La Francia festeggia il record di produzione. A colpi di bottiglie molotov
di Antonio TomacelliLa Francia ci ha scavalcato. Secondo L’Organizzazione Internazionale della vite e del vino, l’Italia non è più il primo produttore mondiale. Nel 2009, infatti, la Francia ha prodotto 45,7 milioni di ettolitri contro i 45,5 dell’Italia. Il testa a testa si ripropone ogni anno, ma il record non è stato accolto con gioia. Si sa, la crisi morde, le bottiglie non si vendono e un vigneto non lo metti in cassa integrazione sperando in tempi migliori. E così, per assurdo, l’annata favorevole ha precipitato gli agricoltori nella crisi più nera degli ultimi decenni.
La notizia del record è stata accolta dai contadini francesi a colpi di bottiglie molotov, in sostituzione del tradizionale Champagne. Per tutta la settimana sono scesi in piazza e la protesta ha interessato diverse zone vinicole della Francia. A Montpellier ci sono stati i più duri scontri con la polizia, seguiti dal lancio di gas lacrimogeni. Dure le parole del presidente dei Vignerons du Midi, Philippe Vergnes “siamo economicamente morti. Dal 2004 la viticoltura attraversa la crisi più terribile della sua storia. Ci sentiamo abbandonati e senza avvenire”.
Tra le zone interessate dalla crisi c’è anche il ricco Bordeaux, segno che la crisi ha colpito anche la viticoltura di valore. Secondo i calcoli dei Vignerons, ogni anno si perderebbero circa mille euro a ettaro ed i recenti interventi del governo non servono a nulla. “Vogliamo i contributi dell’Unione Europea”, dicono. E lo dicono a colpi di molotov.
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