Quanti mila euro dovrebbe darvi Eurospin per fare la pubblicità di Luca Gardini?

Quanti mila euro dovrebbe darvi Eurospin per fare la pubblicità di Luca Gardini?

di Alessandro Morichetti

Perché la domanda è quasi tutta qui, con la differenza che voi non siete Luca Gardini, non siete ex campioni del mondo dei sommelier, non siete macchine da degustazione e non siete personaggi pubblici del vino con accesso alle principali testate italiane e non solo. Premesso questo, vediamoci un attimo il trailer insieme ché magari ve lo siete perso.

Che coi vini di Eurospin ci sia poco da emozionarsi è abbastanza assodato e Andrea highlander Gori lo dimostrò con dovizia di assaggi, sentenziando:

Complessivamente si tratta di vini che un appassionato generalmente non comprerebbe e che si rivelano spesso mediocri all’assaggio. Ma proposti a queste cifre possono risultare interessanti, per un certo pubblico. Stupisce e sorprende che riescano a mantenere in molti casi un’idea di tipicità della denominazione di origine ma il feeling complessivo è quello di vini industriali costruiti (bene) a tavolino.

Quindi, ricapitolando. È marketing industriale, sono soldi abbastanza grossi e se Eurospin andasse a casa di tutte le verginelle che si scandalizzano con un bel contrattino da XXXmila euro probabilmente il tenore dell’argomentare cambierebbe, e passi pure qualche critica più o meno civile su Facebook.

Se poi qualcuno vuole davvero convincervi che un buon vino possa costare 1,79 euro, lui non è un pollo ma voi forse sì. E che si tratti di sponsorizzazioni ricche per una filiera che gioca al ribasso e che non arricchisce nessuno, esclusi i reparti marketing, è pensiero altrettanto inattaccabile.

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Alessandro Morichetti

Tra i fondatori di Intravino, enotecario su Doyouwine.com e ghost writer @ Les Caves de Pyrene. Nato sul mare a Civitanova Marche, vive ad Alba nelle Langhe: dai moscioli agli agnolotti, dal Verdicchio al Barbaresco passando per mortadella, Parmigiano e Lambruschi.

11 Commenti

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Gianpaolo

circa 6 anni fa - Link

Non si capisce bene quale sia l'argomento piu' divisivo, Gardini, i prezzi bassi, la GDO. Forse e' il mix che e' esplosivo, perche' presi da soli sono argomenti di quotidiana banalita'. Partendo dai prezzi, ci si scandalizza che siano bassi e che non remunerino i produttori, ma poi, questi vini chi li compra se non i consumatori? Volessero provvedere a dare piu' soldi alla filiera potrebbero semplicemente farlo spendendo di piu', no? Che la stragrande maggioranza del vino si venda in GDO (quasi ovunque nel mondo) e che i prezzi siano quelli che sono per molti vini (milioni di ettolitri viaggiano sfusi in cisterna a prezzi di poche decine di centesimi al litro) e' un fatto, fatevene una ragione. Riguardo a Gardini personalmente non saprei cosa dire, certamente sta antipatico a molti, stara' simpatico ad altri, sicuramente sa vendere bene i suoi servizi. Anche questa non e' una novita', ci sono operazioni simili da Lidl in UK per es., ma nessuno, almeno che abbia visto io, ha risposto con una tale virulenza. Insomma, non vorrei che ci trovassimo di fronte ad un moralismo di facciata, catalizzato da simpatie o antipatie personali, ma che alla fine puzza un po' di stantio. Voltare pagina, mai?

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luis

circa 6 anni fa - Link

Bravo Gianpaolo, l'argomento è già stato discusso a lungo (anche su queste pagine), forse è proprio il caso di voltare pagina... Gardini è sul mercato, come tutti. Nessuna "verginella" esclusa.

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Alessandro Morichetti

circa 6 anni fa - Link

Gianpaolo, ti farebbe strano vedere Jancis Robinson nella stessa posizione? Magari lo ha già fatto e non lo so eh, mi interessa il tuo punto di vista e in grossa parte mi ci ritrovo.

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gianpaolo

circa 6 anni fa - Link

Jancis Robinson e' molto attenta alla sua immagine e non ha certamente bisogno di fare queste cose. Non sono paragonabili, lei e' molto rispettata da tutti, un altra personalita e un altro livello onestaente.
Pero' ci sono MW che lavorano con Lidl, ma in un perimetro che li mette piu' al riparo dall'usura reputazionale.

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Massimiliano Puccio

circa 6 anni fa - Link

Premesso che nell'offerta Eurospin ci possano essere anche vini prodotti da aziende serie, io fatico a vedere una qualità accettabile da un vino che costa Euro 1,79 al dettaglio. I conti li sapranno fare meglio di me gli addetti ai lavori.

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allan bay

circa 6 anni fa - Link

Puccio, ma le regole del cut price sono che un particolare prodotto civetta, cioè che attrae i clienti che poi comprano altro a prezzo pieno, vada venduto a meno di quanto è stato pagato. Quindi quel vino Eurospin l'ha pagato di più. .

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Marco Pelizzari

circa 6 anni fa - Link

Il problema non è la pubblicità che ci scandalizza (dopotutto questi vini ci sono sempre stati). Il problema è il personaggio. Un fruitore medio non sa neanche chi è Luca Gardini; infatti la scritta che lo descrive è piccola e appare per pochi secondi. Il conoscitore del mondo del vino, invece, sapendo chi è, spara a zero.
Io credo che ormai il sig. Gardini si sia già da tempo "venduto" al dio denaro e quindi di cosa ci meravigliamo?
Il problema per lui, ora, sarà quello di farsi dare i soldi dalle aziende blasonate che lo vedono "sputtanato"

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Denis Mazzucato

circa 6 anni fa - Link

Non nascondiamoci dietro un dito con la scusa dei soldi per piacere. Non stiamo parlando di un operaio al quale offrono un contratto a tanti zeri! Stiamo parlando di uno che è ai vertici mondiali nel suo campo! Uno che potrebbe lavorare ai massimi livelli guadagnando un pacco di soldi comunque e facendo quel che gli piace, che immagino sia bere ottimi vini... E' questo che stride! Offrissero a me 100 mila euro (cifra a caso) per fare una cosa così farei i salti di gioia (anche se non nascondo che sarei PARECCHIO in difficoltà a dire che un vino mediocre mi emoziona). Ma lui?? Davvero davvero ha tutto questo bisogno di raschiare il barile? (...) Essù. [a.m.]

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Stefano

circa 6 anni fa - Link

Ciao Denis, leggendo il tuo interessante blog mi pare di capire che tu sia un dilettante nel campo del vino, nel senso letterale del termine ovviamente (cioè provi piacere), e opposto a professionista. Non parlando del fatto che alcuni dilettanti sono più competenti di molti professionisti, mi pare però che tu abbia un'immagine un po' idealizzata del professionismo eno-gastronomico quando scrivi "guadagnando un pacco di soldi comunque e facendo quel che gli piace, che immagino sia bere ottimi vini". Prova ad immaginare la fatica quotidiana, sia da libero professionista che da dipendente, per sbarcare il lunario in un ambiente che di fatto non è così pieno di lustrini (e di soldi!)

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Denis Mazzucato

circa 6 anni fa - Link

Ciao Stefano, prima di tutto grazie. Io sono fortunato e la gavetta non so cosa sia, ma ho una moglie con un curriculum alto come me che sbarca il lunario da quando si è laureata (e che ora, ironia della sorte, sta scrivendo un libro sulla storia di una distilleria, e non grazie a me). So cosa significa. Ma non posso pensare che un sommelier campione del mondo, con una dote evidentemente notevole, non possa vivere agiatamente facendo il mestiere che ama. Proprio non ci riesco. E spero di avere ragione! :)

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Marco

circa 6 anni fa - Link

Per me Luca Gardini come anche Andrea Gori sono miti! detto questo ... cosa si può provare a vedere Gardini pubblicizzare un vino da 1.79€ in tv ? stupore e un pò di "no dai non ci credo!@" !? certo ! un pò come vedere Cracco pubblicizzare patatine! ma Banderas vive davvero in un mulino? la risposta sarà la stessa alla domanda " Gardini beve davvero quel vino ?" ecco ... sono ambasciatori dell'eccellenza italiana nel mondo è normale tutto questo e fanno bene, anch'io lo farei. Attenzione però a non far si di abbassare l'immaginario collettivo di qualità italiana nel mondo, non siamo più soli ! ora anche il mondo ha le sue eccellenze! ciao a tutti e complimenti per il sito .

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