Essenziale per chi visiterà The Floating Piers di Christo sul Lago d’Iseo: dove mangiare e bere

Essenziale per chi visiterà The Floating Piers di Christo sul Lago d’Iseo: dove mangiare e bere

di Alessandro Morichetti

Siete in partenza per galleggiare sull’installazione The Floating Piers di Christo sul lago d’Iseo? Io ho passato la mano, troppo sbattimento, ma facciamo un rapido check delle cose essenziali che vi serviranno: pazienza, scarpe senza tacco, paperella per ogni evenienza, pastiglie per il mal di mare, cappellino, acqua a volontà e questa bella lista di posti in cui mangiare e bere bene compilata dalla nostra amica Arianna Vianelli di TerraUomoCielo che quei posti li conosce bene. Copiate e incollate tranquillamente.

Il posto più affascinante in zona per ciò che riguarda la cucina è sicuramente l’Hotel Rivalago, dove fino al 3 luglio, si è trasferita a brigata del Ristorante Barboglio de Gaioncelli capitanata da Lorenzo Tagliabue. Christo in persona mangia regolarmente qui monitorando il floating piers dalla terrazza sul lago. Spostandosi verso Iseo si può cenare al Ristorante dell’Hotel Rosa dove hanno un’ottima selezione di vini — principalmente Franciacorta, of course — anche di diverse annate. È spesso frequentato da produttori. La cucina è a base di pesce (la zuppa è un must).

Sempre a Iseo si può bere un buon calice di vino accompagnato da salumi e formaggi scelti da Alessandro Fontana, giovane ed esperto commerciante di questi ultimi, da Questioni di Gusto. Interni carinissimi ma vi consiglio uno dei dieci tavolini all’esterno che si affacciano sul lago.

Nella parte sud di Iseo c’è anche Cascina Doss, un ristorante molto curato ma easy allo stesso tempo che si trova in una vecchia cascina ristrutturata. Bello il menù che propone grandi classici franciacortini, dalle sarde essiccate al persico e al manzo all’olio, e piatti più oltre confine che mostrano sempre molta attenzione per gli ingredienti. Arber Troci, che gestisce il locale insieme al socio, è molto brillante e cortese. La carta dei vini è abbastanza interessante, oltre ad una buona selezione di Franciacorta anche moltissime etichette estere.

Nella piccola frazione di Clusane ci sono invece diverse trattorie legate alla cucina di lago. Tra queste la Trattoria del Gallo, dove la parola d’ordine è “tradizione”. Qui si può mangiare il piatto tipico del paese, la tinca al forno, che di certo con questo caldo non è il massimo essendo cucinata ripiena al forno con una dose massiccia di burro e servita con polenta (però, cavoli, che buona!). Un altro locale consigliato è la Trattoria del Muliner, molto carino  e pochi passi dal lago. Anche qui si possono assaggiare piatti a base di pesce di lago e, per tutta la durata dell’istallazione, sono stati ideati un paio di menu ad hoc. Bonus: carta dei vini a cura della FIVI (Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti).

Se ci si sposta sulla riva bergamasca consiglio vivamente l’Enoteca Tresandache ha una bellissima selezione di vini interessanti e fuori dall’ordinario in accompagnamento a bruschette, taglieri di salumi e qualche piatto freddo. Posto sia all’interno che all’esterno, lo trovate in centro a Sarnico, al di là del ponte che divide la provincia bresciana da quella bergamasca.

A Peschiera il più famoso è La Foresta ma io spesso vado alla Locanda al Lago a Carzano, un paesino raggiungibile da Sale Marasino con il traghetto in tre minuti oppure da Peschiera Maraglio, il paese dove si ancora il Floating Piers, camminando per un paio di chilometri verso nord. Il proprietario è Nando Soardi, uno dei pescatori più importanti della zona e che rifornisce delle sue sarde essiccate, un Presidio Slow Food, praticamente tutti i ristoratori della zona. C’è la possibilità di provare un menù degustazione con carpaccio di trota, mousse di tinca, pasta con le sarde e frittura di pesce di lago. Il ristorante ha anche spazio all’aperto ed una terrazza proprio sul lago.

Ovviamente c’è anche la possibilità di bere un calice di Franciacorta accompagnato dai piatti di Augusto Pasini, chef di Lanzani Bottega&Bistrot, al Wine Bar Franciacorta, a poche decina di metri dalla partenza del The Floating Piers.


Arianna Vianelli
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Alessandro Morichetti

Tra i fondatori di Intravino, enotecario su Doyouwine.com e ghost writer @ Les Caves de Pyrene. Nato sul mare a Civitanova Marche, vive ad Alba nelle Langhe: dai moscioli agli agnolotti, dal Verdicchio al Barbaresco passando per mortadella, Parmigiano e Lambruschi.

1 Commento

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GiovanniP

circa 8 anni fa - Link

Interessante e condivisibile la lista proposta da Arianna, segnalo che durante "the Floating Piers" la fruibilità dei ristoranti nelle immediate vicinanze all'evento é molto ridotta, vale comunque la pena di ritornarci in seguito, con calma. A chi in questi ultimi giorni decidesse di avventurarsi sui pontili galleggianti suggerisco una valida alternativa, provata personalmente su consiglio di un amico di Sulzano : appena scesi dalla passerella piú a sud che dall'isola di San Paolo porta a Sensole (Montisola), si prende a sx e si sale verso Menzino, dopo circa 800 metri di percorso panoramico bellissimo e superati alcuni chioschi , si giunge allo stand di Menzino in festa, una sagra paesana ove, a prezzi decisamente abbordabili, si possono gustare i piatti tipici di Montisola.

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