Sapete cosa sono i 4,3 milioni di copie millantate da Bibenda? Fuffa

Sapete cosa sono i 4,3 milioni di copie millantate da Bibenda? Fuffa

di Jacopo Cossater

La versione breve suona più o meno così: c’era una volta l’AIS, Associazione Italiana Sommelier, e le sue tante sedi sparse in tutta Italia, le delegazioni. Tra queste la più importante per quantità di soci, numero di attività e qualità dei relatori, quella di Roma. Una delegazione particolare, per certi versi anomala, che già molti anni fa aveva intrapreso una strada un po’ laterale rispetto alla stessa AIS con la costituzione di un marchio che faceva da cappello a tutte le sue attività, Bibenda (da cui il nome anche della guida ai vini e ai ristoranti distribuita ai soci AIS).

Dopo anni di convivenza più o meno pacifica lo strappo: la delegazione di Roma nel dicembre del 2013 saluta l’AIS e costituisce un nuovo soggetto, la FIS, Fondazione Italiana Sommelier (sì, lo so, qui ci starebbe bene una battuta su questo straordinario colpo d’ala in termini di fantasia, facciamo come se). Al netto di ogni possibile considerazione sulla genesi di questa rottura -ai tempi se ne scrissero di ogni tipo– negli ultimi mesi ho avuto il piacere di ritrovare e di conoscere persone di assoluto valore all’interno di questa nuova realtà. Relatori e non solo che nutrono nei confronti della formazione e del racconto del vino un amore vero, lontanissimi dalle logiche (soprattutto economiche, I guess) che hanno portato alla nascita della FIS. Un attimo, piccolo spazio pubblicità: lo stesso naturalmente vale per l’AIS, associazione di cui sono socio da molti anni e che mi ha permesso nel tempo di conoscere persone altrettanto valide.

Ma andiamo al succo della questione: alla FIS piacciono i numeri. Anche in questo momento, mentre scrivo, sulla home page della Fondazione alberga una dichiarazione di una certa importanza: “da 50 anni comunichiamo il vino, con passione”. Un riferimento di difficile interpretazione, il cui unico collegamento con la realtà è da ricercarsi nella nascita dell’Associazione Italiana Sommelier, datata 7 luglio del 1965. Non della sua costola romana (50 anni fa nessuno dei suoi attuali protagonisti era presente), certamente non della FIS. Un’abitudine a spararla diciamo un po’ grossa che si è vista anche sabato sera nel corso della premiazione dei 5 Grappoli, i premi che da sempre Bibenda assegna ai migliori vini assaggiati durante l’anno per l’omonima guida. Sul palco, bella grande, una dichiarazione che anche oggi, a 2 giorni di distanza, lascia a bocca aperta: “4.300.000 copie, già consegnate”.

Boom.

Avete presente cosa vuol dire nell’editoria un numero di questo tipo? Si stima che il libro italiano più venduto di sempre, in tutte le sue edizioni e traduzioni, sia Il nome della rosa di Umberto Eco: 50 milioni di copie. In tutto il mondo. In 35 anni. Va’ dove ti porta il cuore di Susanna Tamaro, altro romanzo italiano di straordinario successo, nel nostro paese ha venduto poco meno di 9 milioni di copie in 20 anni. Gomorra di Roberto Saviano 2,5 milioni in 8 anni. E potrei continuare.

Ci deve essere un trucco quindi, e infatti c’è: la guida edita dalla FIS quest’anno non è stata stampata, esiste solo su digitale e da pochi giorni è possibile consultarla sul sito di Bibenda. Esatto, avete letto bene. Dal sito:

La scelta digitale è stata non solo dettata dai tempi ma sopratutto dalla consapevolezza (..) di poter offrire molto di più ai nostri lettori (..) Un’opera a portata di click e onnicomprensiva del meglio del Made in Italy enogastronomico (..) uno strumento capace di seguire i consumatori, gli appassionati e i professionisti del settore ovunque: una cultura “senza peso” insomma, data la dimensione digitale, sempre a portata di click e la sola capace di raccontare tutti insieme gli autentici Tesori d’Italia.

Un dettaglio non da poco (anzi) per una pubblicazione che fino all’edizione 2015 era tra le più voluminose presenti in libreria, un tomo da oltre 2.000 pagine per quasi 2 kg di peso. Non solo, impossibile non pensare all’ormai mitologico “mi riferiscono, perché io non frequento” di Franco Ricci. Ve lo ricordate?

Era il 2011 e il deus ex machina di Bibenda era fiero di non conoscere le dinamiche della rete e dei suoi media più sociali. Oggi è il 2015 e Bibenda si pone come, cito testuale, “il progetto online più grande del mondo sul made in Italy“.

Boom (e due).

Chissà, magari siamo davvero di fronte a un progetto capace di innovare un settore sempre in cerca di nuove soluzioni. Vedremo. Al tempo stesso quello che è certo è che alcune migliaia di copie stampate in tipografia costano un mucchio di denaro, molto ma molto di più che portare tutto online.

Ma torniamo alla guida. Questo infatti è un passaggio fondamentale: è possibile consultarla. Non si tratta di un unico file da scaricare, non è neanche un app che è possibile acquistare e scaricare sul proprio smartphone. Anche in questo caso però giù il cappello, se fosse vero che oltre 4 milioni di persone hanno consapevolmente deciso pagare una certa cifra per accedere alla guida sul web si tratterebbe comunque di un risultato storico, mai visto al mondo.

Guarda un po’, non è però così: la Fondazione Italiana Sommelier ha infatti attivato alcune partnership che permettono a terzi di accedere al database della guida, la più importante tra queste è certamente quella con Alitalia e il suo programma Millemiglia. Per dire, giovedì scorso anche io ho ricevuto un’email il cui soggetto recitava: “un regalo per te: BIBENDA 2016!” e un codice univoco da utilizzare per registrarsi e consultare la guida.

Ieri sera ero a cena con alcuni amici, di 6 persone al tavolo in 4 avevamo la carta Millemiglia. Di queste, 2 non avevano (ancora?) visto l’email e solo una, il sottoscritto, aveva seguito tutta la procedura per accedere alla guida. Soprattutto: a nessuna di queste 4 persone è stata “consegnata”, chi è che diceva che le parole sono importanti?

Il punto è che a Bibenda -credo- hanno sempre lavorato con la carta e quindi -immagino- hanno semplicemente continuato a ragionare con lo stesso metro di giudizio. Ma carta e digitale hanno, vogliono, impongono, rilevazioni completamente differenti. Se nell’editoria valgono il numero di copie stampate e il numero di copie vendute, nel digitale vale un solo numero: quello relativo agli accessi. Anzi, due: numero di accessi totali e numero di accessi unici. Per entrambi: il fatturato. Una persona che arriva, si ferma per pochi secondi, e non torna più ha molto meno valore di un utente che accede alla guida, la consulta, ritorna nel tempo, etc. Affermare quindi di aver “consegnato” oltre 4 milioni di link è dichiarazione tanto roboante quanto vuota in termini di numeri reali. Per dirlo più chiaro: non significa niente.

Per chiudere: qui si è molto felici che il vino italiano riesca ad abbattere sempre più confini entrando nelle caselle email di un pubblico magari nuovo, che difficilmente avrebbe mai acquistato una guida ai vini italiani (e in questo Bibenda è sempre stata maestra). Quella con Alitalia tra l’altro è una partnership che appare molto centrata, i soci Millemiglia hanno una profilazione di straordinario interesse per chiunque si occupi di vino. Utilizzare però numeri che hanno così poca aderenza alla realtà, così fuorvianti, non rende giustizia al lavoro di tutte quelle persone che portano avanti con costanza e con passione il nome della Fondazione sul territorio, e questo sì, è un gran peccato.

[Disclaimer: l’autore collabora marginalmente con un’altra guida ma essendo questa prevalentemente cartacea e in tiratura umana il conflitto d’interessi evidentemente non sussiste (faccina)]

Jacopo Cossater

Docente di marketing del vino e di giornalismo enogastronomico, è specializzato nel racconto del vino e appassionato delle sue ripercussioni sociali. Tra gli altri, ha realizzato i podcast Vino sul Divano e La Retroetichetta, collabora con l'inserto Cibo del quotidiano Domani e ha cofondato il magazine cartaceo Verticale. Qui su Intravino dal 2009.

121 Commenti

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Marco

circa 8 anni fa - Link

Insomma la morte della guida Bibenda... Tra l'altro la scelta di non fare più l'app che peraltro era una delle migliori in termini di usabilità tra le guide italiana è sintomatico di non avere capito niente dell'evoluzione dell'editoria digitale

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bruno

circa 8 anni fa - Link

... e non solo

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MG

circa 8 anni fa - Link

Ah quindi neanche fanno l'app? Che peccato, come hai detto te era forse la cosa con piu' senso.. In confronto quella dell'Espresso che ho preso quest'anno fa abbastanza pena..

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Marco

circa 8 anni fa - Link

Quella dell'espresso è mediocre, quella del Gambero praticamente inusabile...

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Sir P.

circa 8 anni fa - Link

Bravo Jacopo. bravo davvero. Un analisi lucida e che spiega in modo chiaro una parte del mondo FIS. FMR oramai è il Berlusconi del vino: un megalomane convinto dei numeri che da e col gusto della sparata propagandistica che un certo effetto lo fa sempre (buon per lui). E proprio come per Berlusconi oramai è troppo difficile, per alcune aziende ma anche collaboratori e giornalisti, tirarsi indietro.. scendere da questo treno in corsa.. perché fondamentalmente è un treno che corre, produce grandi eventi (questo non si discute), non un carrozzone prossimo allo sfracellamento (e non è una cosa da poco se si pensa alle recenti vicende gamberesche tanto per dirne una) Su alcuni collaboratori è giusto sottolineare quanto detto da Jacopo : "non rende giustizia al lavoro di tutte quelle persone che portano avanti con costanza e con passione il nome della Fondazione sul territorio, e questo sì, è un gran peccato."

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il farmacista goloso

circa 8 anni fa - Link

Mi sorge un dubbio: questo Franco Maria Ricci vinoso ed il raffinato editore bibliofilo parmigiano sono la stessa persona, oppure?

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Jacopo Cossater

circa 8 anni fa - Link

No, no, solo omonimi.

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Paolo

circa 8 anni fa - Link

Al tempo Jacopo... sei sicuro dell'omonimia? O non piuttosto "mi aggiungo una M che posso sfruttare l'omonimia con un Nome Famoso e succhiargli la notorietà"? A mio parere il _vero_ FMR dovrebbe farsi dare le royalties... :)

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Daniele

circa 8 anni fa - Link

A mio parere il vinoso dovrebbe querelarti.

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Paolo

circa 8 anni fa - Link

mmmhhh... è una possibilità in effetti. Già tremo. Anzi, perché non ricevere una sfida dietro al convento dei carmelitani? Je suis Paolò, e ci tengo alla buona educazione dei bei tempi andati (ah, la tauromachia...)

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il farmacista goloso

circa 8 anni fa - Link

Sotto non riesco a rispondere @ Paolo, lo faccio qui sperando che sia quello giusto. A Fontanellato verrei volentieri, ma non è stagione di labirinti adesso; però se capita, la fiaschetta di brandy scacciafreddo la offro io, anche al locale FMR, vero e colto signore :)

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Paolo

circa 8 anni fa - Link

Sempre volentieri, gentile Farmacista. Ma non credere che non sia stagione: il labirinto, tranne un giorno di pioggia battente, merita sempre. Per non parlare della collezione d'arte di FMR (quello vero) in mostra: da sola vale due musei internazionali. Ci scofaniamo cognac&cotognata, ma io per sicurezza porto con me la sciabola d'ordinanza, nell'attesa del duello con F(M)R. O con Daniele, saimai

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il farmacista goloso

circa 8 anni fa - Link

Prendo nota, tanto prossimamente devo passare da Parma; credo che porterò armagnac allora. Se si parla di sciabole e duelli, siccome non mi chiamo di Bergerac, posso fare al massimo il padrino e disinfettare le ferite (ma quello buono ce lo beviamo prima, per far passare la paura). :)

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Daniele

circa 8 anni fa - Link

Quanto rosicate. Intanto tutti a copiare, da sempre, quello che fa la Fis. Articolo poi basato su premesse false e quindi sbagliato e inutile: 4 milioni di copie CONSEGNATE e non VENDUTE. L'italiano è semplice e chiaro, nessuno ha dato numeri "roboanti" millantando di aver VENDUTO 4 milioni di copie a 19€, la vostra malafede è pari solo alla vostra demenza. Copie consegnate significa che sono stati distribuiti 4 milioni di codici di accesso, ad altrettante persone/enti interessati, un segnale molto chiaro: tentare di arrivare anche là dove con un normale libro non si arriverebbe. Quanti in Italia acquistano oggi le guide cartacee? Solo poche migliaia di appassionati e addetti del settore, certo non un buon modo per provare finalmente a sdoganare il vino e a renderlo fruibile ed interessante per tutti. L'edizione online permette di abbattere i costi E QUINDI di poter dare A TUTTI la possibilità di CONOSCERE IL VINO. Può essere, e lo sarà, un buon modo per un novizio o un curioso, di avvicinarsi al vino leggendo una guida SERIA redatta da professionisti di assoluto valore. Capisco che per fare un ragionamento così bisogna almeno essersi evoluti allo stato di homo sapiens, non dico neanche sapiens sapiens perchè sarebbe troppo lo comprendo, allora non avventuratevi in dissertazioni senza capo nè coda, fatte solo perchè -diciamolo francamente- a voi blogger non vi fila nessuno, non siete nessuno e non potrete mai fare nulla di concreto per il vino italiano.

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Alessandro Morichetti

circa 8 anni fa - Link

Commento poi basato su premesse false e quindi sbagliato e inutile: "Con 3.500.000 (tre milioni e mezzo) di copie già VENDUTE è la Guida dei grandi numeri", editoriale Bibenda7 dal numero 163 di venerdì 30 ottobre. Qui tutti i dettagli: http://www.intravino.com/grande-notizia/bibenda-2016-dichiara-35-milioni-di-copie-gia-vendute-ma-john-lennon-e-ancora-vivo/ L'italiano è semplice e chiaro, a volte.

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Daniele

circa 8 anni fa - Link

L'articolo è sui 4 milioni e 300 mila annunciati sabato o sui 3 milioni e 500 scritti su bibenda7? Avete scritto voi della partnership con Alitalia, secondo voi le partnership non sono vendite? 4 milioni di copie CONSEGNATE (su queste ponevate voi l'accento) include anche quelle vendute ma non solo, Noto con piacere che fate già una retromarcia di 1 milione di copie. Ora il problema non sono più i 4 milioni, ma i 3 milioni. Si arrivasse a dire che sono state vendute centomila copie direste che è un fallimento del progetto online. Morale della favola quando si vuol criticare qualcosa a priori si fa sempre la fine della volpe che non arriva all'uva. Mi rispondi poi nel merito oltre che sui numeri? ti è stato spiegato cosa significa questo progetto, quali sono gli obiettivi. Ti da fastidio che si arrivino a contattare 4 milioni di persone in tutto il mondo? Ti da fastidio che 4 milioni di persone possano finalmente sapere, o provare a sapere, cosa significa "vino di qualità"? Se ti da fastidio, e vi da fastidio perchè a farlo è la Fis, allora siete nemici del vino.

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Marco

circa 8 anni fa - Link

Dio mio quanto livore... lo dico da uno che è un semplice acquirente di guide: quest'anno niente Bibenda: da tre anni compravo l'app, ora 19 euro non li spendo per un qualcosa che neanche ho capito cosa è. Se poi mi arriverà una mail come millemiglia, meglio ancora.... Però è un dato di fatto che dire 4,3 milioni di copie consegnate è dire una cavolata: 4,3 milioni di codici accesso consegnati. Molti di quelli non arriveranno mai a fare l'accesso e pochissimi la useranno davvero come guida...(forse gli stessi che la compravano)

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Daniele

circa 8 anni fa - Link

E quindi il problema dov'è? Vi pesa che invece di far marcire delle copie in libreria in reparti dove nessuno si ferma, si tenti di diffondere un messaggio diretto e personale a quante più persone possibile? Vi da fastidio che 4 milioni di persone siano oggi a conoscenza del fatto che esiste una guida che parla di vino? Ogni codice equivale ad una copia VIRTUALE, voi ragionate ancora col concetto materiale della copia FISICA, è chiaro che se tu non hai il libro in mano non hai la copia, ma se hai il codice che ti permette di avere la guida è come se io ti avessi regalato un libro, sta a te poi decidere se aprirlo o meno. Quindi nei fatti sono state consegnate 4 milioni di copie, la gente ha in mano la possibilità di leggere la guida, poi che lo faccia o meno è un discorso abbastanza ovvio e banale, ma è indubbio che una persona che riceve qualcosa è portata, quanto meno dalla curiosità, a vedere di che si tratta. E già questo è un successo enorme, far incuriosire tante persone che magari fino a ieri neanche sapevano cosa volesse dire comunicare il vino.

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il farmacista goloso

circa 8 anni fa - Link

A casa mia una mail "commerciale" ancorché vinosa e gratuita si chiama SPAM, e mi piacerebbe sapere a quanti non è finita nella cartella apposita. 1) Sarebbe interessante sapere come la premiata ditta FIS si è procurata gli indirizzari (pagando?) 2) Sarebbe interessante sapere chi si cela sotto lo pseudonimo "Daniele" visto che fa l'avvocato della causa (persa?) Bibenda. A casa mia ci si presenta con nome e cognome sulle questioni importanti, diversamente da chi commenta bonariamente come me. Grazie. PS: non abbiamo ancora capito se FMR e FMR(bib) sono la stessa persona...

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Daniele

circa 8 anni fa - Link

Farmacista goloso tu chi sei?

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Paolo

circa 8 anni fa - Link

@farmacista: No, Enne O. "per carità", aggiungo. P.P.S. per sincerartene, vieni a fare una visita al Labirinto di FMR (quello originale), poi ci sediamo per uno stuzzichino. E se il tuo sito ha un significato, la cotognata te la porto io :)

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Jacopo Cossater

circa 8 anni fa - Link

Facciamo così: adesso vado su un qualsiasi sito di direct email marketing e acquisto un milione di email cui inviare questo post, ben profilate per istruzione e per reddito. Poi torno qui e annuncio di aver CONSEGNATO questo post a un milione di persone. Suona bene vero? Poi oh, altra cosa è mettere sul tavolo accessi unici, frequenze di rimbalzo, tassi di conversione, pagine medie per visita. Ma che ci vuoi fare, noi scimmie parliamo un altro linguaggio.

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francesco

circa 8 anni fa - Link

a parte il tuo livore e la tua maleducazione (che la dice lunga su chi stia rosicando); a parte che, pur non capendo qui cosa sia stia copiando alla fis, quel "da sempre", vorrebbe dire da un paio di anni; a parte che l'articolo è il primo ad apprezzare l'intento di far arrivare il vino a quante più persone possibili; ti faccio presente che distribuire 4 milioni di codici di accesso (a persone interessate poi lo dici te, magari per qualcuno è stato solo spam), non è assolutamente equivalente a dire di aver consegnato 4 milioni di copie; mi rendo anche conto che "chi non frequenta" il mondo di internet, possa pensare che sparare una mail a 4 milioni di persone, equivalga al fatto che 4 milioni di persone leggano quella mail.... i giovani sono sempre i più ingenui!

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Daniele

circa 8 anni fa - Link

Scusi signorino monsieur, ad attacchi gratuiti si risponde con veemenza, se dà fastidio imparatevi ad essere rispettosi voi in primis del lavoro altrui. Definisci SPAM la consegna di una guida. 4 milioni di codici UNIVOCI di accesso, sono 4 milioni di copie. Presente la licenza di un software?

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francesco

circa 8 anni fa - Link

se ricevo una mail con un codice di accesso ad una guida di cui non mi frega nulla, io lo chiamo spam!!

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Daniele

circa 8 anni fa - Link

Ripeto, tu stai dicendo che si sia utilizzato un software di spamming per diffondere la guida "a casaccio"? Si vede proprio che non sai che cosa inventarti. Inutile persino una risposta articolata, al prossimo stadio evolutivo ripassa.

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francesco

circa 8 anni fa - Link

mi sa che hai problemi con la lingua italiana, prima fai confusione fra consegnare, distribuire, vendere; ore scrivi "tu stai dicendo che si sia utilizzato un software di spamming per diffondere la guida “a casaccio”" questa la definizione di spam della treccani: Messaggio indesiderato di posta elettronica guarda è facile: io ricevo un'email con il famoso codice, per legittimi motivi miei non ho nulla a che spartire con il mondo del vino (cultura personale, religione, sono astemio ecc ecc), questo si chiama spam

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Daniele

circa 8 anni fa - Link

Ma cosa ti sfugge del termine consegnare? La consegna presuppone che ci sia qualcuno che la ha richiesta, altrimenti si sarebbe parlato di un generico INVIO. L'italiano ripassalo leggendo uno zingarelli, grazie. Chi ha richiesto la guida? I soci alitalia millemiglia, con cui c'è una partnership in corso. Il profilo di questi clienti risponde a quello di persone interessate, tramite ricerche di mercato e sondaggi ( sai cosa sono i profili?), al mondo del vino. Lo spam è escluso. Poi continua pure a pensare quello che vuoi, le diffamazioni sono una cosa i fatti sono un'altra.

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gengis

circa 8 anni fa - Link

Caro Daniele, io sono socio Mille Miglia ma non ho mai richiesto la guida. Mi è semplicemente arrivata perchè Alitalia ha fatto un accordo con la FIS. Mi arrivano in media due mail Millemiglia alla settimana in cui mi si propongono servizi ed informazioni. Questa di Bibenda è una delle tante ma ti ripeto io non l'ho mai richiesta

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Daniele

circa 8 anni fa - Link

Hai appena detto che in quanto socio millemiglia ricevi delle mail, in quanto socio millemiglia hai accettato di ricevere delle mail con contenuti che si ritengono di interesse per te, è il senso di essere un socio millemiglia: venire a conoscenza di convenzioni, partnership, offerte. Alitalia collabora con Bibenda, te lo rende noto e ti omaggia di una copia della guida. Tu hai richiesto questo servizio ad Alitalia e ti viene elargito, come accade due volte a settimana. Non è affatto spam, appunto,

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Daniele

circa 8 anni fa - Link

Fallo. Vediamo che risposta ottieni. Una guida online NON è un sito web, cosa c'entrano le pagine medie per visita? Non si sta vendendo l'accesso a un sito web, ma ad una guida online che è cosa ben diversa. È come vendere una app. qui la app non c'è perchè semplicemente non serve, la guida è perfettamente ottimizzata per essere letta sui browser di ogni dispositivo. Evidentemente confondi un blog, fatto di pagine, accessi e statistiche varie, con una guida che ha soltanto cambiato supporto ed è finita in digitale invece che su carta. Hai presente gli ebook? Mi sa che ancora non sono arrivati da quelle parti

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Marco

circa 8 anni fa - Link

Innanzitutto non è equivalente per il solo fatto che se non ho copertura (tipo dentro una cantina) non accedo alla guida. Senza parlare di usabilità etc...

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Daniele

circa 8 anni fa - Link

Quindi stai negando il valore stesso di internet e della telefonia cellulare.

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Marco

circa 8 anni fa - Link

@Daniele, non nego l'utilità di internet, ma una delle cose positive dell'app Bibenda è che funzionava anche dove non c'era copertura (in cantina, all'estero, etc...)

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Daniele

circa 8 anni fa - Link

La app si potrà anche fare, intendevo dire che non si può dire che una cosa è poco utile perchè se stai in cantina non prende. Anche il cellulare da 800€ se stai in cantina non prende e non puoi telefonare. Scommetto che con la app qualcuno avrebbe detto "eh ma non è online"

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Jacopo Cossater

circa 8 anni fa - Link

Abbi pazienza Daniele, a me sembra che essendo la guida sul web parole come "tasso di conversione" possano essere davvero centrate e pertinenti. Per dire: su 4.3 milioni di accessi unici ipotetici, quanti sono quelli reali? Quanti utenti dopo la registrazione l'hanno consultata una seconda volta? Davvero, come fai a pensare che le statistiche non siano centrali in un progetto di questo tipo? Sono tutto, l'unico mezzo a disposizione di Bibenda per sviluppare un prodotto sempre migliore. Pensa per esempio quanto tutto quello che ha che fare con il comportamento degli utenti sul sito potrebbe essere importante per lo sviluppo del progetto, in futuro. Dove cliccano gli utenti, perché, quali vini riscuotono maggior interesse, quali aziende, quali regioni, e potrei continuare a lungo. Una certa cultura digitale non si improvvisa dall'oggi al domani, non si può mettere una guida cartacea online e dichiarare che si tratta del “progetto online più grande del mondo sul made in Italy“. Non funziona così. E stiamo parlando di un prodotto il cui ordine d'acquisto per i non soci ad oggi prevede un pdf da scaricare, compilare, rispedire. Eddai. Poi vorrei capire perché l'app non servirebbe, personalmente la troverei molto più pratica e più "usabile" dell'attuale consultazione via browser. Penso per dire alla geolocalizzazione per i ristoranti e per le cantine, funzionalità semplicemente insostituibile di cui non potrei più fare a meno. O forse no, in effetti il gps del mio Paperwhite non ha mai funzionato come dovrebbe.

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Daniele

circa 8 anni fa - Link

Quante persone riaprono la guida cartacea? Ma cosa c'entra questa domanda? Un guida di carta può benissimo rimanere a impolverarsi sullo scaffale, tu chiedi conto a chi acquista libri di quante volte li legge? Nonè mica un romanzo, si chiamano "testi di consultazione", si usano alla bisogna, come i vocabolari o le enciclopedie. Uno nella sua vita può anche accedervi due volte soltanto e allora? È lo scopo di una guida, essere lì se e quando serve. E se il tuo articolo voleva essere una summa di consigli e feedback, allora hai sbagliato modo di darli perchè non risulta questo. Si poteva fare di più? Si poteva fare meglio? Senza dubbio, intanto si è FATTO, mentre gli altri chiacchierano e provvedono a ricopiare. È il più grande progetto perchè non ne esistono altri mi pare, quindi di cosa parliamo? Fatevi il vostro poi vediamo cosa siete capaci di fare. Come al solito, chi sa fare FA, chi non sa fare CRITICA.

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Marco

circa 8 anni fa - Link

Si poteva almeno non peggiorare: abolire la app sostituendola con un sito web (non con un ebook come hai scritto altrove) dal costo doppio mi pare proprio una cavolata. Poi se riesco ad averla gratis, tanto meglio, Ma attenzione: questo non fa che depauperare il valore di un marchio. Cosa sarebbe successo a Parker se avesse iniziato a dare via the Wine advocate?

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Daniele

circa 8 anni fa - Link

appunto, siamo nell'era del free sharing, 4 milioni di codici/licenze sono stati distribuiti gratuitamente per permettere a tutti di saperne di più sul vino. A me sembra invece una grande opera di amore verso il vino. Si sarebbe potuto vendere app a caro prezzo o guide cartacee al solito costo, ma quanta gente ne avrebbe usufruito? Solo coloro che ne conoscono l'esistenza e che sono interessati a priori ad una guida sui vini. Con questa iniziativa invece si allarga mostruosamente la platea, si colpiscono anche quelle persone che magari non ne sanno nulla di guide, ma bevono e consumano vino o frequentano ristoranti. È una distribuzione di massa prima impensabile, che può portare ad allargare ancora di più il popolo degli appassionati di vino. Sarà visionario come progetto, ma è bellissimo pensare e sperare che funzioni. Sarebbe bello un incoraggiamento e un ringraziamento per chi ha speso tempo a compiere questo lavoro, col solo scopo di arrivare a quante più persone possibili. Invece si rema contro e si spala fango, per biechi giochi di parte (l'articolista è reo confesso di lavorare per un'altra guida). I commenti poi lasciano il tempo che trovano, tanto scommetto che tutti staranno li a elemosinare codici di accesso da due giorni.

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nico pisanelli

circa 8 anni fa - Link

dare un link non significa consegnare una guida in formato elettronico (e poi bisogna vedere se l'hanno dato, io per esempio ho la tessera millemiglia e non ho ricevuto nulla) è un uso distorto del significato dei termini e poi li vorrei vedere questi milioni di email a milioni di indirizzi ... ma dove li hanno trovati?

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Luca M.

circa 8 anni fa - Link

Ma il problema più grosso, secondo me, resta la presa in giro agli abbonati. Io ho pagato, circa 11 mesi fa, 50 EURO a fronte di 4 numeri della rivista trimestrale e della guida ai vini 2015. Le riviste le ho. La guida insomma, non è sempre possibile consultarla online, non ci posso scribacchiare, tra 12 mesi puf! Svanisce nel nulla. Dalle mie parti si chiama SÒLA una roba del genere, non so a Roma cosa ne pensino.....

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Luca M.

circa 8 anni fa - Link

Ripeto, a me pre sconcertante che chi ha fatto un abbonamento pensando di ritrovarsi un tipo di prodotto se ne ritrovi uno di tutt'altro tipo. Anzi, se ho ben letto tra 12 mesi mi ritroverò proprio UN BEL NIENTE!!!!!

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Marco

circa 8 anni fa - Link

parole sante. Speriamo che non mi disabilitino le guide 13/14/15 su android :)

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Nando

circa 8 anni fa - Link

Mi sto pisciando addosso dalle risate!!!!

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Luca B.

circa 8 anni fa - Link

Mi rivolgo con questo commento a Jacopo Cossater. In particolare mi vorrei soffermare su una sua frase iniziale: "C’era una volta l’AIS, Associazione Italiana Sommelier, e le sue tante sedi sparse in tutta Italia, le delegazioni. Tra queste la più importante per quantità di soci, numero di attività e qualità dei relatori, quella di Roma." La questione è la qualità dei relatori. Tanta eccellenza tutta autoreferenziata. Non mi risulta, infatti, che con tanta eccellenza didattica a Roma si sia mai vinto qualcosa a livello nazionale. Tra le tante sparate di AIS Roma, prima, e FIS, poi, c'è anche questa: una presunta superiorità dei docenti romani. Superiorità che stranamente evapora quando vai ad ascoltare le loro performance dal vivo.

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Daniele

circa 8 anni fa - Link

Ahahhahahahaah sei uno spasso.

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Marco

circa 8 anni fa - Link

@Daniele: ma chi sei? sei pregato di rivelare i tuoi "possibili" conflitti di interesse esattamente come Cossater ha fatto. Prima che perdi tempo a chiedere di me: sono un semplice utente (pagante) di guide, non sono iscritto a AIS, FISAR, FIS, ONAV, etc.

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Daniele

circa 8 anni fa - Link

Anche io sono un semplice utente, siamo sul web. Vuoi un documento? A cosa ti serve sapere chi sono o cosa faccio, ti devono bastare i concetti che esprimo. Quando scriverò io un articolo, lo firmerò a mio nome, fino ad allora i commenti posso scriverli anche firmandomi Garibaldi. Caro "marco"

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il farmacista goloso

circa 8 anni fa - Link

Gliel'ho già chiesto io, ma ha scortesemente replicato con un'altra domanda, alla quale verrebbe da rispondere col Marchese del Grillo, ma non voreri essere impolite: la netiquette esiste ancora, nonostante tutto. Palesemente il tizio è un press agent del FMR(bib), visto che ne cura la reputazione; ci dica chiaramente che lavora per lui e si chiama Daniele Qualchecosa e facciamola finita. Celarsi dietro uno pseudonimo quando si fanno interessi di altri è abbastanza offensivo per i lettori e soprattutto per l'autore dell'articolo, visto che ne fa il controcanto.

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Daniele

circa 8 anni fa - Link

Palesemente. Che bello sapere che sai chi sono. Allora che domandi oltre? Stai lì nelle tue convinzioni signor farmacista. Quando tutti voi dichiarerete i vostri nomi e cognomi, professioni e qualifiche, io vi darò le mie. Fino ad allora, entrate nel merito della discussione se ne siete capaci, visto che di argomenti ne avete ben pochi.

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Daniele

circa 8 anni fa - Link

Hai chiesto a Luca B. Chi egli sia e se può dichiarare i suoi conflitti di interesse? Non mi risulta signor "marco".

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il farmacista goloso

circa 8 anni fa - Link

Allora falla finita, Daniele: lavori per la guida che difendi, direttamente o in altro modo? Niente giri di parole: si o no?

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Daniele

circa 8 anni fa - Link

No.

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Jacopo Cossater

circa 8 anni fa - Link

Grazie Luca, registro il tuo commento. Le poche volte che ho frequentato eventi legati alla vecchia AIS Roma ero sempre rimasto molto colpito dai relatori, di più non so dirti e sì, nel post potevo forse sorvolare su quell'aspetto.

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emiliano

circa 8 anni fa - Link

a me fà ridere la scritta spese di spedizione... € 19 - Quantità ___________ (comprese iva e spese di spedizione)

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Daniele

circa 8 anni fa - Link

Si riferisce ad un cofanetto in cartoncino che può essere toccato con mano e quindi spedito. Ridere di meno. Ragionare di più. Grazie.

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Giorgio Giorgi

circa 8 anni fa - Link

scusa Franco Maria Daniele, ma allora esiste anche la possibilità di avere un cartaceo della Guida?

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Daniele

circa 8 anni fa - Link

"Cofanetto in cartoncino" è abbastanza chiaro, mi pare. No, non è un cartaceo della guida ma un cofanetto che contiene il codice di licenza, così come vale per tantissimi software di informatica. Benvenuti nel mondo digitale

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Marco

circa 8 anni fa - Link

Il mondo digitale del 1990... Oggi (o meglio dal 2000) vai sul sito dai la carte di credito e compri: libri cartacei, on line, sw, app, vini, .... Ma "Daniele": davvero devo mandare un fax o allegare uno scannerizzato alla mail per ricevere un codice che mi permette l'accesso al sito?

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Daniele

circa 8 anni fa - Link

"Marco" se vai sul sito trovi tutte le informazioni e modalità di acquisto, non devo dirtelo io visto che sei così esperto di internet.

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nico

circa 8 anni fa - Link

cioè, spediscono per posta il codice di attivazione? "benvenuti nel mondo digitale" io mi rotolo dalle risate

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Marco

circa 8 anni fa - Link

si ma che contiene il cofanetto in cartoncino? la guida o il codice?

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Hamlet

circa 8 anni fa - Link

contiene il codice. La guida fino ad ora, non è mai stata stampata

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Giorgio Giorgi

circa 8 anni fa - Link

se è così, davvero una sòla !

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Marco

circa 8 anni fa - Link

La cosa ridicola è che per avere il codice occorre compilare un form in pdf, scannerizzarlo ed inviaro a loro. Loro di mandano a casa un cofanetto (elegante) che contiene un numero che ti permette di accedere on line.... bah

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Sergio

circa 8 anni fa - Link

Jacopo, sto dalla parte tua e di noi Neanderthaliani; è chiaro che non conosciamo la filosofia di Aristotele, che avrebbe detto che le copie sono tot milioni IN POTENZA, visto che i codici sono stati consegnati, ma non IN ATTO, visto che non si sa nemmeno se siano stati sfruttati. E' il mondo dell'incerto insomma; o meglio, sono due mondi diversi, quello degli incantatori e quello di chi vuole numeri reali

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emiliano

circa 8 anni fa - Link

Vabbè , ma passando alle cose concrete, che v'avanza qualche codice di attivazione, che certo 20 neuri nun je li dò ? :-)

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Francesco

circa 8 anni fa - Link

A me sembra si voglia difendere l'indifendibile... Voglio dire, le scelte editoriali e di marketing sono liberissime, ma fare certe sparate (con il solito tono supponente e borioso di chi ha la verità in tasca) citando numeri e statistiche e poi non avere, nei fatti, un prodotto che giustifichi né detti numeri né il prezzo (19euro) per un servizio che probabilmente deve ripagare i mancati incassi delle "copie virtuali" date ad Alitalia (non so a quale prezzo ma dubito le abbiano pagate a prezzo pieno) mi sembra un po' un boomerang... A sto punto mi tengo la app dell'anno scorso! Allora se mi devo connettere a internet tanto vale che la scheda dei vini e i punteggi me li legga cercando direttamente su google!

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bruno

circa 8 anni fa - Link

A distanza di quasi due anni la lettura di questo post mi conferma diverse cose: l'arroganza, la spocchia e questo modo di essere autoreferenziali (siamo i più grandi, il più grande progetto, i migliori, gli unici che...ecc. ecc). Mi dicono che ho fatto bene allora a lasciare un'associazione del genere. I relatori è vero sono di alto livello ma anche in Ais ci sono punte di eccellenza, anche assoluta, ed altri se ne faranno ancora, mentre quel fare arrogante dall'altra parte rimarrà sempre lo stesso. E' il tratto distintivo dell'associazione, è l'impronta data da chi la governa e dalla sua pletora ed è proprio quello che io non posso assolutamente associare al mondo del vino, perché ne tradisce i valori più autentici . A me del patinato e del "rendere il vino seducente" non me ne pùò fregar di meno

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nico

circa 8 anni fa - Link

come comunicano loro il vino non lo comunica nessuno gli evangelisti che fanno conoscere la cultura del vino a tutto il mondo se non ci fossero loro sarebbero tutti ignoranti poi si sono modernizzati: hanno anche dei volenterosi ragazzi che si accaniscono sulla tastiera nella forsennata difesa delle sparate milionarie del grande capo

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bruno

circa 8 anni fa - Link

:-)

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valerio

circa 8 anni fa - Link

Secondo me la questione è più semplice: AIS non gli paga più le copie stampate e l'App; indi per non perdere la faccia e non investire soldi propri siamo a questo gioco mediatico di parole. Gli indirizzi magari sono quelli dei vecchi contatti AIS :-)

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Filippo Fratini

circa 8 anni fa - Link

Scusate se intervengo, come vedete con nome e cognome per evitare discussioni, ma credo che con questo articolo abbiate preso una cantonata. Io sabato scorso ero alla cena di Bibenda e Franco Ricci ha chiaramente dato lettura al pubblico di tutti i dati che voi chiedete, che ora non ricordo. Ma chi era presente sa benissimo tutto quello che c’è da sapere, compreso quello che sta dicendo il signor Daniele, ovvero lo scopo della Guida Online e il pubblico a cui si rivolge…. Insomma da parte di Bibenda io ho notato la massima trasparenza, nessuno sta cercando di fregare nessuno o di millantare cose non vere, questa è un’accusa grave che leggo su queste pagine e che secondo me non vi fa buon gioco, anche da un punto di vista legale: come sapete nel Diritto è colui che accusa a dover dare prova di ciò che sostiene. E poi nei commenti noto tanto accanimento nei confronti di un utente, non me ne voglia se provo a interpretare le sue parole, che sta difendendo un progetto in cui evidentemente crede, così come voi siete liberissimi di fare il contrario, non vedo perchè dunque dobbiate dargli addosso, chiedere il nominativo (per fare cosa? Suona quasi minaccioso come atteggiamento) o altre spiegazioni, ognuno è libero di esprimere un suo parere sul web, firmandosi come meglio crede anche per motivi di privacy. E fa sorridere che ci sia gente che utilizza pseudonimi e nomi di battesimo e imputa agli altri addirittura scorrettezza e maleducazione se fa altrettanto. Un po’ di coerenza non fa male…. Cerchiamo di mantenere dei toni civili quando si parla, questo si, però se si viene accusati di vendere fumo/farsi abbindolare, bisogna aspettarsi anche risposte piccate, ci sta.

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Fiorenzo Sartore

circa 8 anni fa - Link

Scusatissimo, anzi. Tuttavia. Gli utenti che si firmano "Daniele" e "Filippo Fratini", tra una lezione di cultura digitale e l'altra, farebbero bene a cambiare almeno l'IP. E prima che qualcuno arrivi a spiegarci che CASUALMENTE due utenti possono avere lo stesso IP, faremmo notare che i due stanno commentando lo stesso post dello stesso blog facendosi le coccole a vicenda. Coincidenze, eh. [img]http://i3.minus.com/jKiyU18FtvW44.png[/img]

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francesco

circa 8 anni fa - Link

al posto di "coccole a vicenda", sarebbe più indicate l'espressione che usa Wolf in pulp fiction! comunque è un troll, non vedo altre spiegazioni

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Fabrizio Pagliardi

circa 8 anni fa - Link

No i troll queste cose le sanno, è qualcuno che improvvisa per amore della causa, e se fossi nella FIS gli darei una francata di botte :-). Perché così sputtana la causa

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il farmacista goloso

circa 8 anni fa - Link

Possibile, se non certo. Cosa vi aspettavate da chi ha come indirizzo email "Er Polemica" (nulla di personale, mettiamo le mani avanti eh!) ? Che rispondesse alle nostre puntuali domande? Poi, per carità, giusto ospitare ogni commento, ci mancherebbe altro, ma c'è del paradossale nel fatto che tanti esprimano dubbi, ed uno solo replichi implacabile a tutti... se non è un PR questo, ha ragione il Francesco qui sopra. Continuo a nutrire dubbi che il Daniele alias Filippo sia un "Libero Opinionista". Beviamoci sopra, che è meglio.

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Fabrizio Pagliardi

circa 8 anni fa - Link

Io penso di sapere chi sia. Un mio cliente che si chiama veramente Daniele, ha uno stile aggressivo e polemico sul web ma se è lui non fa una difesa di ufficio, ci crede veramente nella FIS. ma non so se partecipi o no alla stesura della guida. Qui ha fatto una strxxxata atomica

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Marco

circa 8 anni fa - Link

Voleva insegnare come si usa internet e si è fatto beccare con "le mani nella marmellata" hahahah Forse ha saltato la lezione su i Troll

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Adriano Aiello

circa 8 anni fa - Link

Epic win

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Marco

circa 8 anni fa - Link

Scusate se vado OT ed uso il post per una domanda personale, quando ho sottoscritto l'abbonamento c'erano inclusi 4 numeri della rivista e la guida CARTACEA, poichè la guida non è cartacea, quindi niente costi di stampa, magari quei "co...oni" che l'hanno sottoscritta avrebbero diritto ad un minimo di rimborso?? (non si cambiamo le regole del gioco in corsa) La guida cartacea è, per me, uno strumento che non si esaurisce in 365, ma è consultabile a vita, con questa nuova formula mi pare di capire che dopo 365 giorni scade la password e non è più consultabile. Un consiglio (avete un anno di tempo per rimediare) date almeno la possibilità alla scadenza della password di poter scaricare la guida in formato pdf PS Il mio abbonamento per il 2016 ve lo siete giocato.

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Manola Bianchi

circa 8 anni fa - Link

Mah... Una cartacea x i laboriosi (magari premiati) produttori dei vini in guida? No eh?! Fuffa...

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Fabrizio Pagliardi

circa 8 anni fa - Link

Sui numeri non starei a perdere tempo se sono veri a breve saranno miliardari perché nessun altro nel mondo riesce ad arrivare a tanta diffusione anche potenziale e la diffusione paga, se non paga le hanno regalate che è un'altra storia ma comunque è una scelta di marketing che ti porta una visibilità che i produttori non possono ignorare e quindi una scelta strategicamente interessante. Ho appena ricevuto l'accesso anche io da mille miglia e la realtà nuda e cruda è che se non avessi atteso il regalo "Bibenda" la mail sarebbe finita nel cestino senza essere aperta come tutte le mail che mi arrivano da mille miglia. Chissà quanti la utilizzeranno in qualche modo. PS per Filippo Fratini se FMR ha dato i numeri su cui ci si interroga è un veggente

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Filippo Fratini

circa 8 anni fa - Link

Salve Fabrizio, guardi all'inizio della cerimonia Ricci ha letto alcuni numeri, fra cui quello dei 4.300.000, specificando da cosa derivassero. Io credo che con una semplice consultazione di google analytics e con il sistema di conteggio degli accessi interni al software che hanno usato per fare il sito ("systemfree"), abbiano tratto i dati che alcuni hanno richiesto, ovviamente fino a quel momento. Ricci ha detto quello che sapeva, non ha nascosto nulla te lo garantisco.

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Fabrizio Pagliardi

circa 8 anni fa - Link

Impossibile io ho ricevuto il codice oggi non poteva sapere se lo scaricherò. Che siano stati distribuiti 4.500.000 codici è un fatto incontrovertibile è verificabile. Quanti ne sono stati utilizzati lo puoi sapere tra un anno, visto che ho un anno di tempo per farlo

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Fabrizio Pagliardi

circa 8 anni fa - Link

Per il resto credo che sia stata una buona idea che darà i suoi frutti. La mancanza del cartaceo non la vedo come un problema, se non contrattuale per chi pagando si aspettava di riceverla.

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Marco

circa 8 anni fa - Link

@Marco come minimo si tratta di inadempienza contrattuale

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Luca M.

circa 8 anni fa - Link

Bravo Marco, è quello che sostengo io. Al di là di tutte le polemiche del caso, io da semplice "utente/abbonato pagante" mi sento piuttosto preso per il cosiddetto. Se lo avessi saputo prima non avrei sottoscritto l'abbonamento.

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Marco

circa 8 anni fa - Link

@Daniele proprio perchè mi sembrava una cavolata chiedevo ...

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Claudio Nannini

circa 8 anni fa - Link

Ma perchè non vi fate un buon calice di vino? O anche in questo non siete d'accordo?

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Nelle Nuvole

circa 8 anni fa - Link

Anche io ero alla cena di Bibenda, sabato sera e anche a me hanno consegnato il "cofanetto" con il codice d'accesso. Confesso di averlo dimenticato al tavolo insieme al menu, con tutti i miei appunti pasticciati. L'unico omaggio che mi sono portato via è stato il pacchetto di spaghettoni artigianali. Quelli almeno me li magno senza codici. Anche io ho la tessera millemiglia, vedrò se fra le tante inutili comunicazioni riceverò anche un altro codice di accesso. Al netto della schermaglia verbale qui sopra incorsa, l'idea di Bibenda non va disprezzata, ma solo se oltre alla lingua italiana utilizza almeno l'inglese, o magari pure il cinese, così da 43 milion di copie si potrà arrivare a 4 miliardi e allora potremo cominciare a parlarne sul serio e a rosicare globalmente, non solo fra le quattro pareti di casa nostra.

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carolaincats

circa 8 anni fa - Link

rosicona @nellenuvole :)

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musigny

circa 8 anni fa - Link

Con i produttori, quando sono stati richiesti e sollecitati i campioni, Bibenda ha sempre usato i termini "libro" e "copie della guida". Credo, anzi sono convinto, che molti vignaioli, se avessero saputo che non ci sarebbe stata un'edizione cartacea, non avrebbero inviato i campioni. Omettere quest'informazione non è un dato irrilevante. E' bene ricordare che senza i vini da degustare le guide non esisterebbero.

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Fabio

circa 8 anni fa - Link

Meraviglioso!!! Questo tale Daniele tira mazzate a destra e sinistra, dà a tutti degli ignoranti, giudica dall'alto, spernacchia, ironizza, chiede a gran voce correttezza e poi che succede? che viene sputtanato mentre usa due nomi diversi per commentare. Che figuretta!!!

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Nico

circa 8 anni fa - Link

Io sono solo un semplice appassionato,anzi un novellino ma mi chiedo... perché ce l'avete tanto con Fis? sembra che rosicate sul serio! cioè avete ammesso che è nata dalla migliore costola di Ais, che ha persone di assoluto valore, che è fatta di persone vere fuori dalle logiche commerciali, che Bibenda resta una grande guida, che in questo modo è stato raggiunto il loro obbiettivo reale, comunicare vino, olio, birra, grappe, eccellenza insomma a tutti, non solo ad appassionati...e poi tutta questa pappardella di cavolate che trovo senza senso alcuno, poco obbiettive e molto di parte tra l'altro...ma parlare di vino no eh? trovo interessanti alcuni vostri articoli ma accanirvi così...trova il tempo che trova e si perde in serietà...

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carletto

circa 8 anni fa - Link

Scusate ma, è così necessario fare tutte queste polemiche? Una guida ha deciso di risparmiare carta e far vivere alberi e già questo è altamente meritorio ed innovativo, poi ha trovato il modo di far arrivare un messaggio che parla di vini a tantissime persone (non mi interessa quante) e noi, ci dobbiamo accapigliare su questo? Basta con le invidie, pensiamo a parlare e far parlare di vini italiani, diversamente passeremo il tempo a gioire del fatto che produciamo più dei francesi, dimenticandoci che non siamo in grado di vendere a prezzi neanche lontanamente paragonabili. Tralascio ogni commento su quelle guide fatte per fare cassa mungendo i produttori con vendita di servizi inutili e quelle che nessuno legge. Parliamo meno ed agiamo molto di più per costruire!

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Enodreams

circa 8 anni fa - Link

Peccato che manchi la guida cartacea, a me piace andare per ristoranti ed enoteche ed ogni tanto buttare lo sguardo su qualche guida, magari anche non recentissime. Capisco che sono un inguaribile romantico, ma forse si poteva prevedere una "tiratura llimitata" cartacea.........si fanno ancora le tirature limitate dei dischi in vinile......

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Giovanni Solaroli

circa 8 anni fa - Link

As usual Jacopo si rivela davvero competente in fatto di cultura digitale (forse addirittura più del Gori) e ho letto volentieri l'attenta, precisa e politicamente corretta disamina. Ma la cosa più divertente è stato leggere con quale determinazione "il farmacista goloso" invita Daniele a rivelare la sua vera identità. Manco la Spectre...

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il farmacista goloso

circa 8 anni fa - Link

Grazie per il divertente, non me n'ero accorto... :) Ma il punto è un altro: Cossater quando scrive è generalmente riconosciuto un autore... autorevole, salvo smentite, che qui non abbiamo letto; siccome Daniele è stato l'unico a fare l'avvocato del diavolo con puntiglio, tanto da pensare che fosse un PR della FIS, mi sarebbe piaciuto dicesse "sono il tale e ho/non ho interessi nella guida", semplicemente. I lettori gli avrebbero preso le misure, e sarebbe stato magari un dialogo costruttivo; ma ha preferito attaccare tutto e tutti a testa bassa manco fosse l'alias di FR (o FMR? Chissà). ;) Poi ci siamo fatti prendere la mano, e siamo tutti andati off-topic. La domanda rimane: i milioni di "copie" dichiarate sono reali o virtuali? E' solo un gioco pubblicitario per sbandierare una (presunta) diffusione, o ci sono milioni di lettori che hanno scaricato/scaricheranno presto una guida (speriamo autorevole?) che parla di vino? Milioni di e-mail inviate non sono noccioline: vengono tutte dalle partnership, dal database FIS? Da AIS? E' spam/no? Un progetto editoriale serio come Daniele [o chi per esso] vuole difendere, meriterebbe un approfondimento appassionato ma altrettanto serio. Intravino non credo ne parli per distruggere ma per capire, da vetrina sull'enomondo qual è. Mi sembrano tutte domande a cui dare una risposta sensata sia possibile, senza acrimonia. Ecco tutto.

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Giorgio Giorgi

circa 8 anni fa - Link

... e intanto, quasi 100 commenti al post di oggi: Daniele non può che essere Tomacelli che vuole alimentare polemiche e clic...

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Massimo Billetto

circa 8 anni fa - Link

Gentile Jacopo, da una persona della tua levatura intellettuale mai e poi mai avrei atteso un "articolo" pervaso da tanta superficialità, disinformazione e distorsione della realtà. Da uomo di cultura e da appassionato di vino dovresti gioire nell'apprendere che sia possibile divulgare il vino italiano nel mondo a basso costo e con maggiore efficacia. Forse ti è sfuggito che i tuoi vertici (Ais, intendo) hanno già annunciato per il prossimo anno la medesima rivoluzione digitale per la neonata Vitae. Sarà "fuffa" anche quella? Un caro saluto.

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Jacopo Cossater

circa 8 anni fa - Link

Incasso con un pizzico di dispiacere superficialità, disinformazione e distorsione della realtà. Non era facile portare a casa un simile en plein. Però, Massimo, cosa vuoi che ti dica: la guida è online, non si può parlare di milioni di copie "consegnate" a fronte di un numero di accessi ancora tutto da scoprire. Il digitale come ho scritto impone un metro di giudizio completamente diverso, negarne l'essenza permette di vedere da vicino la cifra stilistica di Bibenda, realtà che tra i tanti pregi che può vantare di sicuro non conosce l'understatement. E te lo dice uno che ha pubblicamente sottolineato quanto quella con Millemiglia sia un'operazione di straordinario interesse, figurati. Non ci si può autodefinire "il progetto online più grande del mondo sul made in Italy" e poi spedire le credenziali di accesso per posta tramite un pdf da scaricare e da stampare. A te -a voi- sicuramente suona come cosa normale, magari anche rivoluzionaria. Ti do una notizia bomba: non è così. La guida che vedo online in questo momento è poco più che un database di degustazioni e di indirizzi. Un sito non particolarmente usabile che per fortuna ha enormi margini di miglioramento (nella giostra legata alla serata dei 5 Grappoli forse questo è aspetto che non è stato esattamente al centro dei vostri pensieri, e l'utente in questa fase è rimasto un po' in secondo piano, ma insomma, hai capito). Sull'AIS cosa vuoi che ti dica, in bocca al lupo, l'ecosistema che circonda le guide online è ancora tutto da scoprire, se siamo qui a parlarne è solo per portare spunti capaci di andare verso tensioni sempre più positive (della serie: per Vitae a fronte di certe dichiarazioni avrei scritto le stesse cose, tali e quali).

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andrea

circa 8 anni fa - Link

A me i Fratini da bambino piacevano molto. Adesso oltre che il cacao ci puoi trovare anche il vino, così fin da piccoli si impara cos'è la raffinatezza e l' eleganza e da grandi ci si iscrive alla Fis.

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Manuel

circa 8 anni fa - Link

Post geniale. Ed il tipo che si fa beccare con il doppio user per poi scomparire e' un grandissimo. Il segnale che anonymous segue intravino. Domani stampo tutto ed inquadro..una delle figure di m.. Piu' grandi che abbia mai visto. Solo un dubbio..la fis esiste fisicamente fuori da roma. Vista la competenza di cui leggo mi piacerebbe partecipare a qualche evento. Regione emilia.

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Hamlet

circa 8 anni fa - Link

io conosco la soluzione a tutti i problemi. Considerando che: 1) la guida bibenda ha consegnato 4,3 milioni di copie (ma punta a 12 milioni di copie) 2) il gambero rosso è entrato in borsa ne consegue che bibenda dovrebbe entrare in borsa; così sarà la consob a controllare quante copie saranno state consegnate (pagate o regalate) agli altri. Obiezioni???

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Giordano

circa 8 anni fa - Link

Che dire?? Per fortuna per lei caro amico esiste il malox e le farmacie che lo vendono. Ne faccia buon uso.. Solo gli stolti non cambiano mai idea, sono certo che se mai ( visto la qualità degli articoli direi di no ) venisse chiamato da Bibenda per scrivere per loro vi andrebbe a gambe legate. È un ultima analisi, stampi lei un libro di 10.000 pagine! Anche Bibenda avesse venduto a solo 0,10€ la copia ad Alitalia capisce anche lei che ha fatto non solo un affare ma un gran business! Le chiacchiere e gli articoli su web che danno voce a gente che come lei avrebbe fatto altro fino a poco tempo fa ci saranno sempre... Non se la prenda troppo se a lei non vengono certe idee... Lei sicuramente è un mediocre perché di ricordi che sono le persone a fare la differenza.. Le idee spesso vengono attuate male ( lei scrive sul web da prima ), ma altre strade non le ha viste! Saluti! E... Al prossimo passo di FMR e intanto lei sta a guardare allora "giordano" vediamo di capirci alla veloce. mediocre lo dici al tuo gatto. ogni altra intemperanza del genere non sara' ammessa. quanto al maalox, lo vediamo tutti, qui, chi ne sta assumendo in quantita'. adesso non fare il ruttino. [F.]

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Paolo

circa 8 anni fa - Link

Vorrei capire meglio questo aspetto, visto che son bimbo di campagna. Lei, facendo due rapidi calcoli sostiene: "Anche Bibenda avesse venduto a solo 0,10€ la copia ad Alitalia capisce anche lei che ha fatto non solo un affare ma un gran business". mentre l'utente Daniele più sopra afferma: "4 milioni di codici/licenze sono stati distribuiti gratuitamente per permettere a tutti di saperne di più sul vino." Quindi, sono state vendute o distribuite gratuitamente?

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Stefano Cinelli Colombini

circa 8 anni fa - Link

In una mattina di influenza mi sono divertito da matti a leggere il post e le schermaglie inferocite; grazie, mi avete fatto quasi dimenticare il mal di testa! Però mi sembra tutto molto prematuro, sia le critiche che il cantare vittoria. È evidente che il mondo delle guide (e del giornalismo enologico, se è per questo) è in una fase in cui il futuro non è chiaro, per cui è naturale che ci siano esperimenti. La guida 2015 di Bibenda è uno di questi. Funzionerà? Boh, ma basta aspettare qualche mese e lo sapremo. Personalmente non avrei scommesso due lire sul bossolo di Steve Jobs, per cui come valutatore di innovazione valgo poco.

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cernilli

circa 8 anni fa - Link

Ti sembrerà strano ma sono perfettamente d'accordo con te. Peraltro l'iniziativa che Bibenda ha messo in essere con Alitalia è un vero "colpaccio", una riprova che quando qualcuno dà per morto Franco Ricci deve poi fare i conti con il suo straordinario talento nelle pr e nell'organizzazione. Quante poi saranno le copie scaricate staremo a vedere, io credo che non saranno poche, e me lo auguro sinceramente.

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Alessandro Morichetti

circa 8 anni fa - Link

Ma qui nessuno dà per morto nessuno (gli eventi romani FIS parlano chiaro) e i risultati si vedranno solo a fine anno ma la questione focalizzata è un'altra: il numero raccontato di copie vendute/consegnate è illusorio e in termini web far passare un link per una copia venduta, prescindendo da accessi, visite, permanenza e quant'altro è abbastanza fuorviante, a stare bassi. Quello che invece si rileva è che mentre voi, Slow Wine, Ais, Espresso e altri stampate e investite fior di soldi per copie cartacee, con rischi annessi e connessi, non stampare alcunché, mettere nel cofanetto un semplice codice e poi dire di aver venduto milioni di copie è una mossa abilissima e assai astuta, sebbene i soci (e qualche produttore) si aspettassero il tomo di sempre. PS: Doctor, la guida NON si scarica, si consulta solo online. Io ci sto navigando dentro con un codice raccattato non so dove, per dire.

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Giorgio

circa 8 anni fa - Link

ecco, appunto, sa per caso la tiratura, se ne esistono di dichiarate, delle principali guide cartacee? In ogni caso grazie, al netto di qualche intevento il dibattito è interessante e apre nuovi scenari

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cernilli

circa 8 anni fa - Link

Non ho detto che lei o voi diate per morto Ricci. Ho detto che chi lo dà per morto, e ce ne sono in giro che lo fanno, poi deve fare i conti con delle capacità non comuni. Poi non so come funzioni la guida, so che si parla molto in giro del suo accordo con Alitalia che, ripeto, è un "colpaccio" che avrei voluto fare io e non ci ho nemmeno pensato, e comunque non credo che ci sarei riuscito. Poi si può dire tutto, ovviamente. Di certo però è che Ricci di cose ne ha fatte molte e spesso bene. Personalmente avrei evitato una rottura così drastica con l'Ais, che gli ha portato, secondo me, più problemi che vantaggi. Ma non essendo nella testa di nessuno (talvolta neanche nella mia) non mi permetto di esprimere giudizi definitivi su argomenti delicati e in via di dibattimenti in sedi ufficiali. Però mi dispiace, questo posso dirlo.

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Stefano Cinelli Colombini

circa 8 anni fa - Link

Che ci vuoi fare, perfino gli orologi rotti due volte al giorno segnano l'ora giusta, per cui qualche volta deve pur capitare anche a me.

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Socio AIS ROMA

circa 8 anni fa - Link

Non mi nascondo e quindi dichiaro pubblica bere di essere socio dell'AIS ROMA (quella vera e autentica)...UNA SOLA PRECISAZIONE. La guida VITAE il prossimo anno avrà anche un APP. Nulla di più nulla di meno...questo è il digitale intelligente. App che sono anche di Slow wine, Gambero rosso, ecc...scusate ma era per precisare il significato di "guida digitale"

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Andrea Gori

circa 8 anni fa - Link

in realtà VItae avrà un app tra poche settimane se non giorni e dal prossimo anno (edizione 2017) forse sarà solo l'app.

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Il chiaro

circa 8 anni fa - Link

Tutto questo polverone per una guida che a livello di mercato muove pochissime bottiglie. Peggio: magari i vari Vespa e D'Alema saranno pure incensati come i più grandi innovatori tradizionalisti del panorama vitivinicolo italiano. Siamo sicuri che sia un bene che il neofita si avvicini al vino passando da Vespa? Il resto son caxxate.

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Andrea Gori

circa 8 anni fa - Link

A parte il Gambero Rosso nessuna guida smuove veramente il mercato però ognuna fa la sua parte. Fino al divorzio con AIS, Bibenda era sicuramente quella più importante dopo il Gambero. Oggi è tutto da dimostrare... Di certo Bibenda prova a raggiungere un pubblico che una guida del vino non l'ha mai comprata finora nè l'avrebbe comprata mai. E su questo nessuno dei suoi competitor ci sta lavorando.

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Enrico

circa 8 anni fa - Link

Aggiungo la mia...in effetti il concetto di guida on line dove per accedere devi compilare un modulo e scansionarlo, aspettando poi il codice per posta, fa abbastanza sorridere e sicuramente bloccherà i meno interessati, che la guida non la scaricheranno proprio. Se l'intento era quello di diffondere la cultura del vino a più persone possibili trovo più riuscita l'idea dell'AIS in Veneto, che pubblica una guida on linea tradotta in varie lingue con i vini della regione http://vinetia.aisveneto.it Credo possa essere un buon esempio da seguire...

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A.M.

circa 8 anni fa - Link

Mi scusi signor Cossater e signor Morichetti. Non sarebbe più semplice farvelo spiegare dal signor Andrea Gori,essendo nel direttivo fis Toscana ?

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Hamlet

circa 8 anni fa - Link

sono usciti i dati su Bibenda 2016: 727.941 copie vendute. http://www.bibenda.it/bibenda7/singolo-articolo.php?id=3042

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Gianluca

circa 8 anni fa - Link

Non ho letto tutti i commenti, perciò mi scuso in anticipo se ripeto concetti già esposti. Trovo molto triste questo saltarsi alla gola. Questa ferocia incessante e priva di senso atta solo a screditare e sminuire. Io credo che a prescindere dall'associazione di cui uno fa parte (io sono un sommelier FIS, ma questo non vuol dire che Ricci sia il mio dio, anzi) noi che siamo gli appassionati del vino, di vino ci dovremmo interessare. Del vino, non di criticare chi secondo noi sbaglia o si grande con numeri inesistenti o presunti tali. Ricci è un grande imbonitore e uno straordinario attore, può piacere o meno ma che differenza fa? Di certo un dibattito al vetriolo non migliorerà le cose. Torniamo a parlare di vino, a comunicare il vino. In tutte le sue forme, ovunque e con chiunque. Questo sì che sarebbe utile a questo mondo. Litigare lascia il tempo che trova.

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