La rivista Porthos chiude. Anzi no

di Alessandro Morichetti

Notizia bollente e appena pubblicata sul sito più profondo e meno aggiornato dell’enomondo. La rivista trimestrale Porthos arriva al giro di boa. I numeri 36 e 37 usciranno a breve raccontando 3 anni di vino naturale e degustazioni ma del doman non c’è certezza:

Un anno senza uscire ci ha portato a riflettere e a interrogarci su molte cose.
Stiamo quindi pensando a una rifondazione che ridefinisca la nostra strategia editoriale.

(…) Fino a quando il nuovo progetto non sarà chiaro e definito, riteniamo opportuno non incassare quote di sottoscrizione per nuovi abbonamenti.

Porthos non chiude ma cambia. In che direzione ancora non si sa. Lo stop nelle uscite, forse dovuto al parto de L’invenzione della gioia – noi abbiamo titolato “L’invenzione della gioia di Sandro Sangiorgi è un autentico capolavoro della letteratura enoica” perché libri così escono una volta a decennio, se va bene – ha imposto una riflessione ma non vogliamo allarmare lettori e abbonati. Difficile immaginare Sandro Sangiorgi lontano dal vino. Ad ogni modo, dura la vita delle riviste indipendenti. Io ho smesso di comprare accozzaglie di publiredazionali patinati con intermezzi giornalistici dentro da un bel pezzo ma a questo punto non saprei più dove sbattere la testa per trovare qualcosa di cartaceo e decente da leggere, a parte Enogea di Alessandro Masnaghetti e poco altro.

Nell’attesa di dettagli – tipo: i neoabbonati cosa riceveranno al posto della rivista? – che spero arriveranno smaltita la sbornia delle fiere veronesi, riflettere e interrogarsi è lecito per abbonati e non anche qui su Intravino. Vediamo se alla fine, dopo peripezie e ritardi, toccherà sentenziare: “Ebbene sì, maledetto Carter, hai vinto anche stavolta!”.

[Immagine: www.nickcarter.it]

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Alessandro Morichetti

Tra i fondatori di Intravino, enotecario su Doyouwine.com e ghost writer @ Les Caves de Pyrene. Nato sul mare a Civitanova Marche, vive ad Alba nelle Langhe: dai moscioli agli agnolotti, dal Verdicchio al Barbaresco passando per mortadella, Parmigiano e Lambruschi.

26 Commenti

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Marossi

circa 13 anni fa - Link

Mi stavo per abbonare, giuro. Teneteci al corrente, please.

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Salamalandrina

circa 13 anni fa - Link

Caro Marossi, nella pagina stessa dedicata agli abbonamenti, Porthos riferisce quanto sopra, e le sarebbe quindi stato impossibile abbonarsi. Le suggerisco tuttavia di acquistare qualche vecchio numero, alcuni articoli sono assolutamente indimenticabili, perle letterarie.

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Marossi

circa 13 anni fa - Link

Volentieri, se mi suggerisce quale e come. Molte grazie

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Emanuele Giannone

circa 13 anni fa - Link

I suggerimenti dei nostri abbonati le saranno di certo preziosi. Può comunque esserle utile prender visione dell'elenco con gli articoli pubblicati, alcuni dei quali disponibili, alla sezione "RIVISTA" sul nostro sito.

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francesco piantoni

circa 13 anni fa - Link

perche' non rendere disponibile sul sito, a pagamento, tutto il vostro arhivio? quelli come me (che dieci anni fa erano ancora al liceo ed al vino non pensavano proprio) saranno contenti di poter attingere a quel patrimonio, che sarebbe difficile, se non impossibile, reperire ora...

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armando trecaffé

circa 13 anni fa - Link

essendo un'ottima idea... che consentirebbe tra l'altro di far soldi (horror maximus) scommetto che non verrà mai applicata.... A Porthos son troppo vetero pauperisti per una cosa del genere... scommettiamo?

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Cosimo Errede

circa 13 anni fa - Link

Più che vetero pauperisti li definirei cazzuti e coerenti caro signore...

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francesco piantoni

circa 13 anni fa - Link

Non capisco perche' se uno e' cazzuto e coerente non possa guadagnare... Non sto mica dicendo loro di arricchirsi con il traffico di essere umani; solo di rendere disponibile i loro numeri a chi per mille ragioni non ha potuto leggerli fino a pochi mesi fa.

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Cosimo Errede

circa 13 anni fa - Link

Certo che può guadagnare ! Anzi, è una cosa fondamentale. E non è detto che la tua idea non venga colta (è tutt'altro che una brutta idea). Non è a questo che mi opponevo, ma alla definizione "Vetero-Pauperisti", che RITENGO inadeguata e per questo ne ho suggerita un'altra A MIO AVVISO più calzante, ovvero cazzuti e coerenti, tutto qui. Enjoy ! :-)

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Nic Marsèl

circa 13 anni fa - Link

Commento di squallore inqualificabile

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armando trecaffé

circa 13 anni fa - Link

Marsél ma ti riferisci a me?... mamma mia che suscettibilità? E non prendiammoci troppo sul serio suvvia... Caro Cosimo...l'una non esclude l'altra si puo' essere coerenti cazzuti e veteropauperisti allo stesso tempo...io stimo Porthos perché è l'unico posto dove dicono: questo vino fa schifo al cane...senza temere nulla. Tanto di cappello. Pero' mi piacrebbe anche che fosse un po' più pop, spensierato e moderno ...uno sberleffo o una risata non han mai fatto male.. quel giornale/sito manca di ironia, di allegria di colore e di sorrisi....e io diffido sempre un po' dei Savonarola...in fondo il vino è un piacere mica una missione...

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Cosimo Errede

circa 13 anni fa - Link

@Armando A suo tempo scrissi su un altro network di settore un post che si intitolava I CAZZARI DEL VINO, ovvero : prendiamoci un po' meno sul serio ed impariamo a ridare al vino il giusto valore di convivialità e piacere (se lo ritrovo in giro poi metto il link). Va benissimo avere una vision che vorrebbe Porthos un po' più pop spensierato e moderno, ci mancherebbe altro, non è questo che rimarcavo ed ognuno è libero di pensare ciò che vuole. Non mi è piaciuta (semplicemente perchè la ritengo inadeguata alle persone che fanno parte della redazione di Porthos) la definizione vetero-pauperisti. Non sono VETERO ma sono e sempre stati all'avanguardia. Non sono PAUPERISTI (presumo che qui si intenda un'accezione negativa del termine) ma di certo non navigano nell'oro, e questo sicuramente grazie alla coerenza ed all'indipendenza che li contraddistingue. Ovviamente posso aver mal inteso la definizione. In tal caso mi scuso per il fraintendimento e ringrazierò nel caso tu voglia fornirmi un ulteriore approfondimento.

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armando trecaffé

circa 13 anni fa - Link

Caro Cosimo.. anzitutto grazie per i toni cortesi che diventano sempre più rari... nello specifico ho definito Porthos un po' vetero perché il sito è aggiornato con cadenza ventennale i contenuti sono impaginati con l'allegria della Prvada e la lettura non è molto agevole (non parliamo poi dell’asperrima ricerca di articoli o della impossibilità di intervenire) infine il bianco/nero imperante è un po’ lugubre… insomma mi è sembrato che avessero un sito loro malgrado.. perché oggi si deve fare ma senza aderire alla filosofia della rete….l’ottima idea di Piantoni che consentirebbe di tirar su qualche soldino non l’applicheranno mai perché il sito è costruito male e al risparmio e per fare una cosa del genere bisogna investire (e qui entra in ballo in pauperismo)… io ritengo che Porthos non creda alle potenzialità della rete…dimmi che ne pensi...

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Cosimo Errede

circa 13 anni fa - Link

Caro Armando, ci mancherebbe altro...già abbiamo una classe politica maestra nello scontro dai toni scandalosi, che se ci mettiamo a urlare come fiere anche noi è la fine ! Porthos non crede alle potenzialità della rete...non saprei, forse ! Ma una cosa è certa : se ci si vuole addentrare nei meandri più reconditi della conoscenza del mondo del vino (e non solo!), cercare di fare uno sforzo per entrare in possesso di una copia cartacea di Porthos è una cosa per la quale vale davvero la pena. Io mi occupo di comunicazione sul web tramite i social media, i blog, etc. Sono estremamente favorevole alla diffusione della cultura utilizzando questo mezzo, in questo senso con me sfondi una porta aperta. Ma Porthos è questo. Credo che rientri nei severissimi canoni di uno di quegli oggetti che solo tenerlo in mano fa riflettere. Conobbi Sandro Sangiorgi ad una sua degustazione sul tema de "i grandi vini". Era la mia prima degustazione. Cominciai a scoprire questo mondo partendo da quello che ritengo l'apice. A tutt'oggi non sono un esperto di vini nè un fine degustatore. Quando posso cerco di bere del buon vino insieme a qualche buon amico. Comunque, tornando a Porthos, mi scusai con Sandro perchè decisi di non abbonarmi. Non mi sentivo pronto a tenere in mano ed a sfogliare una rivista che ancora mi mette molto in soggezione. Sottoscrissi l'abbonamento dopo due anni da quel giorno. Ti assicuro che quando arriva il plico con la rivista il cuore batte forte. In questo periodo che il plico non è arrivato non ne ho sentito il peso nè la lontananza. Può sembrare un controsenso, ma è così. Ed è così perchè conosco un po' quella che Sandro definisce "sofferenza" nello scrivere così come lui e pochi altri sanno fare. Non ne ho sentito la mancanza perchè sapevo dell'avvicinarsi della pubblicazione del libro e capivo il momento particolare dell'autore e della redazione. Porthos per me, Armando, è un gioiello che si, è bene che sia fruito, ma sapere che è in cassaforte mi rende comunque sicuro. Sicuro che dietro quell'aspetto austero e poco trendy si celi comunque un mondo di conoscenza in ogni caso condivisa. PS : grazie per aver suscitato in me questo moto di scrittura e di chiarimento.

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armando trecaffé

circa 13 anni fa - Link

grazie per queste belle parole Cosimo..le ho veramente apprezzate e ho compreso meglio lo spirito di Porthos...

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Cosimo Errede

circa 13 anni fa - Link

Grazie a te per aver fatto risvegliare in me sopiti entusiasmi nei confronti del mondo del vino. :-)

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Eleutherius Grootjans

circa 13 anni fa - Link

unicuique suum

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Andrea Barbaccia

circa 13 anni fa - Link

Sul sito internet di Porthos da sempre sono presenti i vecchi numeri e, laddove non siano esauriti, è possibile acquistarli. Per pura chiarezza voglio precisarare che non faccio parte della redazione ma sono un abbonato della prima ora, basta cliccare su rivista e potete vederli.

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roberto

circa 13 anni fa - Link

Oltre ad Enogea che comunque sembra una didascalia di punteggi che vanno dall'82 al 90 (e non vedo tutta sta differenza) io consiglierei Pietre Colorate!

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Lizzy

circa 13 anni fa - Link

Porthos NON PUO' chiudere. Non adesso che l'abbiamo citato nel nostro e-book!

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Eleutherius Grootjans

circa 13 anni fa - Link

non chiudiamo...

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Gianpaolo Giacobbo

circa 13 anni fa - Link

Attenzione perchè l'attività di Porthos continua non è che finisca tutto qui anzi esattamente il contrario. ciao a tutti Giampi

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Mario Galleni

circa 13 anni fa - Link

NON CI FATE QUESTO! Non starò a dire dell'umanità, della genuinità, della personalità, della profondità, di tutto ciò insomma che ne fa una voce stimata da moltissimi appassionati, ma dirò dell'incomparabile piacere olfattivo, tattile e visivo che accompagna lo sfogliare ogni nuovo numero che arriva... nemmeno i libri della collana Sellerio arrivano a tali vette...

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Eleutherius Grootjans

circa 13 anni fa - Link

Grazie Mario. La tua nota sul piacere olfattivo, tattile e visivo mi fa immediatamente pensare al "tuo" Riesling '76 B.Loosen... E' proprio finito? Non chiudiamo...

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Andrea Barbaccia

circa 13 anni fa - Link

Tanto per iniziare perchè non incoraggiamo Porthos comperando vecchi numeri, che sono comunque di un attualità spiazzante, libri e via dicendo perchè in molti casi a me sembra che tutti parlino di questa rivista ma siano troppo pochi quelli che la comprano e la leggono, in fondo risparmiando una bottiglia l'anno si paga l'abbonamento e si guadagna nel gusto.

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Francesco

circa 12 anni fa - Link

Ciao Andrea, sono Francesco, anch'io penso che i vecchi numeri di Porthos siano attualissimi. E li leggo volentieri ancora adesso. I miei preferiti: Porthos 18-19, la parte in cui Sandro racconta i primi viaggi in Valpolicella e del suo progetto educativo, fallito a causa del "boom" della Valpolicella. Poi l'intervista a Giovanna Morganti, 13-14. Eh, il suo "Le trame" è il mio primo amore, sono quasi pronto per farmi una mega-verticale 1998-1999-2000-2001-2002-2003-2004-2005. Ne ho ancora almeno 12-13 bottiglie. Poi mi rileggo sempre molto volentieri il Manifesto. Quando bevo con gli amici lo leggiamo sempre all'inizio della serata e come acqua tra un assaggio e l'altro usiamo il Prosecco sur lie di Loris Follador. L'acqua mi fa proprio mal di stomaco tra un sorso e l'altro. Provare per credere, con il "Casa coste piane è meglio". A proposito, anch'io 4 o 5 anni fa, andando a Viniveri ho scelto di cominciare da Loris Follador, per cominciare al meglio la giornata. Sono contento di aver letto che anche tu da qualche parte hai cominciato da lui... Bene, abbiamo già 2 idee comuni. Sono contento di averti trovato qui, Francesco Pamio

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