Com’è l’enoteca dei vostri sogni?

di Massimo Bernardi

A volte mi chiedo come sarebbe la mia enoteca se mai riuscissi ad aprirne una. Considerando il budget limitato, sarebbe uno spazio piccolo eppure molto curato, tipo questo.

L'enoteca Le Vigne a New York

Sulle prime potrebbe sembrare un negozio di design, me ne rendo conto. Ma avvicinandovi alla vetrina, noterete che sopra (e sotto) ogni sedia ci sono le bottiglie di vino. E come sottolinea la lavagna, questo è “an italian wine shop”, un negozio di vini italiani. Precisamente Le Vigne, l’enoteca di Carlo Orrica, ex sommelier di un ristorante famoso, Babbo, sempre a New York.

Le Wine, nuova enoteca di New York

Ma ora che entrate viene il bello. Stupisce l’assemblaggio (quasi un’installazione) dei tavoli verniciati in bianco lucido che arrivano pensate un po’, da una sede dell’Esercito della Salvezza, e che formano una ricostruzione spartana della penisola italiana. Orrica, espone le sue bottiglie in questa insolita mappa, Piemonte, Lombardia… e via scendendo, una regione per tavolo. Siccome nei ristoranti le carte dei vini sono organizzate per regioni, i clienti hanno l’impressione di sfogliare una lista tridimensionale. Botole e cassetti nascosti servono da magazzino, visto che l’enoteca ha una sola stanza.

I prezzi partono da 8$ a bottiglia, altro dettaglio caro ai clienti di Le Vigne, dove ogni cosa è semplice, nuova e alla portata. La sensazione è di trovarsi davanti a un diverso concetto di wine-shop.

Com’è l’enoteca dei vostri desideri? Piccola ma innovativa come quella di Orrica, oppure a voi piace sognare in grande? Vi fa venire voglia di rivoluzionare il vostro negozio, ammesso che ne abbiate uno? Cosa pensate dell’insolita esposizione su base regionale, siete dell’idea che aiuti a vendere? [The Moment]

4 Commenti

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Leonardo Fi

circa 15 anni fa - Link

Impressioni sulla foto pubblicata: bella la "location" e l'arredamento, un po' meno la disposizione delle bottiglie che mi danno un'idea di disordine. Escludendo poi le bottiglie "in piedi" che fungono da presentazione, vedo in lontananza bottiglie stoccate in posizione verticale, e non mi piace troppo. In generale non mi piacciono le enoteche in cui tutte le bottiglie stanno "in piedi" (mi dà un idea di poca cura per il vino che si vende) e in cui si trovano in vetrina (spesso in pieno sole) bottiglie piene di vini "importanti" tipo Sassicaia o Chateau D'Yquem. Per il resto mi importa poco dell'arredamento o della grandezza. Basta che l'enotecaro sia competente e aggiornato.

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Kapakkio

circa 15 anni fa - Link

L'idea di una enoteca curatissima e piccola è davvero bella. Ma secondo me quello che manca in Italia è una catena di enoteche sul tipo Jacques Wein Depot in Germania o Nicolas in Francia. Da Jacques è possibile assaggiare tutti i vini in vendita, si ha una tessera cliente e si riceve un opuscolo con le offerte della settimana a casa, si organizzano degustazioni guidate e a tema. I vini sono in maggioranza nella fascia 5-20 euri, insomma un posto del genere è un ottimo posto per avvicinare nuovo pubblico al vino. Ovviamente il gusto dei vini è un pò troppo orientato all'internazionale ma insomma l'importante è cominciare per poi evolvere verso un proprio stile.

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doc

circa 15 anni fa - Link

Mi piace l'enoteca presentata e sono d'accordissimo sul pensiero di Kapacchio.

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Andrea Gori

circa 15 anni fa - Link

bella l'enoteca soprattutto perchè la cosa più difficile da spiegare al classico aMericano è che Venezia non è a mezzora da firenze o da Napoli... Non parliamo poi quando gli devi spiegare che il Sassicaia non si fa nel Chianti!

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