Quindi Birra Moretti con la faccia da chef valorizza la cultura della birra. State scherzando?

di Alessandro Morichetti

Caso vuole che mentre sono affaccendato a scrivere la scheda di un’ottima birra artigianale mi capiti sotto mano questo articolo che riassumo: prendi sei grandi chef (Antonino Cannavacciuolo, Davide del Duca, Christian Milone, Davide Oldani, Claudio Sadler, Viviana Varese) e fino alla fine di giugno metti una loro caricatura sulle bottiglie di Birra Moretti Ricetta Originale, al posto del mitico “Baffo”.

Il perché di questi sei chef e non altri è presto detto. Riporto dall’articolo non firmato (meglio così, trovare un giornalista che ci metta la faccia è più complicato che riempire l’etichetta di una birra, a quanto pare): “Ognuno dei sei ‘Chef dell’etichetta’ ha uno stretto legame con Birra Moretti: Del Duca e Milone hanno vinto il Premio  Birra Moretti Grand Cru (rispettivamente nel 2014 e nel 2012), il concorso promosso da Birra Moretti in collaborazione con Identità Golose (The International Chef Congress), che mette alla prova l’originalità, le capacità e la fantasia dei  migliori giovani talenti italiani under 35 invitandoli a sfidarsi proponendo piatti in cui la birra è utilizzata in  abbinamento e come ingrediente. Cannavacciuolo, Oldani, Sadler e Varese, invece, quattro stelle del firmamento culinario italiano, hanno fatto parte della  giuria del Premio e sono stati chiamati a decretare il più virtuoso fra gli Chef emergenti.”

Non vorrei scomodare per l’ennesima volta l’ormai noiosa diatriba tra birra artigianale e birra industriale. Vorrei solo ricordare ai cari chef (e a coloro i quali per business si prestano a ciò) che la prossima volta me ne andrò beatamente a finanziare la cultura della ristorazione al Burger King sotto casa invece che dedicare ai vostri stipendi le mie finanze. E a voi, cari signori della Birra, lascio solo un pensiero da piccolo uomo di mercato: l’idea è fighissima e l’ufficio marketing merita un aumento. Però non raccontatemi stronzate. Sono 3 settimane che aspetto “Birra in Franconia. Diario di viaggio alla scoperta della tradizione brassicola francone” di Manuele Colonna: se mi parlate di cultura della birra divento nervoso.

[Foto: Christian Milone. Fonte: Il Giorno]

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Alessandro Morichetti

Tra i fondatori di Intravino, enotecario su Doyouwine.com e ghost writer @ Les Caves de Pyrene. Nato sul mare a Civitanova Marche, vive ad Alba nelle Langhe: dai moscioli agli agnolotti, dal Verdicchio al Barbaresco passando per mortadella, Parmigiano e Lambruschi.

6 Commenti

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Sir Panzy

circa 9 anni fa - Link

"Vorrei solo ricordare ai cari chef (e a coloro i quali per business si prestano a ciò) che la prossima volta me ne andrò beatamente a finanziare la cultura della ristorazione al Burger King sotto casa invece che dedicare ai vostri stipendi le mie finanze" Mai esempio fu più azzeccato!

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Malticidio

circa 9 anni fa - Link

Secondo me hai perfettamente centrato il punto nell' ultima parte del post, personalmente aggiungo che il genio di Heineken non sia tanto nella originalità della iniziativa (ricordo il flirt di Marchesi con Mac Donald etc..) quanto nel raccontare la birra che un tempo era associata ai "murator" come la birra dei grandi chef.

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Alessandro Morichetti

circa 9 anni fa - Link

Io a questo punto suggerirei agli artigiani della birra di scendere in campo con l'artiglieria pesante. 20 anni sono serviti per i pilastri e qualche piano, sappiamo chi li ha messi. Ora ci vuole lo sdoganamento, sbattere qualche bottiglia in mano a qualche influencer in vena di baratto e mecenatismo. Possibilmente donna (vs muratore), possibilmente ben dotata. Voci di corridoio mi segnalano una ultimamente insolita % di affluenza femminile in crescita al Ma che siete venuti a fa' di Roma, il che è tutto dire: nessuno si capacita di come sia possibile. Bisogna rendere figa, fighissima, l'assunzione di craft beer: successo, anzi trionfo assicurato. L'industria non ha scampo.

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Colonna

circa 9 anni fa - Link

Dopo che anni fa Ferran Adrià si legò alla Estrella, ora è il facile turno dei nostri, evidentemente insoddisfatti dei soldi delle patatine San Carlo. Come sputtanarsi per fare due soldi in più, come se gli eroi dei gastrofregni non ne avessero già abbastanza... Del resto, mai i grandi chef hanno prestato attenzione alla birra artigianale, proponendo da anni carte delle birre ignobili se paragonate ai loro ricercatissimi menu e le loro attente selezioni dei vini. Credo che per una credibilità completa, il lavoro di uno chef debba essere qualitativamente valido a 360', altrimenti può anche fare a meno di un "tavernello pensiero" che inquina non poco un lavoro così "appassionato"...Non è che il medico li forza ad avere una lista delle birre nel tuo locale.

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bongolandia

circa 9 anni fa - Link

ferran adrià però non è testimonial. la inedit l'ha creata lui. ed è pure buona...

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silvio Bessone

circa 9 anni fa - Link

Intanto diciamola tutta, Ferran Adrià è un fenomeno, moda a parte mentre i suoi seguaci fanno spesso più marchette che altro. Io vorrei meno fighette e più cuochi ma tantè, la moda porta così e i nuovi gladiatori sono questi! Mannaggia la scienza quanto è indietro!!! in classifica.

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