Il vino fa bene ai bambini
di Antonio TomacelliChe le banane avessero più diritti di un bambino ce lo sapevate vero? Girano il mondo, fanno la bella vita e nessuno che si azzardi a chiederne la provenienza. I bambini invece no. Chi sei, che fai ma, soprattutto, da dove vieni? Lo ha confermato pure la Cassazione che ieri ha sentenziato: “L’esigenza di garantire la tutela della legalità alle frontiere prevale sul diritto allo studio dei minori”. Prego, accomodarsi alla porta senza tante storie. E le belle parole sull’integrazione, sul “permesso di soggiorno solo agli extracomunitari onesti”?.
Tutte chiacchiere a vuoto. In realtà un migrante integrato è meno schiavo, ha dei dirittti e non lo sfrutti a dovere. Meglio un clandestino a vita, anche se onesto, anche se fa studiare i figli in una scuola italiana. Come difendersi da brutte notizie come questa? Con un bicchiere di vino, ovvio, sennò che blog di enostrippati saremmo? Oggi per voi ho scelto un vino speciale, senza denominazione di origine e senza patria.
Si chiama ROM – Rosso di Origine Migrante ed è imbottigliato dalla Cooperativa Eughenia. È in vendita per sostenere progetti di integrazione dei bimbi nomadi di Milano, sgomberati dal campo di via Rubattino, nel settembre 2009. Le poche bottiglie di Merlot e Sangiovese prodotte, aiuteranno le famiglie Rom, che, vivendo e lavorando nelle cascine agricole dell’hinterland milanese, hanno difficoltà ad accompagnare i bambini a scuola. L’idea del vino solidale è venuta a maestre e mamme dei quartieri Feltre e Lambrate e ha il supporto della comunità di Sant’Egidio e Naga.
Di che sa questo vino? Di sicuro non “rappresenta il terroir” ma chissenefrega. L’enostrippato che è in me, oggi fa pausa e beve ROM, alla salute della Cassazione.
1 Commento
Emanuele
circa 14 anni fa - LinkE i bambini che c'entrano?
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