8 Marzo | Il vino fa bene alla dieta, maledizione

di Antonio Tomacelli

maar_FrenchWomenDrinkWine_01_vVi autorizzo a pensarla come volete ma oh, non c’è verso: stamattina l’unica notizia decente sul vino riguarda proprio le donne. C’entra qualcosa l’8 marzo? Mannò dai, non può essere. Possibile che l’Università di Boston abbia atteso proprio questa data per pubblicare i risultati di una ricerca su vino e dieta? Che poi sono tutte buone notizie, manco a dirlo, del tipo che il vino mantiene snelle, per cui care signore, smettetela di agitare insalate e ingurgitare yogurth. Stappate piuttosto un bel Chianti a pranzo e dateci sotto col bicchiere, non più di uno a pasto però, mi raccomando.

E soprattutto solo vino, niente birra e superalcolici. Gli scienziati infatti sono partiti per la loro ricerca da un’osservazione banale: come mai le donne francesi e italiane sono più snelle delle  americane? Risposta facile: se assumi 120 calorie da un bicchiere di vino le brucerai all’istante (quasi, insomma) se invece le suddette provengono da un trancio di pizza, si trasformano lentamente ma inesorabilmente in odiata cellulite.

E poi vuoi mettere la protezione delle arterie e il resveratolo e tutti i bla bla che le università sfornano sul vino almeno una volta a settimana? Come dite, la mia è soltanto invidia? Giuro di no, ma l’ultimo studio uscito sul vino rivelava i malefici effetti sulla panza maschile e questo non è giusto, maledizione! A voi donne il vino snellisce, a noi maschietti fa solo che danni. Per vendicarmi farò i miei auguri per l’8 marzo solo alle donne che mi consiglieranno l’abbinamento vino-mimosa perfetto per la serata e mi raccomando, non badate a spese. Stasera offriamo noi.

avatar

Antonio Tomacelli

Designer, gaudente, editore, ma solo una di queste attività gli riesce davvero bene. Fonda nel 2009 con Massimo Bernardi e Stefano Caffarri il blog Dissapore e, un anno dopo, Intravino e Spigoloso. Lascia il gruppo editoriale portandosi dietro Intravino e un manipolo di eroici bevitori. Classico esempio di migrante che, nato a Torino, va a cercar fortuna al sud, in Puglia. E il bello è che la trova.

6 Commenti

avatar

LivefromTuscany

circa 14 anni fa - Link

"Balenottere" te lo potevi risparmiare. Dubito che l'Universita' di Boston ha pianificato questo per oggi perché paradossalmente non si festeggia la festa della donna in America! Cin cin!

Rispondi
avatar

Antonio Tomacelli

circa 14 anni fa - Link

Pesando 120 kg ne so qualcosa di cetacei, ma quello del vino è un mondo spiritoso solo quando si parla di titolo alcolometrico. Quanto a Boston e alla pianificazione di certe notizie io sono SICURO che lo abbiano fatto uscire apposta in questi giorni per avere il massimo richiamo sui quotidiani del resto del mondo che oggi festeggia l'8 marzo. Il finto candore di certa cultura americana qui non attacca facile.

Rispondi
avatar

Emanuele

circa 14 anni fa - Link

Caro Antonio, premesso che in America non si festeggia nessun giorno della Donna, ma si festeggia solo in paesi come il nostro dove la donna appunto non conta un ca..o, non credo che "il finto candore di certa cultura americana" sia da accostare alla furbesca e strategica azione comunicativa di farlo uscire l'8 marzo. Queste strategie comunicative degli addetti stampa, si usano anche nel giornalismo italiano: e sono legittime per la propria visibilità (seppur l'Università di Boston voglia visibilità in Italia, qui mi viene un dubbio su cosa gliene freghi...ma vabbé). Se poi citi i link, guarda bene che non è l'Università di Boston ma è l'ospedale Brigham Women's: è tutta un'altra cosa. Mi fa comunque piacere di questa notizia: anche io lo consiglierò alla mia donna, che non è balenottera, ma le sue curve le cura già col vino...mangiandoci sopra anche del buon "cetaceo" al flambé. Soprattutto, a parte tutto, molte donne non si rendono conto che questa giornata dell'8 marzo non serva a niente: disparità di stipendio a favore dell'uomo e presenze di amministratori femminili minoritarie in Italia rispetto agli altri paesi, prendono il sopravvento proprio quando si fa un gesto di cavalleria regalando la mimosa in quanto fiore palliativo.

Rispondi
avatar

Antonio Tomacelli

circa 14 anni fa - Link

Chi sta parlando di visibilità in Italia? Vai a vedere i 356 articoli presenti su Google news America (vacci subito, il link si aggiorna) e capirai che non parlavo proprio dell'Italia. Sul fatto che certe tecniche siano legittime nulla quaestio, ma se la lettrice LivefromTuscany vuole farla passare per una fatal combinazion, io a quel punto controbatto. Poi pensa un pò quanto sono "ingenui" gli Americani che nel giorno della festa della donna ti rivelano che il vino fa dimagrire MA solo le donne, sia chiaro. Noi maschietti sfigati no. Forse il nostro metabolismo è diverso? P.s.: non conosco i sistemi con cui si finanziano le università americane, ma non mi stupirebbe sapere che 356 articoli dedicati (solo in inglese) fanno curriculum e portano soldi.

Rispondi
avatar

Emanuele

circa 14 anni fa - Link

E due! Non e' un'universita'. E' un'ospedale. E non sono ingenui, sono strateghi, tutto qua. Ci sanno fare con chi da loro del denaro e della pubblicita', come tra l'altro anche questo sito.

Rispondi
avatar

Luca Bibliowine

circa 14 anni fa - Link

Eccerto! Raccontatelo alla mia fidanzata che non ci crede quando le dico che la faccio bere solo perchè tengo alla sua linea! :D ah ah ah ...

Rispondi

Commenta

Sii gentile, che ci piaci così. La tua mail non verrà pubblicata, fidati. Nei campi segnati con l'asterisco, però, qualcosa ce la devi scrivere. Grazie.