Un unico elemento accomuna le bevute coi non “esperti” di vino (Teorema d’Imprevedibilità)

di Alessandro Morichetti

Esagerare con le bevute in compagnia dei super-esperti è una delle noie mortali della società contemporanea mentre, al contrario, bere di tutto con chi fa altro nella vita è un divertimento sublime. Incrociare pareri detti alla buona e cercare di decifrarne la reale valenza è un esercizio maieutico e interpretativo che funge alla perfezione da palestra del gusto. Proprio e altrui.

Versa un Prosecco col fondo di livello stratosferico a un novello sommelier diplomato e dovrai aspettare mezza età della pietra per ascoltare una considerazione interessante, versalo a una novella specializzata in ginecologia e le successive quattro parole saranno fulminanti: “Ma è delizioso, secchissimo”. Ripetiamo insieme ancora una volta: il “consumatore medio” NON esiste, esistono tanti consumatori con gusti diversi, spesso imprevedibili, e quello caratterizzato dalla preferenza per un gusto dolce, primario, è solo uno dei tanti consumatori possibili.

Assaggiando e riassaggiando di tutto e di più (in ogni ordine di importanza e, non secondario, prezzo) con bevitori vari ed eventuali – rigorosamente non tecnici – sono arrivato ad una conclusione matematica semi-definitiva che mi appressto ad enunciare

Teorema d’Imprevedibilità: dato un vino X, il giudizio dell’assaggiatore non tecnico Y è assolutamente IMPREVEDIBILE.

C’è il vino bianco e iper-tecnico che può aggradare e riempire un intero mercato così come risultare anonimo e slavato. C’è il vino artigianale blasonato che può strappare il cuore o puzzare di fogna. C’è il rosso di corpo, rotondo e strutturato che piace da morire e quello che, invece, alla stessa persona, risulta imbevibile e marmellone.

Date retta: se non avete certezze di sorta sul tema, nessun problema –> È valido il Teorema. Teorema di Morichetti.

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Alessandro Morichetti

Tra i fondatori di Intravino, enotecario su Doyouwine.com e ghost writer @ Les Caves de Pyrene. Nato sul mare a Civitanova Marche, vive ad Alba nelle Langhe: dai moscioli agli agnolotti, dal Verdicchio al Barbaresco passando per mortadella, Parmigiano e Lambruschi.

8 Commenti

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vinogodi

circa 9 anni fa - Link

...verissimo ... la cosa più divertente è proprio inserire amiche o amici "semplici bevitori" (ma interessati all'esperienza) in bicchierate o contesti di superappassionati ... sembra di vedere un turista allo zoo che ti guarda con quel fare un po' stranito e finisce sempre con un classicissimo "voi siete tutti pazzi" . Soprattutto quando si accenna al costo di quei vini...

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Emanuele

circa 9 anni fa - Link

O.P. resta un testo di grande attualità. Si abbina bene a "L'ignoranza delle persone colte" di tale W. Hazlitt, saggista, studioso ed esegeta shakespeariano...

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Cristiana Lauro

circa 9 anni fa - Link

Il vino, come il sesso, quando sgranati e raccontati nei dettagli, annoiano all'inverosimile. Un buon tema, collega Morichetti

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Alessandro Morichetti

circa 9 anni fa - Link

Compagna Lauro, da quando sei mia Riserva ufficiale ti vedo brillante. Ok, lo svolgimento di "Sesso e noia: istruzioni per l'uso" è tuo :)

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Josè Pellegrini

circa 9 anni fa - Link

Morichetti, ma come hai ragione !Josè

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Gillo

circa 9 anni fa - Link

Bisognerebbe uscire dal qualunquismo senza cadere nel conformismo eno-gastronomico degli esperti.

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Giovanni Losito

circa 9 anni fa - Link

Parole sante, finalmente. Quando però esperti e non esperti dicono che il tuo vino è buono, è lì che hai fatto jackpot.

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doxor

circa 9 anni fa - Link

ma che poi 'esperti' cos'è? abituati ad una categoria di prodotti, di gusti? conoscenti della teoria? ma poi è tutta sensibilità che parla e che noi ascoltiamo..e se esperti forse influenzati da tutte le strutture e dati e informazioni e categorie che abbiamo sul concetto 'vino'...forse più sincero un ignorante è quello che vede senza sapere cosa stia guardando

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