Il Prosecco di Cartizze e tutti i cru di Bisol 1542
di Antonio TomacelliA me il prosecco non piace. Non mi piace quella parodia di spumante zuccheroso e piacione che ti rifilano nei wine bar da tre soldi, per consumare olive, patatine e chiacchiere o, peggio, quelle bottiglie in offerta treperdue dei supermercati a marchio aziendale. E non mi piace neanche chi presenta come prosecco qualunque bollicina si muova nel bicchiere, fosse pure un onesto iggitì Molise.
No, questo prosecco non mi piace.
A me piace il Prosecco vero, quello serio, rigoroso e senza sconti, quello di collina che a raccoglierlo rischi la vita nelle vigne a picco sul nulla. A me piace il Prosecco che consuma serate e affetta soppressa e amicizie, quello che guai a lasciar la bottiglia mezza piena e la notte ancora da spicciare. Mi piace il Prosecco delle uova sode e dell’Osteria senz’oste e senza moine, da bere affacciato sul paradiso di Cartizze in compagnia di Gianluca Bisol e dei suoi cru, così diversi da collina a collina. A me fa sorridere Gianluca Bisol che cerca di spiegarti il paradiso che hai davanti agli occhi, come se fossero necessarie parole per spiegare il paradiso.
Quando sei affacciato sulla vigna più bella del mondo, hai solo bisogno di luce, silenzio e di un bicchiere mezzo pieno.
Crede, Valdobbiadene Prosecco Superiore Brut docg 2017
Fine e cremoso, tra fiori azzurri di lavanda e bianchi di rovo, la bocca è suadente, morbida ma precisa, di susine e agrumi. Il più semplice della batteria ma assolverà perfettamente alle sue funzioni di diapason. 87
Molera, Valdobbiadene Prosecco Superiore docg Extra Dry 2017
Altra bottiglia e altro cru di Prosecco. Questo è gessoso, materico e terragno: inganna il naso di mela verde e zagare che contrasta con una bocca acida e rocciosa che mette i brividi. C’è del tannino ancora da sgrossare, come quei brillanti grezzi prima del taglio. 9o
Rive di Campea, Valdobbiadene Prosecco Superiore docg Extra Dry 2017
Si cambia completamente registro e colore. Il Prosecco delle rive è giallo tropicale di pesca e mango, ananas maturo e papaya. Si rivelerà secco e tagliente come gli altri, ma con un passo più lungo e potente. 88
Relio Rive di Guia, Valdobbiadene Prosecco Superiore docg Brut 2017
Il più fine ed elegante di tutti con quelle note di nocciola e caffè che spiazzano. Si apre, col passare dei minuti, sulla ginestra e il mango ma senza mai cedere in rigore e precisione. 89
Cartizze, Valdobbiadene Superiore di Cartizze docg Dry 2017
Quando la parola “cru” ha un senso. La vocazione di Cartizze non delude ed è tutto più amplificato e armonioso, come passare da un quartetto d’archi ad un “pieno” dell’orchestra sinfonica. Aumentano i suoni, le sfumature, la larghezza e la profondità. Tutto molto bello ma il futuro è nel prossimo vino. 91
Private Cartizze, Metodo Classico Valdobbiadene Superiore di Cartizze docg Dosaggio Zero 2014
Come sopra ma immaginatelo coniugato in metodo classico dosage zero e con un tot di anni sui lieviti. FANTASTICO. 92+
10 Commenti
Renato Salvatici
circa 5 anni fa - LinkAnche a me "il Prosecco non piace" ma leggendo questo articolo mi è venuta la voglia di andare a comprare un paio di queste bottiglie.
RispondiLuca Miraglia
circa 5 anni fa - LinkDa appassionato di "dosaggio zero" sono molto incuriosito dal Private Cartizze: peccato che sul sito aziendale non sia menzionato: è un fuori commercio destinato solo alle degustazioni oppure, prima o poi, lo si potrà acquistare?
RispondiAndrea
circa 5 anni fa - LinkBuonasera Luca, il Private Cartizze può essere acquistato direttamente in cantina ed è già disponibile. Per qualsiasi informazione può mandare una mail ad accoglienza@bisol.it Grazie
RispondiAntonio Tomacelli
circa 5 anni fa - Linkhttps://www.vinisoave.it/prodotti/Bisol_RELIO_Sparkling_Extra_Brut_Metodo_Classico_Millesimato_2009______ Lo trovi qui ma anche in qualche altro sito di ecommerce
RispondiAlvaro pavan
circa 5 anni fa - LinkStiamo parlando di prosecco o trento doc? Così, perché le note di degustazione mi lasciano, come dire, alquanto perplesso...
RispondiLittlewood
circa 5 anni fa - LinkChe dire alvaro....standing ovation! Mai dico mai sentite certe note in un prosecco! In un mc del 014 poi....
Rispondisergio spezi
circa 4 anni fa - Linkprosecco..........da dove ? dalle expaludose terre di Ottava Presa verso Caorle? prosecco ormai viene dal Pasubio a Pontebba e al Polesine e a Pellestrina : D O P ! ? basta con queste prese per i fondelli per favore !
RispondiMauro
circa 4 anni fa - LinkBuongiorno Sig. spezi, rimango alquanto allibito dal suo commento, scrivere a casaccio citando aree di produzione vinicola che nulla hanno a che fare con il prodotto presentato mi pare alquanto inutile. Qui siamo di fronte alla storia di valdobbiadene, azienda che produce vino dal 1542, più antica di qualsiasi maison di champagne, lo produce quindi solo li, da secoli, e ha deciso di premiare quel terroir con questo prodotto in metodo classico, se deve scrivere qualcosa, la prego si informi prima, si evita delle sonore figuracce.
Rispondisergio spezi
circa 4 anni fa - LinkGentile sig. Mauro I LIMITI GEOGRAFICI DELLA ZONA DI PRODUZIONE DEL PROSECCO SONO QUELLI ESPOSTI NEL MIO COMMENTO PRECEDENTE - NOTARE CHE DENTRO QUELLA ZONA SI TROVA PURE L'AZIENDA CHE ELLA DE- FINISCE VALDOBBIADENE (?) CHE IO CONOSCO SOLO COME CITTA' O COME DOCG . PER SUA INFORMAZIONE. INFORMO ANCHE CHE HO VENDUTO VINO ITALIANO ALL'ESTERO (DA SHANGHAI A VANCOUVER E DA BRENNERO A MONOPOLI SCANDINAVI E E PAESI BALTICI) PER TRENTAQUATTRO ANNI, ANCHE PROSECCO, QUANDO ERA DA UVA CHIAMATA PROSECCO E NOI DOVEVAMO SUDARE PER SPIEGARLO E SPINGERE LE VENDITE . ERA PIU' FACILE VENDERE ASTI , SOAVE E LAMBRUSCO., MA NEL CUORE C'ERA IL PROSECCO E POCHI ALTRI. MANDI.
Rispondisergio spezi
circa 4 anni fa - Linkcorreggo la mia e-mail carilbadry@libero.it
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