Il gran calendario di Tenuta Tenaglia
di Denis MazzucatoSe il 5 dicembre scorso qualcuno avesse deciso di sfidare l’abbondante nevicata per recarsi alla Tenuta Tenaglia, azienda vinicola a due passi (letteralmente) dal Sacro Monte di Crea, vicino a Casale Monferrato, si sarebbe trovato di fronte una scena spiazzante: una sposa imbrattata di vino, una giovane chef stellata, modelli e modelle decisamente poco vestiti, abiti di Dior e Valentino sparsi qua e là, bicchieri baccarat e parecchie macchine fotografiche.
Immagino il tipico consumatore monferrino in cerca di un buon Grignolino (e qui sarebbe capitato nel posto giusto) strabuzzare gli occhi chiedendosi da quale angolo sarebbe spuntato Bacco.
Invece di Dioniso sarebbe spuntata Isabella Ehrmann, terza generazione della famiglia italo-tedesca che gestisce la tenuta.
Isabella però non si occupa principalmente di vino. Cresciuta tra arte e moda a Parigi, Berlino e Milano, racconta: “avevo un sogno: fare della Tenuta Tenaglia, di questi luoghi che adoro, uno spazio creativo nel quale invitare una volta all’anno giovani talenti da tutto il mondo per produrre qualcosa che coniugasse arte, bellezza e uno scopo nobile. Con il lockdown ho avuto finalmente il tempo di dedicarmici a tempo pieno e così siamo partiti.”.
Questo è Tenuta Tenaglia Residence, la cui prima creazione è stata un calendario di cui si è molto discusso. “Perché erotico? Perché un calendario non può che essere erotico!” dice sorridendo. Poi racconta di quanto manchi il contatto tra le persone e con la natura, di quanto manchino l’abbondanza e le rotondità, oggi che arte e moda parlano di linee geometriche e velocità, e di quanto manchino il calore umano, del vino e del fuoco.
La produzione è di altissimo livello, le fotografie di Riccardo Raspa, ispirate a Helmut Newton e Guy Bourdin, nelle quali non mancano citazioni cinematografiche da Tinto Brass a Roman Polanski, sono intense, speziate e sfacciate. Dovessi paragonarle ad un vino, probabilmente sarebbe un Syrah, magari proprio il loro. Il vino, del resto, è presente in ogni scatto, a volte protagonista, a volte a far da sfondo. Ed è stato molto apprezzato anche durante i giorni di lavoro serrato. “In genere ci si aspetta che chi lavora nel campo della moda un po’ per questioni di linea, un po’ per mantenere la giusta concentrazione, tenda a rifiutare gli alcolici sul set. Quando ti trovi a scattare con pochi centimetri di pelle coperta a poche ore da una delle più intense nevicate degli ultimi anni però le priorità cambiano! Il vino della Tenuta Tenaglia ha mantenuto alto l’umore e caldi i corpi per tutto il periodo delle riprese!”
Isabella Potì, giovanissima stellata Michelin al ristorante Bros’ di Lecce, Dan Sablon, direttore moda della rivista francese Lui Magazine, e il modello Malick Bodian (Dior, Hugo Boss e Salvatore Ferragamo) sono solo alcuni dei protagonisti del calendario, la cui direzione artistica è stata curata da Roberto Ortu.
E lo scopo nobile? Aiutare Aboubakar Soumahoro, ivoriano naturalizzato italiano, che si batte da anni per i diritti dei lavoratori sfruttati, dai braccianti schiavizzati della filiera agricola, ai rider, nuova frontiera del lavoro invisibile: “I rider durante il lockdown hanno rischiato la salute al posto nostro, per portarci un piatto caldo, e sono spesso sfruttati e senza diritti”.
Tutti gli artisti che hanno lavorato al progetto l’hanno fatto gratis e tutti i proventi della vendita del calendario andranno ad Aboubakar, in particolare per l’apertura di uno sportello itinerante, a Milano, nel quale raccogliere testimonianze e idee per la difesa dei diritti dei rider.
Se non bastassero uno dei migliori Grignolino di tutto il Monferrato, un grande panorama sulle colline e il Santuario del Sacro Monte di Crea (patrimonio Unesco) per fare una visita da queste parti, da oggi c’è anche il rischio di essere catapultati per un istante in un’oasi di creatività senza freni. Oasi di cui c’è un grande bisogno!
“Il lockdown non è ancora terminato e sono già al lavoro per i prossimi progetti!” è il commiato di Isabella. La prossima volta però non voglio perdermi il making of!
15 Commenti
Nelle Nuvole
circa 3 anni fa - LinkMi sembra che non manchi niente: creatività, provocazione, scopo nobile , fotografia eccellente e patinata, uno dei migliori Grignolino di tutto il Monferrato, un sacco di soldi. Mannaggia, invece del Calendario di Barbanera - che è comunque ormai una rarità - mi sarei dovuta procurare questo. Un Calendario che fa il verso al mitico Pirelli, un bravo fotografo che cita Helmut Newton e Polanski, un modello denutrito che cita gli operai di cantina - cita e basta, si vede da come tiene la canna dell'acqua che non è molto pratico -. chi avrà mai il coraggio di criticare una simile iniziativa? Beh, IO. Dov'è il senso del vino in tutto questo? Dov'è il genius loci? Dov'è l'arte vera che non è solo provocazione un tanto al chilo? E visto che ormai sono lanciata giù per la china del bigottismo, dell'oscurantismo, del vetero-femminismo non ho paura a dire che la foto di apertura è ORENDA (con una erre sola).
Rispondifranco
circa 3 anni fa - Linkla foto in apertura è bella, decisamente di impatto per il soggetto e il contrasto dei colori. Un viaggio tra horror movie, grindcore e vampiri
RispondiEb2323
circa 3 anni fa - LinkInfatti forse sarebbe stato più opportuno citare Robert Rodriguez rispetto a Polanski e Brass.
RispondiFrancesco Fabbretti
circa 3 anni fa - LinkN.N. ai ricchi piace ogni tanto fare un po' di elemosina condita da tanto glamour...lasciagli pulire la coscienza dai, sono quasi teneri
RispondiLanegano
circa 3 anni fa - LinkDevo dire che anche a me è parso un progetto piuttosto inutile...Non è erotico, non è provocatorio e non è nemmeno elegante nel senso 'glamour' del termine. Mi ha emozionato come le previsioni del tempo vecchie di quindici giorni.
RispondiEb2323
circa 3 anni fa - LinkTra abiti di Dior e Valentino, bicchieri baccarat, già mi immagino gli ideatori e partecipanti al calendario dimenarsi nel letto la notte, senza riuscire a prendere sonno, con il pensiero che corre ai braccianti schiavizzati ed ai rider indomiti...bah.
Rispondihakluyt
circa 3 anni fa - LinkPienamente d'accordo con du' cognomi. E comunque affidare un "calendario erotico" ad un fotografo che di cognome fa Raspa è geniale...
Rispondifranco
circa 3 anni fa - Linkahahahahahah
RispondiGiacomo
circa 3 anni fa - LinkA ciascuno il suo; la modella sbruvaciuna non avrà visto l'ora di levarsi quell'abito tacagnis, i macedoni dell'azienda saranno stati mobilitati per "puliziare" sul serio, appena finiti gli scatti dell'omino con la canna dell'acqua. Ha ragione Fabbretti, i ricchi si divertono con poco.
Rispondiilvinologista
circa 3 anni fa - Linktutto molto triste...
RispondiZiliovino
circa 3 anni fa - Linksi, va beh, ma non ve ne va mai bene una... il lato artistico sarà sicuramente criticabile, ognuno hai i suoi punti di vista, ma se un "ricco" fa beneficenza deve per forza essere uno schifoso ipocrita a prescindere? almeno qualcosa ha fatto.
RispondiZiliovino
circa 3 anni fa - Linke comunque la foto pulp in apertura secondo me merita, le altre meno...
RispondiEb2323
circa 3 anni fa - LinkHa fatto anche beneficenza. Ma e' pubblicità prima di tutto. Con tutti gli ingredienti per servire la ricetta radical shit perfettamente presentata.
RispondiPittosforo Alchechengi
circa 3 anni fa - LinkSi sentiva il bisogno di sapere questa stronzata di notizia?
RispondiAndrea Gori
circa 3 anni fa - Linkmeno turpiloquio, please. E in ogni caso, si. E i commenti e il dibattito lo dimostrano.
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