Quando il terremoto colpisce una città del vino. Le sconfortanti immagini della Napa Valley

di Antonio Tomacelli

Il terremoto più forte degli ultimi degli ultimi 25 anni ha colpito la California proprio nel cuore della zona vinicola americana più famosa nel mondo, la Napa Valley. Alle 3,20 di domenica una scossa di 6,5 punti della Richter ha provocato un centinaio di feriti (alcuni gravi) e una serie di crolli e incendi in diversi punti della città. Anche il vino, la principale attività di Napa, ha subito danni al momento difficilmente quantificabili ma le immagini condivise sui social sono sconfortanti. Tra le aziende più colpite c’è il deposito di barrique Napa Barrel Care, una sorta di cantina di affinamento collettiva entro cui erano depositate le botti di decine di produttori. Nella galleria di immagini che abbiamo raccolto c’è tutto il dramma di una delle più famose città del vino al mondo. Per gli aggiornamenti sui social c’è l’hashtag #napaearthquake, sia su Twitter che su Facebook.

Nella mappa l’epicentro del terremoto e lo sciame sismico che ne è seguito

La Napa Barrel Care nel tweet di una produttrice

Le cisterne crollate

Il tweet della Matthiassons Wine

Danni anche nelle numerose sale di degustazione. Qui siamo nella cantina Trahan.

Un’altra delle tasting room colpite

 

Crolli anche nei numerosi wine bar presenti in città

il deposito della cantina Silver Oak

Il terremoto in uno store di Napa

Il tweet di un negozio di olio e aceto

Il crollo nel deposito della Fontanella winery

Le barrique di Saintsbury crollate sulle attrezzature per la vinificazione

Cliccate sulle foto per ingrandirle, aggiorneremo la situazione non appena avremo altre immagini.

 

 

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Antonio Tomacelli

Designer, gaudente, editore, ma solo una di queste attività gli riesce davvero bene. Fonda nel 2009 con Massimo Bernardi e Stefano Caffarri il blog Dissapore e, un anno dopo, Intravino e Spigoloso. Lascia il gruppo editoriale portandosi dietro Intravino e un manipolo di eroici bevitori. Classico esempio di migrante che, nato a Torino, va a cercar fortuna al sud, in Puglia. E il bello è che la trova.

4 Commenti

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Stefano Cinelli Colombini

circa 10 anni fa - Link

Che disastro. Qui a Montalcino successe qualcosa di simile nel 1921, per fortuna le botti ressero ma le vasche in cemento si ruppero tutte come quelle in inox dei Californiani. Povera gente, gli auguro ogni bene.

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carolain cats

circa 10 anni fa - Link

minchia che sfiga... poveri! tutta la mia solidarietà.

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Alexander Vaccini

circa 10 anni fa - Link

Perdita di un patrimonio incredibile e dei grandi sacrifici compiuti dai produttori e non solo. Cronaca di un disastro annunciato ormai da qualche anno e che si presenta con questo terremoto solo come un "assaggio" in previsione di qualcosa di più intenso e devastante (conosciamo tutti le previsioni sulla Faglia di Sant'Andrea). Mi dispiace veramente molto. Spero che qualcosa si sia salvato almeno e che quelle persone riescano a risollevarsi presto da questo danno economico.

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