Barolo 2016, 9 bottiglie all stars per capire se è l’annata del secolo

Barolo 2016, 9 bottiglie all stars per capire se è l’annata del secolo

di Andrea Gori

Arriviamo forse per ultimi a dirlo ma la 2016 a Barolo, e in generale in tutta Italia, è una vendemmia destinata a far parlare di sé a lungo e che sarà vista come spartiacque come a suo tempo lo fu la 1990. Un’annata in Piemonte (ma anche in Toscana ) con primavera umida e fresca e finalmente un’estate con pochi picchi di calore e soprattutto non siccitosa come altre.

La vendemmia si è svolta regolare e precisa secondo le volontà dei vignaioli con maturazione fino alla fine di settembre e raccolta vera e propria ad ottobre. Uve perfette e sane e anche abbondanti che hanno messo i produttori di fronte alle loro responsabilità: impossibile sbagliare il colpo con le aspettative mondiali alle stelle.

Mai così tanti i 100/100 attribuiti in Langa dalla critica internazionale ma è la qualità media (dimostrata da questi e altri assaggi effettuati nel corso degli ultimi mesi) a rassicurarci nelle nostre ipotesi. L’occasione per tornare a parlarne è stato un tasting molto interessante organizzato da Wellcom per Deditus ,  l’associazione che raccoglie l’esperienza su Cru ed MGA di famiglie storiche produttrici della denominazione come Azelia, Cordero di Montezemolo, Luciano Sandrone, Michele Chiarlo, Pio Cesare, Poderi Gianni Gagliardo, Poderi Luigi Einaudi, Prunotto, Vietti. Ecco i nostri assaggi.

VIETTI | Barolo Castiglione DOCG 2016
Un’ azienda tra le più storiche, ha poco bisogno di presentazioni con il boom incredibile di punteggi di Robert Parker e non solo ha ormai uno status tra i top cinque di Langa. Questo Castiglione è il meno roboante e intricato dei Barolo ma seduce istantaneamente con il lato floreale intenso e piacevolissimo, rose e viole abbracciate strette su tappeto fruttato rosso e nero, poi balsamico bello di menta, erbe e sottobosco. Il sorso è di dolcezza e piacere raro, carezzevole e intenso, un paradigma impressionante di cosa può significare dolcezza e piacere langhetto senza perdere di vista il godimento semplice e verrebbe quasi da dire quotidiano. 95

SANDRONE LUCIANO | Barolo Le Vigne DOCG 2016
Le Vigne nasce un poco per caso nel 1990 con piccolo appezzamento a Barolo e uno a Monforte poi si sono aggiunte altre vigne in altre zone. Nel 2010 arrivano  Baudana a Serralunga poi Villero a Castiglione e infine Novello, una diagonale perfetta con suoli terreni e altitudini che variano e si completano. Vino di grandissima ricchezza e frutto, concentrazione e potenza, note di spezia, lavanda, fragola in confettura, menta piperita, mallo di noce e carrube, caffè, liquirizia con tocco amaro, tostatura ricca e sfaccettata. Tannino granitico e sostanzioso con grandissime possibilità evolutive ancora in nuce. 97+

PRUNOTTO | Barolo Bussia DOCG 2016
Siamo nel 1956, Alfredo Prunotto decide di ritirarsi dagli affari e cede l’azienda al suo amico enotecnico Beppe Colla che, di ritorno da un viaggio in Borgogna con Veronelli, comincia a cercare nel 1961 zone tipiche di produzione particolarmente pregiate per la vinificazione separata dei Cru e Bussia aveva i terreni adatti a far nascere questo prototipo di MGA. Oggi il vino risultato di quella ricerca sorprende per freschezza, grande finezza ed equilibrio, sempre molto fruttato e di bella ricchezza con una gamma di intensità pazzesca di spezia, vaniglia, cannella camemoro, cardamomo e sandalo insieme a lamponi e fragole con vaniglia. Stile moderno ma riuscito benissimo in questa annata, molto meno pesante che nel recente passato. 95

PODERI LUIGI EINAUDI | Barolo Cannubi DOCG 2016
Negli ultimi anni l’azienda si è concentrata nel produrre vini più armoniosi con estrazioni più dolci. Per Cannubi si sceglie di non usare tutto il vigneto  di proprietà ma solo quelle non a terrazze che erano state fatte da Gancia. Vino di completezza e armonia, sapido, balsamicità che lo ha sempre accompagnato. Ricco e scuro, pepe nero, amarena, tabacco da pipa, viola e rose, poutpourry, frutta matura, pesca e albicocca, lavanda e ribes nero. Tappeto balsamico che intriga e seduce di rosmarino, ginepro e sandalo. Il sorso svela dei tannini sontuosi con finezza molto superiore ad altre annate soprattutto così da giovane. Sostanza e balsamicità, equilibrio, tannino splendido e sostanzioso. 96

PODERI GIANNI GAGLIARDO | Barolo Castelletto DOCG 2016
L’acquisizione di un piccolo vigneto a Serra dei Turchi a La Morra fa nascere l’azienda e da lì c’è stata espansione con ufficialità nel 1974 con Gianni Gagliardo. Oggi la metà dei vigneti sono in Roero, zona di origine di Gianni e l’altra metà si trova nel Barolo. Sono tanti gli appezzamenti in vari comuni attorno a Castiglion Falletto senza mai toccarlo. Monforte, Barolo, Verduno, La Morra, senza nessuno schema preciso. Castelletto è particolare perchè sono due ettari in cui vengono prodotte solo 3mila bottiglie. L’esposizione è a est, col sole del mattino. Erbe officinali, timo, menta, ciliegie, carrube, prugna, pepe nero, bergamotto, viola candita, naso sottile ma che prelude a intensità gustativa maiuscola, intensità tannica notevole, roccioso ricco e pieno. 93

PIO CESARE | Barolo DOCG 2016
Nasce nel 1881 questo Barolo classico che compie 140 vendemmie nel 2020. Fin quasi dall’inizio la famiglia Boffa capisce come sia importante vendere all’estero (passaporto numero 54 del Governo Italiano, per dire…). In questo vino, come viene ribadito in etichetta, vengono riuniti i vini di 7 comuni diversi ed è sempre stato il fiore all’occhiello aziendale, non certo una “base” come si suol dire. Piccoli frutti rossi e nero, menta e viola, ciliegia, fragola, sottofondo lieve vegetale freschissimo, balsamico potentissimo così come l’agrumato. Sorso roccioso ma lieve, l’intensità del naso prosegue in gola e seduce a più ondate, calore e freschezza di acidità si rincorrono alla grande. Vino meraviglioso e corale, splendido nel celebrare insieme la 2016 e il Barolo attuale nella sua grandeur. 97

CORDERO DI MONTEZEMOLO | Barolo Monfalletto DOCG 2016
Vino che nasce dall’assemblaggio di vari vigneti attorno all’azienda a La Morra. Non sono microclimi molto diversi alla fine, ma è un vino perfetto per capire La Morra e la sua potenzialità molto più alta di quello che si diceva in Langa fino a pochi anni fa. Proprio i Montezemolo sono stati i testimoni qualitativi di zona in tempi più difficili. Nota di cedro e frutto di bosco, mirtillo e menta, ribes rosso e nero, fragola che domina, resina, aghi di pino, chiodi di garofano. Note balsamiche importanti, tostature piacevoli, scatola di sigaro e lieve fumé, complessità olfattiva rimarchevole che prelude a sorso intenso e profondo, speziato di sandalo, floreale aromatico, fruttato ricco. Dinamicità futuribile non comune, tenore tannico e freschezza di alto lignaggio. 95

MICHELE CHIARLO | Barolo Cerequio DOCG 2016
Stefano Chiarlo che ci racconta il vino è figlio di Michele di origine contadina dell’astigiano. Finisce la scuola nel 1956 insieme a coetanei eredi di aziende nella Langa più nobile e produce il suo primo Barolo poco dopo. La prima annata di Cerequio esce nel 1980, nella 2016 mostra equilibrio di grandi annate come 1990 o 2004 che nascono già armoniche e complete, espressive fin da subito. Naso terroso e balsamico, sostanza fruttata decisa e importante slancio e finezza che tornano a ondate, tannino serrato e completo ma che compenetra la dolcezza caramellata e candita in maniera esemplare. 93

AZELIA | Barolo San Rocco DOCG 2016
Lorenzo Scavino racconta la centesima annata per l’azienda. Il bisnonno dell’attuale proprietario riuscì a fare una produzione continuativa e pochi anni dopo cominciò ad esportare. L’azienda è ancora a carattere famigliare in fattoria con tenuta a Castiglione Falletto anche se la maggior parte dei vigneti sono a Serralunga. Bricco Fiasco è a Castiglione, giù cru negli anni ’70 da vigneto tra i primi piantati ma il resto viene quasi tutto da Serralunga dove acquistarono negli anni ’70. Il San Rocco è un classico della denominazione per chi sa aspettare, un vino che esplode in note ferrose e sapide del terreno bianco delle argille di Serralunga, si sentono le radici profonde, la struttura tannica imponente e sontuosa. Ha lunghezza dirompente austerità e concretezza che si fanno sentire debordando dal bicchiere e trascendendo i decenni. 97+

Di certo annata quindi da comprare e conservare senza paura di aprire già qualcosa. E se non riuscite ad accaparrarvi niente non disperate, a giudicare da questo video le vendemmie successive non saranno da meno, 2020 compresa.

 

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Il Barolo di Pio Cesare lo trovi da Italvinus

Andrea Gori

Quarta generazione della famiglia Gori – ristoratori in Firenze dal 1901 – è il primo a occuparsi seriamente di vino. Biologo, ricercatore e genetista, inizia gli studi da sommelier nel 2004. Gli serviranno 4 anni per diventare vice campione europeo. In pubblico nega, ma crede nella supremazia della Toscana sulle altre regioni del vino, pur avendo un debole per Borgogna e Champagne. Per tutti è “il sommelier informatico”.

29 Commenti

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vinogodi

circa 3 anni fa - Link

...sicuro , sicuro , sicuro di non esserti dimenticato qualcuno? Diciamo almeno 9 fra i primi 10 che non vedo ?

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Andrea Gori

circa 3 anni fa - Link

Questi sono quelli che Deditus mi ha spedito, altri ne ho assaggiati ma non li ho riportati qui per ora

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vinogodi

circa 3 anni fa - Link

...bella selezione , davvero ottimi e quasi tutti bevuti : però fra quelli assaggiati ( per "dovere" e per piacere) , dell'annata 2016 (davvero fra le più buone degli ultimi 30 anni) mi permetto di suggerire ( a parte CàD'Morissio da botte e Crichet Pajé sempre da botte ... e Vigna Rionda di Massolino , in anteprima già imbottigliato in affinamento ... quindi parliamone fra 3 oppure 4 anni che saranno supremi) : - N°1 assoluto Ester Canale di Giovanni Rosso - Monprivato di Giuseppe (Mauro) Mascarello - Barolo di Bartolo - Monvigliero di Fabio (Alessandria , GB Burlotto) - Cannubi idem come sopra - Il trittico Francia - Cerretta e Arione di Roberto (Giacomo) Conterno , che (non voglio spoilerare visto che , probabilmente, il 2016 non farà Monfortino che è ... qui dentro) ... che bevuti venerdì mi hanno fatto capottare... con tutto il rispetto dei succitati... ... aggiungerei il Brunate di Rinaldi , ma poi sembra voglia fare il maestrino ...

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Ale

circa 3 anni fa - Link

e sticazzi non lo menzioni?

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Vignadelmar

circa 3 anni fa - Link

Caro Vinogodi, fra i barolo 2016 mi permetto di risegnalarti lo Sperss del Giove Tonante dell'Enologia Italiana, Angelo Gaja. A mio modo di vedere il suo miglior barolo mai prodotto. Di una bontà golosa debordante: da berne a secchiate!!! Poi non dire che non te lo avevo detto !!! Ciao

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Andrea Gori

circa 3 anni fa - Link

Lista preziosissima! Di questi che citi ne ho assaggiati solo alcuni ma concordo eccome

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Pittosforo Alchechengi

circa 3 anni fa - Link

Non è che sembri

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Curioso

circa 3 anni fa - Link

MGA sta per ? Wine spectator ha definito il Barolo base 2016 di Massolino come il 7° vino della sua classifica 2020 ..

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vinogodi

circa 3 anni fa - Link

...di Massolino , il Barolo base sta alla Riserva Vigna Rionda come di Giacosa il Nebbiolo D'Alba Vigna Valmaggiore sta alla Riserva Le Rocche di Falletto Etichetta Rossa... ma davvero leggete ancora Wine Sectator?...

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Curioso

circa 3 anni fa - Link

Ma perché risponde sempre con tono irritato, di onniscienza e superiorità rispetto a chiunque interluquisce ??? Ho semplicemente riportato una notizia recente, piacente o meno... ST1A CALMOH. E Wine spectator crea molta più economia nel settore del vino rispetto a lei .. piaccia o meno STACCE!. P.s. glielo dice un giovane amante del vino che ha sfanculato le guide dopo pochi anni che le ha seguite compreso quella per cui scrive Lei.

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Patrick Jane

circa 3 anni fa - Link

Quella classifica è di infinita tristezza, con solo Gastillo Ygay degno di figurare in una qualche top 100

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Eb2323

circa 3 anni fa - Link

Non arrabbiarti. Pensa con la tua testa come stai facendo. Stai già vincendo. Leggi tutto. Valuta tutto secondo il tuo gusto personale. E crescerai senza sudditi ne padroni.

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Eb2323

circa 3 anni fa - Link

Non come le guide che hai citato che succhiano la stessa mammella da anni succubi della luce che in piccola parte li irradia.

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Eb2323

circa 3 anni fa - Link

Poi se caro Curioso sei proprio triste.... il piano ristori prevede un secchiello di Sperss a testa per tornare di buonumore....

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Kalosartipos

circa 3 anni fa - Link

Menzione Geografica Aggiuntiva

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Curioso

circa 3 anni fa - Link

Grazie.

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Kalosartipos

circa 3 anni fa - Link

E saranno trent'anni che Prunotto è di proprietà Antinori.

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Andrea Gori

circa 3 anni fa - Link

Che la proprietà di Prunotto sia di Antinori lo sanno tutti, magari qui era più interessante raccontare come è nata, no?

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marcow

circa 3 anni fa - Link

Vinogodi: "ma davvero leggete ancora Wine Sectator?…" __ Caro Vinogodi, sai quando diremo di essere entrati in una NUOVA "EPOCA" ? _____ Quando l'INTELLIGENZA ARTIFICIALE (IA) e la Robotica avranno reso SUPERFLUO... L'UOMO. L'uomo sarà Obsoleto. ____ La rivoluzione è in corso. ____ I cambiamenti saranno veloci e più profondi di quelli di INTERNET. Si parla di PostUMANO. (Parallelamente va avanti l'ingegneria genetica) __ E VOI..... d-e-g-u-s-t-a-t-o-r-i....... pensate di uscire indenni da questa rivoluzione in corso? __ State sparando le ultime cartucce. :-)

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Vinogodi

circa 3 anni fa - Link

...in attesa dell' Enoviagra si " tira" avanti...

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marcow

circa 3 anni fa - Link

Caro Vinogodi, poiché si stanno facendo, e si faranno, notevoli passi in avanti nulla produzione di "OTTIMI" VINI ARTIFICIALI(non spaventatevi!!!) da immettere sul.... cd. mercato "parallello" dei CIBI SINTETICI... "fabbricati" in vitro (v carne e hamburger già sperimentati da tempo in laboratorio)(stanno cercando di abbassare il costo di produzione) è probabile.... che ci sarà bisogno di degustatori e recensori di questi NUOVI PRODOTTI ALIMENTARI. È probabile....che gli attuali degustatori, sostituiti, come dicevo, dall'IA... verranno ri-ciclati per le recensioni dei cd. Vini Artificiali. ... Preparati!!! :-) PS Non sto scherzando. Parlo seriamente.

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Stefano

circa 3 anni fa - Link

Ma come, la 2015 non era l'annata del secolo, e adesso?? Ma andate ad arare i campi..che forse fate qualcosa di positivo

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Eb2323

circa 3 anni fa - Link

Assaggia lo Sperss 2015...poi non dire che non te lo avevo detto....

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Eb2323

circa 3 anni fa - Link

Hasta la Marenca! Siempre! Ma per piacere ah ah ah .....

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Eb2323

circa 3 anni fa - Link

Il barricadero che si piega al volere di Giove.... che ridere....

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Andrea Gori

circa 3 anni fa - Link

Che la 2015 sia stata la annata del secolo per il Barolo qui su Intravino non l’ha mai detto nessuno. E in ogni caso chi l’ha detto cosa ne poteva sapere che la 2016 sarebbe stata meglio?!?

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Sancho P

circa 3 anni fa - Link

Volando basso: Massolino, Palladino e Cavallotto hanno prodotto il miglior "base" di sempre. Almeno a memoria mia. Poderi Marcarini era dal 2001 che non regalava un La Serra elegante e sfaccettato come l'ultimo prodotto. Un Barolo splendido ed ammaliante ad un prezzo ancora abbordabile. L'Ornato di Pio Cesare, tra i migliori di sempre. Il Vigna Rionda di Pira, il più complesso degli ultimi dieci anni. Idem il Lazzairasco di Guido Porro. Palesemente più indietro rispetto all'anno precedente, il Ca' mia di Brea, L'Ornato di Palladino, il Brunate di Marengo e quello di Francesco Rinaldi.

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LoBaro

circa 3 anni fa - Link

Forse WS tiene conto dell'ottimo rapporto qualità prezzo del base di Massolino (che dopo la 7a posizione sicuramente si alzerà) o forse secondo il loro gusto personale ha l'x-factor... (poi qualcuno mi spiegherà anche come la disponibilità del prodotto possa influire sul giudizio) comunque basta fare una semplice prova: spendere trenta euro, se ancora non lo avete assaggiato, e provarlo (se ancora lo trovate); personalmente dopo aver fatto queste prove sono quasi sempre rimasto deluso dalle aspettative.

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Sancho P

circa 3 anni fa - Link

La prima che hai detto più la costanza qualitativa di quel vino. Roberto Massolino Docet. Nessuno legge le guide e i punteggi, come una volta nessuno votava Democrazia Cristiana. Dopo la valutazione di WS, tutti a cercare qualche bottiglia. A cominciare da ristoranti(tra cui quello di un noto calciatore di serie A) ed enoteche. Dalle mie parti almeno. Ma suppongo, a rigore di logica,anche altrove.

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