Meno birra e più vino per il 47° Superbowl. E tante carotine a fiammifero

di Antonio Tomacelli

Ravens o 49ers? Patatine fritte o, visto il fuso orario, panino svuotafrigo? Birra o vino? Alicia Keys o Beyoncè? Ma soprattutto: poltrona o sedia? Cavoli, mancano poche ore al calcio d’inizio del 47° Superbowl e io sono ancora qui a crogiolarmi nei dubbi. Intanto sistemiamo la squadra per cui tifare: io direi i San Francisco 49ers ma è una seconda scelta per chi, come me, ha i Giants nel cuore. Servizio catering: l’ora non permette fritture per cui si sfonda allegramente il frigo. Con due sottilette al parmigiano e qualche fetta di mortadella sono in grado di realizzare performance che neanche Bottura (ricordarsi di comprare l’aceto balsamico).

E ora il dilemma biblico: birra o vino? A voler fare il tradizionalista dovrei optare per le bollicine ma secondo una ricerca Nielsen di qualche giorno fa, la birra retrocede nelle preferenze degli americani a tutto favore di un buon Cab targato Napa. Le percentuali esatte? 42% a favore della birra e 33 per il vino. Il resto se la spasserà tra bibite gassate, cocktail e superalcolici in genere. Che le abitudini yankee stiano cambiando, lo testimonia anche la classifica dei cibi preferiti, nella quale accanto alle immortali alette di pollo piccanti, vero fetish food, spuntano cibi un tempo inimmaginabili come insalate, frutta e carotine a fiammifero. Torniamo a noi, anzi, a me: sul panino Bottura-style io direi vino e, vista l’occasione, tirerò il collo a qualcosa di rude e per niente famoso: un aglianico rosso frizzante della comunità arbëreshë, di stanza tra le colline del Vulture. Non affannatevi a cercarlo e non chiedetemi il produttore: certe bocce possono passartele solo gli amici fidati (imballo anonimo, garantita la riservatezza)

Sistemato il beverage veniamo alle ragazze. Alicia Keys o Beyoncè? Qui non c’è partita, su Beyoncè ho un’opzione ventennale e mi ha promesso che dopo Jay-Z verrò io.
Ultimo dubbio: poltrona o sedia? Chettelodicoaffà, poltrona comoda e pisolino a portata di mano tra uno spot e l’altro. A proposito di spot, questo della Budweiser lo avete visto? È un filo strappalacrime, lo ammetto, ma la storia che lega i cavalli di razza Claysdales alla Budweiser merita un’occhiata, ché studiare un po’ di marketing vi fa solo che bene, zucconi!

Bene, io sono pronto per il Superbowl, e voi? Lo guardate o preferite quello strano gioco nel quale 22 ossessi inseguono una palla? Ops…

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Antonio Tomacelli

Designer, gaudente, editore, ma solo una di queste attività gli riesce davvero bene. Fonda nel 2009 con Massimo Bernardi e Stefano Caffarri il blog Dissapore e, un anno dopo, Intravino e Spigoloso. Lascia il gruppo editoriale portandosi dietro Intravino e un manipolo di eroici bevitori. Classico esempio di migrante che, nato a Torino, va a cercar fortuna al sud, in Puglia. E il bello è che la trova.

4 Commenti

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Andrea Federici

circa 11 anni fa - Link

Poltrona... birra "artigianale nostrana" e ... GO 49'ers GO!!!!

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DarioSpezza

circa 11 anni fa - Link

il football è una noia mortale. guardate il sei nazioni dai.

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Nelle Nuvole

circa 11 anni fa - Link

Margarita e spicy cicken wings da mangiarsi con le mani.

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Malticidio

circa 11 anni fa - Link

Visto quel che è successo dopo halftime show forse un po' di Luce Frescobaldi ?

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