Maeli, la rinascita del Fior d’Arancio nei Colli Euganei

di Andrea Gori

“Fa ti e fa ben”. Con questa frase Massimo S. consegnò lo scorso anno tutto il suo sogno ad Elisa , allora un’agente di commercio impegnata nel vendere il Tai rosso ad Abano Terme, ridente cittadina nel padovano. Rimase colpito, come noi, dal suo modo di fare risoluto ma dolce. Da poco aveva comprato quest’azienda a Luvigliano, frazione di Torreglia sui Colli Euganei, un po’ buen retiro un po’ investimento nel vino, che da queste parti ha sempre mostrato un potenziale molto poco sfruttato in zona, salvo rare eccezioni.

Massimo arriva nel 2010 e l’azienda è una bella addormentata nel bosco, tra rovi, serpi e altra fauna e flora a coprire i filari. Ma già nel 2011 si prova a vendemmiare dopo un’estate passata a ripulire e sfrondare: si salva il rosso ottenuto da alcuni vigneti abbandonati. Il fior d’arancio giace invece sopra le terre bianche del Pirio, una marna bianchissima mista a limo che finiscono per dare il nome alla rinata azienda Maeli, e fa un tutt’uno con il carattere di Elisa Dilavanzo, dura come la marna, appunto.

La prima vendemmia rossa però non mette in ombra il vero tesoro, e vocazione, della zona: il moscato fior d’arancio, una rarità ampelografica da tempo confusa con il moscato giallo ma che invece, secondo Attilio Scienza (intervistato la scorsa settimana tra un serfi e un altro in Sala Nervi), è il risultato di un curioso incrocio tra lo chasselas con un’antica varietà di moscato giallo completamente diverso da quello che a Venezia e dintorni era uva da tavola, e solo in Alto Adige e Austria mostra il suo potenziale vinoso.

Invece il moscato fior d’arancio (fior d’arancio tout court) è tutt’altra storia, con terpeni e note aromatiche uniche e distintive. La tenuta è sul lato settentrionale dei Colli Euganei tra i colli di Luvignano a non più di mezz’ora dal centro di Padova salendo su dalla Distilleria Luxardo, e il paesaggio che si osserva salendo è davvero magnifico e originale per le nostre abitudini con un’associazione particolare di corbezzoli, lecci e molti alberi da frutto in mezzo ai quali spuntano diversi vigneti. Ma ad intrigare sono ancora di più i vini, che mostrano un potenziale notevole e un fascino in fieri che promette di svilupparsi appieno, adesso, col supporto della famiglia Bisol, con cui Elisa ha cominciato a ricostruire una cantina moderna in una vecchia cascina storica (forse risalente al 1500) in mezzo ai vigneti rossi della tenuta.

Moscato Fior D’Arancio DOCG Maeli 2013. Sapido, cremoso, dalla bollicina fine, ha pepe bianco, incenso e camemoro, ribes bianco e vaniglia, arancio e mandarino, ginger beer; in bocca è dolce ma non esagera nonostante 116 gr/lt, l’acidità è ficcante e piacevolissima e c’è una salinità da marna spettacolare, un vento continuo di piacere carezzevole. Lo abbiamo provato come aperitivo su baccalà con lime: un’idea di aperitivo dei Colli Euganei da esplorare. 88

Bianco Veneto Igt 2013. Chardonnay 55%, moscato giallo 45%: vino sapido e gessoso con note di mandarino e pompelmo rosa, fine, con dolcezza controllata e soave. 85

Charmò Maeli 2011. Chardonnay 93 %, moscato 7%: ampio e minerale, note gessose e agrumate con idee tropicali, tarassaco e talco; bocca carnosa, finale di discreta intensità, vino difficile da collocare ma interessante per capire quanto marca il terroir euganeo. 83 

Maeli D+ Colli Euganei DOC 2011. Merlot 60%, cabernet sauvignon 30%, barbera 10%: dieci mesi di legno nuovo che si sentono abbastanza, ma che non coprono del tutto le belle note di prugna e bergamotto; bocca dal tannino ficcante e succulento con lieve calore e resina nel finale, da abbinare su oca brasata al fior d’arancio e carote, un piatto molto dolce. 86

Maeli Rosso Infinito Igt 2012. Cabernet sauvignon 40%, merlot 33%, carmenere 22%, barbera, 5%: niente legno (prima uva da vigneto abbandonato) fa cemento e ha pochissima solforosa; schietto, diretto, succoso, mediterraneo ma freschissimo, polvere da sparo e mirto; bocca piacevole e minerale, con tannino tagliente e calore controllato, bel finale; su torresano disossato al forno. 87 

Maeli Rosso 2012. Merlot, carmenere e cabernet sauvignon: gentile, delicato e profumato, piacevole, dolce e floreale; con cannella e pepe, stuzzicante e fresco, sapido e curioso, cardamomo e menta, tannino leggero e fine, piacevole. 84

Lo stile aziendale sui rossi è ancora in fase di definizione, ed Elisa ci assicura che il nascente Rosso 2013 sarà un compromesso tra 2011 e 2012, con una traccia selvatica che rimarrà ma cui si affiancherà un tannino più definito ed elegante. Però gli occhi sono tutti puntati sul fior d’arancio che potrebbe rivelarsi una delle prossime ri-scoperte della nostra enologia. Per favore, non chiamatelo “moscato”.

Andrea Gori

Quarta generazione della famiglia Gori – ristoratori in Firenze dal 1901 – è il primo a occuparsi seriamente di vino. Biologo, ricercatore e genetista, inizia gli studi da sommelier nel 2004. Gli serviranno 4 anni per diventare vice campione europeo. In pubblico nega, ma crede nella supremazia della Toscana sulle altre regioni del vino, pur avendo un debole per Borgogna e Champagne. Per tutti è “il sommelier informatico”.

6 Commenti

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Alberto R.

circa 9 anni fa - Link

Bel pezzo ancora una volta! Però è LUVIGLIANO...il borgo veneto con la più bella villa Toscana... ;-) Lifting eseguito, grazie. [F.]

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franco asnaghi

circa 9 anni fa - Link

Complimenti vivissimi per il risultato ottenuto a Champagne & Sparkling Wine World Championships. Grazie a Gianluca Bisol che ci ha fatto conoscere quest'anno al vinitaly. Non avevo dubbi sul fatto che sareste arrivati lontani, non pensavo però così in fretta. E' vero che la qualità non conosce il senso del tempo. La voglia di venirvi a trovare non è aumentata, poiché era già totale da prima. B

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Elisa

circa 9 anni fa - Link

...In tempore et in vino veritas...

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Gabriele

circa 9 anni fa - Link

Gent.le ELisa , ho letto l'articolo sul panorama e ho apprezzato la sua tenacia ela la sua determinazione ,quanto prima sarò felice di assaggiare il suo moscato giallo FIor d'aracio. La saluto GAbriele BUsatto

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Pegaso srl

circa 8 anni fa - Link

Dove posso comprare il vostro Fiori d 'Arancio a Padova, vorrei omaggiare con il vostro vino i miei clienti

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Andrea Gori

circa 8 anni fa - Link

dovrebbe essere disponibile nelle migliori enoteche (come si dice)... ma se hai problemi a trovarlo scrivi in azienda ad Elisa Dilavanzo , ti risponderà subito (tieni conto che lo commercializza Bisol quindi chi vende Bisol in genere vende anche Maeli! elisa@maeliwine.com

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