Dove compro il vino, senza dirlo a nessuno
di Andrea TroianiIl mio sistema di home banking è un software molto moderno. Ogni operazione si effettua rapidamente, la navigazione è molto chiara e l’interfaccia utente davvero intuitiva, sia dal pc sia dal telefono.
Ma questo non basta, la mia banca vuole andare oltre, vuole starmi vicino, anche troppo. Ultimamente ha iniziato a suddividere in categorie le mie spese ricordandomi puntualmente che spendo il 15% in utenze, il 30% in cibo, il 30% in abbigliamento e così via. Non voglio che nessuno sappia, o mi ricordi, quanto spendo in vino quindi, ho iniziato a barare.
Comprare il vino è un vezzo ed un vizio, anche costoso, che impone una certa attenzione nella selezione del canale di approvvigionamento.
Insomma quando ci si appassiona al vino, comprare la bottiglia in enoteca non basta più, anche se rimane una bellissima esperienza. Forse potrà essere di interesse per qualcuno sapere dove ho comprato le ultime bottiglie della mia cantina, o forse no, ma tant’è, io ve lo dico.
- – Franciacorta: con l’avvicinarsi della stagione calda ho pensato bene di non farmi mancare qualche bella bottiglia quindi 12 Brut, 6 Saten, 12 Rosè e 6 Non dosati. Acquistati tramite un noto sistema di gruppi di acquisto online con un prezzo medio a bottiglia che ha garantito un risparmio del 50%
- – 4 bottiglie di Grande rosso Toscano: ma che dico grande, grandissimo, enorme, magnifico; un pezzo di storia dell’enologia italiana. Preso tramite amico, più o meno, commerciante. Risparmio rispetto al prezzo di scaffale medio circa il 50%
- – 2 meravigliose bottiglie di bollicine italiane, probabilmente le due etichette più famose, espressione altissima di territori diversi ed enormemente vocati. Una vendemmia 2006 ed una 2007 (e sono uscite quest’anno), acquistate online da un simpatico e-commerce tra i meno noti, risparmio medio 25%
- – 2 bianchi elevati in rovere di una nota cantina marchigiana, acquistati presso l’associazione che eroga corsi di sommellerie, – 30%
- – 6 bottiglie di pregiato bianco umbro (con le corna) acquistato da, ormai fidato, venditore che offre forti sconti tramite il forum di un notissimo magazine di eno-gastronomia. Risparmio circa 25%.
- – Infine, 6 bottiglie varie (2 champagne, 2 vini dolci e 2 rosé) dall’amico Roberto, mio paziente amico e infaticabile suggeritore di esperienze enoiche, con prezzo di favore.
Non è difficile capire perché non amo che la mia banca mi ricordi quanto ho speso in vino.
17 Commenti
Piero gabriele
circa 7 anni fa - LinkAndrea però devi dirci i gruppi, le riviste e tutto quanto riesca a farci aderire agli sconti sopracitati ;)
RispondiSilvia
circa 7 anni fa - LinkVorremmo i riferimenti ora!
RispondiDavide Tanganelli
circa 7 anni fa - LinkLe so tutte :-D Perfino il nome della banca ;-)
Rispondiriccardo
circa 7 anni fa - LinkHo capito bene che hai acquistato a prezzi ridotti mediamente del 40% ma sarebbe carino da parte tue di rendere dotti noi poveri mortali delle tue dritte.
RispondiGiacomo
circa 7 anni fa - LinkSono i 2 rose' che mi spiazzano
Rispondidavid
circa 7 anni fa - LinkFranciacorta con Vinix. Comunque 56 bottiglie, giusto per collegarsi al post su quanto è caro il vino oggi giorno. (status symbol)
RispondiAndrea
circa 7 anni fa - LinkOk confesso tutto :-). Il sito per i gruppi di acquisto di vino è Vinix. Bella community e ottime cantine. Il forum è quello di Gambero Rosso. Ovviamente attenzione perché tra tante offerte serie può capitare quella "a rischio". Infine il sito ecommerce è quello di corso101, economico e molto rapido nelle spedizioni.
RispondiGiancarlob
circa 7 anni fa - LinkE l' amico commerciante chi è ? E l' amico dai prezi di favore ? :)
RispondiPiero gabriele
circa 7 anni fa - LinkAndrea 6 1 grande. Time to market perfetto. Bravo!
RispondiVinocondiviso
circa 7 anni fa - LinkMa nelle enoteche "tradizionali" nessuno compra più? Sia ben chiaro, anche io utilizzo questi canali alternativi, ma un giro in una fidata enoteca lo consiglio sempre. E non è detto che si spenda sempre di più.
RispondiIvan Ferri
circa 7 anni fa - LinkIo vorrei. Ma a forza di essere fregato ho smesso.
RispondiAndrea
circa 7 anni fa - LinkCiao, come scrivevo, io compro ancora in enoteca e spesso. In particolare è il posto di fiducia, grazie all'oste e alla sua competenza, dove scopro nuove bottiglie e mi faccio suggerire vini che non conosco. Una cosa è certa il modo di acquistare il vino sta cambiando parecchio.
Rispondimarco
circa 7 anni fa - Linkgrazie Andrea! non sapevo nemmeno dell'esistenza del corso 101, e pensare che sono di Riccione! vado subito a visitarlo ;-)
Rispondimarco m.
circa 7 anni fa - LinkEh caro Andrea... beato lei che lavora e mangia grazie al marketing e all'e-commerce. Forse gli amici che hanno commentato il post sui "furbetti del bloggerino" avrebbero qualcosa da dire sui suoi suggerimenti per gli acquisti. Io che invece, in lunghi anni di mestiere ho imparato da un pezzo che gran parte del giornalismo è una volgare marchetta (non solo per vendere un vino o altro... ma per spacciare falsità e ideologie ben più dannose) mi complimento con lei, perché mi fornisce qualche utile informazione sui tanti modi che oggi esistono per vendere del vino. Sulle sue personali preferenze.... "de gustibus....". Personalmente, resto sempre alla ricerca del sapore di quel certo Sangiovese bevuto in bella compagnia tanti anni fa in una trattoria romagnola, di quel verdicchio bevuto a Portonovo, del Rapitalà bevuto a Porticello poco oltre Palermo, di quel Verum dell'Oltrepò che comperavo a casse a Milano, di quel prosecco di Nino Franco di tante feste goliardiche in Friuli, di quel meraviglioso Beaujolais che trent'anni fa a Lucerna leniva la noia di tante giornate di lavoro. Gusti rimasti nella memoria e mai più ritrovati. Forse perché è cambiato il mondo, l'aria, la terra, la tecnica enologica. Anche Sophia Loren da allora è cambiata un po'... e i vini dopo tutto sono come le donne: una varietà infinita per tutti i gusti, anche per chi ama le cozze. Perché -grazie al cielo- al cuore non si comanda.
RispondiAndrea Troiani
circa 7 anni fa - LinkCiao Marco, grazie per il bel contributo. Temo, e spero vivamente di non offendere nessuno, che sia il tempo andato a farci sembrare più buono anche il vino passato. Già Orazio nel I secolo avanti Cristo parlava di "Laudator temporis acti", coloro che lodano il tempo passato. Comunque, io continuo a cercare nuovo vino da sovrapporre a quello già bevuto ;-)
Rispondiv.m.
circa 7 anni fa - LinkE acquistare in cantina è meno conveniente?
RispondiAndrea
circa 7 anni fa - LinkCiao, personalmente in cantina ho fatto grandissime esperienze ma scarsi "affari".
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