La parabola triste dell’Osteria del Castello ad Arquata del Tronto fa battere i pugni di rabbia

La parabola triste dell’Osteria del Castello ad Arquata del Tronto fa battere i pugni di rabbia

di Alessandro Morichetti

Può succedere tutto, nel bene e nel male, col volgere di pochi giorni. Lavori in Osteria e finalmente viene riconosciuto il tuo valore: un recensore viene più volte e finalmente entri nella pubblicazione che più di qualsiasi altra tiene il polso della ristorazione più vera d’Italia, quella di osterie, trattorie, ristoranti e agriturismi che punteggiano le nostre città con tante lampadine che illuminano un comparto che tutto il mondo ci invidia.

Poi arriva il terremoto e l’Osteria del Castello – fresca novità su Osterie d’Italia 2017 – praticamente non c’è più. Tutto a monte.

 

Osteria del Castello

 

Tante le iniziative di solidarietà per dare nuova linfa alle attività commerciali di un Centro Italia martoriato, sventrato. Per fortuna senza morti e purtroppo senza quel dolore apocalittico che alza il livello di attenzione generale. Delle Marche sui Tg non si parla quasi più ma laggiù niente è esattamente come prima e migliaia di famiglie sono state costrette a ripartire da sotto zero.

Nel segnalare questa iniziativa di solidarietà in programma per venerdì a San Benedetto del Tronto, riproponiamo la scheda su Osterie d’Italia di Osteria del Castello, il racconto di un’isola che non c’è più.

cena pro Osteria del Castello

 

L’OSTERIA – La pergola ombrosa di vite davanti all’osteria è un punto di sosta ideale lungo il vecchio tracciato della Salaria, proprio dove si incrocia la strada che conduce verso l’altopiano di Castelluccio e il crinale del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Dall’altro lato della strada una fontana di acqua sempre freschissima. Salvatore è cresciuto tra queste montagne e, oltre che ai fornelli, si trova a suo agio come “raccoglitore” nei fitti boschi circostanti. In sala c’è la moglie Cristina e la squadra è quasi al completo. All’ingresso una lavagna elenca i pochi piatti del giorno, anche se c’è sempre qualcosa in più.

LA CUCINA – La territorialità e la stagionalità si esprimono al meglio negli antipasti: tagliere con salumi locali e pecorino da porzionare a tavola, carciofi in padella, insalata di ceci e cavolo rosso, fagioli bianchi, frittata alle erbe, sformato di patate, cicoria piccante, funghi sott’olio. Molto buoni gli spaghetti all’amatriciana o alla gricia (variante originaria che non prevede il pomodoro), oppure strozzapreti (preparati in casa con acqua e farina) con asparagi e piselli, ravioli alle erbe, tagliatelle ai funghi, quando si trovano. Di secondo la carne di agnello, maiale o manzo alla brace, cotta, in inverno, nel grande camino al centro della sala, utile anche per arrostire i marroni di cui il bosco locale è generoso fornitore. La dolce pizza sbattuta è da provare, così come l’amaro di genziana della casa. Raccomandabile il vino rosso sfuso ma c’è anche qualche ottima bottiglia del terroir piceno.

 

 

Osteria del Castello

Osteria del Castello
Ristorante
Arquata del Tronto (Ascoli Piceno) – Via Salaria, 5
Tel. 0736 809844
Aperto sab e dom, sempre giugno-ottobre
Orario: mezzogiorno e sera
Ferie: variabili in inverno
Coperti: 50 + 20 esterni
Prezzi: 18-22 euro vini esclusi
Carte di credito: BM, MC, Visa

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Alessandro Morichetti

Tra i fondatori di Intravino, enotecario su Doyouwine.com e ghost writer @ Les Caves de Pyrene. Nato sul mare a Civitanova Marche, vive ad Alba nelle Langhe: dai moscioli agli agnolotti, dal Verdicchio al Barbaresco passando per mortadella, Parmigiano e Lambruschi.

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