Agenzie interinali | Trovare lavoro nel mondo del vino è una missione possibile
di Leonardo RomanelliDiciotto possono bastare? Sono i settori nei quali, secondo gli esperti, si divide il lavoro nel comparto vino, uno dei pochi nei quali si incrementano le assunzioni o, meglio, i ruoli operativi, che spesso devono essere svolti come liberi professionisti. Se sia una suddivisione realistica non è dato sapere del tutto, rimane il fatto che si tratta di un dato in controtendenza: se tutti lamentano la perdita di un impiego, qui si creano nuove figure professionali, quali ad esempio il Brand ambassador, colui che fa da testimonial ad un’azienda vinicola, anche se, ad onor del vero, non pochi i sommelier lo fanno anche per etichette famose di acqua.
Andiamo per ordine, però: se il sogno è quello del posto fisso, con tanto di assunzione, allora bisogna cominciare a pensare di sporcarsi le mani e durare fatica; i posti ambiti diventano quelli di operaio nella vigna o cantiniere, se poi si accetta di fare il factotum scatta anche la casa in concessione e quindi, se lo stipendio non è dei più alti, si riesce però a risparmiare sul resto. La vocazione all’eremitaggio, soprattutto in inverno, è condizione necessaria per sopportare la solitudine e scarsità di vita sociale. Altra figura ambita è quella del direttore commerciale, in pratica colui che deve vendere perché va bene sì la poesia, ma se le bottiglie non vengono stappate dopo opportuno pagamento è inutile produrle. Qui la figura ricercata è diversa, c’è bisogno di qualcuno che non solo ami stare tra la gente, ma abbia voglia e mezzi per convincerla a fare ordini e rispettare i pagamenti, azione non del tutto scontata, a sentire molti produttori italiani; livello di stress altissimo, conviene pensare ad una sana cura di ginseng in anticipo.
Tra le nuove figure che emergono dall’analisi di settore, un posto di riguardo viene assegnato ai comunicatori, soprattutto quelli che operano nei new media, ma qui salvo rarissime eccezioni, appare arduo trovare una società di comunicazione che stipendi regolarmente un wine writer. In tanti, delusi da tale impatto negativo, ripiegano allora sul settore PR ed uffici stampa, ma qui si potrebbe aprire un lungo dibattito su come i due lavori, giornalista e PR, siano diversi e richiedano motivazioni e stimoli differenti. Tirando le somme un dato è certo: il lavoro aumenta ma i soldi bisogna sudarseli, o fisicamente, come quando si devono spostare le botti in cantina, o psicologicamente, quando la tensione aumenta, soprattutto a fine mese.
32 Commenti
Salvo
circa 12 anni fa - LinkDa un bel pò provo a fare delle ricerche per trovare un lavoro nel mondo del vino, ma con scarsissimi risultati. Non è che ci sia una forma di barriera informativa tra chi offre e chi cerca??
Rispondivignevere
circa 12 anni fa - LinkGentilissimo Leonardo, Post centratissimo....Io da 18 anni vivo il mondo del vino, ho fatto il sommelier, il buyer, l'enotecaro. Da marzo ho deciso di prendermi un periodo d'apprendistato per imparare ancora di più su questo fantastico mondo. Sarebbe possibile diventare il suo "bortaborse-bottiglie" seguendoLa in ogni degustazione e/o manifestazione enoica? Naturalmente a ingaggio gratuito .... Enosperando, La saluto
RispondiBelle
circa 12 anni fa - LinkIl settore PR/Uffici stampa (meglio detto delle Media Relation se ci si occupa di stampa, radio, tv, digital, adv...; o delle Relazioni Esterne se si gestiscono anche rapporti istituzionali, con associazioni di categoria o istituti di ricerca...) non è affatto un ripiego per chi voglia lavorare nel mondo del vino. Provare per credere! Poi parlare. E comunque (anche se vado un pochino fuori tema): basta alludere alle PR come a una sorta di cuginette delle amichette del Nano... E' vero che, purtroppo, alcune signorine affossano volgarmente la categoria, ma altre, magari, lasciano qualche speranza... o almeno non si rifiutano di assaggiare il vino di cui parlano! Che noia! E poi: ci sono anche alcuni ometti a fare 'sto "mestieraccio"... E spesso, in questo caso particolare, si parla proprio di ("strani" o -più rari- bravi) giornalisti col doppio incarico... Anche se non è detto che chi è abituato a scrivere -si spera liberamente e di quello che reputa più interessante- possa gestire bene la comunicazione e l'immagine di una o più aziende specifiche. L'importante è tuttavia che chi si ritiene comunicatore lo faccia senza improvvisare e si comporti in modo professionale: almeno il vino non ha bisogno di nuovi cialtroni. Caso mai, sempre riguardo alla comunicazione, di persone attente ed "esperte" contemporaneamente di vino (ma dai?), media, relazioni professionali, lingue, capacità organizzative, lungimiranza, nervi saldi... Infine, concordo totalmente su un aspetto preciso di questo post: il lavoro nel vino c'è, per fortuna! La fatica non spaventa nessuno che abbia passione per quello che fa e sia competente, serio, sveglio!!! Ce la facciamo, ce la facciamo...
RispondiLeonardo Romanelli
circa 12 anni fa - LinkIo non ho parlato affatto di ripiego se leggi l'articolo,ho scritto che sono due lavori diversi, assolutamente, e si deve scegliere il proprio con cognizine di causa. E non considero certo le PR le cuginette del Nano, chiedere alle PR italiane che mi conoscono.In pratica, stiamo parlando la stessa lingua:-))
Risponditwineb
circa 12 anni fa - LinkBravo Romanelli, finalmente un post sul lavoro nel vino. Che ci siano le posizioni è un conto, ma che ci siano anche i posti di lavoro un altro.. Di fatto il mondo del vino è troppo chiuso e si trova lavoro solo per conoscenze, difetto questo comune a forse tutti i settori economici italiani. Provate a confrontare le offerte di lavoro nel settore vino dei centri per l'impiego italiani (uno per provincia) con quelli dell'omologo francese (uno nazionale). In Toscana, dove gli ettari apparentemente sono troppo pochi, da gennaio ad oggi saranno apparse 3 offerte di lavoro! Poi sono convinto che alle aziende manchi una buona dose di coraggio, tutte a piangere per la crisi, ma nessuna o pochissime che investano per uscirne (fuori dal vino, vedere volkswagen contro fiat). Bisogna investire in personale e formazione prima di tutto. In questo rientra anche il fatto che tutti chiedono esperienza e nessuno te la fa fare. Così stiamo fermi, addio progresso, e prima o poi le conseguenze le sentirà tutto il settore.
RispondiSalvo
circa 12 anni fa - LinkCentrato in pieno il problema!!!
RispondiCarema86
circa 12 anni fa - Link"tutti chiedono esperienza e nessuno te la fa fare" nocciolo del problema. grande!
RispondiOsteRobi
circa 12 anni fa - LinkRagazzi,se avete passione.. credeteci!! ..che tanto in qualche modo si emerge!!
Rispondiesperio
circa 12 anni fa - LinkLa cosa strana ai tempi d'oggi e' che a trarne profitto sul vino, sono piu quelli che ne parlano che quelli che lo producono e lo commerciano con tutti i relativi rischi.
RispondiSilvia
circa 12 anni fa - LinkBuongiorno a tutti, ho letto con piacere quest'articolo e Vi chiedo qualche consiglio. Ho 26 anni, approdata nel mondo del vino da due anni, dopo un corso di marketing del vino finanziato dalla Regione Veneto ho avuto due esperienze in cantine venete. In entrambe mi occupavo della comunicazione online e aiutavo i responsabili nell'organizzazione di eventi. Nell'ultima esperienza mi occupavo (parzialmente) della gestione del punto vendita. Amavo stare al contatto con la gente, cercare di spiegare cosa c'è all'interno di una bottiglia di vino, spiegare dove si trovano i vigneti ecc.. (preciso che non fatto nessun corso per diventare sommelier, ma ho capito che questo lavoro mi affascina, mi piace e mi coinvolge. Ora sono Volontaria in Servizio Civile, lavoratrice a tutti gli effetti ma risulto una giovane inoccupata. Ho tartassato le cantine del Veneto con il mio curriculum e mi sono proposta anche come stagista, ma zero risposte, zero considerazione. Che consiglio dareste a un giovane che vuole entrare in questo mondo così complesso?! Grazie.
RispondiSimone e Zeta
circa 12 anni fa - LinkPregare molto, prima e dopo i pasti.
Rispondigionni1979
circa 12 anni fa - Link;-)
RispondiSilvia
circa 12 anni fa - LinkGià lo faccio :)
Rispondigianpaolo paglia
circa 12 anni fa - LinkParti all'estero, poi ritorna in Italia dopo un paio di anni con un bel CV solido, anche lavoro manuale conta.
Risponditwineb
circa 12 anni fa - LinkNon serve a nulla. Ripeto, sono utili solo le spintarelle. Se vai all'estero, rimanici!
RispondiCarema86
circa 12 anni fa - Linkio ho fatto così. almeno all'estero ti fan partire anche da zero, qua col c°°°
Risponditwineb
circa 12 anni fa - LinkCi sono stato all'estero e l'esperienza non mi manca, quindi non partirei neanche da zero, mi mancano solo gli amici giusti...
RispondiCarema86
circa 12 anni fa - LinkNon conosco gli altri ruoli ma ti garantisco che come Sommelier a ristorante il cv basta...
RispondiSilvia
circa 12 anni fa - LinkCiao Carema, partirei subito se potessi ma non ho contatti per farlo! Non me la sento di partire allo sbaraglio!
RispondiBelle
circa 12 anni fa - LinkSei disposta a trasferirti? Se sì, lasciami un'email e ti scrivo!
RispondiSilvia
circa 12 anni fa - LinkCiao Belle, con trasferimento intendi all' estero? Comunque sì mi piacerebbe prenderlo in considerazione, ma per il momento servono contatti e risorse economiche! Ecco l'indirizzo jobwinelover@gmail.com - aspetto tue news - Grazie!
Rispondimassimiliano
circa 12 anni fa - LinkCiao Belle, scusami se mi intrometto nella vostra discussione, ma ho visto che forse puoi aiutare nella ricerca di un lavoro nel mondo del vino all'estero. Io ho un MBA in Wine Marketing and Management e all'estero ci lavorerei volentieri. Mi farebbe piacere mettermi in contatto con te.Un caro saluto Massimiliano
RispondiLaurae
circa 11 anni fa - LinkAll'estero? ...e se fosse l'Australia? ambientino non semplice dove mettersi alla prova ,ma cerchiamo Agenti Volenterosi da 4 anni e scareggiano ,anzi sono introvabili...ma chissa' contatto su Fb Dispensa of Slow Tasters
RispondiLaurae
circa 11 anni fa - Link...scarseggiano... :-) il correttore automatico e' ribelle
Rispondicarlo
circa 12 anni fa - Linkciao Belle, io ho una laurea in tecnologie alimentari curriculum in viticoltura ed enologia e vorrei trasferirmi all'estero potresti darmi qualche consiglio? grazie
RispondiGiorgio Iodice
circa 12 anni fa - LinkBuongiorno Carlo La nostra azienda si occupa di distribuzione di vini ad Hong Kong e cerchiamo commerciali italiani disposti a trasferirsi ad Hong Kong. Requisiti conoscenza anche accademica del settore del vino e buona conoscenza della lingua inglese. Per i contatti marco@ellermann.hk Cordiali Saluti Marco Iodice
RispondiClà
circa 11 anni fa - LinkBelle mi trovavo per caso su questo forum proprio perché anche io, come molti qui, cerco lavoro nell'affascinante mondo del vino. Ho una laurea specialistica in marketing agroalimentare con tesi in wine marketing non convenzionale, in più durante il corso universitario ho effettuato un periodo di stage in una conosciuta cantina vitivinicola ma poi purtroppo non sono riuscita a continuare questo percorso. Il mio timore è quello di non saper fare bene la ricerca. Se hai altri consigli li accetto volentieri. Ps. Anche io sarei disposta a trasferirmi all'estero. Parlo Inglese e Spagnolo.
Rispondidamiano mencarelli
circa 11 anni fa - LinkStò cercando lavoro come operaio vitivinicolo nella zona California Sarei lieto se avessi una risposta Grazie nell'attesa di una Vostra risposta DAMIANO MENCARELLI
Rispondistefania
circa 11 anni fa - Linka me basterebbe anche lavorare nei campi, purche' mi diano in lavoro.[img]inserisci qui il link tra i due tag[/img]
RispondiGiorgia
circa 10 anni fa - LinkBuongiorno a tutti. Ho 33 anni a lavoro da diverso tempo in ambito commerciale (macchine utensili prima, assicurazioni adesso). Mi piace molto, ma vorrei buttarmi su qualcosa che mi appassiona realmente. Guarda caso parliamo di food & wine. A fine marzo dovrei iniziare il secondo livello WSET per certificare un minimo le mie competenze in ambito enologico, visto che sono una semplice appassionata. Dispostissima nonché intenzionata a trasferirmi all'estero. Avete qualche consiglio? Grazie a tutti!
RispondiPasquale
circa 8 anni fa - LinkSalve a tutti, ho 27 anni, sono un prossimo Dottore di Ricerca in Imprenditorialità ed Innovazione con una tesi focalizzata sulle regioni vinicole come "regioni creative" e sul vino "prodotto creativo", su Chianti e Saint-Emilion. Inoltre sono abilitato all'esercizio della professione di Dottore Commercialista. Mi occupo di vino (settore per il quale ho una grandissima passione) da un paio di anni, ho svolto un periodo di ricerca a Bordeaux presso una Business School. Mi piacerebbe continuare a lavorare in questo settore, sono aperto a consigli da parte di tutti! Grazie mille...
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