A volte ritornano | Il colpo di coda della “Milano da bere”
di Antonio TomacelliLa provincia di Milano ha una sola doc, San Colombano. Uno dei produttori ha pensato di approfittare dell’imminente Expo del 2015 (!) per realizzare questa etichetta celebrativa in 43 lingue diverse (doppio !), con il Duomo in bellavista (triplo !). Ora qualcuno dovrebbe avvisarlo che: A) L’etichetta è illegale in quanto la legge non consente l’uso di monumenti a meno che non siano di proprietà dell’azienda.
B) Molte delle etichette dovrà mandarle al macero perchè i musulmani non bevono alcolici. C) L’etichetta esteticamente fa vomitare. Per i punti A e B ci sarebbero i Nas, ma una legge che ponga fine alle sofferenze della “Milano da Bere” ancora non c’è, per cui tocca sperare nella secessione padana. Ma fate presto, vi prego!
32 Commenti
Nelle Nuvole
circa 13 anni fa - LinkChe c'é scritto nella retroetichetta, imbottigliato all'origine?
RispondiGregorio
circa 13 anni fa - LinkLa cosa importante è se il vino è buono, poi diventanta ininfluente che i musulmani non bevano, e pure la secessione. Infatti, anche secessi, se il vino non è buono non è buono.
RispondiLuca Amodeo
circa 13 anni fa - LinkA proposito di secessione, aggiungerei che - soprattutto per mantenere il riferimento "milanese" alla DOC - nel 1992 il comune di San Colombano al Lambro decise di rimanere una exclave della provincia di Milano incuneata fra la nuova provincia di Lodi e quella di Pavia.
RispondiGregorio
circa 13 anni fa - LinkPer curiosità, sai anche quanti sono i le etichette e gli ettari colvitvati della San Colombaano DOC?
RispondiLuca Amodeo
circa 13 anni fa - LinkTra semplici produttori e produttori/imbottigliatori, nel sito del relativo Consorzio sono elencate solo 17 aziende (http://www.sancolombanodoc.it/template.php?pag=12782). Per la DOC San Colombano i dati 2009 parlano di 69,56 ettari di superficie vitata, per una produzione effettiva di vino a DOC pari a 2808 ettolitri (fonte: http://www.agricoltura.regione.lombardia.it/shared/ccurl/152/496/Tabelle_RAA2010.zip, capitolo 14, tabella 14.18). Così anch'io mi son tolto la curiosità :-) Grazie per l'attenzione.
RispondiNic Marsèl
circa 13 anni fa - LinkSoldati diceva che il vero vino di Milano è quello di Montevecchia, oggi in provincia di Lecco, geograficamente più vicino al duomo di San Colombano.
RispondiMario Crosta
circa 13 anni fa - LinkA me piacciono sia quelli di Montevecchia che quelli di San Colombano, che sono completamente diversi. Mi spiace che se ne possa parlare soltanto per quell'obbrobio di etichette (legali o no, fanno proprio schifo). Sono due posti dove vale la pena di andare. Io ci andavo in bicicletta, non in macchina. A Montevecchia son riuscito a salire da entrambe le parti, quando ancora non c'erano i rapporti da montagna che ci sono oggi, una volta spezzando per lo sforzo un pedale... ma che bel posto, che bei vigneti, che pace, che bei boschi! A San Colombano e' tutto un altro mondo, ma nel territorio intorno c'e' tutto il fascino dei paesi che bucano la nebbia con il caldo dell'accoglienza. Milano non la si capisce bene se non si passa anche di lì. Andateci, fermatevi a pranzo, ristoratevi lo spirito. Auguro tanto buon vino sincero e tanta salute a tutti!
RispondiNic Marsèl
circa 13 anni fa - LinkNiente localismi per carità. Anche a me piacciono entrambi e soprattutto anche a me si è rotto un pedalino della mia bicicletta peugeot degli anni 50 sulla salita di montevecchia (dalla parte asfaltata). Non ci crederai Mario ma è davvero così :-)
RispondiMario Crosta
circa 13 anni fa - LinkCi credo, ci credo, so che cosa significa! Io avevo una Legnano e avevo appena rinunciato ad inseguire, da trentacinquenne ben allenato, un "lupo" Mascheroni (che fu meccanico di Coppi) ormai... settantenne, ma che tirava come una locomotiva... Non ho capito a quali localismi ti riferisci. Abito da quindici anni in Polonia e piango di commozione quando scrivo dei posti piu' straordinari (e dei vini piu' buoni) di questo gran bel Paese...
RispondiNic Marsèl
circa 13 anni fa - LinkSui localismi intendevo dire che faccio il tifo sia per Montevecchia che per San Colombano, e un po' meno per il vino di Milano. Sulla Milano da bere pero' mi preme risottolieare quello che accade in questo weekend : http://www.laterratrema.org/2010/11/da-che-parte-stiamo/
RispondiMario Crosta
circa 13 anni fa - LinkSul vino di Montevecchia e di San Colombano avevo gia' scritto che "A me piacciono sia quelli di Montevecchia che quelli di San Colombano, che sono completamente diversi". Sull'altra questione, molto attuale, devo dirti che abitavo all'inizio di via Palmanova (dove stava Bramieri), vicino al Leoncavallo (anche Veronelli aveva una casa lì vicino, in via Ampère) e lavoravo in via Accademia, sempre in zona. Ricordo benissimo Fausto & Iaio. Queste sovrapposizioni, sia per il vino che per i prodotti naturali, mi fanno percio' male esattamente come quelle che ci sono anche in occasioni di manifestazioni politiche, sindacali, culturali. Questa voglia di distinguersi, di dividersi, di mettersi delle barriere e delle transenne contro... non e' civilta' ma barbarie ed infatti la base non riesce mai a capirla perche' e' lei che poi alla fine la paga e aspesso anche salata. I vertici invece ci giocano sopra, ci speculano sopra. Vi auguro di farcela a riportare alla ragione un mondo che sembra impazzire volentieri.
RispondiTommaso Farina
circa 13 anni fa - LinkMario, sai che hanno chiuso la strada sassosa tra Montevecchia e Sirtori al traffico veicolare? Ora solo in bici ci si può andare.
RispondiMario Crosta
circa 13 anni fa - LinkMa con la bici in spalla, vorrai dire! Pur avendo dei palmer Grifo della Clement, dove lavoravo, non sono mai riuscito a pedalare per tutto il tratto ghiaioso e dovevo rassegnarmi a scarpinare (con le scarpette da ciclista...), un po' come sul "muro" di Sormano, che anche gran parte dei professionisti si faceva a piedi! E' un bene che abbiano chiuso quel tratto alle auto, ma gia' ne passavano pochissime. Vedo che questa splendida zona la conoscete in tanti e la cosa non puo' che farmi piacere. Mi state restituendo trent'anni di vita...
RispondiNic Marsèl
circa 13 anni fa - LinkIo ci ho riprovato l'anno scorso con delle gomme più larghe con la camera d'aria. Ho bucato a metà salita e non avendo modo di riparare la foratura me la son fatta quasi tutta a piedi fino in cima subendo l'onta di dover chiamare la moglie per recuperarmi in auto. Doppia umiliazione :-)
RispondiTommaso Farina
circa 13 anni fa - LinkGrazie a te Mario. Dicono tutti che la Brianza è brutta, ma non è affatto vero.
RispondiMario Crosta
circa 13 anni fa - LinkForse scambiano per Brianza quella vicino all'autostrada, dove si vendono i mobili. Ma la Brianza e' una meraviglia di colline e montagne da scoprire tutta, su tutte le strade del quadrilatero tra Monza, Como, Bellagio e Lecco. Anche l'Oltrepo dicono che e' brutto, forse perche' si sono fermati appena opo il ponte della becca. Ma basta salire a Canneto, a Santa Maria La Versa e proseguire fino alle montagne dove passo' Annibale, sempre su tutte le strade, e si scopre un mondo bellissimo. Certo che se non lo si vive, ma ci si passa solamente guardando dal finestrino, tutto e' brutto...
RispondiNic Marsèl
circa 13 anni fa - LinkIntanto nella Milano da bere si sta consumando in questo weekend una coincidenza di eventi a dire poco inquietante. In concomitanza e concorrenza con la storica rassegna "la terra trema" seguito di quella che fu per molte edizione "critical wine" di Veronelli, quest'anno viene inaugurata "semplicemente uva", manifestazione (dai contenuti discutibili se non quello del marketing) alla quale sembra che alcuni produttori di vini "cosiddetti naturali" siano stati in qualche modo forzati a partecipare. Altri produttori semplicemente hanno preferito la marketta ed altri ancora la coerenza presentandosi anche quest'anno al Leonkavallo. Se volete farvi un'idea della pericolosa deriva del "movimento naturale" andate sui siti delle due manifestazioni e magari sul blog di Corrado Dottori che vi ha dedicato due post secondo me importanti. Buona domenica.
RispondiLa linea dell'inutile (Mauro)
circa 13 anni fa - Linkperaltro un ottimo vino :-D
RispondiTommaso Farina
circa 13 anni fa - LinkEsatto. Riccardi è uno dei produttori più seri a San Colombano. Gli altri decisamente buoni sono Pietrasanta, Poderi San Pietro e lo storico Panigada con il mitico Banino Vigna La Merla affinato in botti grandi. Gianni Brera andava matto per il San Colombano.
Rispondikenray
circa 13 anni fa - Linkil vino si san colombano è quasi peggio del lambrusco.
RispondiMario Crosta
circa 13 anni fa - LinkGianni Brera infatti di vino non ne capiva un accidente, vero?
RispondiLuca Amodeo
circa 13 anni fa - LinkNon che non ne capisse, ma credo che sul pallone fosse (un bel po') più competente.
Rispondikenray
circa 13 anni fa - Linksulle etichette: trovatemi il genio che le ha ideate, voglio frustarlo con un gatto a nove code imbevuto nel gasolio. nota a margine: il fatto che le etichette siano scritte in arabo non costituisce reato di religione. è risaputo infatti che esistono comunità cristiane in diversi paese dell'africa del nord e del medio oriente. quindi spazio alla creatività (!!) del marketing enologico. poi fa nulla se contati questi bravi cristiani fanno poco più di qualche migliaio.
RispondiTommaso Farina
circa 13 anni fa - LinkSenza contare che non in tutti i Paesi arabi vige la Sharia.
Rispondikenray
circa 13 anni fa - Linkgianni chi? l'interista che nel 90 disse che il ciclo del milan era finito? proprio quello li? per la cronaca il milan vinse nei 5 anni successivi 4 scudetti una champion e una interconinentale un genio paragonabile a leonardo se di vini se ne intendeva come di calcio...
RispondiMario Crosta
circa 13 anni fa - LinkForse hai bevuto troppo lambrusco. Gianni Brera era tifoso del Genoa. E anziche' dileggiare uno dei piu' grandi scrittori lombardi, leggiti come parla di vino qui: http://www.brera.net/gianni/articoli/vino.html
Rispondikenray
circa 13 anni fa - Linktra scrittore e conoscitore di vini ce ne passa. era un borioso e un supponente spesso ubriacone. r.i.p.
RispondiMario Crosta
circa 13 anni fa - LinkIndro Montanelli lo accoppiò a Mario Soldati dopo una campagna elettorale con queste parole: "Gli scrittori Mario Soldati (PSI) e Gianni Brera (PSI) sono stati trombati. Peccato. Il Parlamento era l'unico posto in cui, dovendo parlare per gli altri, forse avrebbero finalmente taciuto". Non discuto percio' la tua opinione, che ritengo pero' superficiale. Ha scritto un libro sul vino che ti consiglierei di leggere ripercorrendone magari il tracciato: http://www.ibs.it/code/9788888174136/brera-gianni/strada-dei-vini.html Prima di giudicarlo così male, tu sei gia' stato capace di scrivere un libro del genere?
Rispondikenray
circa 13 anni fa - Linksi
RispondiMario Crosta
circa 13 anni fa - LinkQual'e' il titolo e qual'e' l'editore che me lo vado a cercare per leggerlo?
Rispondikenray
circa 13 anni fa - Linkio scrivo solo sui blog non accessibili alla massa
RispondiMario Crosta
circa 13 anni fa - LinkAllora dovevi semplicemente rispondere no. Te l'immaginavo: troppo lambrusco! Guarda che ti fa male... :)
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