Vi racconto la più completa verticale di Caberlot che sia mai stata fatta

Vi racconto la più completa verticale di Caberlot che sia mai stata fatta

di Leonardo Romanelli

“Ci sei domani alla verticale di Caberlot?” lancia lì l’amico giornalista mentre ci avviamo alla cena di gala dell’anteprima della Vernaccia. “E chi se la perde!”, gli rispondo. Quando mai mi ricapita un’occasione come questa? Un vino che adoro, il Caberlot, in tutte le sue annate di produzione o quasi. Mancano solamente quelle imbottigliate in bottiglie piccole, ovvero il 1989 e il 1992, il 1990 è stato mangiato dai cinghiali, ma tant’è: 22 annate di un prodotto unico, solo magnum, riconoscibile, suadente, intrigante.

E la storia me la sono studiata da sempre: nasce in Toscana, nella provincia di Arezzo, terra per lungo tempo nemmeno considerata per la produzione di vini di qualità. Il merito va all’”ambiziosa visione “(cit. L. Maroni) di Wolf Rogosky, che nel 1986 pianta pochi filari di un vitigno scoperto nei primi anni Sessanta in un vecchio vigneto vicino a Padova: incrocio spontaneo tra cabernet franc e merlot. Fin dall’inizio la squadra che ci lavora è composta da Peter Schilling, l’enologo, assistito oggi da Marco Maffei. La consulenza esterna è da sempre affidata all’agronomo Remigio Bordini ed all’enologo Vittorio Fiore.

La proprietà oggi è seguita da Bettina Rogosky e da suo figlio Moritz. Poco più di 3 ettari, che si sono andati a formare con messa a dimora negli anni 1986, 1999 e 2004, con altri due vigneti messi a dimora nel 2011 e 2013. Il bello del vino è che trasmette la Toscana ma si pone in un contesto internazionale, ha un timbro aromatico unico, che non spaventa il consumatore e, senza arzigogoli si capisce subito da dove proviene. termino ricordando che nel 2015 vedrà la luce la nuova cantina disegnata dall’architetto Valerio Oliati, per il resto, queste sono le impressioni:

1988 – Vendemmia 26 settembre Magnum prodotte 350
Colore granato, deciso, potente. Naso maturo, pieno, intenso, con note di soprammobile, peperone verde, cera e incenso. Sul palato è docile, lieve, morbido e sensuale. Finale non lunghissimo, ben calibrato, sostanzioso. 91 AMMALIANTE

1991 – Vendemmia 30 settembre Magnum prodotte 420
Ancora scarlatto alla vista, con qualche nota granata, limpido. Il peperone si fa più deciso, appare grigliato, con qualche nota di origano, poi cenni di frutto. Bocca morbida e sensuale, vena fresca ben percettibile, con finale pulito e asciutto 92 VITALE

1993 – Vendemmia 1 ottobre Magnum prodotte 633
Rosso rubino intenso, non troppo limpido, potente. All’olfatto appare più compresso, il frutto gioca con la parte erbacea, si tende a mescolare e non emerge niente in maniera particolare. Al gusto si manifesta nella sua pienezza, croccante quasi, consistente, pieno, con un retrogusto meno dirompente ma prolungato 89 RISERVATO

1994 – Vendemmia 4 ottobre Magnum prodotte 738
Rubino deciso, molto intenso e concentrato. Si affaccia il minerale al naso, anche la pietra focaia, i sassi, la mineralità. Meno forte il frutto, quasi assente il vegetale, che si ritrova in parte in bocca. Attacco fresco, con qualche accenno di tannino presente e sorprendente, gustoso, anche sapido nella sua lunghezza gustativa 91 RIFLESSIVO

1995 – Vendemmia 25 settembre Magnum prodotte 650
Porpora fitto e concentrato, pieno, non trasparente. Si manifesta la ciliegia, si affaccia la fragola, le erbe aromatiche fanno capolino in un bouquet variegato, teso a ravvivare la base. L’ingresso è educato, non plateale, è gustoso, pieno, nel retrogusto si sente il caffè e il cioccolato e quasi il tostato, ma non sono ingombranti, sono un piacevole contrappunto. Nerbo acido che distende e rende vivo il tutto. 93 DIVERTENTE

1996 – Vendemmia 8 ottobre Magnum prodotte 1120
Porpora fitto e vivace, piuttosto pieno e complesso. Aromi fini e delicati, prevale il metallico clamore del minerale, poi si affacciano la pietra, i cenni vegetali e ancora il peperone che vuole la sua ribalta e, infine, la cotognata. Il sapore è gradevole, pieno, i tannini qui sono di nuovo in vista, senza mai essere eccessivi, ma puliscono e rendono netto il profilo. 88 RIGIDO

1997 – Vendemmia 20 settembre Magnum prodotte 630
Tra il porpora ed il rubino, con una bella limpidezza e vivacità. Il frutto diventa riconoscibile, si rincorrono la fragola e il ribes, con il lampone a fare da contraltare. Le erbe aromatiche sono ancora fresche, le spezie sono solo un accenno. La vena acida esplode gaudente in bocca, rende disponibile e pieno il vino che riconoscente sul fondo mostra rimandi speziati di grande pienezza. Il finale è incontenibile, non vuole proprio cessare. 94 ESALTANTE

1998 – Vendemmia 8 ottobre Magnum prodotte 870
Rubino intenso e potente, quasi impenetrabile, poco limpido. Aromi freschi e intensi, decisi, vivaci , particolari e gustosi, La bocca non delude, è semplice ma vitale e i tannini accarezzano le gengive senza aggredirle. Ha forza e dolcezza, per un finale non lunghissimo ma intrigante. 88 TIMIDO

1999 – Vendemmia 5 ottobre Magnum prodotte 1510
Colore porpora deciso, impenetrabile, fitto. Il bouquet è leggerissimo, fine, elegante, sottile, non espressivo, solo cenni di mineralità diffusa e poi frutti rossi aciduli come ribes e mirtillo. Sapore delicato, non potente, tannini fitti, appena aggressivi. Finale piccolo, non lunghissimo ma che regala comunque soddisfazioni. 89 EDUCATO

2000 – Vendemmia 21 settembre Magnum prodotte 1460
Impenetrabile, fitto, non visibile. Più esaltante il naso, spumeggiante senza spuma, ricco, di frutti maturi, dal lampone alla fragola passando per la ciliegia. La bocca accoglie un liquido verace, forte, potente, intrigante. Tannini integrati, corpo flessuoso, vigore acido interessante. Finale in crescendo allegrissimo. 95 COINVOLGENTE

2001 – Vendemmia 10 ottobre Magnum prodotte 1585
Agli occhi si mostra rubino e porpora, cangiante a seconda dei momenti. Il naso si delizia di note fresche, menta e timo, poi di frutto carnoso come ciliegia, compare solo in maniera sfumata il peperone. In bocca si rilassa e si distende, mostra vigore ma dolce e cremoso, corpo solido e succoso, per un finale divertente. 96 GODURIOSO

2002 – Vendemmia 5 ottobre Magnum prodotte 1450
Porpora fitto, deciso, impenetrabile: non si vuole mostrare alla vista. Ricorda un rito sacrale al naso, con rimandi di incenso, poi si fanno spazio l’alloro e il sottobosco. Lieve, sottile , fresco e beverino, ricorda nel retrogusto cenni di aria primaverile di campagna. 88 ALTERNATIVO

2003 – Vendemmia 13 settembre Magnum prodotte 2170
Porpora, fittissimo, oscuro. Ciliegia, pulita, matura e grassa, piccoli accenni speziati. Bocca sapida e saporita piena e ricca, croccante e solida di spessore. Finale lungo e ancora riservato, con molto potenziale da esprimere. 91 GIUDIZIOSO

2004 – Vendemmia 4 ottobre Magnum prodotte 1790
Rubino trasparente, limpido, vivace. Protagonista al naso è il peperone, che appare fulgido e carnoso, dominando il resto delle componenti. Corpo fluido lineare, scattante, nervoso per la vena acida dominante, che chiude il finale in anticipo ma lo rende di estrema bevibilità. 90 FINE

2005 – Vendemmia 1 ottobre Magnum prodotte 2100
Porpora, pieno, deciso. Timido inizialmente, preferisce non esporsi, poi si apre con delicatezza, lieve e in crescendo piccolo. Al gusto è meno riservato, tira fuori carattere magari non troppo evidente, ancora faticoso da poter tirare fuori, con gli elementi acidi che si vanno a posizionare per un finale netto e tagliente. 86 SCOSTANTE

2006 – Vendemmia 3 ottobre Magnum prodotte 2205
Bella visione di un porpora preciso e definito, bello. Il naso è variegato nel bouquet: alterna note di frutti rossi piccoli e maturi, poi cenni di vernice, anche sfumature di spezie. Avvincente la bocca, più spavalda, quasi oscena nella sua espressione viva e potente. Finale che mostra una voglia di fare potente e forte. 92 PROMETTENTE

2007 – Vendemmia 25 settembre Magnum prodotte 3080
Porpora, deciso e vivace, potente. Gentile al naso, con note appena accennate di frutti piccoli come ribes e mora, con qualche nota sfumata di erbe aromatiche. Al gusto è sottile, lieve, poco manifesto, ma gustoso e godibile. Finale in crescendo. 93 COMPITO

2008 – Vendemmia 23 settembre Magnum prodotte 3392
Porpora, vivace, limpido. Sorprende il burro al naso, ma è solo un accenno, poi note fruttate di buon spessore. Invitante in bocca, con il retrogusto che appare fin da subito, ricco di sorprese e colori gustativi. I tannini risultano discreti, poi è salino e sapido per rendersi gustoso. Bello il finale in crescendo. 94 ESTROSO

2009 – Vendemmia 24 settembre Magnum prodotte 3050
Porpora, fittissimo, impenetrabile. Il caffè e il cioccolato sono a braccetto, ma fanno spazio al tostato e alla frutta per poi esprimersi in cenni speziati che definiscono meglio il bagaglio. La bocca ha fibra e consistenza. Il nerbo fresco lo vivifica e lo protegge, per un finale vellutato. 91 FANTASIOSO

2010 – Vendemmia 2 ottobre Magnum prodotte 2425
Porpora pieno e deciso. All’olfatto deve mostrare il suo potenziale, austero, meno deciso, lieve. I frutti si mescolano alle erbe aromatiche. In bocca si riscopre un peperone appena accennato ma vitale, vivo, gustoso. Piacevole e intenso da ricordare per un futuro radioso. 92 COSCIENZIOSO

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Leonardo Romanelli

“Una vita con le gambe sotto al tavolo”: critico gastronomico in pianta stabile, lascia una promettente carriera di marciatore per darsi all’enogastronomia in tutte le sfaccettature. Insegnante alla scuola alberghiera e all’università, sommelier, scrittore, commediografo, attore, si diletta nell’organizzazione di eventi gastronomici. Mescolare i generi fino a confonderli è lo sport che preferisce.

6 Commenti

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marco

circa 10 anni fa - Link

invidia pura...

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Enodreams

circa 10 anni fa - Link

Un solo commento è possibile INVIDIA!!!!!!!!

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cristina galliti

circa 10 anni fa - Link

come sopra!!!! assaggiato una volta sola e non ricordo quale annata, innamorata persa...

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Luca Miraglia

circa 10 anni fa - Link

Giusta osservazione: "trasmette la Toscana ma si pone in un contesto internazionale". A differenza di tanti altri "presunti" supertuscan che trasmettono solo se stessi e la presunzione di chi li produce ... E poi, suvvia, rivalutiamola questa provincia di Arezzo, e non solo per i vini prodotti nel Valdarno (come il Caberlot), ma anche per quelli prodotti in Casentino!

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nico speranza

circa 10 anni fa - Link

sesti d'impianti estremi, larghezza tra i filari a misura d'uomo (lavorazione con lo strumento più rudimentale per eccellenza: la zappa), legno misurato ed equilibrio tra quelle note di peperone smorzate dalla maturità del clima aretino... Vi chiedo se il questo vitigno può essere paragonato per longevità ad un sangiovese di Montalcino?

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Toecutter

circa 10 anni fa - Link

Annata 1988...note di soprammobile?! Tipo "cassetto della nonna"?!

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