Sciabole, fucili e spazzolini da denti per stappare il vino? Aridatece il cavatappi

di Antonio Tomacelli

Una delle cose che dovremmo definitivamente lasciarci alle spalle nel 2015 è questa mania di stappare lo champagne a colpi di sciabola. L’incidente, con relativa figura di cacca, è sempre in agguato e qualche volta anche in diretta televisiva. Neanche il vino l’ha fatta franca e nel 2014 ne abbiamo viste di tutti i colori: bottiglie sbattute contro il muro, spazzolini da denti che fungono da apribottiglie e aperture a mozzichi. Basta, non se ne può più e poi un vero bevitore di vino senza apribottiglie al seguito non è credibile: hai visto mai un vero fumatore senza accendino? Compratelo o rubatelo alla mamma, se necessario, e intanto godetevi questi video altamente “educativi”. Sono immagini che non vorremmo più vedere, chiaro?

Tu puoi anche essere chef sommelier del Four Seasons in Canada, ma quando deve dirti male ti dice male. La figuraccia in diretta di Emily Walker, invitata dalla rete televisiva Global BC ad aprire lo champagne a sciabolate, ha avuto più visualizzazioni di Gamgam Style. La poveretta, per la vergogna, si è trasferita nelle grotte del Caucaso, ideali per una lunga meditazione.

Meglio è andata a Frank Esposito, un ristoratore di Long Island che ha sciabolato 48 bottiglie di Champagne in un minuto, stabilendo il nuovo record mondiale di “Celodurismo fine a sé stesso”.

Sfondare una bottiglia di Champagne Cristal con un proiettile calibro 50 sparato da mezzo chilometro di distanza è un crimine contro l’umanità bello e buono. Anche contro l’intelligenza, se è per questo, ma il signor Richard Ryan ne è chiaramente sprovvisto.

Cacciaviti, martelli, chiavi e spazzolini da denti. Godetevi, se vi riesce, questa compilation di Foodbeast che la dice lunga sul futuro che ci aspetta.

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Antonio Tomacelli

Designer, gaudente, editore, ma solo una di queste attività gli riesce davvero bene. Fonda nel 2009 con Massimo Bernardi e Stefano Caffarri il blog Dissapore e, un anno dopo, Intravino e Spigoloso. Lascia il gruppo editoriale portandosi dietro Intravino e un manipolo di eroici bevitori. Classico esempio di migrante che, nato a Torino, va a cercar fortuna al sud, in Puglia. E il bello è che la trova.

4 Commenti

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Paolo

circa 9 anni fa - Link

La butto giù a memoria: 500 metri con un cal 50 (12,7 nel nostro sistema) non è neppure una gran performance dal punto di vista teNNico del cecchino. Avesse detto 1200 metri (3/4 miles, nelle loro misure), avrebbe già impressionato. Ma per dare un senso a quel crimine, al massimo avrebbe dovuto utilizzare un normale 30.03 (7,62 NATO nel nostro sistema)

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Marco De Tomasi

circa 9 anni fa - Link

Giusto per divertirci con un po’ di “celodurismo balistico”, il sinonimo in pollici del 7,62 NATO (7,62 x 51) è .308 Winchester. Il .30-03 era una munizione che ebbe vita breve (tre anni appena), nata per la nuova ordinanza statunitense Springfield 1903 in sostitituzione dell’obsoleto .30 Army (.30-40 Krag). Nel 1906 si passò dal un proiettile round nose (ogiva arrotondata) ad uno spitzer (a punta) e la denominazione della munizione passò a .30-06 (Springfield), che rimase l’ordinanza statunitense fino all’adozione del 7,62 NATO nei primi anni ’50. ;-)

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Paolo

circa 9 anni fa - Link

Lungi da me il celodurismo, Marco (correzione giusta, miei ricordi fallaci!), ma semplice considerazione sullo spreco; non solo di champagne, ma anche di munizione, che ben altre distanze potrebbe superare Durante l'addestramento formale con la sciabola si vagheggiava anche del sabrage, ma non mi convinceva per nulla. E periodicamente questi filmati mi ricordano che i dubbi erano ben fondati.

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Marco De Tomasi

circa 9 anni fa - Link

Si faceva per alimentare il giochino, eh ! Concordo sullo spreco, però ti dirò che un po' di invidia mi viene, dato che noi legalmente il .50 BMG non possiamo spararlo (almeno da civili). Detto da un bambinone che per forare i fogli di carta vorrebbe fare il BUM più forte degli altri !

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