Come ottenere il massimo da un un cliente armato di carrello

di Elena Di Luigi

INDEPENDENT. Durante un’intervista radiofonica una dirigente di un grande supermercato britannico ha fatto intendere che le guilt-free check-outs, cioè le casse dove non si vendono snacks, sono numericamente sproporzionate rispetto a quelle che inducono a quell’ultimo peccaminoso acquisto. La gaffe ha portato alla ribalta la psicologia del supermercato che descrive i clienti come topi da laboratorio dentro un labirinto, stimolati a piacere. Vi siete mai chiesti come? Ecco alcune idee su come ottenere il massimo da un un cliente armato di carrello:
Golden zones: sono le aree con gli scaffali carichi di leccornie, facili da prendere e da consumare subito; fiancheggiano il tragitto verso le casse, dove si fa la fila.
Shop-in-shop: sono negozi ricreati all’interno di un supermercato, per esempio i wine shops, dove la luce soffusa e lo staff preparato danno l’idea si appartenere a una classe diversa.
Gondola ends: si trovano alla fine di una scaffalatura, spesso per le promozioni ma anche per presentare prodotti come se fossero scontati ma non lo sono
Buy level: L’attenzione del cliente non si ferma sul prodotto ad altezza occhi ma su quello tra il petto e la vita. Lo dice una ricerca di mercato da cui è scatenata una guerra del posizionamento pagato a suon di soldi dalle grandi marche.
Traffic builder: perchè pane e latte non sono mai all’ingresso? Perchè costringono la clientela a fare il giro del supermercato, e a prendere anche altro nel tragitto.

RADIO TIMES. Simon Callow è noto come attore shakespiriano e per il suo ruolo di morto in “Quattro matrimoni e un funerale”. É anche un appassionato di vino e di musica classica che combina insieme nel suo programma radiofonico chiamato “Tasting notes”. Le note sono quelle dei vini e dei grandi autori del vecchio continente così per esempio Simon Callow ascolta Così fan tutte diretto da Riccardo Muti (napoletano di origine come il setting dell’opera di Mozart) bevendo un vino campano; apprezza al meglio Les collines d’Anacapri di Debussy sorseggiando un vino caprese. Fuori Europa la ricerca degli abbinamenti si fanno più difficili ma non impossibili, tanto da non dover scomodare ancora i Beach Boys per i vini californiani, almeno non per un altro secolo.

LE HIGH VALLEY LIVE. I produttori della regione Finger Lakes nello stato di New York vedono sfumare la loro produzione di Riesling in seguito alle tante perforazioni idrologiche in corso per estrarre i gas di cui il suolo è ricco. Il microclima della regione dei laghi è tale da permettere a tante piccole cantine di vivere di produzione di vino ma anche di turismo, due risorse in simbiosi. Ancora più preoccupante delle attuale trivellazioni sono le sostanze chimiche introdotte in profondità che saranno pericolose per anni. Insomma, un copione già scritto per un blockbuster hollywoodiano.

THE DRUM. I produttori di Châteauneuf-du-Pape uniscono le forze con le enoteche di Oddbins per lanciare War Child, una campagna per raccogliere fondi in aiuto dei bambini che vivono in paesi in guerra. Per ogni bottiglia di vino venduta in GB la Oddbins devolverà una sterlina all’iniziativa. E chi non beve? Potrà acquistare una spilla e indossare lo slogan ‘Wine not War’.

BLOOMBERG. Secondo una valutazione generale e globale dei prezzi dei vini destinati alle aste il declino è del 20%. Liv-ex assesta la perdita a 100 milioni di dollari così per esempio uno Chateau Lafite-Rothschild oggi verà battuto a 12,100 dollari in meno rispetto a un anno fa e con segni di ripresa ancora lontani.

2 Commenti

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Durthu

circa 11 anni fa - Link

L'ultima notizia e' tradotta diciamo "a braccio". La notizia originale dice che una cassa (non una bottiglia) di Lafite oggi passa di mano a £7500 ($12100), rispetto ai £14000 di inizio 2011.

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Rossano Ferrazzano

circa 11 anni fa - Link

Anfatti, me veniva da di', sullo stile del mitico Johnny Schettino: "...ma quanto costano 'sti Lafite a Pechino?!?" :-DDD

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