per me, che e’ sommelier AIS e si e’ gi’ vergognato di uno che ha lo stesso diploma, ma che va in giro sui blog del vino a fare l’indignato, l’inviperito, l’incazzato come un invasato qualsiasi. Abbiamo bisogno di persone normali per discutere di vino e sono convinto che chi si vanta di essere “impazzito” per il vino puo’ trovare spazio soltanto fra ubriaconi. Non qui. Pertanto nessuna scusa da parte mia all’interessato.

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giorgio

circa 13 anni fa - Link

Democrazia = Potere del popolo sovrano In questo caso la democrazia in senso lato è stata calpestata da un governo che con il 45% dei consensi dei votanti pari al 70%, quindi con un 31 % di consensi, oggi in forte calo, ha voluto imporre CON LA FORZA e senza ascoltare i cittadini di quella valle il suo pensiero. Un pensiero che negli ultimi 3 anni siamo sempre in meno a condividere, perchè messo in opera da improvvisati amministratori della cosa pubblica, che NON godono piu' della fiducia e del consenso della stragrande maggioranza degli italiani, ma godono solo dei piaceri delle escort di palazzo Grazioli ecc.

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Franco Ziliani

circa 13 anni fa - Link

l'avevo detto io che sarebbe finita così, a male parole e insulti e con clamorose divagazione fuori tema... Darmagi!

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Mario Crosta

circa 13 anni fa - Link

Peccato davvero, Franco, perche' il post di Tomax avrebbe meritato ben altro che i luoghi comuni della politichetta e della tifoseria piazzaiola, che non hanno mai aiutato a trasformare in meglio nessuna situazione. Chissa', magari poi interviene l'autore stesso a regalarci una bella inversione ad U, un coniglio dal cilindro....

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luigi fracchia

circa 13 anni fa - Link

peccato che ad innescare polemica sia stato tu caro Mario.

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laterratrema

circa 13 anni fa - Link

Folletto25603 e Leoncavallo s.p.a. 25, 26, 27 Novembre 2011 – MILANO LA TERRA TREMA al LEONCAVALLO Vini e vignaioli autentici, agricoltori periurbani, cibo e poesia dalla terra La 5a edizione de La Terra Trema si terrà a Milano da venerdì 25 a domenica 27 Novembre 2011 al Leoncavallo s.p.a. ... Quest’anno La Terra Trema ha attraversato e condiviso le ragioni riottose dei movimenti di resistenza popolare: in Val di Susa, con i braccianti agricoli, con i migranti arrivati nel nostro paese, con i giovani inglesi, spagnoli, greci, nord africani. Col nostro stile e il nostro gusto porteremo questo a La Terra Trema 2011. Quando un vino comincia a parlare, quando racconta di stagioni e territori, di storie di uomini e donne, di lotte, quando accade è lì che comincia una rivoluzione. ... http://www.laterratrema.org/2011/09/la-terra-trema-2011-25-26-27-novembre/ http://www.laterratrema.org/

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Franco Ziliani

circa 13 anni fa - Link

Antò, ma chi te l'ha fatto fare infilarti in una discussione del genere? Qualunque cosa si possa postare, in un articolo del genere, si finirà sempre con l'essere, inevitabilmente, il "nemico" di qualcuno, visto che di vino non si parla più - ma non c'era stata una vendemmia? - e si é finiti nel cul de sac dell'ideologismo più spinto...

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bacillus

circa 13 anni fa - Link

@Antonio Questo post si colloca nel solco di quell'ambientalismo che, nato a sinistra negli anni '70 con i movimenti no-nuke (a quel tempo cosa buona e giusta), si è nel corso degli anni evoluto (cosa del tutto naturale, ma bisogna vedere come) assumendo manifestazioni multiformi e pervadendo le società occidentali in modo del tutto trasversale da destra a sinistra, coivolgendo il mondo religioso, i salotti intellettuali e, da alcuni anni, il mondo del business, degli affari, del profitto. Caratteristica di quell'ambientalismo è la sua radicalità, l'estremismo, la passionalità che domina sulla ragione. C'è molta spiritualità in quel movimento, molta filosofia, molto umanesimo, in sostanza tanta, tanta ideologia. Ma poca scienza, pochissima. Ed è per questo che ha avuto così ampia diffusione in un mondo occidentale intellettualmente pigrone, autoreferenziale, arrogante. Come ho avuto modo di esprimere più e più volte (te ne sarai accorto :-) ) pur condividendone buona parte dello spirito fondativo, io ritengo quell'ambientalismo ormai ampiamente superato. Non solo. Ma lo ritengo assai dannoso, non solo dal punto di vista culturale, ma concretamente anche nei confronti dell'ambiente stesso nonché della nostra stessa sopravvivenza economica. No, non sto esagerando, ho un sacco di motivi per sostenere questa mia posizione e molti di questi argomenti li ho già espressi più volte. Insomma: “salvate l'ambiente dagli ambientalisti”. Ma anche: “salvate l'uomo dagli ambientalisti”. Non mi dilungo oltre. Tornando a noi. Hai lanciato questo post perché, fedele alla causa, ti è sembrato logico dare voce all'ennesima manifestazione di una delle patologie dell'ambientalismo di cui sopra, la sindrome NIMBY. Il caso è particolarmente coinvolgente, lo sappiamo. Tuttavia, come fatto notare da Nelle Nuvole, nel tentativo di suscitare il solito “pietismo responsabilmente ambientalista”, sei scaduto nel banale di un bollettino di “mancata guerra”, di “mancato antagonismo”. E' il naturale risultato di un approccio passionale e poco razionale a questi temi, un atteggiamento che non fa altro che alimentare altra passionalità ed altra irrazionalità, mentre i problemi, quelli veri, restano lì. Ma ti dirò la verità. Quello che più mi fa incazzare è la mancanza di coerenza. Ricordo ancora, caro Antonio, un tuo post di qualche tempo fa in cui ti divertivi a fare dell'ironia contro le manifestazioni di gruppi di pastori di alcune zone dell'Appennino (forse in Abruzzo?) che protestavano contro l'intenzione di danarosi “appassionati” enoici di piantare vigneti dove c'erano pascoli secolari. “Ma che voglioni questi pastori? Dove volete che piantino i vigneti se non dove ci sono le condizioni per farlo?” era la sostanza del tuo discorso. Ebbene... Ecco l'ambientalismo da cui difendersi. Un vigneto, rispetto ad un prato stabile, porta la devastazione della biodiversità, dell'andamento orografico, della regimazione delle acque. Porta inquinamento ed antropizzazione spinta. Per ettari ed ettari. E, si badi bene, non è strategico per la modernizzazione di un intero paese. Facciamo le stesse valutazioni per la TAV. Ammettiamo pure che l'impatto ambientale possa essere pesante (anche qui potrei dilungarmi nei dettagli). Siamo certi che un'opera del genere in termini ambientali ed economici abbia un valore minore e provochi danni maggiori di ettari ed ettari di vigneto?

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Franco Ziliani

circa 13 anni fa - Link

? ! ? ! ? ! ?

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bacillus

circa 13 anni fa - Link

Tutto lì, Franco? Sù, un po' di sforzo, dài.

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Franco Ziliani

circa 13 anni fa - Link

non voglio entrare nella querelle Tav - no Tav e forse la prima parte dell'intervento di Bacillus, quella sugli eccessi e sulle derive di certo ambientalismo esasperato, potrei anche condividerla. Ma resto senza parole, basito, astonished direbbero gli inglesi, di sasso, di fronte a chi testualmente, in un blog del vino come questo arriva ad affermare: "Un vigneto, rispetto ad un prato stabile, porta la devastazione della biodiversità, dell’andamento orografico, della regimazione delle acque. Porta inquinamento ed antropizzazione spinta. Per ettari ed ettari. E, si badi bene, non è strategico per la modernizzazione di un intero paese". Mi chiedo solo: provocazione o ragionamento che vorrebbe essere serio? I don't know..

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bacillus

circa 13 anni fa - Link

Sì, Franco, il ragionamento è serio. Lo è dal punto di vista scientifico ed economico. Tieni conto che chi lo fa è un viticoltore, che da sempre colloca il suo ruolo non solo nell'ambito del puro profitto personale, ma in un più ampio contesto di responsabilità nei confronti di un sistema ambientale. Con una particolarità fondamentale, però. L'esigenza (e di esigenza si tratta) è quella di affrancarsi dai luoghi comuni, dalle mode, dal conformismo e concentrarsi, invece, sulla percezione della realtà che può venire solo da un approccio scientifico.

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Mario Crosta

circa 13 anni fa - Link

Bacillus non ha torto, Franco, se ci rifletti meglio. Noi quando andiamo per vigneti siamo incantati dalle viti, dall'uva, dall'aria frizzante, dalla sana campagna, dal focolare, dalla cantina, insomma da un gran bel mondo (escluso in Val di Susa, dove ci sono anche i le autoblindo..., tanto per rimanere in topic). Ma le viti un volta erano piante che si arrampicavano sugli alberi. Gli antichi Romani ne facevano il vino, correggendolo con un misto di acciughe salate, aceto e miele. Poi sono arrivati i monaci che hanno costretto le viti ai nudi pali di legno, ma ne hanno fatto un vino certamente migliore, infine gli agronomi moderni che hnno fatto un vino certamente ancora piu' buono, ma costringendo la vite a soffrire in allevamenti intensivi, obbligandole anche in terrazze, senza quasi piu' boschi intorno almeno per certi estesi famosi vigneti. E chimica, fitoterapia, insomma vere e proprie forzature umane. Il prodotto naturale dell'uva e' l'aceto, non il vino. Se non intervenisse l'uomo, col suo genio, a modificare il processo naturale... cosa berresti, eh? Dai, Franco, ripensaci e manda un bacino a bacillus...

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luigi fracchia

circa 13 anni fa - Link

@bacillus, ti, vi sfugge che i maggiori detrattori del TAV sono le famiglie che hanno investito in casette uni bifamigliari nel pensiero di essere alle porte di Torino (con un valore immobiliare comunque rilevante) ma in campagna (malgrado la presenza dell'autostrada del Frejus)e dare e se stessi e ai propri figli un luogo abbastanza tranquillo dove vivere ma non fuori dall'area metropolitana. Questi signori badano in primis ai loro interessi e se ne fregano delle istanze degli ambientalisti. Ti, vi ripeto, vorreste che le vostre villette diventassero un casello dell'alta velocità senza che nessuno vi chieda se siete o no d'accordo. E siate sinceri con voi stessi e con noi.

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Nelle Nuvole

circa 13 anni fa - Link

Caro Luigi Fracchia, rispondo in ritardo a causa del fuso orario. Rispondo naturalmente solo a quello che scrivi di me perché il resto riguarda altre persone. Riconosco di essere snob, anzi cnob che é ancora peggio. Si tratta purtroppo di una malattia genetica con cui devo imparare a convivere. Nel caso però della mia affermazione relativa all'argomento da week-end volevo proprio significare l'esatto contrario di quanto da te interpretato. Cioé la constatazione che un argomento così serio venisse proposto di sabato, quando la maggior parte di noi tende ad ignorare Intravino perché in altre faccende affaccendato. Mi dispiace sinceramente di aver urtato la tua sensibilità e di aver provocato una reazione così esagerata. Ritornando al mio cnobismo, non riesco ancora a controllarmi di fronte ad uno stile di scrittura che pur parlando di argomenti seri e reali si esprime in modo partigiano e retorico. Ottenendo l'effetto contrario di quello desiderato, come ha rilevato Mario Crosta. Mi dispiace anche che hai preso a darmi del Lei, segno inequivocabile di disprezzo virtuale. Se passi da queste parti, porta una pala per seppellire l'ascia di guerra, io porterò una bottiglia da bersi nel mio lussuoso eremo.

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luigi fracchia

circa 13 anni fa - Link

E' che no ricordavo più se ti davo del tu, sai l'età. Comunque i toni un po' acuti delle mie risposte sono solo il segno di un disagio ormai ventennale che provo in Val Susa, ripeto luogo bellissimo che vedo spegnersi e contaminarsi sempre più. Tu l'hai capito e te ne sono grato (vedi che sono tornato al tu). L'occupazione militare del territorio è veramente una cosa seccante e umiliante, emana una sensazione di prevaricazione che non ve ne fate un'idea.

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corrado dottori

circa 13 anni fa - Link

Io sto con i valsusini senza se e senza ma. Ho letto commenti davvero allucinanti. Lasciamo perdere, va, che è meglio. In ogni caso lassù non si farà alcuna alta velocità. Peraltro se predichiamo lo slow food magari sarebbe il caso di riflettere su ciò che pretendiamo dalle nostre infrastrutture. Ma è un discorso troppo complicato per alcuni. Ed io sono settario. Sì. Ed anche molto anni settanta.

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Mario Crosta

circa 13 anni fa - Link

Io il mio chiodo invece l'ho dato a un palestinese inseguito dai servizi segreti israeliani che ne aveva piu' bisogno di me e da allora non ho piu' nostalgie, caro Corrado. Il settarismo isola e sconfigge ogni causa, dalla "montagna" dei giacobini fino ai giorni nostri. Puoi metterci la mano sul fuoco che Tomax o Zilio o Nelle Nuvole o quel pirla che ti sta rispondendo in questo commento siano meno con i valsusini di te? Potresti avere delle sorprese, attento! Certo che ci sono dei commenti incredibili, ma non sono tutti da una parte. Il compito di chi non ha riserve mentali e' quello di dibattere, di sciorinare, di argomentare e non di fare il tifo per un luogo comune o per un altro "senza se e senza ma", che rimane una frase ad effetto, passionale, ma con seguito zero, o quasi. Antonio Tomacelli ha messo a disposizione (col cuore, insisto) uno spazio da usare cum grano salis. Non e' automatico che "In ogni caso lassù non si farà alcuna alta velocità", proprio perche' fino ad oggi si e' puntato allo scontro di forza piuttosto che al dibattito fra ragioni. Ripensaci.

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Nelle Nuvole

circa 13 anni fa - Link

Caro Corrado, hai tutte le ragioni di questo mondo "senza se e senza ma" perché sei in buona fede e sincero. Però lascia perdere gli anni settanta, ti prego, ti prego.

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Mario Crosta

circa 13 anni fa - Link

Grazie, dormigliona! Sto andando, a piedi (ovvio!) al piccolo zoo privato dietro l'aeroporto sportivo a far vedere ai miei figli non i paracadutisti della domenica, ma gli struzzi di tutti i giorni, quelli che nascondono la testa sotto la sabbia. Vai avanti tu, per cortesia, caro il mio avvocato in gonnella, che fino a stasera, almeno per me, ciccia! Aho... non fare mica scherzi, eh? Vedi di tornare che c'e' bisogno di te...

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Franco Ziliani

circa 13 anni fa - Link

hai perfettamente ragione Nelle Nuvole: Corrado, sei una persona seria ed un ottimo produttore. Lascia stare gli anni Settanta, che ha visto cose orribili (come se non ne accadessero anche oggi..) succedere in Italia, talvolta fonte dei mali endemici di cui soffriamo oggi. Lascia che sia solo quel "sessantottino stagionato" di Mario Capanna a sostenere che fossero "Memorabili quegli anni"... Non lo furono assolutamente e pensare che lo siano stati é una pericolosa illusione

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corrado dottori

circa 13 anni fa - Link

@Franco, @NN, non voglio minimamente entrare in una discussione "politica". Ma basta guardare quel che succede nel mondo economico e sociale oggi per capire l'importanza di alcuni ragionamenti di un tempo. Il mondo non è bianco o nero, nemmeno quello degli anni cosiddetti di piombo. No, non lascio perdere gli anni settanta. Vorrebbe dire lasciar perdere troppe cose. A cominciare dai Led Zeppelin. Dopodiché proprio perché sono in "buona fede e sincero" vi passo un paio di link dove vengono spiegate cose che con la schifosa informazione italiana gli italiani non sanno (e cioé che la famigerata TAV semplicemente non serve). http://www.lavoce.info/articoli/-infrastruttre_trasporti/pagina1001553.html http://www.lavoce.info/articoli/-infrastruttre_trasporti/pagina1002454.html @Mario Crosta: chi ha usato la forza in val di susa è lo Stato. In una democrazia non si possono fare opere pubbliche mandando l'esercito. Questo si fa in Cina, in Birmania, in Corea del nord.

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Mario Crosta

circa 13 anni fa - Link

Corrado, proprio perche' l'uso della forza e' stato il terreno scelto da chi la sa anche usare, il dovere di chi gli si contrappone e' scegliere un altro terreno, piu' favorevole alle proprie tesi e cioe' il confronto delle ragioni, gli argomenti, che sono sempre solidi, non le passioni che vanno e vengono a seconda delle mode, delle ideologie e della solita canea. Noi non siamo impazziti per il vino, come qualcuno qui si vanta pure di esserlo, ma ne discutiamo seriamente, perche' ci piace, a volte anche ironicamente (alla scuola, appunto, di kenray). Gli invasati, sia con il vino che con le lotte sociali, fanno parte di un altro mondo, di una presitoria della politica fatta di molotov e chiavi inglesi, o di treppiedi e statuette del Duomo. Ma così non vinceranno mai. Troveranno sempre qualcuno piu' forte di loro, anche se la ragione non sara' dalla sua parte. Avete per caso voglia di immolarvi nell'ennesima sconfitta sull'altare di una ragione che rimane inascoltata soltanto perche' qualcuno, invece che usare il cervello e guadagnare simpatie o perlomeno into gli incazzati

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Mario Crosta

circa 13 anni fa - Link

mi si e' interrotto il commento, scusa Corrdo. Dicevo: Avete per caso voglia di immolarvi nell’ennesima sconfitta sull’altare di una ragione che rimane inascoltata soltanto perche’ qualcuno, invece che usare il cervello e guadagnare simpatie o perlomeno far riflettere anche chi inizialmente la pensa in un altro modo, preferisce fare l'incazzato, l'indignato, l'inviperito? Siamo nel terzo millennio e c'e' ancora chi preferisce impostare gli interventi come se un insieme di lettori e commenttori siano un branco o un enclave? Ma ti rendi conto che la vera carta vincente di una minoranza e' quella di saper diventare maggioranza e ribaltare a proprio favore gli avvenimenti, piuttosto che finire fucilati come eroi (sì, ma scemi) dalla solita repressione con cui si e' capaci soltanto di gridare e non di fermare?

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Nelle Nuvole

circa 13 anni fa - Link

Corrado, su Led Zeppelin mi trovi totalmente d'accordo. Condivido da decenni lo stesso tetto con qualcuno con cui sono in disagreement sul 90% degli argomenti, dalla salatura dell'acqua della pasta alla legalizzazione della prostituzione, ma é il restante 10% che conta, compresi Led Zeppelin. L'importante é avere un minimo di common ground.

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Mario Crosta

circa 13 anni fa - Link

Nelle Nuvole, al primo (ed ultimo, quindi l'unico) concerto in Italia dei Led Zeppelin, al Vigorelli di Milano, il 5 Luglio del 1971 durante il Cantagiro io c'ero. E ricordo perfettamente che da tutt'Italia calarono a Milano altri fans del gruppo. Ma c'erano anche un sacco di intolleranti, cretini, piazzaioli, che provocarono piu' volte la Polizia fino ad aver quel che si meritavano e cioe' le cariche con i manganelli e i gas lacrimogeni. I nostri amati Led Zeppelin, con Robert Plant, giurarono che non sarebbero mai piu' tornati a suonare in Italia. E infatti mantennero la parola. Tu non ci vedi, forse, una certa somiglianza col caso dei no-Tav in Val di Susa? Ovvero, come si riesce a mandare a monte una manifestazione popolare (di musica come di rivendicazione sociale) grazie ad un gruppuscolo di scemi imbavagliati e non, molto indignati, incazzati, inviperiti, invasati e pure con un sommelier AIS al seguito? Ma che si saranno messi in testa di fare, i taste-vin molotov contro gli "animali in divisa"? Grazie a gente così, i Led Zeppelin hanno cancellato l'Italia dai loro appuntamenti musicali, non ne hanno mai piu' voluto sapere. Ben ci stava. Forse ci conviene prepararci a bere acqua...

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laterratrema

circa 13 anni fa - Link

RESISTENZA POPOLARE VALSUSA 3 LUGLIO 2011 La rabbia diventa ribellione, anche fisica, quando lo Stato vuole distruggere i territori, nega diritti e esercita violenza Siamo stati in Valsusa domenica 3 luglio. Ci siamo stati per supportare una battaglia (quella del NO alla TAV) che sentiamo anche nostra. Ci siamo stati per attraversare un territorio resistente e dei movimenti che immaginano e sperimentano uno sviluppo economico, sociale e politico differente. L’aria in montagna era frizzante, il cielo azzurro e il sole picchiava forte. I Valsusini ci hanno scaldato il cuore e i nostri occhi in mezzo a quella gente e a quelle montagne brillavano ancor prima dell’inizio del lancio, vigliacco e infame, dei lacrimogeni di polizia e carabinieri. Siamo partiti dalla frequentazione quotidiana e vitale di un territorio specifico che si estende a una manciata di chilometri a sud-ovest di Milano. Siamo partiti dalla frequentazione quotidiana dell’agricoltura critica di qualità italiana: contadini, allevatori, piccoli produttori che resitono quotidianamente alle tonnellate di cemento di progetti infrastrutturali e urbanistici che fanno gli interessi di pochi speculatori. Anche per questo ci stanno a cuore le vigne dell’Avanà di Chiomonte diventate territorio occupato dalle forze di polizia italiana dopo l’operazione militare che il 27 giugno ha portato allo sgombero della “Libera Repubblica della Maddalena”. Eravamo in tanti in Valsusa. Con storie, culture e stili differenti. Lassù ad assediare il cantiere c’erano i valligiani e i ” forestieri”, i figli dei valligiani e qualche padre, i vecchi indicavano ai giovani i sentieri nel bosco, c’erano anche bambini piccoli, piccolissimi acompagnati dalle loro mamme e dalle loro nonne e le signore, incazzate nere per la terra espropriata, avevano rispetto per i “ragazzi venuti da fuori”. Si, ci chiamavano così. E’ molto più facile, più tranquillizzante e strumentale , raccontare la storia dei violenti visto che i sì-Tav di solito hanno poco da dire quando si entra nello specifico della questione con dei numeri, delle ragioni, dei dati, degli argomenti tecnici ed economici, della gente che si oppone pacificamente da 20 anni. Basta osservare come erano tutti ben pronti i dirigenti del PD a condannare “le violenze e i violenti” senza entrare nel merito della questione e senza citare, ad esempio, i tanti sindaci in corteo. I professionisti della politica non lo capiscono, non vogliono capire. Temono e non possono accettare l’autorganizzazione popolare. Vergognosi i media. Anche e soprattutto quelli “di sinistra”. In Valsusa il 3 luglio abbiamo assistito all’ennesima negazione del diritto di decidere del proprio futuro e di quello del proprio territorio. Da una parte – quella dello stato e delle sue forze dell’ordine- abbiamo visto esercitare sopprusi e violenze. Esercitate in modo tecnico e indiscriminato. Dall’altra parte solo gioia, rabbia e dignità. Dall’altra parte solo resistenza. Resistenza popolare. LA TERRA TREMA / Folletto 25603 / Abbiategrasso (MI) Racconto della giornata http://www.laterratrema.org/2011/07/racconto-dalla-val-susa/ Lettera al presidente Giorgio Napolitano http://www.laterratrema.org/2011/07/illustrissimo-presidente-giorgio-napolitano/ La grande balla dei black bloc in Val di Susa – di Fabrizio Tassi http://blog-micromega.blogautore.espresso.repubblica.it/2011/07/05/ fabrizio-tassi-la-grande-balla-dei-black-bloc-in-val-di-susa/

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laterratrema

circa 13 anni fa - Link

LA TERRA TREMA / Folletto 25603 / Abbiategrasso (MI) RESISTENZA POPOLARE http://www.laterratrema.org/2011/07/resistenza-popolare/ Racconto della giornata http://www.laterratrema.org/2011/07/racconto-dalla-val-susa/ Lettera al presidente Giorgio Napolitano http://www.laterratrema.org/2011/07/illustrissimo-presidente-giorgio-napolitano/ La grande balla dei black bloc in Val di Susa – di Fabrizio Tassi http://blog-micromega.blogautore.espresso.repubblica.it/2011/07/05/ fabrizio-tassi-la-grande-balla-dei-black-bloc-in-val-di-susa/

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loris

circa 13 anni fa - Link

vendemmia uve AVANA' val Clarea chiomonte e dintorni. i problemi della raccolta sono: 1 hanno appena cominciato la vendemmia e pochi al momento sono veramente contenti. 2 di solito qui da noi ci si aiuta anche tra parenti e amici x il taglio ,purtroppo ad oggi è complicato far entrare persone che non siano proprietari d'uve nella zona militarizzara ,e la raccolta comincia ad essere molto pesante da sostenere ai viticoltori della zona. 3 senza contare l'inquinamento da CS "lacrimogeni lanciati dall'esercito" tanti anni fa si diceva che l'eternit non inquinava vedi oggi i morti e i processi!!!! ( meditate gente sulle notizie) 4 tenete conto che dai primi di luglio i proprietari hanno avuto molte difficoltà a manutentare i propri vitigni. DICIAMO CHE IO ABITANTE DELLA VALLE BERRO DELLA BARBERA MAGARI DI ASTI

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fabiopanicco

circa 13 anni fa - Link

copioni, ma con citazione: sartori-etilicamente-l'unità

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fabiopanicco

circa 13 anni fa - Link

link errato, correggo qui sotto

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fabiopanicco

circa 13 anni fa - Link

copioni, ma con link/citazione: sartori-etilicamente-l’unità

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fabiopanicco

circa 13 anni fa - Link

spero che marina non se la prenda se copio ed incollo qui sotto un suo scritto: E' sabato mattina e mi preparo per la vendemmia, tra le cose che non devo dimenticare di prendere c'è la carta d'identità perché la mia vigna si trova al Peuy, nei pressi della Maddalena di Chiomonte, e per raggiungerla devo passare oltre il cancello della Centrale. Eccomi arrivare al check point, dove un discreto numero di uomini delle forze dell'ordine si prodigano a verificare l'identità di coloro che transitano annotandone i nominativi su appositi registri con ora di entrata e numero di targa dei mezzi, la maggior parte sono motocarri carichi di bigonce vuote con alla guida persone di una certa età frastornate dal dover ottemperare a tutte queste formalità per poter accedere ai propri appezzamenti. E' in quel momento che la mia mente vaga a molti decenni fa. Mi rivedo bambina percorrere in piena libertà le mulattiere che portavano alle vigne in compagnia di mio nonno che, fiero, mi tramandava l'orgoglio di possedere vigne che gli consentivano di produrre un ottimo vino. Quanta festa rappresentava il momento della vendemmia che, dopo un duro lavoro di mesi, su e giù per i terrazzamenti, univa alla fatica della raccolta e del trasporto dell'uva verso casa tanta gioia che contagiava tutta le gente: le vigne erano un pullulare di donne, uomini, bambini, le cui voci si univano fino a formare un unico coro festante. Nel 1865 un poeta chiomontino con “La vandeimo” scriveva: Nungun saurie pas vous exprima a le pleisii que la s' preuve a vendeimaa........... quand la riante aurore ben peu lous avertii que le jour ei arriva que la vante partii.....parton le soureil ei jo a la roche de l'Armaa prené votre corbelle et annin vandeimaa qui di attendme au pont et qui di au pieron la venteirie peu vei quelle belle procession oman fenne eifan mendie da mariaa tout sen vai.....(Nessuno saprebbe esprimere la gioia che si prova a vendemmiare ……quando la ridente aurora ci avvisa che il giorno è arrivato e che bisogna partire…… andiamo, il sole è già arrivato alle rocce della Ramats, prendete le vostre ceste e andiamo a vendemmiare: chi dice aspettami al ponte e chi dice al pilone, bisognerebbe poi vedere che bella processione di uomini, donne, bambini, ragazze da marito, tutti vanno ……..). La vigna è ormai vendemmiata, tutt'intorno non c'è aria di festa, tra le persone anziane c'è forte sgomento per la vigilanza a cui sono sottoposte. Torno a casa con in mano la carta d'identità che gli stessi uomini del mattino provvedono a controllare e a segnare sul registro l'uscita dal cancello, dove motocarri con le bigonce piene di uva, in fila, aspettano di poter tornare a casa. Vorrei ancora tornare bambina e poter scrivere come fece Ernesto Odiard des Ambrois alla fine dell'Ottocento con la poesia “Si n poughessan rnéisse” ….... e d'ton s'en ton un vèire d'vin d' Chaumoun, ….................... ésse sou mèitre jou per jou, peinâ sur sa tére, ou grand'èr........ (“Se potessi rinascere” …...... e di tanto in tanto un bicchiere di vino di Chiomonte.......essere padroni di sé stessi, giorno dopo giorno, faticare sulla propria terra, all'aria aperta......) Potrò ancora essere una chiomontina orgogliosa di possedere un pezzo di terra su cui muovermi libera e di tanto in tanto bere un bicchiere di vino di Chiomonte? Marina Chiomonte 26 settembre 2011

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enrico togni viticoltore di montagna

circa 13 anni fa - Link

è proprio così! in montagna già è difficile fare le cose, farle bene è ancora più difficile, non poterle fare è ancora più difficile da accettare.

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