Il vino da leggere: 7 libri per l’ora del the

Il vino da leggere: 7 libri per l’ora del the

di Angela Mion

Bere vino è ancora un atto di cultura? Che domande difficili lo so, ma è l’effetto collaterale che mi viene quando mi arriva notizia di eventi tipo reading con degustazione, party eno-letterari, che, non vogliatemene, mi fanno assalire da un senso di tristezza infinito. Di Francesco Guccini in osteria dove si beveva vino, solo vino nient’altro che vino parlando di politica e scrivendo canzoni non ne ho traccia.

Sarà poi che non vivo in città e non ho a portata di mano moderni Book-bar dove puoi farti un calice sfogliando libri e riviste, sarò retrograda ma il libro mi piace così nudo e crudo in silenzio.

Due le mie compulsioni, il vino e i libri, sinergiche e pericolose.

Il vino è il prodotto agricolo più complesso che ci sia, basti pensare ai suoi 7.500 anni di cammino nell’umanità, alla sua capacità di cavalcare gli ambiti più diversi: dall’agricoltura, enologia, antropologia, geografia dei terroir, alla gastronomia, storia, letteratura e potrei andare avanti.

Ad aiutarci in questo mondo racchiuso in una bottiglia ci sono libri su libri, libri che parlano di vino, vigna, cantina, vignaioli, degustazioni, abbinamenti, sentimento umano e sono strumenti indispensabili per acquisire consapevolezza, conoscenze, umiltà e per rilassarsi.

Riporto qualche copertina – stavo per dire etichetta – di libri che per una o altra ragione mi hanno lasciato  qualcosa di positivo.

Le carte del vinoAdrien Grant Smith Bianchi, Jules Gaubert-Turpin
È un atlante geografico e storico che attraverso 100 cartine racconta la diffusione dei vitigni nel mondo seguendo l’ordine della loro comparsa dal 3.000 a.c. sino ad oggi. Chi produceva, quanto e cosa. Un viaggio nello spazio e nel tempo che ho trovato curioso e ben fatto, che ti fa guardare con occhi diversi paesi che oggi non consideriamo affatto e che “n” anni fa erano tra i primi a coltivare la vite. Chi ha saputo rialzarsi dopo le guerre, dopo la fillossera, chi è arrivato nel nuovo mondo. Lo so, manca il dettaglio di alcune zone del nostro paese e non solo ma credo non modifichi il senso del viaggio che il libro vuole dare.

Atlante mondiale dei viniHugh Johnson, Jancis Robinson
Imprescindibile, avevo provato a non metterlo ma se cerco una bibbia del vino tutte le strade mi portano a lui. Anche qui un atlante, alla settima edizione, una ogni sei anni circa e ad ottobre in uscita l’ottava, ormai un classico difficile da scalzare. Per gli appassionati di vino, una lente d’ingrandimento sui singoli paesi, un viaggio attraverso i continenti. Non manca niente. Precisissimo dettagliato scolastico.

La stirpe del vinoAttilio Scienza, Serena Imazio
Non vogliamo tutti sapere da dove veniamo, chi sono i nostri antenati? Lo sapevate che adesso si può fare il test del dna a domicilio con un kit che ti arriva per posta? Con una manciata di euro e senza saliva da analizzare possiamo invece curiosare sulle parentele della vigna. E dove c’è Scienza c’è speranza: lui assieme alla ricercatrice Serena Imazio in questo libro ricostruiscono la famiglia del vino, l’origine e la storia dei grandi vitigni, sino ad arrivare ai loro avi tramite parentele incroci e storie. Pedigree di moscati e Malvasie, il selvaggio caso dei lambruschi. Richiede un po’ di concentrazione, non vi ricorderete mai tutto, ma ha un effetto balsamico, open mind.

Vite ambulante. Nuove cattedre di enologia e viticolturaGiovanni Gregoletto
Wow, è la prima esclamazione che mi viene in mente. Un libro meraviglioso, visionario, una raccolta di storie, poesie, trattati, interviste, disegni, foto, aneddoti, citazioni, messi assieme da Gregoletto, eccentrico produttore di vino nella provincia di Treviso. Un libro da aprire in poltrona, anche a caso quando si ha voglia di leggere qualcosa di curioso e diverso. Nella prefazione Stefano Salis ne parla come un rincorrersi di storie, di vicende incredibili, di cannoni che sparano verso le nuvole. Anche la carta Favini riciclata ha il suo perché. Elegante e curioso. Da conservare senza scadenza.

Tra natura e passione. Montalcino e il Brunello di Gianfranco SolderaAngelo Tondini Quarenghi
Qualche sera fa ho ritrovato questo libro che avevo quasi dimenticato e con un tuffo al cuore, riaprendolo, ho ricordato il giorno in cui Gianfranco Soldera me l’ha dato dopo una giornata indimenticabile a casa sua, nella sua cantina e tra le sue amate vigne.
Racconta la storia di un uomo di successo con un amore profondo per la natura, matrice, madre di ogni cosa. E’ un libro che aiuta a ritrovare un po’ i confini e le linee guida nello screziato panorama vinicolo di oggi. La grafica non è tra le più moderne ma il suo pensiero assolutamente si.

Amber revolution. How the world learned to love orange wineSimon J. Woolf
Orange wine: il quarto colore del vino, il nuovo colore del bianco, il vino arancione, il vino da interpretare, discusso, spesso poco compreso e ora sicuramente di tendenza. Questo libro scritto da J. Woolf è un riuscito tentativo di spiegarci cosa sono questi vini, da dove arrivano, chi li fa e come li fa. Attuale, ha aperto le danze ad un argomento in picchiata. Il testo è in inglese, unica nota.

Vini, amoriCamilla Baresani, Gelasio Gaetani D’Aragona, illustrazioni di Valeria Petrone
E’ con grazia ed originalità che questo libro stravagante e singolare ci ricorda come il vino sia presente nei momenti più belli, tristi o contorti della nostra vita, a come aiuti a stanare i ricordi, scaldare gli animi, consolare tradimenti e a come a sua volta ogni bottiglia abbia un carattere e in alcuni tratti diventi la nostra simbiosi. Brevi racconti di vita che vanno giù come niente si legano nei personaggi ai vini descritti dal grande esperto Gelasio Gaetani D’Aragona. Diciamo che Rob Brezsny potrebbe prenderne spunto: una carta dei vini con oroscopo?

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Angela Mion

Veneta, classe 1981, studi giuridici e azienda di famiglia. La svolta cubista arriva quando ormai maggiorenne incontra il vino: Sommelier, Master Alma-Ais ed altre cose in pentola. “Vin, avec toi on fait le tour du monde sans bouger de la table”. Bucolica e un po' fuori schema con la passione per la penna, il vino, il mondo e la corsa. L’attimo migliore? Quello sospeso fra la sobrietà e l’ebbrezza.

2 Commenti

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Marco De Mitri

circa 5 anni fa - Link

La stirpe del vino...acquistato pochi giorni fa. Vino veramente ben fatto e anche decisamente scorrevole. Confermo! Mi permetterá l'autrice dell'articolo se riporto dei testi letti recentemente che mi hanno lasciato tanto: Atlante Geologico dei vini d'Italia (A. Scienza assieme ad altri autori) e The Sommelier's Atlas of Taste di Rajat Parr e Jordan Mackay (in inglese) Saluti e salute a voi di Intravino. Marco

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Angela Mion

circa 5 anni fa - Link

Salve Marco, si prende nota con piacere! e comunque quanto alla seconda lettura indicata trovo interessante e formativo conoscere il pensiero la visione la degustazione di autori oltre confine. Per imparare a guardarci da fuori.. Salute!

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