Gaja is ze niu Rutelli

di Massimo Bernardi

Sentire Angelo Gaja che risponde alle domande della rivista britannica Decanter, e ripensare alla più valida interpretazione dell’americano a Roma post-Alberto Sordi, cioè, il leggendario plisvisitarcauntri di Francesco Rutelli, è stata una cosa sola. Più rapido e fluent dell’ex presidente della Margherita, che basava la sua involontaria comicità (anche) sulle lunghe pause, Mr. Barbaresco—il più famoso produttore italiano nel mondo—signoreggia quando accenta à la piemonteisa alcune espressioni inglesi, vedi: “everybody” (evribuodi, nè) o “elegance” (elegansss). Ma alla fine se la cava decisamente meglio di Rutelli. O almeno credo. Guardate i due video e dite la vostra.

3 Commenti

avatar

Vignadelmar

circa 14 anni fa - Link

Il Giove Tonante dell'Enologia Italiana non si discute, MAI !!! . Paragonarlo a Rutelli poi è un vero e proprio deicidio !!! . Ciao .

Rispondi
avatar

Stefano

circa 14 anni fa - Link

eeeeeeh no, non sono d'accordo. almeno qui si vede che l'inglese lo conosce e non lo sta improvvisando per la prima volta in vita sua. che poi abbia una cadenza locale, beh, mi sembra abbastanza naturale :) non si può confrontarlo con una persona di Londra (o L'Ondra? LOL) o di New York o chessò io ;)

Rispondi
avatar

patrizio mengozzi

circa 14 anni fa - Link

Uno zucchero in confronto all'anglo-bolognese di Mr. Mortadellone.

Rispondi

Commenta

Sii gentile, che ci piaci così. La tua mail non verrà pubblicata, fidati. Nei campi segnati con l'asterisco, però, qualcosa ce la devi scrivere. Grazie.