La settimana che spiega cosa è naturale e cosa non lo è

di Fiorenzo Sartore

1 – Lo so che fa caldo. Però non è ancora troppo tardi per un distillato o una grappa. Se è quella di Capovilla, poi.

2 – Dimmi che cos’è un “vino naturale” (part one). In mancanza di meglio, ci si affida al Codice di Diritto Canonico.

3 – Poi uno dice che siamo un paese di gerontocrati. In questa vigna, per dire, l’alberello di impianto recente ha quarant’anni. Ah, la natura!

4 – No ma allora ditelo. E’ innaturale. Adesso viene fuori che pure l’Inghilterra fa grandi vini? L’Inghilterra?? “London bridge is falling down…

5 – Vino in vendita al supermercato. E’ una roba contro natura? Via, tutti a confessarsi.

6 – A me questi sommelié che assaggiano il MIO vino prima di servirmelo a tavola, mica mi convincono. Anche se a discutere tanto, volano certe botte di asshole.

7 – Roba da non crederci: ad ogni live show musicale corrisponde qualche diverso tipo di eccesso alcolico e/o stupefacente. A seconda dei cantanti. Sei scettico? La Croce Rossa no.

8 – Dimmi che cos’è un “vino naturale” (part two). A volte pare che il termine “vino naturale” ottenga lo stesso effetto del pezzo di pane nella vasca delle trote. Improvvisamente è tutto un ribollire di commenti.

9 – Lo so che fa caldo (e due). Per questo mettiamo in fresco lo Sciambàgn Rosé. (Solo a leggerlo mi fa l’effetto “voglia immediata”).

10 – Il colmo per un barolista? Produrre un gran bianco. Mica è una barzelletta.

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Fiorenzo Sartore

Vinaio. Pressoché da sempre nell'enomondo, offline e online.

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