Drammi contemporanei | Adriano e la clausola anti-birra. A Roma, dico
di Alessandro MorichettiTriste il destino delle celebrità. Quelle del calcio poi, che da bambino veneri come fossero dio in terra. È notizia di ieri che Adriano, uno dei più grandi centravanti della storia recente, vestirà quanto prima la maglia giallorossa della Roma. Dopo un periodo turbolento tra Inter, San Paolo e Flamengo, problemi di alcolismo e relazioni pericolose, l’attaccante tornerà in Italia per il rilancio definitivo. Roma invece che Milano, Totti invece che Zanetti. Fin qui niente di strano, una delle tante storie di tentata riabilitazione del campione precipitato nel baratro della dipendenza.
Ora vengono le note dolenti, sotto forma di postille scritte in piccolo che pesano come un macigno. La clausola anti-birra e festini su tutte. Il tema è serio, i risvolti quasi comici. Sei (stato) un re del calcio, fanno a pugni per averti, e quando capiti nella città più birrofila del mondo ti trovi pure la clausola assassina. Ma che vita è? Grazie al cielo non sono diventato una star del calcio. Certo, niente veline e chiappe al vento, ma vuoi mettere una bella birra a Trastevere in uno di quei localini stipati di laziali brutti, sporchi e cattivi cui l’imperatore Adriano non potrà mai accostarsi? Questo sarebbe il prezzo della fama?
3 Commenti
Gianluca
circa 14 anni fa - Linkavere tutti quei soldi e non poterli spendere in birra e feste... che tristezza!
RispondiAlessandro Franceschini
circa 14 anni fa - LinkAltro che birra, ci doveva essere una clausola anti-champagne, Dom in particolare.
RispondiIvano Antonini-EnoCentrico
circa 14 anni fa - LinkDa interista, potrei consigliare al buon Montali ed a tutto lo staff dirigenziale della Roma che, visti i precedenti con tanto di ritardi agli allenamenti e spossamenti vari quando giocava nell'Inter (e non era solo colpa di birra e Dompì...), di includere nel contatto anche una clausola...anti-gnocca!
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