Il vino bello | Chianta e Cisterna Fuori, i vini etnei di Ciro Biondi

di Andrea Gori

Ormai lo hanno capito anche i guru internazionali del vino piovuti qui da ogni dove: l’Etna è la next big thing non solo della Sicilia ma dell’Italia tutta. Nella mia puntata estiva sul vulcano sono tornato da Ciro Biondi e ho assaggiato in anteprima due vini (ancora Sicilia IGT) che inaugurano una nuova stagione dei cru del vulcano: Chianta e Cisterna fuori. Sono entrambi vini in edizione molto limitata, neanche presentati alle guide visto che si tratta di 1500 bottiglie in totale, ed entrambi usciranno in autunno. Ciro li ha presentati in anteprima nella notte di San Lorenzo, tra le vigne che hanno per nome “Cisterna Fuori”. Da non perdere la sua opinione su vitigni e terroir:

I terreni, dunque, assumono per Ciro un rilievo particolare, visto che di cru si vuol parlare. Entrambi i vigneti sono ovviamente coltivati su terreni vulcanici con una concentrazione molto alta di ferro, che colora di rosso le pomici laviche presenti. L’esposizione è a est, con il mare di fronte, ad una altitudine tra i 650 e i 700 m slm. Sono vicini, in linea d’aria meno di mezzo chilometro attorno al Monte Ilice, vicine a un complesso eruttivo a due bocche.

Il vigneto Cisterna Fuori (2 ettari totali a terrazze) è piantato principalmente a Nerello Mascalese e Cappuccio, disposti ad anfiteatro con terrazzamenti pluricentanari,  mentre la vigna Chianta (1 ettaro) è tutto vino bianco, con carricante, cataratto e minnella disposti in parte in un piccolo altipiano sormontato da quasi un ettaro di terrazze costruite dal bisnonno di Ciro. Questi gli assaggi:

Ciro Biondi Cisterna Fuori 2010
Vino lavico e pulsante, con una traccia ematica ben presente e avvolgente. Il frutto è subito evidente al naso e al palato e ricorda il fico maturo, mirtillo e lampone in confettura seguiti da spezie come pepe rosa  e zenzero. Molto dinamico anche in bocca, con tannino preciso e freschezza tutta etnea. È forse meno leggiadro di altri grandi Etna, ma ha un carattere vivo e intrigante che lo rende già unico. 91

Ciro Biondi Chianta 2010
Il classico vino bianco salato e marino già al naso e, a completare il bouquet, note di albicocca, fiori e pesca tabacchiera. In bocca è succulento, ampio, dolce e salato allo stesso tempo, un vino ying yang. Da aspettare nel tempo perchè acidità e sapidità diano il meglio, ma prevedo un grande futuro, anche se è un vino bevibilissimo già adesso. 88

Il futuro dell’Etna è racchiuso nella riscoperta di contrade e terroir differenti sui vari lati del vulcano che, uniti al lavoro dei viticoltori, fanno sperare in grandi vini dalla forte personalità. Questi primi due cru di Ciro Biondi vanno esattamente in questa direzione: vini belli in quanto personali, espressioni di un territorio unico e, al contempo, figli personalissimi di chi li produce.

E se tra dieci anni di questi cru ne avessimo qualche decina? Sognar non nuoce…

Andrea Gori

Quarta generazione della famiglia Gori – ristoratori in Firenze dal 1901 – è il primo a occuparsi seriamente di vino. Biologo, ricercatore e genetista, inizia gli studi da sommelier nel 2004. Gli serviranno 4 anni per diventare vice campione europeo. In pubblico nega, ma crede nella supremazia della Toscana sulle altre regioni del vino, pur avendo un debole per Borgogna e Champagne. Per tutti è “il sommelier informatico”.

8 Commenti

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Elena

circa 12 anni fa - Link

Ho avuto la fortuna di visitare L'azienda due anni fa e ricordo che mi colpi' molto il vino denominato Outis: sentori di mirtillo, fragola matura, tabacco e grande morbidezza senza pero' essere " ruffiano". Speriamo di poter assaggiare queste due chicche anche qui da noi

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Giovanni Petriliggieri

circa 12 anni fa - Link

magari potremo assaggiarli a www.vignaiolidelletna.com

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Elena

circa 12 anni fa - Link

Spero in una replica milanese... Magari poterci essere a Roma!!

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Nico speranza

circa 12 anni fa - Link

I prezzi?

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Andrea Gori

circa 12 anni fa - Link

non ancora ufficiali ma tra i 25 e i 30 euro sullo scaffale in enoteca

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nico speranza

circa 12 anni fa - Link

andrea, ti chiedo se per tipologia è più vicino ad un "tenuta delle terre nere" o al "passopisciaro di trinoro". Due espressione di etna, per me, completamente opposte.

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Andrea Gori

circa 12 anni fa - Link

Non è facile fare paragoni! Entrambi infatti sono del versante nord e in particolare terre nere è più austero e passopisciaro è impostato sulla struttura. Se proprio dobbiamo trovare un paragone, ha quella nota balsamica e nentolata simile al terre nere "il quadro delle rose", ma è più spostato su equilibrio che sulla forza ed è decisamente più floreale... Quindi davvero dei cru da scoprire!

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Jacopo

circa 10 anni fa - Link

Ciao Raga! Biondi è appena entrato tra le esclusive nazionali di Quality Wines. @Elena. A Milano ci sarà un Portfolio Tasting QW il 19 dalle 5pm alle 21pm al N'Ombra de Vin. Ci saranno anche i vini Biondi... con Ciro presente... Ti aspetto! @Andrea... ti vengo a trovare presto... vorrei stappare un po' con te :)

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