I Gattopardi di Montalcino

di Antonio Tomacelli

Non è la lista degli inquisiti dell’inchiesta sul Brunello taroccato, anche se gli somiglia tanto. Certo è che a scorrere i nomi del consiglio di amministrazione appena eletto qualche dubbio sulla voglia di voltare pagina in quel di Montalcino viene. Le grandi aziende (Antinori, Frescobaldi e Banfi) piazzano i loro tecnici al completo (Ratto, Morlacchetti e Buratto) anche se qualche piccolo produttore c’è. Eletto anche Ezio Rivella, grande sostenitore del cambiamento del disciplinare per cui preparatevi alla cabernettizzazione della zona.

Da rilevare la presenza di Donatella Cinelli Colombini, segno che le preghiere di Angelo Gaja hanno trovato ascolto ai piani alti della direzione. Presente in consiglio anche Bernardo Losappio che è contemporaneamente piccolo produttore e avvocato difensore dell’enologo Carlo Ferrini, inquisito per una faccenda di cisterne volanti. Insomma, a Montalcino si preparano per la battaglia campale e, invece di voltare pagina, voltano la faccia dall’altra parte. Considerato che il prossimo presidente verrà scelto tra gli eletti, c’è da scommetere due cents che il prossimo sarà Ezio Rivella. Ma non ci metto su più di due cents, sia chiaro.

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Antonio Tomacelli

Designer, gaudente, editore, ma solo una di queste attività gli riesce davvero bene. Fonda nel 2009 con Massimo Bernardi e Stefano Caffarri il blog Dissapore e, un anno dopo, Intravino e Spigoloso. Lascia il gruppo editoriale portandosi dietro Intravino e un manipolo di eroici bevitori. Classico esempio di migrante che, nato a Torino, va a cercar fortuna al sud, in Puglia. E il bello è che la trova.

15 Commenti

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Cattamax

circa 14 anni fa - Link

Per aver scritto nel suo libro (il vino degli altri) una cosa simile Andrea Scanzi è stato attaccato duramente sul suo blog. Mi riferisco alle cisterne volanti e alla causa in corso e ricordo anche che il sig. Cernilli di Slow food aveva espresso il suo rammarico per aver dato queste informazioni a suo dire tendenziose. Evviva i blog del vino come il vostro, strumenti a disposizione dei consumatori per sapere come si comportano questi personaggi e cosa ci danno da bere.

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Giorgio

circa 14 anni fa - Link

Daniele Cernilli è il direttore del Gambero Rosso e non ha nessuna carica all'interno dell'Associazione Internazionale Slow Food.

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Cattamax

circa 14 anni fa - Link

Corretto, chiedo venia.

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Francesco

circa 14 anni fa - Link

si conferma che, strutturati come sono, i consorzi sono solo la grancassa di alcuni tipi di aziende. amen

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Andrea Gori

circa 14 anni fa - Link

si vede anche che come sempre i piccoli non riescono a fare massa comune intorno a nomi alternativi...ma ce ne erano?

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Riccardo

circa 14 anni fa - Link

Rassegnamoci ad una nuova presidenza Rivella ed a quello che ne comportera'...addio purezza!

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Andrea Gori

circa 14 anni fa - Link

CaSe basse new style sangiovese 80 cabernet 20 per obbligo di disciplinare, saichebuono

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Luciano

circa 14 anni fa - Link

c'erano, c'erano.....!!!!

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TERROIR

circa 14 anni fa - Link

Merlottello di Montalcino il nuovo nome ?! il Palmucci vuol vendere da tempo ed il vecchietto da me citato nell'avatar al quale auguro l'eternità non potrà dare ancora per molto,altri pseudo-bio riempono le cantine di barriques ed i pochi "seri" annaspano e si inchinano alla legge dei soldi...una gita in Francia non gli avrebbe fatto male...300 anni di storia stoicamente sul pezzo,vitigni simbolo di territori divenutene l'eccellenza...Chapeau e vive la france!

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Paolo Cianferoni

circa 14 anni fa - Link

Bah, vedremo cosa ci dirà la storia. Però il problema della partecipazione, accennato da Andrea Gori, è esatto. La partecipazione dei piccoli produttori è sempre limitata e sempre più subalterna alle decisioni dei grandi numeri. Io stesso non riesco a partecipare quanto vorrei nel mio territorio di Chianti Classico... comunque (alla Troisi) una cosa è certa: son tutti, siam tutti, di passaggio. Amen.

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Michele Braganti

circa 14 anni fa - Link

chissa' contento il darth"Gori"vador di Brozzi.......il lato oscuro (del merlot).... sta prendendo il sopravvento in Toscana.........concordo con Terroir, vive la France!!!!!

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Andrea Pagliantini

circa 14 anni fa - Link

Viva la Francia, almeno loro le palle per fare ciò che hanno fatto e per difenderlo le hanno.

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TERROIR

circa 14 anni fa - Link

intravedo nei post collegati il grande rosso 2007 di Salvioni...a mio parere il 2012 con l'uscita dell'attesissima annata 2007 ci sarà il "punto di svolta" ,che dio ce la mandi bona...( e senza mutande diceva ì mi nonno ;) )

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Marco Sommelier

circa 14 anni fa - Link

Condivido perfettamente il post, speriamo che si potrà sempre trovare un Sangiovese in purezza vinificato alla vecchia maniera (messo in commercio tre o quattro anni dopo la vendemmia)o saremo costretti ad assoggettarci al gusto marmellatoso americano! in ogni caso aspettiamoci aumenti di prezzi per chi manterrà lo stile antico! Alla fine è ilconsumatore che ci rimette sempre!

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