Appunti irresponsabili: per un’analisi freudiana di un degustatore abituale di vino (maschio)

Appunti irresponsabili: per un’analisi freudiana di un degustatore abituale di vino (maschio)

di Pietro Stara

Un degustatore abituale evidenzia in maniera palese una libido sessuale repressa: egli ricorre al principio della soddisfazione del piacere immediato attraverso l’assorbimento del liquido vinoso per ristabilire l’equilibrio, l’appagamento dei desideri e per scaricare malcelate tensioni dietro una veloce odorata aromatica intensa.

Non potendo, però, possedere il fallo simbolico, egli impugna il calice come fosse quello reale, accorgendosi ben presto della differenza delle dimensioni e, ritornando immancabilmente al principio di realtà, viene colto da una potente disillusione: l’attenzione vira nuovamente verso il calice e lo sguardo vetrificato che attraversa il bicchiere ammette l’esistenza della pulsione di morte, thanatos, che si sublima soltanto attraverso la coazione a ripetere: annusare, roteare, roteare, annusare, roteare, roteare, roteare, annusare con una narice, poi con l’altra, poi con entrambe, roteare e via daccapo.

Ecco allora che pulsioni libidiche dell’Es si esaltano in una serie incontrollata di tic a cui il degustatore abituale non può sottrarsi, così come non può sottarsi ai sogni convulsi, solitamente dove compaiono la maestra-suora di scuola materna che impugna la bacchetta per le punizioni e il cugino di terzo grado disadattato, in cui deve rendere conto delle combinazioni di almeno ottantotto aromi presenti nel vino.

Le implacabili pulsioni dell’ES di un normale degustatore di vino raramente vengono ricondotte nell’alveo della normalità del suo Super-Io che si trova, in mancanza di meglio, a farsi un goccetto ‘reale’ con l’Io in uno dei tanti bar cittadini abitualmente frequentati. Anche se della civiltà del vino il degustatore ne elogia gli sviluppi storici e programmatici, spesso bofonchiando parole incomprensibili sulla tradizione e su qualche rispettabile antenato che pare abbia dato i lustri ai vini che si sta felicemente ingollando, egli è perfettamente conscio che essa, con i suoi divieti e permessi, è la causa prima delle sue nevrosi.

Lacerato dalla scissione tra il seno materno buono, rappresentato vieppiù dal Barolo Monfortino in qualsiasi annata sia stato prodotto, da quello cattivo, contenuto in qualsiasi brik in vendita al supermercato, nel degustatore abituale di vino prevale l’angoscia depressiva a seguito del raffronto tra oggetto totale, il vino di qualità, sentito come dabbene, ed il proprio Io, sentito come malvagio.

Pur non potendo essere mai felice, almeno su questa terra e fintanto che i prezzi dei migliori vini saranno inabbordabili, al degustatore abituale sono consigliati lunghi periodi di psicoanalisi della durata di non meno di quindici anni per una frequenza di almeno quattro volte settimanali, alternate con degustazioni periodiche di vini di primordine a carico, economico s’intende, di un parente facoltoso.

Il primo segnale di una riuscita terapia analitica si potrà intravvedere, non prima dei quattro anni, dalla richiesta di bicchieri per la degustazione di taglia inferiore.

[immagine: Wine Folly]

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Pietro Stara

Torinese composito (sardo,marchigiano, langarolo), si trasferisce a Genova per inseguire l’amore. Di formazione storico, sociologo per necessità, etnografo per scelta, blogger per compulsione, bevitore per coscienza. Non ha mai conosciuto Gino Veronelli. Ha scritto, in apnea compositiva, un libro di storia della viticoltura, dell’enologia e del vino in Italia: “Il discorso del vino”.

4 Commenti

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Radici

circa 5 anni fa - Link

Considerando che un mese di psicoanalisi a quattro volte a settimana costa come due Monfortino in grande annata... Forse è meglio tenersi la nevrosi... ;-)

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Stefano Cinelli Colombini

circa 5 anni fa - Link

Sono d'accordo sull'esistenza di un rapporto tra libido e bere, ma personalmente la vedo come un'immersione subliminale nel fluido femminino. E per niente repressa, proprio goduriosa.

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Lanegano

circa 5 anni fa - Link

Perfettamente d'accordo.....

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Madeline Puckette

circa 5 anni fa - Link

Hey! That image is from Wine Folly! Please link to source.

Done, sorry for that [j]

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