Sei pinot nero contro una faraona arrosto. Tutti i particolari in cronaca

di Massimo Andreucci

Ogni anno gli Amici del Pinot Nero si riuniscono in un luogo segretissimo al centro della Terra per decretare quale sia il più buono tra i blauburgunder nostrani. Il vincitore viene premiato durante le “Giornate del Pinot Nero” di Egna e Montagna (quest’anno in programma dal 10 al 12 Maggio). Io amo il pinot nero ma, ahimè, non faccio parte della commissione di assaggio per cui mi sono arrangiato con una faraona alla leccarda, foriera di grandi gioie e accompagnatrice mirabile di qualsiasi pinot noir. Per chi non la conoscesse – la faraona dico – si tratta di un piatto tipico della zona di Terni, più simile ad una libidine violenta che ad un arrosto. Nel caso vi venga voglia di emozionarvi a dismisura qui c’è la ricetta nella sua versione semplice mentre qui c’è la versione originaria. Opto dunque per la preparazione del nobile volatile da cortile che, con l’intercessione delle mie papille gustative, farà da arbitro ad una sfida tra le migliori bottiglie di Pinot Noir che ho in cantina.

Franz Haas – Pinot Nero Schweizer 2010: Naso un po’ imbrigliato, ma grande bocca: nervi, sale e polialcoli. Non finisce mai, non delude mai.

Castello della Sala – Pinot Nero 2010: Pepe e sciroppo di frutti rossi. Lo assaggio e, non so perché, mi tornano in mente due vini di Falesco: il Montiano, che è un Merlot, ed il Sagrantino, che non é un Pinot Nero. Vai a capire gli scherzi della memoria. O forse dell’enologo?

Sliding Hill – Pinot Noir Marlborugh 2008: Non ho nemmeno finito di svitare lo Stelvin che già i sentori spingono per uscire: frutti tropicali, mele cotogne, caffè (lievitino selezionato eh?). Lo lascio riposare nel bicchiere quel tanto che serve perché la situazione si normalizzi, cosa che stranamente funziona, e scopro che tra tanti effluvi c’è del varietale. L’assaggio conferma l’impressione che sia un vino un po’ “costruito” ma a dirla tutta non è così male, anzi.

Dalzocchio – Pinot Nero 2008: C’è tutto quel che dovrebbe esserci: naso importante alla Cyrano, bocca tagliente alla Cyrano, gran finale alla Cyrano. Se ne accorge pure la faraona che riprende vita e reclama un calice.

Movia – Pinot Nero 2004: L’enotecario mi ha appioppato una bottiglia tenuta male; temo di non essergli simpatico.

Gottardi – Blauburgunder Mazzon 2007: Bouquet ricco come da aspettative, apre su note di rosa, viola, visciola, mora e, a seguire, sottobosco e liquirizia. Bocca di rara precisione: perfetto equilibrio di componenti dure e morbide, appagante la sensazione tattile sostenuta da tannini leggiadri. Plurivincitore delle “Giornate Altoatesine” si conferma campione di eleganza. La faraona riemerge nuovamente dalle ceneri decretando l’ex equo con il Dalzocchio.

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Massimo Andreucci

Bianchista. Compulsivo. Uno che per indole starebbe sempre a mangiare e bere ma non potendolo fare ci scrive sopra qualche riga nel vano tentativo di prolungare una gioia sempre troppo breve.

7 Commenti

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gian paolo

circa 10 anni fa - Link

Buona sera se posso permettermi un consiglio su un ottimo P.Nero ,cercare quelllo di az,agr. Montelio -O.Pavese-.un grandde vino! che mi fece innamorare tanti anni fa di questo vino-vitigno.poi in trentino non c'èsolo la Dalzocchio che produce P.Nero.i fratelli Pelz ne producono uno superlativo.Purtroppo sono fuori dalle mode naturalistiche e dalla guide.....ogni tanto guardarsi attorno serve .Ciao Gian Paolo

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Federico

circa 10 anni fa - Link

Lo Schweizer 2010 di Haas è la riserva giusto? Non l'ho mai bevuto, ma il 2010 "base" non mi aveva convinto del tutto in entrambe le occasioni che ho avuto modo di berlo. Anche quello più sul profumo che sul gusto. Un Pinot Nero a cui sono "affezionato" e che difficilmente mi delude, specialmente sull'eleganza, è il Filari di Mazzon di Ferruccio Carlotto. Consigliato per le future scorte di cantina. :-)

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Luca Miraglia

circa 10 anni fa - Link

Beh, considerare "tra le migliori bottiglie" il Castello della Sala mi sembra, francamente, un azzardo, così come l'equazione "Pinot Nero italiano = Trentino/ Alto Adige. L'Oltrepò pavese offre una bella scelta di bottiglie molto in linea con il varietale (es. Casè di Alberto Anguissola, piccola produzione da cercare),e, restando in tema appenninico, che dire del Pinot Nero del Podere La Civettaia, proveniente dall'amena valle del Casentino, in provincia di Arezzo?

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camillo castagnola

circa 10 anni fa - Link

secondo me uno dei migliori pinot neri d'italia e' il DONA NOIR, di Hartmann Dona'. Ho recentemente assaggiato il 2007 e sono rimasto veramente sbalordito. consigliatissimo.

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Massimo Andreucci

circa 10 anni fa - Link

Bene, tutte queste dritte mi torneranno utili per la prossima faraona.

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giorgio

circa 10 anni fa - Link

aggiungiamoci il pinot nero di Elio Ottin in Valle d'Aosta da provare assolutamente con ottimo rapporto q/p

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Massimo Andreucci

circa 10 anni fa - Link

Concordo.

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