La rivincita del sigaro robusto ci ha tolto il piacere della sottigliezza

La rivincita del sigaro robusto ci ha tolto il piacere della sottigliezza

di Andrea Gori

Tutto e subito, e possibilmente veloce. La tendenza dominante nel mondo del sigaro ha imposto il formato robusto e le sue varianti di cepo (diametro) elevato come standard produttivo, sia per l’industria che per l’alto artigianato delle produzioni cubane, finendo per cannibalizzare e ridurre ad una piccola nicchia il vitolario dedicato alla sottigliezza, ai sigari con cepo di 40 (15,88 millimetri) o inferiore. Sigari sottili, snelli, adatti a mani gentili e meno rozze di quelle in cui spesso vediamo finire i nostri amati puros.

La vitola (di salida) di oggi è la “Cremas” che in casa Hoyo de Monterrey prende il nome (vitola de galera) di Palmas Extra, un piccolo capolavoro di eleganza di 140 mm (5 pollici e 1/2″) e di cepo 40 (15.88 mm), decisamente in disuso visto che in Italia ne esistono ormai solo 3 importate. È un habanos sottile, leggermente box pressed, commerciato in una classica scatola “habilitada”, mentre gli altri due “Cremas” sono distribuiti in Italia solo in tubos.

Un sigaro sapido e dolce, leggero, in cui si affacciano note di legno di cedro, cannella, dall’evoluzione non esagerata ma graduale e sottile (appunto) quasi a ricordare la sua caratteristica principale. La dolcezza di fondo, che non ti abbandona fino alla fine, si rivela la sua caratteristica principale insieme al prezzo decisamente contenuto, visto la qualità, di 4,90 €. La sua leggerezza ha un’origine decisamente territoriale e agronomica: i tabacchi con cui vengono prodotti sono famosi per essere leggeri, perché provengono da una Vega posta in una vallata soggetta ad allagamenti frequenti, fornendo un raccolto spesso umido e tradizionalmente definito “cosecha legera”. Il sigaro è appena arrivato ed è di manifattura recente, ed è interessante da fumarsi perché è un classico sigaro destinato alla maturazione in humidor, capace di regalare un ventaglio di note speziate ed un equilibrio complessivo maggiore e più convincente.

Ma anche così, con il suo color marrone medio scuro, è affascinante, setoso e oleoso al tatto, con le note giuste di stallatico e gustoso, tra sottobosco e frutta scura. Dicevamo dell’inizio dolce e suadente: note di frutta secca e caffè per una fumata ampia, delicata, con chiodo di garofano e vaniglia, floreale, sottilmente terroso. Sale di calore e di intensità in maniera molto graduale e quasi impercettibile, con aumento notevole della sapidità e tocchi amari che ne costellano il finale non perfetto, che dovrebbe invece essere un crescendo di piacevolezza e note armonioso se si ha la pazienza di aspettarlo un anno o più. Con i compagni di lento fumo ne abbiamo comprato una scatole e sepolta nel più capiente degli humidor dinamici del gruppo, tra qualche mese vi faremo sapere. Ma nel frattempo la fumata vale davvero la pena.

Marca: Hoyo de Monterrey
Vitola de salida : Palmas Extra
Vitola de Galera: Cremas
Lunghezza: 140 mm (5 1/2″)
Cepo: 40 (15.88 mm)
Prezzo: 4,90 € (in scatole da 25: 122,50 €)

Andrea Gori

Quarta generazione della famiglia Gori – ristoratori in Firenze dal 1901 – è il primo a occuparsi seriamente di vino. Biologo, ricercatore e genetista, inizia gli studi da sommelier nel 2004. Gli serviranno 4 anni per diventare vice campione europeo. In pubblico nega, ma crede nella supremazia della Toscana sulle altre regioni del vino, pur avendo un debole per Borgogna e Champagne. Per tutti è “il sommelier informatico”.

2 Commenti

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Montosoli

circa 7 anni fa - Link

Grazie ...provero a chiedere al nostro tabaccaio di fiducia. Settimana scorsa preso una dozzina di SIGNATURE 2000 by Davidoff...che fumata sublime !!

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Andrea Gori

circa 7 anni fa - Link

e tra l'altro già buonissimi da fumare! mentre per questi servono almeno 6 mesi un anno di affinamento come minimo...

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