Qui c’è uno che ha bevuto i vini di Bruno Vespa e Al Bano. Nulla di che, ma almeno è vivo

di Antonio Tomacelli

L’avete detto tutti quasi dappertutto: non bisogna criticare i vini dei ricchi-e-famosi tipo Bruno Vespa o Al Bano senza assaggiarli. Troppo giusto. Anche per questo qualche giorno fa mi sono fiondato alla presentazione della sezione pugliese della FIS (Fondazione Italiana Sommelier), la creatura di Franco Ricci che sta accogliendo a braccia aperte i sommelier transfughi dalla dirimpettaia A.I.S. come il nuovo delegato regionale Giuseppe Cupertino della cui storia ho già parlato qui.

Presentazione a parte, c’erano in degustazione un tot di vini premiati con i 5 grappoli di Bibenda, una decina in tutto, ed ogni vino era preceduto da un breve discorsetto sul palco del produttore. Lo so cosa vi state chiedendo e la risposta è: sì, c’erano anche Al Bano e Bruno Vespa.

Potevo farmi sfuggire un confronto bicchiere contro bicchiere? Certo che no, ma prima di arrivare ai risultati vi annoierò, per puro sadismo, con qualche breve osservazione sugli altri vini in assaggio, tralasciando subito quel “mostro” dell’Es di Gianfranco Fino che, oramai, gioca un altro campionato.

Tra i i migliori c’è sicuramente l’Old Vines 2011 di Morella, un primitivo di Manduria coi fiocchi tutto china e cioccolato, pulito e netto come una bastonata di quelle precise (89), seguito a ruota dall’aglianico Bocca di Lupo 2010 di Tormaresca, massiccio e astringente ma tipico come pochi. Insomma, il classico vino dall’approccio per nulla piacione, che per un vino di casa Antinori è tutto dire (88).

Piaciuti tanto anche un meraviglioso Gran Cuvée XXI Secolo 2008 di D’Araprì in forma smagliante e due ottimi ritorni sulla scena: il Nero 2011 dei Conti Zecca (85), che negli ultimi anni non è stato un granché, e il Donna Lisa Riserva 2011 di Leone de Castris (85).

Giudizio sospeso invece sul Selvarossa Riserva 2011 di cantina Due Palme, profumato e saporito di spezie come un brigantino di ritorno dalle Indie. Non lo capisco ma sicuramente è un mio limite.

E i vini delle nostre star televisive? Chi vince la sfida tra il Raccontami 2012 di Bruno Vespa e il Platone 2011 di Al Bano?

Ai punti, e non certo per K.O., vince il primitivo di Vespa che sul ring ha mostrato maggiore freschezza e tenuta sulla distanza contro un avversario apparso stanco e un po’ cotto. L’alito di Platone e è fortemente alcolico ma la massa muscolare c’è anche se fatica a distendersi.

Raccontami, invece, ha da subito sfoggiato una serie di uno-due floreali che se non stendono sicuramente piacciono, fedeli al motto di Cassius Clay “Pungi come una vespa, vola come una farfalla”. O forse era un’ape, chissà, sta di fatto che sul mio personalissimo cartellino (cit.) Bruno Vespa batte Al Bano 84 a 80.

Certo, sono punteggi che non giustificano i 5 grappoli di Bibenda ma chi siamo noi per smentire “La Bibbia del vino”?

[Foto: Simona Giacobbi] 

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Antonio Tomacelli

Designer, gaudente, editore, ma solo una di queste attività gli riesce davvero bene. Fonda nel 2009 con Massimo Bernardi e Stefano Caffarri il blog Dissapore e, un anno dopo, Intravino e Spigoloso. Lascia il gruppo editoriale portandosi dietro Intravino e un manipolo di eroici bevitori. Classico esempio di migrante che, nato a Torino, va a cercar fortuna al sud, in Puglia. E il bello è che la trova.

36 Commenti

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Daniele R.

circa 9 anni fa - Link

Stando ai suoi punteggi, nessuno dei vini in degustazione avrebbe meritato i 5 grappoli, giusto? A parte Fino, chiaro, che gioca un campionato a parte...

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Antonio Tomacelli

circa 9 anni fa - Link

Non so a quanto corrispondono in centesimi i 5G ma trovo meritatissimo il premio a d'Araprì, Tormaresca e Morella. Forse, sulla fiducia, lo darei anche ai Conti Zecca.

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Franco

circa 9 anni fa - Link

Tomacelli, articolo sostanzialmente giusto di cui condivido la premessa, parliamo di vini da quel che troviamo nel bicchiere. Dopo averli provati più o meno tutti, Raccontami di Vespa compreso (ma non Platone), posso chiederti cosa rende "Es" un prodotto da campionato a parte? Trovo che lasci al palato una dolcezza finale eccessiva, dove eccessiva è al limite del non distinguibile tra la versione +sol. Ok la surmaturazione, ma il qui siamo a volte al limite dell'appassimento. Certo, parliamo di sfumature di un ottimo vino, ma tu sai bene che da 85 a 95 si parla di sfumature, che in questo caso non lo rendono da campionato a parte. ^_^

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A3C

circa 9 anni fa - Link

Es è un vino pesante e dolce, sgraziato e molto meridionale, in Francia lo direbbero volgare, in USA può piacere ....

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antonio

circa 9 anni fa - Link

Io trovo l'ES un vino assolutamente sopravvalutato, mi associo ad A3C sul francesismo "volgare".

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Antonio Tomacelli

circa 9 anni fa - Link

Bruttino l'aggettivo "meridionale", mettiamolo da parte che è meglio, grazie. Dopodichè smettiamola di pensare che una punta di dolcezza finale sia il diavolo: il primitivo è così da sempre, ad agosto è già maturo senza bisogno di appassimenti o graticci come l'Amarone. Provateci voi a domare 27 gradi Babo e a farli fermentare interamente. Parliamo tanto di tipicità ma se un vignaiolo fa un vino che tipicamente ha una punta di dolcezza gli diamo del "meridionale". Fosse stato un Amarone non gli avreste dato del "nordista".

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A3C

circa 9 anni fa - Link

per una volta un difesa pacata e dialogante grazie.... :-)

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Nic Marsél

circa 9 anni fa - Link

uei piano coi titoli :-) "settentrionale" pliis... va bene anche "polentone" ma "nordista" vallo a dire a Lincoln :-)

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Ferruz

circa 9 anni fa - Link

A me piace tanto Attanasio.....

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Danilo

circa 9 anni fa - Link

Penso che non sia così necessario fare appassire le uve del primitivo.

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Antonio Tomacelli

circa 9 anni fa - Link

anche a me :)

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Luca Miraglia

circa 9 anni fa - Link

Concordo pienamente, Attanasio rispecchia appieno, in tutte le versioni, l'anima originaria del Primitivo (fidatevi, ero in Puglia e mi occupavo per lavoro del settore vinicolo sin dal 1980 o giù di lì); altri produttori - anche pluripremiati - hanno "piegato" il rispetto della storia alle esigenze del mercato: come dice qualcuno, "ci può stare" (ma anche no).

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Danilo

circa 9 anni fa - Link

Forse Donna Lisa riserva 2011 e' di Leone de Castris non di Conti Zecca. Corretto, grazie. [F.]

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paolo francesco

circa 9 anni fa - Link

Vogliamo togliere i 5 grappoli al Albano e Vespa? E chi sovvenziona questi eventi?

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paolo francesco

circa 9 anni fa - Link

* ad Albano e Vespa ...

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Antonio Tomacelli

circa 9 anni fa - Link

Sovvenziona? Nessun ente statale è stato maltrattato durante le riprese della degustazione.

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Stefano De Santis

circa 9 anni fa - Link

Finalmente! Beh 84 punti è un ottimo risultato, quindi 'sto vino non fa poi così schifo.

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Franco

circa 9 anni fa - Link

Personalmente non amo la punta di dolcezza finale di quel determinato produttore, a prescindere dalle ovvie considerazioni sul livello zuccherino in bacca che il Primitivo ha già ad Agosto. Surmaturazione eccessiva? Mmmmmmmmm Infatti, ad onor del vero, apprezzo maggiormente altri vini da te enunciati proprio perché non afflitti da quello che considero un difetto bello e buono. Oltre la morbidezza, per me, siamo fuori contesto, anche perché, altrimenti, l'anno prossimo lo abbiniamo tranquillamente al panettone di Reale Casadonna. In ogni caso, a mio palato, il Raccontami di Vespa, una volta ben aperto, ha un finale migliore. Ma è già un inizio, Vespa è sopravvissuto ad Intravino, che sia l'alba di un nuovo giorno?

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Franco

circa 9 anni fa - Link

Personalmente non amo la punta di dolcezza finale di quel determinato produttore, a prescindere dalle ovvie considerazioni sul livello zuccherino in bacca che il Primitivo ha già ad Agosto. Secondo me ha una leggera surmaturazione. Infatti, ad onor del vero, apprezzo maggiormente altri vini da te enunciati proprio perché non afflitti da quello che considero un difetto bello e buono. Oltre la morbidezza, per me, siamo fuori contesto, anche perché, altrimenti, l'anno prossimo lo abbiniamo tranquillamente al panettone di Reale Casadonna. In ogni caso, a mio palato, il Raccontami di Vespa, una volta ben aperto, ha un finale migliore. Ma è già un inizio, Vespa è sopravvissuto ad Intravino, che sia l'alba di un nuovo giorno?

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Giovanni

circa 9 anni fa - Link

con questo articolo l'autore si é assicurato l'invito alla prossima visita dal Papa. Se non ci sarà questo (lunga vita a Francesco!) ce ne sarà un altro, ma Ricci sarà sempre presente, inossidabile, immarcescibile, eterno...

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Montosoli

circa 9 anni fa - Link

Se c'e un Primitivo di Manduria che mette tutti d'accordo.....con primis il portafoglio.....e Tradizione del Nonno...del Maestro Vittorio Pinchierri Poi uno piccolo oggi e grande domani....Macchiarola

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alvaro pavan

circa 9 anni fa - Link

L'Es dichiara 17 gradi di alcol che corrispondono allo svolgimento dei 27 gradi babo dell'uva. Se la dolcezza è data da zuccheri residui vuol dire che il grado babo era superiore ai 27. Cordialmente Alvaro Pavan

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carolain cats

circa 9 anni fa - Link

tomacelli che si fionda, che si fionda alla degustazione.... che brutta visione... :)

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carolain cats

circa 9 anni fa - Link

maddai mi avete messa in moderazione!!!!! maledetti intravinici!!

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Ben Bevendo

circa 9 anni fa - Link

Ivini convenzionali sono, tranne rare eccezioni, piacevoli al gusto! Ma, per darvi un'idea di come arrivano ad essere tali, mi fa molto piacere indicare un elenco parziale di ciò che è ammesso utilizzare in cantina: fosfato diammonico; dicloridato di tiammina; carbone enologico; gelatina alimentare; proteine vegetali; colla di pesce; ovoalbumina; tannini; caseina; caseinato di potassio; diossido di silicio; enzimi pectolitici; acido lattico; acido tartarico;carbonato di calcio; tartrato neutro di potassio; bicarbonato di potassio; resina di pino; batteri lattici; acido L-ascorbico; (.....) omississ pezzzi di legno di quercia... and so on!!! Adesso completate l'elenco e commentate di nuovo cosa sentite nei vini convenzionali!!! Alla salute!

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doxor

circa 9 anni fa - Link

in parte è come dire che nelle torte c'è un tocco di sale o di agenti lievitanti, non sono fondamentali ma ottimizzano il processo né sono troppo dannosi per la salute..certo hai ragione, quei vini sono "leggermente" artefatti.. e ora proverò qualche Primitivo che avete citato e che mi manca

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Hakluyt

circa 9 anni fa - Link

cosa sono i "vini convenzionali" ?

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Ben Bevendo

circa 9 anni fa - Link

Caro Hakluyt, spero che tu non sia uno scherzo della tastiera! I vini convenzionali sono quelli in cui né in vigna né in cantina si risparmia sull'utilizzo della chimica. E sono in netta contrapposizione a quelli "cosiddetti naturali". Alla salute!

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Hakluyt

circa 9 anni fa - Link

Non sono "uno scherzo della tastiera" ma un appassionato di vino che sta cominciando a leggere i vari blog. Blog, da una mia prima impressione, frequentati da gente che se la tira mica male...

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Giorgio

circa 3 anni fa - Link

;-)

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Ben Bevendo

circa 9 anni fa - Link

Hi Doxor, Nel vino convenzionale, e anche in molti vini biologici, ci sono già i lieviti selezionati aggiunti e i solfiti come conservanti. Se ci si limitasse a ciò, e con parsimonia, la similitudine con le torte potrebbe essere interessante! Alla salute!

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Schic hic

circa 9 anni fa - Link

E i vini Giordano??? dove li mettiamo??? Hic uhc uhuaa hic. Io hic me li hic bevo.

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Hakluyt

circa 9 anni fa - Link

Lascia perdere, che già qua alcuni "esperti" non sono stati in grado di riconoscere il Tavernello...

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nessuno

circa 9 anni fa - Link

Ha ragione Hakluyt, tutti permalosi e che se la tirano a morire sti stronzoni che frequentano blog, sia chi ci scrive sia chi li segue..soprattutto chi commenta..insopportabili

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Hakluyt

circa 9 anni fa - Link

nessuno è perfetto...

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Gaetano Cataldo

circa 9 anni fa - Link

Esistono molte vie per pervenire ad un Primitivo territoriale.....suggerirei di assaggiare un Primitivo Fatalone Riserva e trarre le debite conclusioni contestualizzando appunto territorio, parametri delle uve e la mano di chi si limita ad interpretarli.

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