Being Paolo Cianferoni @ Caparsa (è anche parlare di merda a tavola durante il pranzo)

Being Paolo Cianferoni @ Caparsa (è anche parlare di merda a tavola durante il pranzo)

di Alessandro Morichetti

Non ancora 60 anni, 5 figli – dal 28enne Federico ai gemellini Francesco e Flavio di 12, 4 maschi e una femmina tutti con l’iniziale F. – i primi tre dei quali nati in casa con l’ostetrica, senza medici (e con la placenta congelata in casa, GULP!), compagna di vita Gianna vegetariana, astemia e custode del focolare, 12 ettari di cui 10 produttivi nel cuore del Chianti Classico a Radda in Chianti, un passato un po’ comunista un po’ radicale un po’ ambientalista, tanto cuore e sentimento, metodo quanto basta, sangiovese da ogni parte e Federico Staderini (noto a apprezzatissimo consulente e produttore “gambelliano”) un paio di volte l’anno: Paolo Cianferoni è un po’ questo microcosmo qui.

Sono sceso a Radda in Chianti nella “campagna più bella d’Italia” (cit. Eleonora Guerini, che probabilmente c’ha tutte le ragioni), per il primo incontro dei Vignaioli di Radda, aggregato spontaneo che riunisce per la prima volta il grosso della produzione raddese (da Castello d’Albola a Montevertine passando per Val delle Corti, Monteraponi, Poggerino, Istine e tanti altri): 30 le aziende produttrici sul territorio comunale, 26 presenti in degustazione di cui 21 biologiche e con estensioni che vanno dagli 0,5 ha ad oltre 100 per un totale di 3 milioni di bottiglie. Il Bengodi del sangiovese chiantigiano riunito in pompa magna per raccontare una storia di successi più recente di quanto non si possa pensare: qui siamo in alto, il sangiovese non maturava e la finezza non pagava. Poi il mondo è girato di 180° e i nomi sopra piacciono da bestia a chi vuole bere bene, molto molto bene e senza svenarsi. La terra vale ma non così tanto, il paesaggio è salvo e selvaggio come raramente succede in Italia, di una bellezza sconvolgente e con curve perfette per motociclisti e ciclisti anche grassoni da ogni dove. [Qui un report puntuale di Carlo Macchi – uno davvero di casa – sull’evento].

A Radda e dintorni si mangia mediamente, pochissime le punte, frequente una proposta acchiappaclick tarata sul turista straniero. In centro a Panzano in Chianti ho cenato trovando in carta appena due Chianti Classico, ho bevuto un Rosso di Montalcino 2015 e come immagine del lavoro ancora da fare credo possa bastare.

Paolo Cianferoni produce a Caparsa dal 1982 e ormai anche qui in zona le campagne sono lavorate prevalentemente da stranieri tra cui serbi e kosovari. Il potenziale produttivo di Caparsa è quattro volte tante le 25.000 bottiglie commerciate e il resto del vino è venduto sfuso sui 2,30 euro al litro. Siamo stati quattro ore sotto un gelso a parlare di mezzadria, investimenti realizzati senza fare debiti, rinascita del Chianti Classico e turismo straniero roboante che occupa il 90% delle visite in cantina: alcuni addirittura pagano per vedere Paolo al lavoro tra rimontaggi e travasi.

Caparsino

Dei 4 Caparsino tastati (è il Chianti Classico Riserva bandiera aziendale: il Rosso di Caparsa è un misciùn dove Paolo mette cosa gli gira, mentre Doccio a Matteo è nato per gli americani) la mia predilezione va ai più recenti, 2012 e 2014, più ariosi, sempre terragni e acidi, soprattutto più definiti e a fuoco. A un certo punto arriva il secondo figlio di Paolo – Filippo, bella copia del padre – col suo amico Giovanni Stella, enologo consulente di 28 anni che ogni tanto affianca Staderini in giro: nel 2010, che ha tanta bella materia e lunghezza, forse troviamo un filo di brett al naso, che non muore nessuno ma non ci stesse godremmo di più.

Ci fermiamo a pranzo per un piatto di pasta in questa campagna incantata mentre intanto la Gianna – dopo una ponderata disquisizione sul letame da utilizzare per concimare il suo orto – ha tirato fuori dal forno solare una torta al cioccolato. DAL FORNO SOLARE!

Lo orienti verso il sole, si risparmia energia e fino a ieri non sapevo esistesse una cosa del genere: comprato in Svizzera su consiglio di amici per 250 euro.

Forno solare

 

Lettore e commentatore di Intravino della prima ora, blogger in proprio – “Io faccio il vino e con passione scrivo di vino” il motto, ultimo post: “E se la vita del vignaiolo fosse una gran cagata?” – Paolo Cianferoni ha sempre tante storie da raccontare e non si stanca mai di imparare, in un percorso umano e agricolo che è al contempo antico, moderno e di grande ispirazione.

Io sto bene così, a bere senza sputare qui.

Alessandro Morichetti

 

 

avatar

Alessandro Morichetti

Tra i fondatori di Intravino, enotecario su Doyouwine.com e ghost writer @ Les Caves de Pyrene. Nato sul mare a Civitanova Marche, vive ad Alba nelle Langhe: dai moscioli agli agnolotti, dal Verdicchio al Barbaresco passando per mortadella, Parmigiano e Lambruschi.

8 Commenti

avatar

Federico

circa 7 anni fa - Link

Bella lettura, grazie.
Anche io nel mio piccolo ricordo questo inverno una splendida bevuta di Caparsino 2006, pimpante, stuzzicante ...ed elegantemente beverino. Che buono. Ad averne ancora da bere una all'anno.

Comunque, anche te presentarti con quella maglia!
(com'è? ....la grappa che noia il verdicchio che gioia!?)
:-)

Rispondi
avatar

Alessandro Morichetti

circa 7 anni fa - Link

"La grappa è noia il Verdicchio è gioia", regalo dello storico kenray al Meeting di Intravino al Vinitaly 2011. Poi al ritorno da Radda ho sbagliato lavaggio e non ti dico le bestemmie.

Rispondi
avatar

Federico

circa 7 anni fa - Link

Caspita! Ne ho un ricordo, erano i primi tempi che leggevo intravino e c'erano sempre i suoi commenti su tutto. A pensarci bene ricordo anche che scrisse che avrebbe fatto le magliette per l'incontro al vinitaly, pensavo fossero magliette più spot-intraviniche. ...sul lavaggio sbagliato tralascio commenti. Sono cose che fanno male. Ti capiamo.

Rispondi
avatar

Baser

circa 7 anni fa - Link

Scusate tanto il clamoroso OT: il post vale, e non lo meriterebbe.

Rispondete solo se potete.

Che fine ha fatto kenray? Tanto tempo fa, i suoi commenti (e quelli di Nelle Nuvole, che Iddio la protegga) erano veramente notevoli.

Rispondi
avatar

Nic Marsél

circa 7 anni fa - Link

Caspita! Mi sa che al meeting del 2011 c'ero anchio :-) Che bello! E kenray l'avevo incontrato! Ma che fine ha fatto? Per il resto grande invidia. Prima o poi spero di andarci anch'io da Paolo Cianferoni.

Rispondi
avatar

Nic Marsél

circa 7 anni fa - Link

P.S. Ho appena viso un meteorite PAZZESCO, verdissimo e gigantesco... e mi sono dimenticato di esprimere un desiderio :-(

Rispondi
avatar

Paolo Cianferoni

circa 7 anni fa - Link

Letame, merda è spregiativo.

Rispondi
avatar

Nelle Nuvole

circa 7 anni fa - Link

MESSAGGIO OT E NOSTALGICO:

Kenray ha compiuto sessant'anni ed è andato in pensione. Quando non va a trovare Armin Kobler per svuotargli la cantina, sta seduto per mattinate davanti ad un cantiere. Sta mettendo da parte i soldi per una crociera con destinazione finale Salvador de Bahia. Occasionalmente lo si incontra a Piacenza in occasione del Mercato dei Vini FIVI. Mi manca tantissimo, ma la sua epopea intravinica appartiene al periodo adolescenziale e scapigliato di codesto sito. Ora siamo tutti cresciuti, più seri qui, ancora un po' cazzoni su Facebook.

PS: Anche io sono possessora di una maglietta che recita sul petto solo "Nelle Nuvole" La prossima volta che mi vedo con Moricchia me la metto e poi ci facciamo un selfie per la gioia dei social.

Rispondi

Commenta

Sii gentile, che ci piaci così. La tua mail non verrà pubblicata, fidati. Nei campi segnati con l'asterisco, però, qualcosa ce la devi scrivere. Grazie.