Il canto a Tenores di Tenute Dettori

Il canto a Tenores di Tenute Dettori

di Angela Mion

In Sardegna il cantu a tenores è uno stile di canto corale di forte tradizione locale e c’è chi ritiene sia nato come imitazione delle voci della natura. In realtà non è di arte corale sarda che voglio raccontare, ma di un vino, un grande vino, il Tenores 2014 di Tenute Dettori.
Chi lo fa lo descrive così: “Il Canto a Tenores in Sardegna è potente e irruente ma, allo stesso tempo, dolce e armonioso: come il nostro vino appunto. È un’espressione di potenza ed eleganza di un territorio”.

Ci si potrebbe fermare qua, due righe, poche parole e non manca niente.

Credo, però, che questo cannonau meriti una recensione più profonda perché come un canto ti entra dentro, si fa ascoltare, ti fa emozionare e come un canto nel silenzio ti lascia senza parole.

È il cannonau che non ti aspetti: caldo come il sole della Sardegna, fresco e sapido come il suo mare, balsamico e profumato come l’aspra vegetazione, forte come il maestrale che lì soffia inesorabile.

Dettori ha scelto di etichettare i suoi vini con la denominazione Romangia igt e non con la doc generale Cannonau di Sardegna per valorizzare il terroir di provenienza; Badde Nigolosu è il cru, una piccola area della Romangia in cima alle colline a 250 mt. slm.

Se penso a come lavorano queste aziende immagino un cerchio dove l’ecosistema vigna gira assieme alle tradizioni, alla storia, alla cantina senza modernità, all’uso delle mani in tutto il lavoro, alla volontà di produrre senza rompere questo giro.
Il Tenores, come tutti gli altri vini prodotti da Alessandro Dettori, è interamente lavorato a mano, l’uva proviene dal vigneto di Badde Nigolosu, viene diraspata, non pigiata e lasciata macerare in tini di cemento e, dopo la svinatura manuale, riposerà per circa tre anni. Non è un vino addomesticato e il prezzo medio in enoteca è di 38 euro.
L’etichetta dice che fa 16 gradi e mezzo di alcol e lì per lì la prima associazione che fa la nostra testa è di un vino potente e rotondo, perfetto in una gelida sera d’inverno per scaldarsi l’animo.

Invece, con sorriso sardonico e grande personalità il Tenores ti frega in curva. Gli devi dare un po’ di tempo perché prenda confidenza, poi ti trovi di fronte un equilibrio più facile a bersi che a dirsi. L’attacco è un istante di dolcezza, di zucchero perché il residuo zuccherino c’è e poi subito dopo l’inaspettato. La freschezza, la beva, l’eleganza, il sapido, il retrogusto balsamico, la pulizia.
Tipo un rinoceronte vestito da ballerina. Il grado non lo senti, è morbidezza sì ma non violenza, il frutto è maturo, pronto ma non cotto, poi il tannino che ha la terra sotto alle unghie perché è un cannonau in purezza ma è aggraziato da note balsamiche, liquirizia, spezie dolci, mare, che danno eleganza e freschezza, con persistenza ed equilibrio. No, hai capito bene, non fa legno, è tutta sincerità la sua.

Alessandro Dettori non lavora di chimica o artifizi vari, il vino è il terroir, l’unico ingrediente è l’uva e non c’è nulla da invidiare a quell’etica francese e a quell’eleganza che spesso sembrano così distanti. Tenores, in bocca una persistenza difficile da misurare perché sei già al sorso dopo. Ci puoi mangiare ci puoi meditare. Ti dispiace che finisca.

“Io non seguo il mercato, produco vini che piacciono a me, vini del mio territorio, vini di Sennori. Sono ciò che sono e non ciò che vuoi che siano”.

Tenute Dettori
S.P. 29 Km 10
07036 Badde Nigolosu
Sennori (SS)

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Angela Mion

Veneta, classe 1981, studi giuridici e azienda di famiglia. La svolta cubista arriva quando ormai maggiorenne incontra il vino: Sommelier, Master Alma-Ais ed altre cose in pentola. “Vin, avec toi on fait le tour du monde sans bouger de la table”. Bucolica e un po' fuori schema con la passione per la penna, il vino, il mondo e la corsa. L’attimo migliore? Quello sospeso fra la sobrietà e l’ebbrezza.

26 Commenti

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Pasquale

circa 5 anni fa - Link

Quante palle! Dettori è praticamente un industriale, il suo vino è carissimo e le mode le cavalca alla grande come d'altronde tutte le cantine che han partecipato al Vi.Te!

Per questa volta facciamo che la consideriamo una battuta e, mi creda, la stiamo salvando dalla querela (Antonio)

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Littlewood

circa 5 anni fa - Link

Credo che in certi momenti il cervello non sa piu' pensare e corre in rifugi da pazzi e non vuol piu' tornare.....

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Angela Mion

circa 5 anni fa - Link

..tutti pazzi modaioli insomma! Dettori o no Le assicuro che il vino è ben fatto e il prezzo mi sembra congruo e in linea con il mercato ed il prodotto. Abbia meno pregiudizi su Vi.Te., vini naturali ecc, il vino ben fatto non cavalca le mode... (PS: non conosco il fatturato da industriale di Dettori..ne prendo atto)

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OpusOne

circa 5 anni fa - Link

Per tanto così, disabilitate i commenti, no? Io e Pasquale ci siamo permessi di dare un giudizio negativo sui vini di Dettori. Io ho detto che sono vini fragili soggetti all'ossidazione, con volatili spesso nel campo dello sgradevole che hanno il solo vantaggio di abbassare il PH e di rendere sopportabili i 16° dei suoi vini. E che sia stato invece un abile comunicatore con una capacità di marketing chesupera quella di vinificatore. Lo dico sulla base di ripetute stappature di Tenores e Rosso Dettori. Questo non si può dire, evidentemente. Complimenti.

forse serve dirlo in modi civili, complimenti. [F.]

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Giovanni Meloni

circa 5 anni fa - Link

Il vino è vivo! Probabilmente dovrebbe seguire i pochi consigli che Alessandro fornisce circa il servizio dei suoi vini e vedrà che tutti 'sti difetti che Lei riscontra spariranno e lasceranno spazio a vini clamorosamente puliti al naso, con una marcata territorialità di Badde Nigolosu (terroir che spicca per il Cannonau insieme alla zona di Mamoiada e di Dorgali), profumi inebrianti netti e persistenti di Sardegna: si potrebbero elencare svariati descrittori olfattivi, perchè nei rossi di Dettori si trova veramente di tutto, dalla ciliegina croccante passando per il lentischio sino al vento marino di Maestrale... In bocca è un'emozione! Non mi dilungo oltre perchè è da assaggiare: si parla troppo di vino invece di berlo... Anche io sono scettico verso tanti vini Triple A in circolazione, ma qui si parla di grandi vini che vanno al di là delle mode, delle tendenze e delle simpatie. Non capisco quest'odio viscerale vomitato sulla tastiera, perchè il vino che ho bevuto io, più e più volte, non è quello da Lei raccontato. E negli ultimi 7-8 anni anche la percentuale di "errore" si è veramente ridotta: dal Tenores 2010 in avanti ho trovato tutte bottiglie, di Cannonau o Monica che dir si voglia, decisamente perfette. E non sono un fortunello... Oltretutto posso raccontare in prima persona di avere avuto, alcuni anni fa, bottiglie in sostituzione direttamente dall'azienda. Chapeaux.

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ALE

circa 5 anni fa - Link

scusi ma come mai ripetute stappature se il vino non Le piace?

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Franco

circa 5 anni fa - Link

...la stiamo salvando dalla querela :) minaccia che puzza di boria, lol

veramente no, franco, ne' minaccia ne' boria, spiace non sia chiaro. pazienza (e due) [f.]

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Franco

circa 5 anni fa - Link

Fiorenzo, a meno che l'uscire dal topic sia passabile di querela... non capisco perchè ve la prendiate tanto... un sorriso :)

il problema e' di tipo pasquale, no, non la recente festivita'. [f.]

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Franco

circa 5 anni fa - Link

però almeno è franco! no... non io :)

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Nelle Nuvole

circa 5 anni fa - Link

Alessandro Dettori è industrioso, non industriale. Infatti da anni si industria per regalare al mondo dei vini che provengono da una zona bellissima sì e anche vocata, ma che sarebbe ignorata senza l'opera sua, della sua famiglia e dei suoi collaboratori. Il fatto che i suoi regali abbiano un prezzo non solo è giustificato, ma anche onorevole. Ci sono tantissimi vini "ovvi" , anche con certificazioni bio/ nature, che costano altrettanto o anche di più e che non possiedono un'oncia dell'identità complessa di cui i vini di Dettori sono impregnati. La moda non la segue, ma l'inventa. Questo nel caso che utilizzare vasche di cemento e uve provenienti da vigne vecchie o vecchissime, andarci piano o pianissimo con gli interventi in vigna e in cantina, fosse considerato una moda. I suoi vini non sono immediatamente comprensibili, ma sempre e comunque affascinanti. Abbiamo bisogno di vignaioli come lui e come tanti altri già presenti all'interno di Vi.Te. Ne abbiamo bisogno perché senza la loro presenza saremmo massacrati proprio da una politica di produzione industriale che appiattisce il gusto e la percezione del vino italiano.

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Fiorenzo Sartore

circa 5 anni fa - Link

Spiace dover intervenire con un commento ad argomento "i commenti", ma vediamo che questo post ha fatto venire qualche dolore di pancia a qualcuno. Spiace, nuovamente. Facciamo un riassunto dei fondamentali: state in topic, usate argomenti civili, e vedrete che non succede troppo di male. A margine, si', qualche commentatore pare ricevera' carte bollate. A me spiace pure quello ma siete tutti abbastanza grandi da sapere come si commenta e come ci si comporta in societa'. O forse no, ma pazienza.

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Nic Marsél

circa 5 anni fa - Link

Volatili, ossidazioni, alcol. E allora? Questa è roba vera, senza mezze misure, che ti prende per il bavero e ti porta di peso dalla sua parte. Vini al top del mondo dei quali essere orgogliosi anche a nessun titolo. Fortunato chi li conosce e chi li beve.

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Gigi

circa 5 anni fa - Link

Per di più viti a piede franco. E qualcuno lo chiama industriale...

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Littlewood

circa 5 anni fa - Link

Ora i vini di Dettori si possono assolutamente criticare! Capisco anche che i Pepisti o gli adoratori di Anna Martens vedano la Madonna bevendo i vini di Alessandro ,ma e' indubbio che alcune volte i suoi vini siano irritanti x le volatili che alcune bt presentano! Con Ale ne' ho discusso piu' volte e piu' volte gli ho ribadito che trovo incomprensibile la sua integrita' sull' uso della solforosa ma tante' che quando son a posto son vini emozionanti a dir poco e la bt che nelle nuvole porto' alla cena a Montalcino ne e' una testimonianza tangibile x tutti quelli che eravamo seduti a quel tavolo. Detto questo la p...nata piu' grossa e' dire come a sproloquiato Pasquale che Ale e tutti i produttori di Vi.te seguono le mode. Ma chi ? Nino Barranco forse? O Stefano Amerighi? Corrado Dottori? O Carlo Venturini? O Silvana Forte? Ma tu li conosci? Ci hai parlato? Hai assaggiato i loro vini annata dopo annata? Su che base fai una simile affermazione?! Per carita' ora basta aver bevuto 4 vini in croce e dietro na' tastiera diventate tutti Masters of Wine.! Ma le cose se si dicono bisogna argomentarle x bene altrimenti [edit]

proviamo a mettere meno durezza? un po' di zuccheri residui, suvvia. [F.]

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Littlewood

circa 5 anni fa - Link

Faccio Amarone di zuccheri residui me ne' intendo! Ma quando sento certe affermazioni perdo la tramontana anche se volevo essere per un certo verso ironico....

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Nic Marsél

circa 5 anni fa - Link

Non è questione di vedere la madonna del pepe, è solo che per apprezzare a pieno qualche volta sarebbe meglio lasciarsi andare ed essere meno cerebrali ;-)

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Littlewood

circa 5 anni fa - Link

Credimi sulle questioni vinarie son tutt'altro che cerebrale....

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Vinogodi

circa 5 anni fa - Link

... Si, i vini di Ale non sono sempre perfetti. Qualche asimmetria, qualche strabismo di Venere, qualche leggera volatile qui e la'. Sono anni che li bevo e continuo a berli. Con le loro asimmetrie, strabismi e qualche volatile... La sensualità che emanano mi affascina... Tenores lo seguo dalla prima annata, me lo " presentò" Alessandro di persona ad un ritrovo di forumisti del GR in Toscana. Era giovanissimo, entusiasta. Anch' io lo sono...

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Mattia Romano

circa 5 anni fa - Link

I gusti sono gusti, ma sulla serietà e impegno delle Tenute Dettori credo ci sia ben poco da sindacare. Bevuto da poco Dettori Bianco 2018 ed è stato emozionante, poi se non vi piace, passate oltre così ne rimane di più per chi apprezza 😉

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Salvo

circa 5 anni fa - Link

A me Dettori piace

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Riccardo

circa 5 anni fa - Link

Io lo amo, li ho bevuti tutti e mi piace la sincerità di questi vini che non hanno maschere.so che un giorno li andrò a trovare prima o poi

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Gianni Usai

circa 5 anni fa - Link

Roswell Rudd, grande jazzista americano, negli anni 70 fece un lp con i Tenores del Coro Rubanu di Orgosolo.. Disco impegnativo, ostico, totale, a significare il grande travaglio che la parola si porta dietro. In Sardegna quando i tenores cantano, interrompono per qualche minuto un silenzio ancestrale pieno di dolori e fatiche.. Cercherò il vino del signor Dettori per un assaggio "laico", alla Lussu.. Mi piacerebbe però che il signor Dettori potesse mettere in cantiere anche un vino chiamato "Pratobello" ( https://it.wikipedia.org/wiki/Rivolta_di_Pratobello) oppure "Marotto" ( https://it.wikipedia.org/wiki/Peppino_Marotto) cosi' ... giusto per dare un colpo al palato ed anche alla historia sarda.. Buon vento a "Tenores"..!

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BT

circa 5 anni fa - Link

quanta acrimonia! mi spiace constatare ma sono pronto a scommettere che i commenti negativi provengano da altri isolani confermandomi così che i sardi, mi spiace constatarlo, sono la genia più invidiosa del successo altrui che io abbia mai visto. invidiosi dell'altrui proprietà e successo ed incapaci di essere contenti se qualcuno fa cose apprezzate dal mercato e, in generale, di fare squadra. non a caso la sardegna, già vuota, si sta svuotando sempre di più. ma chi volete che voglia viverci? quale giovane vorrebbe restare? e restare a fare che cosa? quanto alle cantine industriali in sardegna mi sa che qualcuno ha bevuto davvero. vogliamo parlare delle enormi sella e mosca, dolianova, argiolas, giogantinu, cantina del vermentino, mesa/buio, surrau, santadi, contini, sardus pater, oliena, la palma.. ora: dettori fa un'altra cosa rispetto a tutti questi. piaccia o no dovrebbero esserne tutti felici. come vedete i vini sardi mi piacciono da anni e li bevo alla grande, tutti. davvero si starebbe bene se ci fossero meno polemiche

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Giovanni Meloni

circa 5 anni fa - Link

Che brutto commento, questo realmente da querela... Ho la nausea di leggere simili eresie!

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Gianni Usai

circa 5 anni fa - Link

Questa frase andrebbe incastonato nelle miniere sarde, agli ingressi.. > ..la genia più invidiosa del successo : i Sardi..! Non so se ci siano sardi invidiosi a Las Vegas o a Broadway.. Di sicuro negli Usa, c'era un certo Costantino Nivola che dialogava con Olivetti o Le Corbusier senza invidia alcuna..

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Angela

circa 5 anni fa - Link

...vivace contraddittorio, tipo un talk show di politica. Peccato che stiamo parlando di cannonau! Dai, non scaldiamo troppo gli animi, non usciamo dal seminato..altrimenti tra un po’ ci troviamo a parlare di pecorino sardo contraffatto e prezzo del latte ovino.. Dettori non è sicuramente ne il primo né l’ultimo a produrre vino in Sardegna. Non è il più piccolo ma sicuramente neanche il più grande. Diamo semplicemente a Cesare quel che è di Cesare..

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