Voglio essere risarcito anch’io come De Benedetti. Quella volta che il sommelier vi ha suonato come un tamburo
di Antonio TomacelliLo scippo gli è costato caro, 500 milioni di euro, spicciolo più, spicciolo meno. Tanto dovrà risarcire Silvio Berlusconi a Carlo De Benedetti per avergli sottratto illecitamente la Mondadori, grazie a qualche giudice corrotto alla bisogna e ai buoni uffici dell’avvocato Previti. Il carcere lo eviterà per la prescrizione (ah, le leggi ad personam…) ma al rimborso in sede civile non si sfugge.
De Benedetti ha dovuto aspettare un botto di anni ma, almeno, rivedrà i soldi persi mentre a me — comune mortale — chi ridarà i soldi per quella bottiglia di spumante metodo classico che ho pagato per Champagne Millesimato e che valeva, si e no, quanto un Tavernello frizzante?
Il ristoratore no di certo e nemmeno la cantina, temo. Insomma: sarà capitato anche a voi il momento sborone, no? Sei in felice compagnia, guardare il listino fa cheap e quel figlio di buona donna del ristoratore/sommelier ti ha sgamato: sei con le spalle al muro e alla fatidica domanda “una bollicina?” non puoi che rispondere con un sì strozzato in gola. Il bastardo sa che non hai alternative e ne approfitta.
Sorridendo, per soprammercato, alla “felice compagnia”.
De Benedetti ha dovuto aspettare un botto di anni ma, almeno, rivedrà i soldi persi. C’è un giudice a Berlino, alla fine.
Io che sono un comune mortale invece ripenso a quella bottiglia di spumante metodo classico che ho pagato per Champagne Millesimato: chi mi risarcirà i 120 euro sborsati per quella Sprite in abito da sera?
Vabbè, raccontarvi la mia disavventura ha placato un po’ la rabbia. Fatelo anche voi e raccontateci di quella volta che ancora aspettate il risarcimento, tanto lo so: prima o poi il bastardo capita a tutti.
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