Roséxpò. 20 rosati di Puglia per l’estate che arriva ma pure per Natale e per quando ti pare

di Antonio Tomacelli

Sarà un mio limite, sarà l’estate in arrivo ma partecipo più volentieri ad una kermesse sui rosé e/o bollicine che a una verticale di tannini di qualunque provenienza, anche la più nobile. Va da sé che scoprire una “rassegna internazionale dei vini rosati” a soli 250 chilometri da casa(!) mi ha provocato un discreto ricambio ormonale.

E fu subito Roséxpò, destinazione Lecce.

La manifestazione, alla sua prima edizione, è organizzata da un manipolo di produttori uniti sotto le insegne dell’associazione Degusto Salento, ma sono state invitate aziende provenienti da tutta Italia. In totale, ai banchi di assaggio, circa 70 cantine con una piccola presenza internazionale. Gli assaggi che seguono sono dedicati alla Puglia e sono divisi in tre gruppi: nel primo c’è l’empireo dei sexy rosé, nel secondo la categoria dei belli dentro e nel terzo i “con te ci sto bene”. Insomma, ci siamo capiti.

So sexy
Puglia I.g.t. Rosato 2013 – Polvanera

Filippo Cassano punta tutto sull’aleatico in rosa e vince alla grande. Il suo rosé è un mostro in equilibrio tra materia e freschezza tale da scriverci un manuale di vinificazione. Fiori rosa, fiori di pesco e un tuffo dove l’acqua è più blu (cit.). Che vuoi di più? p. 85

Murgia I.g.t. Primitivo Rosato EstRosa 2013 – Pietraventosa
Rosae, rosarum, rosis, rosas, rosae, rosis… p. 84

Puglia I.g.t. Rosato Susumaniello Tre Tomoli Rosa 2013 – Vignaflora
Tu chiamala se vuoi fortuna della principiante ma centrare alla prima annata un rosé così buono non è da tutti. Il susumaniello in purezza di Filomena Saponari è davvero tanta roba nel bicchiere, peccato solo che la sua spremuta di melograno e ciliegie sia disponibile in poche bottiglie (1980). p. 84

Salento I.g.t. Negroamaro Rosato Saturnino 2013 – Tenute Rubino
Forse il più classico dei salentini in circolazione: fragole da annusare e sanguinella da bere. Aggiungere freschezza, persistenza e servire freddo. L’azienda Rubino dovrebbe allegare alla bottiglia una frittura di paranza, ma non si può avere tutto dalla vita. p. 83

Salento I.g.p. Rosato Scaloti 2013 – Az. Agr. Taurino
Una lama di sole che illumina e rinfresca a colpi di arancia amara che vira sui toni della buccia candita. Vogliamo parlare del profumo di gerani fioriti o ricordare semplicemente che lo Scaloti è uno dei pochi rosé che regge nel tempo? p. 83

Belli dentro
Salento I.g.p. Rosato Magalino 2013 – Vinicola Savese
M’avessero detto che un giorno avrei bevuto un rosato in stile ossidativo (e mi sarebbe anche piaciuto) li avrei presi per pazzi, giuro! E invece il Magalino della famiglia Pichierri di Sava è tanto buono quanto affascinante nella sua follia. I due mesi passati nel capasone, la locale anfora di terracotta smaltata, si sentono eccome ma —miracolo— va giù che è un piacere. Classico vino gastronomico che chiama disperato il cibo: io l’ho provato col capocollo di Martina Franca e un pecorino stagionato ed ora ho parecchie rughe in meno. p. 83

Salento I.g.t. Rosato Vigna Mazzì 2012 – Rosa del Golfo
Il Vigna Mazzì resta un unicum tra i rosati pugliesi e, fino ad ora, nessuno ha raccolto la provocazione di questo rosato che transita per le botti di rovere. il Vigna Mazzì ricava dal legno un profumo di chiodi di garofano e spezie intenso, più da rosso che da rosato, ma il risultato è intrigante. Insomma, un altro rosato è possibile. p.81

Castel del Monte d.o.c.g. Bombino Nero Primaluce 2013 – Cantine Carpentiere
Naso imponente e complesso, forse il migliore della serata. Subito la china in evidenza e poi caramello, cera d’api e cioccolato dolce, quasi un Milka. L’assaggio, invece, è nervoso, vibrante, da ciliegia matura e asprigna. C’è solo da attendere qualche mese, ma è già un gran Bombino nero. p. 82

Castel del Monte d.o.p. Rosato Ponte della Lama 2013 – Az. Agr. Cefalicchio
L’unico biodinamico presente in batteria e, tra l’altro, certificato Demeter. Naso pulito, balsamico e intenso. Toni di china, cioccolato e beva da rosso mancato. Ciliegia più che agrumi e sapore che non ti abbandona. Diverso da tutti gli altri, come si conviene ad un vero biodinamico. p.80

Con te ci sto bene
Salento I.g.t. Santi Medici 2013 – Castel di Salve

Il rosé di Winspeare conquista la piazza d’onore grazie a una bocca aggressiva e potente. Profumi non pervenuti ma si garantiscono brividi già al primo sorso. p. 81

Salento I.g.t. Negroamaro Kreos 2013 – Castello Monaci
Il lato piacione del rosé. Ha un bel naso agrumato e un attacco dolce e ammiccante. Si lascia bere che è una meraviglia, un bicchiere via l’altro, fresco come una rosa. Insomma, quelli di Castello Monaci sanno come si fa. p. 80

Salento I.g.p. Negroamaro Rosato Rosa del Golfo 2013 – Rosa del Golfo
Saporito, maturo e profumato di fiori. Pecca un po’ di freschezza ma è uno dei più potenti in batteria. p. 79

Salento I.g.p. Rosato Girofle 2013 – Severino Garofano Vigneti e Cantine
Non è il solito Girofle al quale siamo abituati. Intendiamoci, la stoffa c’è ma sono abiti leggeri, forse per colpa dell’annata. Naso sottile di rose e buona struttura. È fresco, piacevole, ma nel complesso un filo sottotono. Avercene comunque di rosati così. p. 79

Salento I.g.t. Negroamaro Rosato 2013 – Cantele
Nasetto floreale e di acqua di anguria, bocca piacevole ma un po’ corto. Complessivamente un bel prodotto anche se non il migliore delle ultime annate. p. 78

Salento d.g.p. Rosato Negroamaro Rose 2013 – Tenute di Eméra
L’assenza di profumi pregiudica un rosé che, a berlo, è fruttato, quasi ciliegioso. Piacevole comunque. p. 78

Salento I.g.p. Rosato Rosalita 2013 – Cantine Due Palme
Dovessi sentirlo alla cieca lo scambierei per un bianco: minerale di gesso al naso, in bocca è agrumato di limone e scorza di cedro. Leggero e fine, nel complesso. p. 77

Salice Salentino d.o.c. Rosé Le Pozzelle 2013 – Candido
L’unico Salice Salentino doc in batteria si difende come può: fruttino rosso al naso ed un sorso citrino che rovina un po’ il giudizio finale. p. 77

Salento I.g.t. Rosato Ognissole 2013 – Feudi di San Gregorio
Feudi di San Gregorio gioca fuori casa la partita dei rosé, ma strappa un pareggio tirato. Tanto arancio e scorza in bocca ma il piacere dura un attimo. p.77

Castel del Monte d.o.c.g. Bombino Nero Pungirosa 2013 – Rivera
Non è la sua annata migliore. È smagrito, asprigno e lontano dalle migliori performance. Limonoso e appena piacevole. p. 76

Brindisi d.o.p. Rosato Vigna Flaminio 2013 – Agricole Vallone
Al naso è sottile, leggero e floreale. L’assaggio è fruttato ma senza freschezza. p. 76

 

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Antonio Tomacelli

Designer, gaudente, editore, ma solo una di queste attività gli riesce davvero bene. Fonda nel 2009 con Massimo Bernardi e Stefano Caffarri il blog Dissapore e, un anno dopo, Intravino e Spigoloso. Lascia il gruppo editoriale portandosi dietro Intravino e un manipolo di eroici bevitori. Classico esempio di migrante che, nato a Torino, va a cercar fortuna al sud, in Puglia. E il bello è che la trova.

8 Commenti

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af

circa 10 anni fa - Link

beh, qualcun altro sta iniziando a sperimentare il passaggio del rosato in botte di rovere.penso all'ottimo Cerasa dell'azienda Calò Michele alla sua (credo) seconda annata.anche l'azienda apollonio fa anche un rosato affinato in botte (credo acacia), il 18 fanali.

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af

circa 10 anni fa - Link

c'è un "anche" in più... non ho mai imparato a rileggere prima di inviare >:(

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Antonio Tomacelli

circa 10 anni fa - Link

Provato il Cerasa ma quest'annata è un po' fuori fuoco. C'è da lavorarci ma è un bel prodotto

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Armando Castagno

circa 10 anni fa - Link

....ACQUA DI ANGURIA? Ma tu sei un kamikaze.

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Antonio Tomacelli

circa 10 anni fa - Link

Oh, non stiamo mica parlando di Barolo, eh?

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irene stein

circa 10 anni fa - Link

Ero a Lecce per la stessa occasione, ed è curioso come i medesimi assaggi abbiano suscitato in me, in alcuni casi, ben altre opinioni. Tendenzialmente punteggi decisamente troppo bassi rispetto al mio vissuto. Alcune riflessioni in particolare : Salento I.g.p. Negroamaro Rosato Rosa del Golfo 2013 – Rosa del Golfo L'ho trovato decisamente piacevole, nessuna pecca sulla freschezza e una bella spalla acida, completata da una buona sapidità Salento I.g.p. Rosato Girofle 2013 – Severino Garofano Vigneti e Cantine Al mio parere il miglior assaggio tra i locali. Il più "stiloso" per delicatezza, equilibrio ed eleganza. Strizza l'occhio a qualche francese di Bandol per freschezza e spiccata sapidità, per l'armonia di note agrumate, ribes e canina. Salento I.g.t. Negroamaro Rosato 2013 – Cantele Pieno e potente con la giusta lunghezza. Un vino nel complesso facile da bere e d'apprezzare. Salento I.g.t. Santi Medici 2013 – Castel di Salve Bel frutto a mio parere, equilibrato, sapido e di facile beva In ogni caso, bellissima esperienza, e onore a una Puglia in gran fermento, che ha saputo creare un'iniziativa bella, fresca e per una volta...rilassata , come il Rosèxpò . La prova che i produttori, quando vogliono, sanno fare squadra, sanno confrontarsi senza timore di giudizio tra loro e anche con altre realtà d'Italia, dando luce a una tipologia di vino e di vinificazione che spesso passa in sordina. Il vino più difficile da fare per ogni enologo. Ora è il turno di Italia in Rosa a Moniga del Garda, nella speranza di poter avere ,finalmente, una pagina interamente dedicata ai rosati nella carta vini di qualsiasi ristorante.

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af

circa 10 anni fa - Link

concordo pienamente sul girofle 2013 (assaggiato tuttavia subito dopo l'imbottigliamento).carattere decisamente diverso dal solito (riflesso di un'annata fresca?), lo si intuisce già dal colore, rosa antico molto scarico, molto bello da vedersi. il naso lo ricordo, benchè un po' compresso, stuzzicante non tanto per intensità quanto per varietà aromatica che esce dai soliti pallosissimi canoni ciliegio-fragolosi (geranio, pompelmo e frutta gialla, minerale-marino). beva decisamente appagante per sapidità e freschezza, buon ritorno di frutto in bocca (anche qui, si va sull'agrume) anche se complessivamente non lunghissimo. elegante e forse poco "ortodosso" per la zona in cui viene prodotto, ma qualche punticino in più rispetto al lapidario 79 lo meriterebbe , a mio avviso ;)

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Antonio Tomacelli

circa 10 anni fa - Link

Solo pochi giorni dopo Pietraventosa ha vinto a mani basse... http://www.lucianopignataro.it/a/radici-del-sud-tutti-i-migliori-vini-premiati-dalle-due-giurie/73111/

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