Matteo Ascheri, un langhetto con una strana voglia di Francia

di Elena Di Luigi

Matteo Ascheri è proprietario e winemaker delle Cantine Ascheri in Piemonte. La sua famiglia ha origine antichissime come dimostra la citazione “Ascherius” nel Rigestum del comune di Alba del 1196. Ma è in un’altra citazione riferita a un suo omonimo e tratta da una monografia di viticultura del 1879 che si ritrova l’ethos del moderno winemaker Ascheri “Il compianto Dottore Matteo Ascheri adottò in un suo podere, su quel di La Morra, un sistema di palizzatura, che partecipa dell’antico e del moderno”. Così oggi il contemporaneo Matteo continua questa tradizione-missione di fare vini, avvicinando le varietà locali a quelle internazionali e lasciando che siano il clima e l’uva ad esprimere l’eleganza e la complessità del suo territorio.

Il primissimo ricordo che hai di te in cantina?
Sul camion con il mio papà che andava a caricare le uve in vigna per portarle in cantina per la pigiatura e poi ai torchi di legno per la pressatura delle vinacce.

Cosa ti ha convinto che fare vini era la tua vocazione?
E’ stata una cosa naturale di cui non mi sono quasi accorto. La famiglia e la cantina erano una cosa sola. Diciamo che è stato lavorando che ho scoperto che produrre il vino mi piaceva molto.

Quale vino non tuo porteresti a una cena romantica?
Un vino a base di Pinot Noir. La Borgogna per il “vecchio mondo”, l’Oregon per il “nuovo mondo” e l’Alto Adige per l’Italia.

Quale winemaker o produttore contemporaneo ammiri di più?
Tutti e nessuno. Diciamo che un archetipo per me è il  Viognier di Château-Grillet.

Qual è la fase della produzione di un vino che ti affascina di più?
Naturalmente la vendemmia e la fermentazione primaria. Il tutto è condito da un notevole pathos e da una grande curiosità.

Se tu avessi un super potere quale sarebbe?
Quello di ridurre l’ego di certe persone a quote più normali.

Quale attore ti impersonerebbe in un film su di te?
Sean Connery.

Se tu potessi fare il vino di un’annata storica quale sceglieresti e in che parte del mondo andresti a farla?
Innanzitutto vorrei fare la prossima qui in Piemonte, ma a parte questo direi il 1978 sempre in Piemonte. Se poi dovessi proprio scegliere andrei in Côtes du Rhône.

Quale abbinamento di vino & cibo hai scoperto di recente?
Un Dolcetto fresco con il pesce d’acqua dolce.

Quale consideri il tuo traguardo più grande ad oggi?
Nel lavoro quello di avere fatto di tutto per essere riconoscibile e riconosciuto per una interpretazione personale di un luogo e di un vitigno. Più in generale direi quello di essere indipendente. Poi si sa che il lavoro non è tutto e quindi dovrei parlare anche della mia famiglia, ma forse non qui.

Quale varietà d’uva secondo te è immeritatamente ignorata?
Direi la Freisa, sempre per rimanere in Piemonte.

Se un tuo vino potesse entrare in una scena di un film, quale vino e quale film sceglieresti?
Un bel bicchiere di Barolo nella scena finale di “C’era una volta in America”, quando Robert de Niro si addormenta fumando oppio.

Come ti rilassi?
Ascoltando musica. Battiato e Depeche Mode sono i miei preferiti oltre ai “classici” Pink Floyd.

Cosa ti ha insegnato il mondo del vino?
Che per ottenere dei risultati ci vuole molto, ma soprattutto ci vuole tempo.

8 Commenti

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Nelle Nuvole

circa 11 anni fa - Link

Un gigante buono del vino italiano, compagno di degustazioni e dissertazioni. Sono contenta di vedere il suo faccione in questo blog. I suoi vini hanno reso ancora più belli momenti felici nella mia vita. So che in Italia vende poco, a clienti fedeli e appassionati. Forse per questo viene poco citato. Una bella persona che fa vini molto buoni.

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dva45

circa 11 anni fa - Link

C'e' qualcosa che non mi quadra in questa sequenza di domanda e risposta ... a meno che l'ego in questione non sia il suo o che la sua idea di ego a quota normale sia per molti una vetta irraggiungibile. 'Azz, nientemeno che Sean Connery, mica un frillo... Se tu avessi un super potere quale sarebbe? Quello di ridurre l’ego di certe persone a quote più normali. Quale attore ti impersonerebbe in un film su di te? Sean Connery.

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MadeinVino.COM

circa 11 anni fa - Link

Questa è fantastica.... "Se tu avessi un super potere quale sarebbe? Quello di ridurre l’ego di certe persone a quote più normali." Il mondo del vino dovrebbe essere più alla portata di tutti. Capita infatti che molti "godano" nel voler dimostrare e sbattere in faccia agli altri le proprie competenze.

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Zakk

circa 11 anni fa - Link

Quando vado in Langa vedo sempre i vigneti targati Ascheri, ma non ho mai visto una bottiglia esposta su uno scaffale di enoteca o ristorante. Come sono i vini di questo produttore? A quale altro produttore potrebbe essere accomunato?

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ruggero romani

circa 11 anni fa - Link

i vini di ascheri,soprattutto 1 3 barolo sorano coste & bricco,sorano e vigna dei pola,sono molto buoni,di tipo "modernista moderato" e hanno prezzi onesti. possono essere acquistati sul sito della casa.

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Christophe

circa 11 anni fa - Link

Una grande persona. Lo incontrato alcuni anni fa, ed è diventato una tappa fondamentale di ogni visita in Piemonte. Ottimi i vini, ottima l’accoglienza, ottima l’osteria Murivecchi. Ovviamente si può criticare gratuitamente dietro una tastiera, per una battuta in un intervista….o si può prendere la macchina e andare a trovarlo, per farsi la sua opinione!

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José Pellegrini

circa 11 anni fa - Link

E bravo Matteo. Sean Connery di oggi o il primo 007? Hai ragione sul Freisa e complimenti per tuo Arneis , detto da una che non predilige i bianchi è un grosso complimento. Ciao, Josè

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Matteo Ascheri

circa 11 anni fa - Link

Ciao José.Grazie a te ed a tutti quelli che hanno commentato. Naturalmente la nostra cantina è aperta per chi voglia farci visita e scambiare due parole sui nostri vini. Anche su Sean Connery....che io prefersco nella versione odierna rispetto a quella di 007. Ciao. Matteo

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