Due gocce di Chardonnay n.5 e poi subito a letto

di Antonio Tomacelli

profumi vinosiSarà capitato anche a voi un tot di volte. Ti invitano a una degu di quelle “nella splendida cornice del Castello di Vattelapesca”, piena di bella ggente, tavole a buffet e hostess da urlo: “seguirà degustazione”. Finite le chiacchiere di rito,  ti avvicini finalmernte ai bicchieri e cominci a snasare contento, ignaro di quello che sta per succederti. Che profumi ha il liquido che stai roteando nel bicchiere? Dipende. Se ti va bene è Chanel n.5 sputato, ma ti può capitare pure una botta di Dolce e Gabbana e Armani e Versace da paura.

Già, non ci avevi fatto caso: le hostess, maledizione! Nessuno al Consorzio gli ha spiegato che in certe occasioni l’eau de toilette è come il diavolo in odor di santità. Che si fa in questi casi? Si rinuncia, ovvio, contro certi effluvi non c’è difesa, meglio abbozzare e tuffarsi nella cascata di prosciutto. Da oggi però, la soluzione a questo scempio c’è e si chiama Salud Wine Aromas, ovvero classiche boccettine di profumo agli aromi di vino. Due gocce di Chardonnay Aromas sul collo, per dire, e sai subito di melone, mela e vaniglia con un tocco di crème brulee. Ci credereste? È barricato, sennò che Chardonnay è.

Bella scelta per lui e per lei tra vitigni internazionali, bianchi o rossi. Una spruzzata di Merlot sotto le ascelle, ad esempio, è l’ideale per il sommelier che “non deve chiedere mai”. Il profumo al Sauvignon Blanc invece lo capisco meno, se è vero che tra le sue note distintive c’è la pipì di gatto, come pure mi sembra poco azzeccata la scelta del Riesling (idrocarburi, nafta?), ma valli a capì. Per le serate estive consiglio invece qualcosa di semplice, tipo Sangria Aromas, fruttato come nessuno e l’immancabile limoncello per un pranzo sulla costiera, magari da Don Alfonso che sicuramente apprezzerà.

La soluzioni ai nostri piccoli problemi di enostrippati ha giusto qualche controindicazione che però si supera facilmente. Se, per esempio, vi ferma la polizia son dolori, per cui preparatevi ad un alcool test di quelli tosti e magari portatevi una boccettina appresso: servirà come prova da mettere agli atti. Sconsigliati pure i lavaggi poco frequenti: il puzzo di osteria è sempre in agguato.

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Antonio Tomacelli

Designer, gaudente, editore, ma solo una di queste attività gli riesce davvero bene. Fonda nel 2009 con Massimo Bernardi e Stefano Caffarri il blog Dissapore e, un anno dopo, Intravino e Spigoloso. Lascia il gruppo editoriale portandosi dietro Intravino e un manipolo di eroici bevitori. Classico esempio di migrante che, nato a Torino, va a cercar fortuna al sud, in Puglia. E il bello è che la trova.

1 Commento

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RAMPAVIA

circa 14 anni fa - Link

Sia pure involontariamente, ho provato qualcosa di simile a questo Salud Wine Aromas. Lunedì scorso tra i tavoli di Sorgentedelvino Life 2010 ad Agazzano, mi sono rovesciato addosso un crache vin pieno zeppo (avete presente Miles in Sideways) Non sono andato neanche in toilette ed ho continuato la mia degustazione. Ero diventato l'attrazione della Fiera ma dopo circa due ore l'effetto odoroso era scomparso. Dopo una notte all'aria anche il cappotto ed il cappello avevano perso qualsiasi sentore e macchia (ovviamente si trattava di vino bio).

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