I Tre Bicchieri Trentino 2015 del Gambero Rosso

di Antonio Tomacelli

Se al Gambero Rosso ci capiscono di geografia come di vino, sono messi maluccio. Fatto sta che la scelta di separare il Trentino dall’Alto Adige è perlomeno curiosa. Dieci tre bicchieri, uno in meno rispetto al 2014, qualunque cosa questo voglia dire. A voi i commenti.

San Leonardo 2008 – San Leonardo
Teroldego Rotaliano Vigilius 2012 – De Vescovi Ulzbach
Trentino Müller Thurgau V. delle Forche 2013 – La Vis/Valle di Cembra
Trento Brut Giulio Ferrari Riserva del Fondatore 2004 – Ferrari
Trento Brut Letrari Ris. 2009 – Letrari
Trento Brut Methius Ris. 2008 – F.lli Dorigati
Trento Domìni Nero 2009 – Abate Nero
Trento Mach Riserva del Fondatore 2009 – San Michele all’Adige
Trento Pas Dosé Balter Ris. 2009 – Nicola Balter
Trento Rotari Flavio Ris. 2007 – MezzaCorona

avatar

Antonio Tomacelli

Designer, gaudente, editore, ma solo una di queste attività gli riesce davvero bene. Fonda nel 2009 con Massimo Bernardi e Stefano Caffarri il blog Dissapore e, un anno dopo, Intravino e Spigoloso. Lascia il gruppo editoriale portandosi dietro Intravino e un manipolo di eroici bevitori. Classico esempio di migrante che, nato a Torino, va a cercar fortuna al sud, in Puglia. E il bello è che la trova.

6 Commenti

avatar

vittorio merlo

circa 10 anni fa - Link

Beh, separare Trentino e Sudtirolo è una scelta a mio avviso corretta visto che si tratta di due province abbastanza diverse dal punto di vista viticolo ed enologico

Rispondi
avatar

Angelo D.

circa 10 anni fa - Link

Dicono, perché io non frequento, che ogni buon Sommelier degno di questo nome - scritto con la S in maiuscolo - sulla sua carta scrive, oggi più di ieri, 'Trentino e Alto Adige'.

Rispondi
avatar

Alberto

circa 10 anni fa - Link

Quello che fa tristezza è che il tutto ha il solo scopo di procrastinare all'infinito questo stillicidio di informazioni, con la speranza di creare suspance e attesa... manco stessimo assistendo alla proiezione dell'esorciccio... Il risultato è quello di rendere sempre più queste "manifestazioni" una "jacovella", come diciamo noialtri in campania, ovvero di un "tira e molla" assolutamente inconcludente di cui non si sente l'esigenza... Sarebbe molto più serio, a questo punto, attendere la pubblicazione della guida e basta!!!

Rispondi
avatar

damiano

circa 10 anni fa - Link

Ma quando ci si renderà conto che la gente è stanca di dozzine di 'guide' incomplete perlopiù. Un appassionato di vecchia data ne fa a meno, un iniziato ne dovrebbe trovare info utili a 360 gradi. Allora perché non fare un opera unica, una sorta di elenco telefonico, completo di tutto, introducendo tutti (anche chi non manda i suoi vini in degustazione). Una sorta di opera in stile veronelliano, senza dare fondamentalitá a punteggi numerici e soggettivi. Ora potete seppellire la mia utopia. Bye

Rispondi
avatar

Il consumatore

circa 10 anni fa - Link

Dividendo Trentino da Alto Adige mi fa pensare a quanto siano ridicole queste premiazioni divise per regioni all interno delle quali possono trovarsi comunque province e zone alquanto diverse. Valtellina e Oltrepo, Verbania e Cuneo o Ivrea. Il Collio e Aquileia. ecc Siamo a livelli di Miss Italia, che infatti ha da tempo stancato e non ha più audience.

Rispondi
avatar

gp

circa 10 anni fa - Link

La regione è un'unità di misura convenzionale, per questo si usa. Nel caso di Trentino e AA si tratta di province, alle quali però da molto tempo viene riconosciuto uno status equivalente alle regioni, per cui praticamente tutte le guide dedicano loro capitoli separati. Una guida che crea sottoinsiemi omogenei all'interno dei capitoli regionali è quella di Slowfood: in Toscana, per esempio, le aziende del Chianti Classico e di Montalcino sono raggruppate in sezioni diverse. Questo è utile per avere una veduta d'insieme delle zone più importanti.

Rispondi

Commenta

Sii gentile, che ci piaci così. La tua mail non verrà pubblicata, fidati. Nei campi segnati con l'asterisco, però, qualcosa ce la devi scrivere. Grazie.